#024 Famiglia
It's Kind of Magic  -Part II-

"Allora Dearie? Dimmi cosa vuoi!" il folletto sempre più spazientito cominciò ad alzare di un'ottava la voce
"Come dice? Cosa desidero?" chiese Belle confusa dalla domanda
"Si Dearie hai capito bene, ma guarda chi mi è toccato.." mormorò fra sè e sè alla fine
"Ma cos'è lei, una sorta di genio della lampada?"  chiese Belle sorridendo divertita.
"Il mio nome già lo sai, quello che voglio sapere sono i tuoi desideri! Stupida di un'umana!" oramai aveva perso la pazienza.

"A dire la verità vorrei solo essere lasciata stare devo studiare e non voglio essere disturbata da un pazzo come lei: se ne vada altrimenti chiamerò la polizia" dichiarò Belle incrociando le braccia e soffiando un ciuffo di capelli che le era tornato sul viso.
"Accidenti, durerà più del previsto" bofonchiò il folletto scomparendo di nuovo dentro la sua casa
Belle cercò di tornare sui libri mentre la voce del folletto le parlava, forse cercando di distrarla
"Quando avrai bisogno di me, basterà chiamarmi per nome, ma non metterci troppo"
"Ho detto che ho bisogno di silenzio" sbraitò Belle ancora più infastidita
Terminò un'ora dopo ed sentì che il suo stomaco chiedeva di essere riempito.
Si preparò da mangiare e poi, quando ritornò in camera sua, si ricordò dello strano ospite.
"Ehm.....Rumplestiltskin?" chiese dolcemente 
 
Vi fu subito una risposta.
"Finalmente!" esclamò lui ricomparendo
"Allora ti sei decisa!" disse con un ghigno soddisfatto
"No, in realtà volevo sapere se hai fame...." disse Belle, distruggendo le speranze del folleto
"No non ho bisogno di mangiare" disse lui, borbottando
"Allora una tazza di thè?" domandò la ragazza
L'ospite annuì poco convinto e con uno schiocco di dita, fece comparire un servizio da thè.

"Oh! Come avete fatto?!" chiese Belle sbalordita
"Te l'ho detto Dearie sono un mago e posso utilizzare la magia a mio piacimento" disse il folletto versandosi del thè ed iniziando a sorseggiarlo lentamente.
"Allora, prima parlate di desideri, se posso chiedere sarà come nella storia di Aladin?" chiese lei, prendendo la tazzina fra le mani per sentirne il calore.
"Diciamo di si, Dearie, sono 3 desideri" dichiarò lui mettendo una zolletta di zucchero
"Da quand'è che fate questo lavoro? Insomma non saranno cent'anni no?"
"Sfortunatamente sono in di più, ma non sono sempre stato dentro a quello" disse indicando il pugnale, che era posto al fianco dei libri di Belle.
"Oh.."
"Lo so che hai delle altre domande, ma preferisco tenermi i miei fatti personali per me" disse lui poggiando la tazzina.
"Certo" Belle sorrise prendendo un biscotto dal piattino vicino alla teiera.
"Allora se vuoi esprimere il tuo primo desiderio..." aggiunse lui facendo uno strano movimento con la mano: una sorta di riverenza.
"Al momento non ho bisogno di nulla ma ti ringrazio per l'interessamento" Belle rispose pulendosi il vestito dalle briciole.
"Mettiamo il caso che succeda...." disse lui sempre più scocciato
"Allora parliamone: ci saranno dei desideri proibiti" proprose lei, guardandolo negli occhi
"Bene ci stiamo dirigendo nella parte giusta" disse lui strofinandosi le mani
"Non si possono riportare in vita i morti e viaggiare nel tempo e soprattutto nessun desiderio in più" disse come se la stesse sgridando
Belle ascoltandolo per i primi secondi si rattristò: quanto le sarebbe piaciuto rivedere sua madre, anche solo per qualche secondo, quasi le venne da piangere al solo pensiero, ma il folletto fece finta di nulla e gliene fu grata.
 
"Direi che sia ora per me di andare a dormire, domani devo andare in facoltà e devo svegliarmi presto" disse, dopo che uno sbadiglio aveva fatto capolino.
"Bene allora oggi non se ne fa niente eh?" il folletto abbassò il capo, sconfitto dalle circostanze
"Mi dispiace, ora l'unica cosa che mi serve è fare una bella dormita"  Belle si scusò, sorridendogli dopo avergli voltato le spalle per andare al bagno.

Il folletto ritornò all'interno del pugnale e si sedette al suo arcolaio.
Sarebbe mai riuscito a liberarsi da quello stupido trucco?
Voleva tornare il mago di prima, chissà se questa era la volta buona..