Note
dell’autrice: Ciao a tutti. Ho scritto questa lettera per un concorso di
letteratura e mi è venuto in mente di pubblicarla. L’ho scritta perché è una
cosa che mi tocca profondamente. Fortunatamente nessuno dei miei parenti è
rimasto ucciso nella seconda guerra mondiale, almeno per quel che ne so, ma
l’episodio di cui vado a parlare è uno dei tanti eccidi dimenticati che si
svolsero durante quei terribili anni e mi sembra giusto che la gente cominci a
ricordarli.
Fatemi
sapere cosa ne pensate, sono pronta anche a cominciare delle
discussioni.
12-08-1944
Era
veramente necessario? Dovevate davvero uccidere quei soldati tedeschi? Erano
soli, erano spaventati, stavano solo facendo ciò che il loro capo
voleva.
Sapete
cos’hanno fatto questa mattina? Avevo una famiglia: una bellissima moglie e sei
figlioletti (il più grande aveva tredici anni).
Avevo
questo e mi era costato una vita per ottenerlo.
Ora
non ce l’ho più.
Quello
che ho è una manciata di cenere e una piccola bambola bagnata del sangue della
mia figlia più piccola.
Sapete
cos’è accaduto?
Sono
venuti loro, i tedeschi, li hanno presi rudemente, con calci e schiaffi, con le
loro armi pronte a far fuoco. Li hanno portati sul sagrato della chiesa con
molte altre famiglie e poi….. li hanno uccisi.
Li
hanno anche bruciati.
Potevate
sentire lo scoppiettio delle fiamme, mentre distruggevano tutti?
Potevate
sentire l’odore di carne bruciata?
Potevate
sentire le mie urla disperate?
No,
non potevate, perché siete ciechi, perché vi fate chiamare “partigiani”, ma in
verità siete solo criminali, egoisti e…… assassini.
Sì,
le vite di coloro che sono morti qui, a Sant’Anna, in quel buco nero chiamato
“Fosse Ardeatine”, nell’abbazia di Farneta, sono state distrutte da
voi.
Li
avete condannati con le vostre assurde missioni, con la vostra assurda pretesa
di essere “Liberatori della patria”.
Lasciateli
agli americani, perché ci state solo uccidendo.
Pensate
di essere eroi vero?
Beh,
non lo siete.
Questa
mattina una madre, ferita a morte, ha salvato suo figlio nascondendolo dietro
una porta e, con le sue ultime forze, ha tirato il suo zoccolo al soldato che le
stava sparando.
Questa
mattina, una ragazza ha salvato cinque vite innocenti da una stalla in fiamme e
quando ci siamo congratulati con lei, ha cominciato a piangere disperatamente
perché non era stata in grado di salvare più bambini che, intrappolati nella
stalla, gridavano chiedendo aiuto.
Queste
persone sono eroi. Pensateci e decidete se ciò che state facendo è giusto o
sbagliato.
Non
vedete?
Il
nostro nemico è un popolo disperato, è come una tigre in gabbia, che non può
fare più nulla a nessuno.
Stanno
scappando e, se provate a fermarli, possono distruggere ancora di
più.
Lasciateli
andare.
Sono
già sconfitti senza le vostre stupide azioni.
Con
rabbia
Un non più padre e marito.
P.S.
Se foste veramente eroi ora dovreste essere cenere con mia moglie, i miei figli
e tutto il mio villaggio.
FINE
Questi
sono i pensieri di mia nonna, che ha perso moltissimi amici in questi
eccidi.
La
sua idea è diventata anche la mia: i tedeschi uccidevano per rappresaglia e
questo i partigiani lo sapevano. Solo che, finché c’era da fare un’imboscata,
allora “sotto a chi tocca”, ma quando c’era veramente da proteggere la gente,
non se ne vedeva uno.
Aspetto
commenti.
Bebbe5