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Autore: giascali    13/04/2015    4 recensioni
Probabilmente, se avesse controllato chi l’aveva chiamato, avrebbe intuito prima che c’era qualcosa che non andava.
[ City of Glass | Felltiago (non fate finta di non aver capito) | Lily's POV | accenni a friendship!MagnusxRaphael e friendship!LilyxRaphael | angst | possibile OOC ]
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Magnus Bane, Ragnor Fell, Raphael Santiago
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Probabilmente, se avesse controllato chi l’aveva chiamato, avrebbe intuito prima che c’era qualcosa che non andava.
 
- Ragnor? – Lily contemplò il lieve sorriso che si era formato sulle labbra di Raphael mentre pronunciava quel nome. Era sempre così, ogni volta che stava in compagnia o anche solo parlava al telefono con Ragnor Fell. In quei momenti, Raphael abbandonava quella facciata seriosa da vice-capo del clan dei vampiri del Dumort per acquisirne una che, Lily ne era certa, aveva avuto cinquant’anni fa, quand’era ancora umano: più spensierata, sagace e sarcastica, a tratti arrogante ma apprezzabile per chi sapeva come prenderlo. E Ragnor sapeva farlo.
A Lily era bastato questo per capire che il loro rapporto era speciale, in quel senso, ovviamente, ma averli scoperti una volta in atteggiamenti che Auguste, uno dei più vecchi tra loro, avrebbe definito “indecenti” le aveva dato una vera e propria conferma.
Dopo quell’episodio, Lily aveva ricevuto minacce di vendetta, in caso l’avesse detto a qualcuno, per due settimane da entrambi.
-Ah, sei tu, Magnus. –la vampira era arci-sicura che ora Raphael stava maledicendosi per aver offerto allo stregone su un vassoio d’argento un’occasione per prenderlo in giro. Era a anni che insinuava che tra i due ci fosse qualcosa. – Come va nella terra de los cazadores? – Idris. Lily non c’era mai stata. La vampira sentì la voce dall'altro capo del telefono iniziare ad articolari parole sempre più velocemente tanto che non comprese niente. – Aspetta, non ci capisco nulla, parla più piano. – interruppe l’altro con voce leggermente infastidita, come se si stesse chiedendo perché non gli avesse già chiuso in faccia, e le sopracciglia aggrottate.
Stette zitto per un bel po’ di tempo ad ascoltarlo parlare, poi, quando Magnus finì, tacque per un altro po’, rompendo poi il silenzio della stanza con una domanda fatta con voce quasi rotta: - Ragnor è morto? –
Non era una richiesta di conferma, la sua, ma un tentativo di rielaborare la notizia. Ci furono altri dieci secondi circa di silenzio, in cui Raphael assunse un’espressione impassibile che quasi la spaventò: era la faccia di chi non aveva più nulla. – Bene, sì. Adios. – chiuse la chiamata, la voce ritornata normale, e si voltò completamente, dando a Lily le spalle. Lo vide mettersi il telefono in tasca e trarre un respiro profondo, per poi sferrare un calcio parete davanti a lui. L’intonaco cadde in pezzi sul pavimento della stanza dell’albergo, sollevando una nuvola di polvere e aprendo un buco del diametro di quasi un metro.
Le spalle di Raphael tremavano leggermente ma Lily non valutò neanche per un istante l’opzione di cercare di consolarlo. Il loro non era un rapporto di quel genere: non si abbracciavano per confortarsi, non parlavano di cose futili mentre si intrecciavano i capelli. Stavano l’uno al fianco dell’altra da cinquant’anni, evitando per lo più di parlare di argomenti troppo personali ed ignorando i loro momenti di debolezza, sapendo che nessuno dei due avrebbe sopportato di ricevere pietà o compassione dall’altro.
Aspettò dunque che si sfogasse, guardandolo demolire i pochi mobili che ancora erano intatti nonostante gli anni passati ad essere proprietà di un numeroso gruppo di vampiri. Ogni tanto si scansava per evitare il bracciolo di una sedia o una scheggia di legno particolarmente grossa. In quegli istanti, riusciva a vedere per poco meno di un istante il volto di Raphael, prima che si voltasse per evitare il suo sguardo.
Ogni volta che capitava a lui, Lily sentiva sempre un senso di smarrimento nel vedere il suo leader così fragile, era abituata a considerarlo un esempio da seguire, intelligente, coscienzioso, responsabile e forte ma assistere alla scena di lui in quello stato le ricordava sempre che non lo conosceva veramente. Non come Magnus o Raphael, quanto meno. Però ora c’era solo Magnus.
Fu strano per lei correggersi: non le era mai importanto molto di Ragnor Fell ma la sua morte era un duro colpo per la comunità dei Nascosti. Guardò Raphael. Sopratutto per lui, pensò.
Lily ringraziò mentalmente il fatto che fosse notte, altrimenti il pensiero che una scheggia lunga quindici centimetri le si conficcasse nella guancia non sarebbe stato uno dei suoi problemi maggiori.
Contemplò il viso angelico di Raphael: gli occhi gonfi di lacrime non ancora versate, la guancie bagnate per quelle già fatte uscire e le spalle scosse da violenti singhiozzi. Si chiese se dopo quella perdita sarebbe mai stato lo stesso, se fosse impazzito o depresso fino a cambiare totalmente la sua personalità.
In tal caso gli altri vampiri avrebbero continuato a dargli retta?
La relazione che aveva avuto con Ragnor Fell ne valeva davvero la pena? Lily guardò ancora il suo volto, la sua corporeità esprimere dolore e si disse che, ora, a Raphael non ne importava decisamente nulla: avrebbero potuto legarlo ad una croce e non se ne sarebbe accorto. 
Ci vollero molti altri minuti affinché finisse di piangere e circa dieci per asciugarsi il viso e sistemarsi. Si passò una mano tra i capelli, le dita sanguinavano e macchiarono le sue ciocche corvine ma non parve importargli. Lily lo trovò sensato.
Osservò per un po’ il disastro che aveva combinato e poi distolse in fretta lo sguardo, come se temesse di poter ricominciare, e lo posò su di lei. Era serio e deciso. Lo sguardo di un leader. Lo sguardo che Lily era abituata a vedere negli occhi di Raphael.
Lily ne fu rincuorata, non sapeva come avrebbe reagito se fosse cambiato.
- Raduna gli altri, andiamo a Idris. -


Angolo dell'autrice:
Sinceramente, non so neanche perché io mi metta a pubblicare certe cose, che non solo mi tengono sveglia di notte ma mi deprimono anche, quando ho già altre TRE storie da finire. Vabbe', per Ragnor e Raphael questo e altro. Sì, perché li shippo dal loro primo incontro ed è circa da allora che mi danno chiedendomi come abbia reagito  Raphael alla notizia della morte di Ragnor e perché non ci sono fanfic su di loro, né qui né su AO3. Spero che in futuro ce ne saranno...
Ad ogni modo, questa è solo la seconda volta che scrivo nel fandom di Shadowhunters, spero che la storia non sia troppo schifosa e induca qualcuno/a a recensirla.

 
   
 
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