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Autore: Mimi18    14/04/2015    2 recensioni
La mano del Guardiano cade a coprire quella di Sansa, stringendola. Lei non pronuncia più alcuna parola, attendendo che sia il fratello a parlare.
«Ti porto via di qui,» esordisce con semplicità, aiutandola ad alzarsi.
[ Jon/Sansa. What!If e SPOILER quinta stagione. Semi-platonica. R+L=J ]
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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[ Jon/Sansa. What!If quinta stagione. Semi-platonica. R+L=J ]

 

 

Sansa non solleva lo sguardo dalle proprie mani quando la porta viene spalancata violentemente, segnalando l’arrivo di un cavaliere. Può intravederne gli stivali attraverso la propria visuale sfuocata, sporchi di sangue e fango, divaricati in una pronta posizione d’attacco. Il fodero penzola vuoto al fianco dell’uomo, ed una lunga veste nera le permette di presagire a quale fazione appartiene il nuovo venuto che le toglierà brutalmente la vita, non riconoscendo l’erede di quella casata ormai in rovina – decaduta ma mai dimenticata.

Una pozza rossastra si allarga velocemente intorno alle ginocchia. Non è il proprio sangue a macchiarle la veste strappata in più punti. La vittima giace sul proprio stomaco, lo specchio dello stupore nelle iridi azzurre, le palpebre ancora spalancate.

Ramsey Bolton è morto per la mano di Sansa Stark. Pura fortuna aveva guidato le dita della giovane fanciulla ad afferrare il candelabro d’acciaio malriposto sul comodino. Con forza aveva sbattuto l’oggetto contro la nuca dell’erede bastardo di Roose Bolton, ignorando i guaiti, i gemiti, le bestemmie, desiderando solamente che morisse e cessasse di respirare eternamente.

Lo sfrigolare dei ricordi viene interrotto dal movimento brusco dell’uomo entrato nella stanza. Egli si china, posando un ginocchio a terra, abbandonando la spada al proprio fianco. Sansa sgrana lievemente gli occhi, finalmente toccata da una sensazione, quando ammira il lupo bianco scolpito all’impugnatura dell’arma. Solleva lo sguardo, posandolo in quello grigio di Jon Snow.

Ha la barba più lunga di qualche anno prima, i tratti del volto si sono induriti con il tempo, perdendo la dolcezza fanciullesca. È più simile che mai ad Eddard Stark, ed il respiro le si ferma in gola. Solleva un dito insanguinato per toccare la guancia dell’uomo un tempo chiamato fratello, accertandosi che sia realmente lui ad osservarla, una ruga di preoccupazione a rovinare la fronte altrimenti liscia e distesa.

Sansa scosta un riccio bruno dal volto, e Jon compie l’ennesimo gesto, andando a coprire la guancia sfregiata della fanciulla con la mano guantata. Non può sentirla, ma immagina quanto quell’epidermide debba essere fredda, qui a Nord, dopo anni trascorsi in prigionia ad Approdo del Re. Eppure il gelo non pare turbare Sansa, troppo stupita di trovarlo di fronte a sé, vivo, per poter dare importanza a qualsiasi altra cosa attorno a loro.

«Jon – »

La mano del Guardiano cade a coprire quella di Sansa, stringendola. Lei non pronuncia più alcuna parola, attendendo che sia il fratello a parlare.

«Ti porto via di qui,» esordisce con semplicità, aiutandola ad alzarsi. Libera il proprio corpo dal calore del lungo mantello di pelliccia, posandolo sulle esili spalle della fanciulla. Sosta più a lungo del dovuto le mani su quel corpo, permettendo al calore di Sansa di inebetirlo. Ha bisogno di forza, di coraggio, per poter essere per lei, un’ultima volta, un fratello.

Robb non era riuscito a salvarla, Jon ora la stringe a sé con un braccio, proteggendola a spada tesa, contro chiunque osasse elevare una protesta. Eppure, le lunghe lingue di fuoco che sono i capelli di Sansa, non avrebbero dovuto lasciare dubbi su chi quella fanciulla, che il comandante dei Guardiani della notte stringa, sia.

Jon non ha il tempo d’osservarla, né di spiegarle cosa sta accadendo o domandarle spiegazioni per il cadavere ai suoi piedi, veduto poco prima.

Silenzioso e letale, la trae al sicuro, dagli uomini di Stannis Baratheon. Essi aspettano, imbrattati del sangue dei nemici, osservando quasi con curiosità la fanciulla dai lunghi capelli del colore dei Tully, prima che il riconoscimento giunga alla mente del Re.

È ilare per Jon pensare che Sansa sia più al sicuro lontano dalle mura di Grande Inverno, per una volta, mentre attendono che la battaglia terminini alle loro spalle.

Posa il proprio sguardo su di lei, studiandone il volto, il rossore degli ematomi sul collo e le gote, la presenza scialba che non riesce ugualmente a spegnere la fiera bellezza di Sansa Stark, una sopravvissuta – una regina – nonostante quella desolazione attorno a loro.

Non le domanda nulla, eppure Sansa si stringe maggiormente a lui. Solleva gli occhi, una domanda celata in essi che a Jon non sfugge.

«Resterò.»

Le spalle della fanciulla, a quella risposta, sembrano perdere completamente un peso. Si appoggia a lui, chiudendo per il barlume d’un istante gli occhi, espirando sentendosi libera per la prima volta dopo anni.

 

 

 

N/A: Io li shippo un sacco, non voglio sentire critiche a riguardo. (L)

La storia si colloca verso una possibile fine quinta stagione, che si discosta quindi completamente dalla storyline di Jon e Sansa nei libri. Una What!If vera e propria, che mi ha permesso finalmente di scrivere su una delle coppie che più amo in assoluto.

   
 
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