Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Nami_chin96    14/04/2015    2 recensioni
Buongiorno. Oggi non avevo niente da fare e cosi mi sono cimentata in una nuova storia, che però durerà pochi capitoli.
La storia tratta della mia coppia preferita, ovvero la " Luffy x Nami"
Spero che vi piaccia! buona lettura !
Dal testo:
< Luffy, basta per favore. > disse esausta < ormai è tanto che camminiamo...e ho una caviglia che mi fa male..fermiamoci >
< perche non me l'hai detto subito? >
< perche non volevo essere un peso >
Si sedettero sul terreno duro e freddo e appoggiarono la schiena contro la parete. Entrambi erano stanchi e l'umidità era sempre piu presente.
Ad un tratto,Nami, sfinita, si appoggiò alla spalla del capitano
< tutto bene? > chiese quest'ultimo
< si..non si vede? >
< stai tremando come una foglia >
< non preoccuparti > ma non fece in tempo ad aggiungere altro che il ragazzo si era già tolto la camicia rossa a maniche lunghe e gliela pose sulle spalle.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Spero che il capitolo vi piaccia, a presto :*

Nami si era addormentata, la mano poggiata sulla pancia e la testa china. Era esausta dopo tutto quel trambusto e aveva proprio bisogno di un po di riposo, anche perché non era finita lì. Chissà dove l'avrebbe portata, quel Mike. Ad ogni modo non doveva preoccuparsi, doveva sforzarsi di essere serena altrimenti il suo piccolo si sarebbe spaventato più del dovuto. In quel momento, dormire era l'unica cosa che riusciva a darli un po di sollievo, o almeno così sperava.
< sveglia! Donna! > Mike era arrivato nello sgabuzzino
< mm...scusa... Ero stanca > 
< ti ho forse detto di dormire ?!? Vieni fuori! > detto fatto, la afferrò per i capelli e la trascinò di forza fuori dalla cabina 
< insomma, mi fa male! Cosa vuole da me!? > chiese la ragazza, in preda a una crisi isterica con gli occhi pieni di lacrime
< voglio che guardi attentamente laggiù. Quel l'isola si chiama Kaïna e lì si trova la casa d'arte dove ti lascerò. Arriveremo li tra mezz'ora circa >
< dovresti vergognarti > gli rinfaccio lei, facendoli la linguaccia. 
L'uomo, che non si aspettava una simile reazione, la spinse via facendola cadere. Poi la afferrò per il collo, quasi a volerla strozzare < senti, bambola piantala di fare la cafona! Credi che io mi stia divertendo?? Ho perso la mia amata durante un naufragio è da allora sono sempre vissuto solo, nella disperazione e nell'odio. Odio tutte le donne, sanno solo far soffrire > 
< secondo me sei solo un pazzo > disse la navigatrice, con occhi infuocati < come puoi far del male a povere innocenti solo per la tua stupida sete di vendetta??? Non t'importa di quello che la gente possa pensare di te?!? > 
< ... No, non mi interessa. Adesso il mio solo scopo è portati in quella casa d'aste e con i soldi della vendita diventerò ricco e a quel punto non sarò più solo > 
< folle > disse lei, indignata. 
Cosa poteva fare? Erano in mare aperto e non in un mare qualsiasi. Erano nelle acque del nuovo mondo. Di certo non poteva andarsene a nuoto. 
< sentite ho un idea > Robin richiamò a sè l'attenzione. I mugiwara, tranne il capitano, erano sul ponte a spremersi le meningi da più di dieci minuti. 
< dicci tutto,cara Robin > le rispose il cuoco, sorridendole
< bene, portatemi una mappa. Non sarò una navigatrice esperta come Nami ma ci posso sempre provare > 
Usopp si offrì di andare a prendere quanto richiesto e tornò quasi subito. 
< bene, date un occhiata > iniziò a spiegare < questa è una vecchia mappa del nuovo mondo. Non è completa, ma ci sono la maggior parte delle isole > 
< è quella che Nami ha sottratto a quel tipo sull'isola dove eravamo un paio di giorni fa > osservò Zoro, con le braccia conserte. 
< esattamente. Dunque, se non sbaglio noi siamo qui > disse l'archeologa, indicando un punto sul foglio < l'isola più vicina è questa.... > 
< aspetta! Mi pare di aver letto di quell'isola in un libro > chi aveva pronunciato quelle parole era Chopper, attirando l'attenzione generale < dovevo fare delle ricerche sulle piante mediche presenti nelle varie isole. Quella si chiama isola Kaïna e se non ricordo male il libro parlava anche di schiavi o qualcosa del genere > 
 < allora è questa > disse Robin, tornando con lo sguardo alla cartina < dovremmo raggiungerla tra circa un ora, salvo imprevisti > 
< una volta arrivati lì daremo una SUPER lezione > disse Franky 
< yohohoh sono pronto a morire per la bella Nami...ah, già ....io sono già morto yohoho >
< immagino che non dovremmo attirare l'attenzione > osservò Sanji, espirando l'aria con la sigaretta 
< esatto, almeno fino al momento opportuno > rispose la ragazza 
< forse è meglio dividersi a gruppi... > disse lo spadaccino 
< meglio per te vorrai dire! Ti perderesti subito > 
< cos'hai detto, cuoco da strapazzo? > 
< la verità. Vuoi essere in gruppo solo perché così stai sicuro che non ti perdi come al solito > rispose il biondo, tranquillo.
Zoro avrebbe voluto continuare la discussione, non voleva lasciare al " pervertito accigliato" l'ultima parola ma, facendosi un rapido esame di coscienza, si rese conto che non aveva tutti i torti. Dal tronde, il suo pessimo senso dell'orientamento era conosciuto. 
< bene, avvertiamo cappello di paglia > disse il cyborg
< vado io > sospirò Robin. Chissà come avrebbe reagito il ragazzo? Era curiosa e ansiosa allo stesso tempo. 
Arrivò davanti alla porta della sua cabina e bussò forte
< ho detto che voglio stare solo! > 
< Luffy sono io, Robin > 
< vattene per favore!! > le rispose lui. 
La donna capì dal tono della sua voce, che aveva appena smesso di piangere. Mantenne la calma e, con i propri poteri, sfondò la porta. 
Gli altri intanto erano di sotto, a organizzare i vari da farsi.
< cosa vuoi!? > chiese il capitano, senza guardarla in faccia. Robin rimase stupita dal modo in cui le si stava rivolgendo: freddo e distaccato. Ma alla fine, poteva capirlo. 
< abbiamo scoperto l'isola dove è stata portata Nami > disse. 
< ... > si guardò attorno e vide che la camera era sottosopra. Foto distrutte, letto disfatto, armadio e cassetti mezzi rotti e fuori posto, fiori rovesciati dal vaso e calpestati
<...Luffy > disse. Era senza parole. Era evidente che nessuno soffriva tanto quanto lui. Doveva assolutamente farlo ragionare, così si faceva solo del male < cos'è successo? > chiese
< l'ho persa ho perso lei ho perso il bambino ho perso tutto! > 
L'archeologa gli diede uno schiaffo, che fece girare la testa al capitano 
< non dire stronzate! Che fine ha fatto il Luffy di una volta? Quello che mi ha salvato la vita?!? Quello che non si arrendeva mai?! Che fine hanno fatto la tua spavalderia e il tuo coraggio?!? Vuoi arrenderti così, senza lottare?? Senza nemmeno provare a salvarla???!!!!? > 
Le parole della sua compagna gli fecero aprire gli occhi: aveva ragione, se voleva salvarla doveva stare calmo e agire. Così non avrebbe aiutato nessuno, ma peggiorato solo le cose. 
< arrivo > disse, uscendo dalla cabina per dirigersi verso gli altri compagni < spiegami tutto > 
< eccoci arrivati! > esclamò Mike, prendendo una Nami legata con delle manette di agalmatolite < forza, cammina, eccoci alla casa d'aste > 
La ragazza non poteva far altro che obbedire, non aveva armi con cui difendersi ed era sola. I suoi amici sarebbero arrivati, ne era certa. Intanto doveva combattere da sola. Lo aveva già fatto in passato, quindi non poteva essere tanto diverso. 
< oh, signor Mike > lo chiamò un signore basso, con la barba e gli occhiali da sole. Sembrava, in un certo senso, la copia mal riuscita di Disco. < cos'ha portato stavolta?> 
Mike non rispose, ma indicò Nami con la mano sinistra 
< ohohooh! Che splendida creatura, questa varrà una fortuna > 
< lo credo anche io > disse l'uomo < la sua taglia è già di sedici milioni > 
< cosa?!? Cavolo, ho capito! Beh stavolta hai fatto davvero un buon affare allora > 
 < te la lascio qui > è così dicendo, Mike si voltò e se ne andò. Sarebbe poi tornato il giorno dopo a riscuotere la cifra pattuita.
< forza, cammina > disse il tizio occhialuto, spingendola in avanti. 
Nami iniziò a camminare al suo fianco e dopo aver passato un corridoio buio e scuro arrivarono in una stanza molto ampia. Li trovò altre persone, con collari e manette. 
Capì che erano i futuri schiavi. Come lei. 
< bene, ora ti prendo le misure del collare e.. > non finì la frase perché la rossa lo morse sul braccio < AAAAARGHHH! Aioooo!! > gridò < Piccola peste tanto non mi scappi >  e la afferrò per i capelli proprio un attimo prima che lei potesse scappare. 
 Le diede una sberla e le fece uscire fiotti di sangue dal naso. Nami iniziò a piangere ma non oppose più resistenza. 
Dopo un quarto d'ora, si trovava seduta insieme agli altri prigionieri con collare a manette "ora capisco come si sentiva Kayme" pensò. Era una sensazione orribile, la più brutta che potesse mai provare. 
<....per favore, vieni a salvarmi ! > disse, mentre le lacrime le scendevano dagli occhi e bagnavano i suoi jeans. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Nami_chin96