E' STATO UN CASO
So che ora mi riderete in faccia,ma è così.
Sono innamorato da ventun anni di una ragazza,sempre la stessa,che non lo saprà mai perché sono troppo timido.
La prima volta che l'ho vista avevo 7 anni,lei nemmeno uno. Era stata abbandonata in uno scatolone non da sua madre ma da,come avrei scoperto in seguito,dei ladri di macchine che l'avevano trovata in una vettura.
La presi e la portai con me:non me la sentivo di lasciarla lì. Aveva due orecchiette e una coda da gatto che a volte c'erano e altre no e che la rendevano ancora più bella. Passammo insieme meno di una settimana,ma mi innamorai abbastanza da sentirmi triste quando sua madre la prese con sé.
Per tutto il resto delle elementari,delle medie,perfino delle superiori e dell'università non mi interessai mai a una ragazza. Avevo in testa solo la mia gattina,come la chiamavo io. Continuavo a pensare a lei anche se erano passati anni,e non avevo il coraggio di immaginarla più grande:la vedevo sempre piccola,come se per lei il tempo non scorresse.
Mi trovai un lavoro,che tra l'altro ho ancora,che mi prese molto.
Per un attimo dimenticai la mia gattina.
E un giorno arrivò una nuova Utaite.
Non aveva né orecchie né coda,era cresciuta molto,ma riuscii a riconoscere la bambina di cui mi ero innamorato.
Ora,ogni tanto,mi incanto a fissarla,pensando a quanto sia bella. E il mio cuore perde un battito.
-Tenchou,tutto a posto?-.
-Eh? Oh,sì,Kuro-chan.-.