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Autore: Aya88    14/04/2015    2 recensioni
Una breve flash sui pensieri di Felicity dopo la presunta morte di Oliver.
Chiudendo gli occhi poteva illudersi ancora, sentire ancora la pressione leggera delle labbra di Oliver sulla fronte e il calore della sua mano sulla schiena.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per prolungare all’infinito quelle sensazioni, ma le lapidarie parole di Merlyn Malcolm riecheggiavano beffarde nella sua mente, infrangendo dolorosamente ogni illusione.
Paring OliverxFelicity
Partecipa al contest "Drabble e Flash-fic contest: For this one last time" indetto da Stareem.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here without you




Nickname (EFP e forum se diversi):
Aya88

Titolo: Here without you
Fandom: Arrow
Personaggi/Paring: Felicity Smoak/FelicityxOliver
Generi: Romantico, Angst, Introspettivo
Rating: Verde
Introduzione: Una breve flash sui pensieri di Felicity dopo la presunta morte di Oliver.
Note: La storia riprende una scena della decima puntata della terza serie. L’ho riscritta cercando di legarla alla citazione che doveva ispirarci. L’ultimo abbraccio è qualcosa che poteva esserci, ma non c’è stato, e proprio per questo rafforza il senso di perdita. Ho pensato di giustificare così le parole che Felicity rivolge a Ray in quella puntata.  





Chiudendo gli occhi poteva illudersi ancora, sentire ancora la pressione leggera delle labbra di Oliver sulla fronte e il calore della sua mano sulla schiena.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per prolungare all’infinito quelle sensazioni, ma le lapidarie parole di Merlyn riecheggiavano beffarde nella sua mente, infrangendo dolorosamente ogni illusione. Strinse i pugni sulle ginocchia e ingoiò nuove lacrime amare, mentre, seduta nel suo ufficio, fissava lo schermo del pc senza vederlo davvero. 
Non aveva voluto crederci fino all’ultima inconfutabile prova e ora rimanevano solo il rimpianto e la sofferenza, stretti intorno al suo cuore in una morsa gelida. Avrebbe dovuto provare a impedirgli di partire per una missione suicida, anche se sapeva che difficilmente l’avrebbe ascoltata. 
Il ricordo della sua voce mentre le diceva di amarla la trafisse come un fulmine imprevisto.
Perché era rimasta immobile e in silenzio piuttosto di gettarsi tra le sue braccia?
Desiderò di riavvolgere il filo del tempo per reclamare un ultimo abbraccio.
Un desiderio travolto subito da un’onda di amarezza.
Non aveva mai realizzato in modo così vivido quanto perdersi in vani desideri potesse essere una pessima abitudine.
Deglutì un’ennesima volta e ricominciò a premere le dita sottili sulla tastiera, elaborando dati nella speranza di spegnere pensieri e sentimenti; ma le continue chiamate di John e l’arrivo improvviso di Ray le rivelarono quanto fosse futile anche quel nuovo tentativo.
Ascoltò il suo datore di lavoro chiederle come procedesse il progetto avventato che aveva ideato e in cui la stava coinvolgendo. Capiva le sue motivazioni, in quel momento più che mai, ma l’idea del corpo di Oliver privo di vita e abbandonato chissà dove tormentava il suo animo, impedendole di assecondarlo ancora. 
“Non la riporterà in vita. Anna… la tua fidanzata,” disse ad un certo punto con voce calma ma incrinata da lacrime nascoste.
Ignorò l’obiezione dell’uomo, incapace di controllare emozioni troppo forti.
“Non tornerà in vita. Quando perdiamo qualcuno… quando una persona muore, li abbiamo persi per sempre… Non possiamo fare niente, non possiamo fare proprio niente per riportarli in vita.” Proseguì, sbattendo i palmi sulla scrivania in un gesto istintivo.
Gli ordinò poi di interrompere il suo inutile piano con un tono ormai concitato, non riuscendo più a soffocare il dolore che pronunciare ogni singola parola le aveva procurato.
Incassò la secca replica di Ray senza ribattere e tornò a respirare.
Si scusò non appena ne fu in grado, mentre sentiva allargarsi il vuoto che aveva dentro.
C’era una sola innegabile verità quella sera: l’abbraccio che avrebbe voluto l’aveva perso per sempre.



Note dell'autrice


Ordunque, prima storia su Arrow e non mi convince affatto, ma ormai era scritta, quindi eccola on-line^^
Come richiedeva il contest, la storia si ispira alla citazione "For this one last time/ Let me fall into your arms" tratta dalla canzone “One last time” degli H.I.M. Non so se scriverò altro per il fandom, ma sicuramente mi è piaciuto scrivere un po' di Ollicity, col il solito immancabile angst ovviamente^^'








  
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