P.S. il personaggio principale appartiene a J.K.Rowling ;)
Un piccolo fiore tra le erbe di un pozionista
Severus Piton sedeva sulla sua solita poltrona.
In braccio a lui una bimba di circa sei anni con in grembo un libro illustrato.
I riccioli rossi le incorniciavano il visino roseo, in cui spiccavano due profondi occhi neri, intenti a studiare avidamente le pagine del volume dall’antica rilegatura.
L’uomo indicò una delle figure coprendone, con il dito indice, il nome.
– Sai dirmi il nome di questa pianta? – Chiese alla bambina.
– È la Mandragola! È un ingrediente importantissimo per preparare la pozione che scioglie le persone pietrificate! – Rispose fiera la piccola.
Severus sorrise per il suo linguaggio infantile, ma in fondo era molto orgoglioso dei progressi della figlia, data la sua giovane età: sarebbe diventata una brava pozionista da grande.
– Papà…? – chiamò piano la bambina, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla.
– Sì, Prim?
– Tu mi vuoi bene, anche se non ho i poteri magici*?
L’uomo la strinse forte a sé.
– Ma certo che ti voglio bene, tesoro! – Disse posandole un leggero bacio sulla fronte.
La bimba sorrise e si lasciò cullare, fino a quando non si addormentò fra le braccia del suo adorato papà.
In braccio a lui una bimba di circa sei anni con in grembo un libro illustrato.
I riccioli rossi le incorniciavano il visino roseo, in cui spiccavano due profondi occhi neri, intenti a studiare avidamente le pagine del volume dall’antica rilegatura.
L’uomo indicò una delle figure coprendone, con il dito indice, il nome.
– Sai dirmi il nome di questa pianta? – Chiese alla bambina.
– È la Mandragola! È un ingrediente importantissimo per preparare la pozione che scioglie le persone pietrificate! – Rispose fiera la piccola.
Severus sorrise per il suo linguaggio infantile, ma in fondo era molto orgoglioso dei progressi della figlia, data la sua giovane età: sarebbe diventata una brava pozionista da grande.
– Papà…? – chiamò piano la bambina, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla.
– Sì, Prim?
– Tu mi vuoi bene, anche se non ho i poteri magici*?
L’uomo la strinse forte a sé.
– Ma certo che ti voglio bene, tesoro! – Disse posandole un leggero bacio sulla fronte.
La bimba sorrise e si lasciò cullare, fino a quando non si addormentò fra le braccia del suo adorato papà.
*anche se non conosciamo un’età precisa in cui si manifestino i primi segni di magia (correggetemi se sbaglio), ho pensato che, con madre nata babbana e padre mezzosangue, ci fossero più probabilità che la bambina fosse una maganò… ma non è detto che i suoi poteri non si possano rivelare più tardi, in un’altra fanfiction… ci sto meditando ;)
Il nome (ok, l'idea mi è venuta da Hunger Games...) è un' abbreviazione di Primula, per continuare la tradizione dei nomi floreali nel ramo materno...
Comunque è già pronto un altro episodio… a breve la pubblicazione ;)
Ringrazio sempre chi legge le mie storie :) e alla prossima! :)