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Autore: LittleBlackAngel    14/04/2015    1 recensioni
La semplice e monotona vita di un gruppo di liceali verrà sconvolta dal ritrovamento di un cadavere risalente a 20 addietro all'interno della scuola. Tanto mistero e suspence-o almeno spero-il tutto immerso nelle quotidiane problematiche tipiche di un liceale...e niente leggete o Moriarty vi troverà e vi scuooooiiieeerà.
Scherzo ovviamente :D
Forse...
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II
"Sembra che non vogliano decidersi ad ampliare la biblioteca" esordì Megan.
"Dovrebbero darsi una mossa, il vecchio dormitorio ormai occupa solo spazio" continuò Chloe, sbranando (sì, sbranado è il termine giusto) un biscotto.
"Pensate a quanti libri sprecati per mancanza di spazio" sospirò Ebbie.
"Ma fosse stato per te l'avresti riempita di gialli" gridò Chloe esasperata.
Tra l'amica e il padre storie con protagonisti detective, ladri e assassini erano all'ordine del giorno. Non che suo padre le raccontasse troppi particolari del suo lavoro troppo macabro, parole sue, ma non era stata una mossa troppo intelligente quella di scrivere la password del pc su un post-it in bella vista sotto il portatile.
Erano sedute alla caffetteria della scuola. Dal loro tavolo si potevano vedere tutti i complessi della scuola, dalla palestra alla biblioteca, momentaneamente chiusa per lavori. Tutt'intorno si estendevano ettari di prati, alberi, serre, uno spettacolo da mozzare il fiato se non fosse stato intralciato dai vari edifici dislocati qua e là. Durante l'intervallo quasi tutti gli studenti passavano il loro tempo passeggiando in quel verde. Dopotutto, era raro trovare un po' di natura in quella grande città. Alcuni stavano seduti all'ombra di grandi alberi, a chiacchierare, leggere o ripassare per le materie successive. Molti altri sedevano sulle panchine, ai lati dei vialetti che si snodavano e portavano ai vari edifici. Era una bella giornata primaverile, il sole splendeva alto nel cielo e una leggera brezza alleggeriva il peso dello studio e delle giornate impegnate passate sui libri.

"Sembra che la preside si sia fermamente opposta ai lavori di ristrutturazione sin dall'inizio" informò Luke, appena arrivato col resto dei ragazzi.
"Non capisco perchè, infondo sono quasi vent'anni che il dormitorio è chiuso agli studenti" farfugliò Chris ingurgitando una fetta di torta al limone. 
Aveva ordinato un megafrappè alla fragola, due fette di torta e una di crostata all'albicocca.
Stava per bere, quando si fermò a guardare incuriosito gli amici, che a loro volta lo guardavano come fosse uno strano alieno venuto da chissà quale galassia.
"Qualcosa non va?" chiese, ma gli amici erano troppo impegnati a fare strane congetture per rispondergli :"Dici che ha un varco spazio-temporale nello stomaco?" "Nah, magari è un saiyan" 
Ma era davvero così fuori dal normale la sua fame? Insomma, in famiglia erano tutti così: da suo nonno, a suo padre, a suo fratello...Scrollò le spalle divertito e continuò a mangiare. 
"Ragazzi, non vorrei farlo, ma devo avvertirvi che tra poco suonerà la fine dell'intervallo..." mormorò Luke titubante.
"Ma io te lo rompo quell'orologio" gridò per tutta risposta Ebbie. Erano due volte di seguito che Luke le impediva di gustarsi a pieno un bel frappé al cioccolato.
Oh, diamine, lo sapevo. Adesso mi uccide! 
Il ragazzo stava già dicendo le sue ultime preghiere, quando il suono insistente e fastidioso della campanella sancì la fine dell'intervallo. In lacrime, Luke ringraziò Megan che stava portando vià Ebbie, che a sua volta scalciava e imprecava in turco e tedesco contro il povero malcapitato. 
Cavolo, quella ragazza sa essere inquietante quando vuole.
 
                                                                         ...

Stava di nuovo correndo per le scale. Erano le 7:50 e tra dieci minuti avrebbe dovuto essere in classe, pronta per l'inizio della lezione. Dannate scale, dannato ascensore sempre rotto. Era arrivata al cancello della scuola, finalmente. Erano le 7:57 e le mancavano solo le scale, fino alla terza classe a sinistra del corridoio, al secondo piano dell'edificio principale. Era a corto di fiato, nonostante facesse jogging ogni mattina d'estate. Era un'abitudine che aveva sin da piccola, quando andava a correre con suo nonno tra le vie della grande città. Si divertivano a correre spediti guardando le lunghe code di automobili con i loro autisti, chi andava a lavoro e chi tornava a casa, sbraitare contro l'automobilista davanti, che a sua volta sbraitava a quello dopo e via dicendo. Ogni volta si chiedeva perchè si comportassero così. è stupido pensava. Appena oltrepassato il cancello, si accorse dei suoi amici. Erano lì ad aspettarla come si aspetta un ciclista alla fine Tour de France. Quasi piangeva. 
"Diamine, non c'è tempo per fermarsi. Dov è Chloe?" chiese Megan all'amica appena arrivata, che stava riprendendo fiato, chinata sulle ginocchia. 
"Non è qui?" chiese di rimando, ancora affannata. 
"Solitamente è puntuale" mormorò Ethan. 
Non credeva a ciò che stava accadendo. Chloe era in ritardo. Preparati ad una cazziata che non dimenticherai facilmente, bella mia esultò mentalmente. Il tempo della mia vendetta è arrivato, bitches ghignò soddisfatta.
Intenta come era ad immaginare la sua grande vittoria, non si accorse del cellulare di Ethan che stava squillando. Il ragazzo rispose, si fa per dire, alla chiamata. In realtà ascoltò e basta prima di salutare con un sommesso 'ciao' e riattaccare. 
"Era Chloe, aveva il fiatone e ha detto che non poteva parlare per telefono. Probabilmente entrerà alla seconda ora" riferì visibilmente preoccupato.
"Ragazzi, odio farlo, ma devo avvertirvi che dovremmo essere in classe tra 90 secondi, circa" 
informò Luke. Il gruppo si divise: Luke, Megan ed Ethan in 2BL ed Ebbie e Chris in 2AL. 

                                                                                                                      ...
 
Stavano andando verso il bar. Avevano ricevuto un messaggio da Chloe. La ragazza aveva chiesto di incontrarsi al solito tavolo della caffetteria della scuola. Stavano passando dal solito corridoio. Normalmente quel corridoio era così affollato che dovevano farsi spazio a spallate per avanzare nella folla di studenti che entravano e uscivano dalle classi, ma quel giorno era stranamente quasi deserto. 
"Che aria grave" sospirò Chris guardandosi intorno.
"Già" gli fece eco Ebbie. 
Non era difficile  capire che c'era qualcosa che non andava. Le poche persone che incontravano per i corridoi non sorridevano, non parlavano, sembravano quasi intimoriti, preoccupati per qualcosa. Arrivati al bar quella sensazione di oppressione si fece ancora più insistente. Non sapevano perchè, semplicemente, la scuola non era quella di sempre. Non era rumorosa, non era affollata di studenti, i giardini non erano invasi da persone come al solito, non c'erano file alla caffetteria. Sembrava quasi che tutta la scuola si fosse svuotata. Si sedettero al tavolo dove li stavano aspettando gli altri. 
"Tutto bene, Chloe? Non è tua abitudine arrivare in ritardo" chiese sinceramente preoccupato Chris.
"Avresti dovuto vedere Ethan stamattina. Sembrava uno zombie in preda alla depressione" rise Ebbie.
Purtroppo la sua risata squillante non fu seguita da quella dei compagni, come d'abitudine.
Si guardò intorno spazientita per poi sospirare. 
"Si può sapere cosa è successo?"

                                                                                                             ...

"P-Potresti ripetere?" chiese titubante Ebbie.
"Un cadavere. In biblioteca" rispose grave l'amica.
"Adesso si spiega l'aria di stamattina. La notizia dev'essere già trapelata. Le voci corrono" mormorò Chris.
Non può essere. Andiamo, queste cose accadono solo nei libri, nei film. 
"Ieri, verso le 17:00 mio padre ha ricevuto una telefonata di lavoro. è uscito di corsa di casa senza dire una parola. Non gli avevo dato importanza, non era la prima volta che lo chiamavano per una questione urgente. Fin quando stamattina non l'ho sentito parlare per caso con un collega al telefono. Hanno trovato un cadavere in biblioteca durante i lavori di ristrutturazione. Pare non sia recente. Non so altro" continuò Chloe.
Silenzio
"Mi immaginavo una reazione del tipo Oh Dio, mi sembra di essere in un giallo! Ora vado ad intrufolarmi ovunque come ogni liceale che si rispetti" sbuffò la rossa cercando di sdrammaticare. Non le piacevano le situazioni troppo severe, tanto meno se queste situazioni avevano a che fare con i suoi amici.
"Già" rispose flebile. Non riusciva a pensare a nulla. La sua mente era assolutamente vuota e non ne capiva il perchè. In realtà, tutto ciò le dava fastidio. Aveva sempre sognato di ritrovarsi come in uno dei suoi libri, con un omicidio, gli indiziati, la polizia, i tranelli, le bugie, ma adesso semplicemente non si sentiva a suo agio. La realtà è diversa dalla fantasia. Qualcuno era morto sul serio.
Continuava a corrugare la fronte senza proferir parola, sotto lo sguardo attento, preoccupato e un po' curioso dei compagni. Si erano aspettati sul serio un'altra reazione. Probabilmente avrebbe iniziato a fantasticare sulla possibile storia nascosta dietro quel cadavere. Un po' come quando se ne usciva con la storia de 'La prof deve avere una relazione col bidello'. Sospirarono quasi all'unisono. La faccenda era seria.


Salve :D Avevo detto che in questo capitolo ci sarebbe stato l'elemento giallo quindi TA DAAAAAN . Non so cosa sia uscito fuori nel complesso...ci sono tante cose. Spero non sia venuto un cumulo di roba senza senso XD Inoltre mi scuso perchè nel precedente capitolo ho dimenticato una frase e me ne sono accorta solo adesso. Provvederò a rimediare. E bo non so che dire. Fatemi sapere cosa ne pensate :D 




     
   
 
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