Mi manchi.
Mi manchi e non dovresti.
Mi mancano i tuoi rumori, i tuoi silenzi, i tuoi capelli.
Mi manchi più di quando la motivazione era molto più grave, più di quando l’assenza era molto più dolorosa e la distanza era irraggiungibile.
Mi manchi perché so che ci sei, ma non sei con me.
Non sono per te.
Non sei per me.
Mi manchi quando sei con me, ma so che non ci sei.
Mi manchi più di quando la forza ha dovuto essere più testarda del dolore, più di quando la volontà ha dovuto essere più forte della lontananza e la luce ha dovuto far spazio alle tenebre.
Mi mancano i tuoi passi, le tue lamentele, i tuoi capelli.
Mi manchi e non dovrei.
Mi manchi.
Non so da dove mi sia uscita, so solo che mi è balzata in mente e non volevo lasciarla scorrere via. Spero che si capisca l'intento generale.
Dall'alto verso il basso è John che parla, dal basso verso l'alto è Sherlock che si lascia andare. Si incontrano a metà strada, come sempre, per continuare nelle righe dell'altro, perché, alla fine, le loro strade si incrociano sempre, perché ognuno ha senso solo con l'altro.