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Autore: hikarisan    24/12/2008    7 recensioni
Perchè tutti devono essere felici, a Natale...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Siamo arrivati

“Siamo arrivati!” I ragazzi scesero dal pulman e si guardarono intorno spaesati “È questo il posto?” chiese Tsubasa guardando Misugi che si sistemava il giubbotto lungo “Sì… Seguitemi…” L’intera squadra entrò nell’edificio seguendo a ruota il loro collega che, intanto, spiegava la situazione “Tre settimane fa è arrivato in ospedale un bimbo di dieci anni con una frattura al legamento crociato anteriore destro; pensavo che la famiglia sarebbe venuta per sapere del bambino ma, qualche ore dopo, si è presentata una suora dichiarando il bambino orfano. Abbiamo parlato un po’, e ci siamo accordati per un incontro della nazionale con questi bambini, per la vigilia di Natale…” “Ora capisco perché siamo qui, OGGI. Disse Hiyuga sottolineando l’ultima parola con un grugnito “Kojiro, piantala! Lo so che avresti voluto passare il Natale con qualcun altro, ma si tratta di bambini, non di fan sfegatate!” Il numero 9 grugnì una seconda volta verso il capitano ed incrociò le braccia al petto “Ho capito, ho capito.” “Non avrai paura di qualche bambino?” lo schernì Genzo abbassandosi la visiera del cappello sugli occhi “Comincio a credere che tu abbia paura di qualcosa.” Disse Taro togliendo il cappello dalla testa del portiere “Ridammelo!” “Ne riparliamo quando usciamo. “Taro, ridammelo!” “No.” “Piantatela ora!” gli disse Misugi mettendo la mano destra sopra la maniglia della porta che aveva di fronte “Pronti?” “No. Disse Ryo deglutendo la saliva molto lentamente “Sono solo dei bambini, Ryo.

“Ahia!” “Ma, allora non sono finti i tuoi capelli!” Strillò una bambina continuando a tirare i capelli di Izawa come fossero elastici “No, sono veri!” “Però, hai dei bei capelli!” Esclamò una seconda bambina più piccola della prima “Posso farti i codini? O preferisci le treccine?” il ragazzo contò mentalmente fino a 10 e tirò un grosso respiro cercando di contenersi e non esplodere contro quelle due INNOCENTI bimbe di nove e dieci anni “Ma sì, fate le treccine anche a lui!” disse Wakashimazu ghignando perfidamente pensando di non essere l’unico a dover subire quella tortura “La prossima volta rasati a zero!” dissero entrambe rassegnandosi all’ostilità di quelle due bambine.

“Ora un po’ di rossetto qui.” Una dolcissima bambina prese da terra un rossetto-giocattolo e lo aprì, cominciando a pitturare le labbra del ragazzo di fronte a lei “Ehi, piccola, non colorare troppo. Disse Matsuyama stropicciandosi un occhio rendendolo così tutto nero “Noo! Ora devo truccarti l’occhio di nuovo!” strillò la piccola sbattendo un piede a terra e riprendendo la trousse-giocattolo dal tavolo “Aspetta, ora vengo lì ad aiutarti!” strillò una bimba di sette anni lasciando un po’ di tregua alle guance di Sawada e precipitandosi verso la sua amica “Siete carini così!” disse Misugi rigirando il coltello nella piaga “Guarda che non gli strillo solo perché sono bambini!” disse Genzo sopraggiungendo da dietro con un fazzoletto in mano “Guarda la mia povera faccia!” Jun si mise una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere, vedendo il portiere numero uno dell’Amburgo con il mascara sugli occhi ed un fiocco tra i capelli “Però, non sei niente male, potrei farci un pensierino, sai?” disse Jun scoppiando finalmente a ridere e d asciugandosi le lacrime che gli scendevano dagli occhi.

“Ehi, dammi la palla!” strillò il bambino più grande afferrando la gamba del ragazzo e piantando i piedi a terra per tenerlo fermo “Ehi, questo varrebbe una punizione, sai?” “Io dico di no!” Hiyuga si chinò al pari di quel mocciosetto di otto anni e lo guardò dritto negli occhi “Ripeti un po’, pulce!” “La palla è mia! Tu sei avvantaggiato perché sei grasso!” “Io non sono grasso!” “Sì che lo sei! Grasso e vecchio!” “Ho ventitré anni!” “Non li dimostri, sai?” “Lingua biforcuta che non sei altro, vieni qui!” il bimbo prese la palla tra le mani e cominciò a fuggire facendo la linguaccia al suo inseguitore “Quale sarebbe il bambino?” scherzò il capitano avvicinandosi alla suora che si godeva lo spettacolo sorridente “Credo non ci sia tanta differenza.” Tsubasa sorrise e guardò Kojiro buttarsi a terra per prendere quella piccola volpe, rimediando solamente una manciata di neve in faccia “Misa che mi unisco anch’io nella cattura…” disse il capitano chinando lievemente la testa verso la suora e lanciandosi nell’inseguimento insieme al suo compagno.

“Su, mettiti questa maglietta!” incitò il bambino passando una maglia bianco-nera ad un ragazzo già vestito con parrucca verde e pantaloni gialli “No, tutto tranne quella!” “Perché?” chiese una bambina mentre rovistava negli scatoloni per rimediare qualche altro vestito da fargli indossare “Perché sono interista, fino a prova contraria! Fatela indossare a lui!” “Sempre fedele al Jubilo Iwata, io!” Aoi ed Ishizaki si guardarono in cagnesco e cominciarono a giocare a morra cinese per vedere a chi toccava indossare quella maglia “Qui c’è anche una maglia del Barcellona.” “Non indossiamo neanche quella!” I bambini li guardarono un attimo stralunati, poi si lanciarono contro Shingo e Ryo facendoli cadere a terra “All’attacco!” Strillò il più grande tra loro inserendo la maglietta della Juventus ad Aoi “Lasciateci!” “Aiuto!”

Mh!” “No, guadda Nanae, il giallio qui!” disse una bimba di tre anni ad una di due spostandole la manina con il pennello sul braccio del malcapitato “Nanae, Yoshiko, che state facendo?!” disse la suora allarmata vedendole all’opera con acquerelli e tempere “Non si preoccupi, gli ho dato io il permesso. Rispose tranquillamente Taro mostrando la sua faccia ormai coperta da ogni tipo di colore “È Body painting… Vediamo cosa riescono a tirar fuori queste due geniette…” “Ma, la stanno macchiando tutto…” “E che importa? È Natale, se loro si divertono, ben venga… Maglione e pantaloni si lavano, così come le braccia e la faccia. “S… Se lei è d’accordo va bene…” Taro sorrise e continuò a far dipingere le due bambine con i colori che più trovavano belli ed interessanti.

Ahio! Che botta!” Kazuo Tachibana si massaggiò il bernoccolo che gli stava spuntando sulla tempia “Basta è la terza volta che sbattiamo le corna!” strillò il fratello gemello dandogli un’altra botta sulla testa “Smettetela voi due, e continuiamo lo spettacolo!” “Beh, devi ammettere che stare in tre dietro il teatrino delle marionette è un po’ scomodo!” Hito prese un burattino a forma di nonna e sistemò bene i fili per metterlo in funzione “Dai, cominci… Ouch!” strillò di nuovo Kazuo massaggiandosi la costola colpita “Scusa.” I bambini al di là del palchetto scoppiarono a ridere “Sono tre ore che ridono, anche se lo spettacolo non è cominciato…” “ Chissà perchè, eh?” domandò ironico uno dei fratelli Tachibana che cercava, inutilmente, di sbrogliare i fili del burattino “Zitto, Masao.” “Io sono Kazuo.” “Ah, scusa.” I bambini risero di nuovo cominciando ad applaudire vivacemente.

E dopo 3 pitture, 4 travestimenti, 2 inseguimenti, 5 teatrini e 6 body painting, arrivò fine la fine della serata.

“Allora… Per ringraziare questi gentili signori che sono venuti qui a passare la Vigilia con noi, abbiamo organizzato un piccolo coretto con i bambini. Interpreteranno una canzone che loro adorano tanto… E speriamo che anche voi ci seguirete nel canto…” Tutti applaudirono contenti e presero in mano il foglio con la canzone…

There's a place in your heart
And I know that it is love
And this place could be much
Brighter than tomorrow.


And if you really try
You'll find there's no need to cry
In this place you'll feel
There's no hurt or sorrow.
There are ways to get there
If you care enough for the living
Make a little space, make a better place.

Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.

Non solo I bambini, ma anche gli adulti cominciarono a cantare, stringendo a sé ogni bambino con il quale quel giorno avevano giocato o scherzato, imprimendo nelle loro menti quanto fosse importante dare un sorriso ad ogni bambino.


If you want to know why
There's a love that cannot lie
Love is strong
It only cares for joyful giving.


If we try we shall see
In this bliss we cannot feel
Fear or dread
We stop existing and start living
Then it feels that always
Love's enough for us growing
Make a better world, make a better world.


Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.


And the dream we would conceived in
Will reveal a joyful face
And the world we once believed in
Will shine again in grace
Then why do we keep strangling life
Wound this earth, crucify it's soul
Though it's plain to see, this world is heavenly
Be God's glow.


We could fly so high
Let our spirits never die
In my heart I feel
You are all my brothers
Create a world with no fear
Together we'll cry happy tears
See the nations turn
Their swords into plowshares
We could really get there
If you care enough for the living
Make a little space to make a better place.

Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.
There are people dying if you care enough for the living
Make a better place for you and for me.
Make a better place for you and for me.

You and for me Make a better place
You and for me Make a better place
You and for me Make a better place

You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children.*

“Signora…” disse Misugi richiamando l’attenzione della suora “Abbiamo raccolto dei soldi per la ristrutturazione dell’edificio e… Speriamo bastino anche per qualche regalo in più a questi piccoli…” “Già avete fatto tanto…” “Beh… Alcuni di noi già sono genitori e credo che, non vorrebbero mai vedere il loro bambino piangere… Oggi siamo stati tutti un po’ genitori, non le pare?” “S, credo proprio di sì…” Misugi alzò lo sguardo verso il cielo e sorrise vedendo qualche fiocco di neve cominciare a scendere dal cielo “Buon Natale a tutti…”

One shot scritta di corsa per ricordare uno dei giorni più belli dell’anno.

*Canzone di Micheal Jackson “Heal the world”.

Auguri a tutti!

Hk^^

  
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