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Autore: Robigna88    15/04/2015    1 recensioni
Klaus è disposto a tutto per proteggere la piccola Hope, persino ad uccidere il padre con cui forse, dopo secoli di incomprensioni, avrebbe potuto ricominciare.
La mia versione dell'episodio 2x18.
Primo di due capitoli.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah, Hayley, Klaus, Mikael Mikaelson, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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NDA: Dopo l'ultimo episodio di The Originals sono convinta che gli autori abbiano fatto un grave errore ad uccidere Mikael sprecando la possibilità di costruire bellissime, seppur complicatissime, dinamiche padre/figlio.
Ma, a parte la fine, l'episodio mi è piaciuto. Quindi ecco la mia versione della puntata, con un pizzico di crossover e un pizzico di freschezza. Stralcio di quello che in futuro potrebbe accadere nella mia long The Family Business.
Buona lettura.

BD

BLACK DAHLIA

1.

 

 

 

“Questo è il posto migliore se volete proteggere Hope. Non sono d’accordo con il piano di Klaus ma gli ho promesso che proteggerò questa bambina a qualunque costo. L’ho promesso a lui e l’ho promesso a te e qualunque cosa accadrà oggi, questo non cambierà.”

Hayley annuì appena cullando dolcemente la piccola Hope. Jackson, accanto a lei, le accarezzava i capelli. Il grande bunker alle loro spalle, gli amici di Allison a pochi metri di distanza in attesa.

“Sei sicura che qui saremo al sicuro?” Jackson sospirò guardandosi intorno per qualche secondo. Si fidava di Allison; la bella cacciatrice che era una leggenda tra le creature soprannaturali. Ne aveva sentito parlare tanto nel corso degli anni, prima ancora di incontrarla, prima ancora di sapere che la vita della figlia della donna che amava era, in parte, nelle sue mani.

“Come sono sicura che  presto o tardi moriremo tutti. Noi più presto che tardi probabilmente” Allison abbozzò un sorriso nonostante non ci fosse nessun divertimento in tutto quello che stava succedendo. Nonostante sapesse che, una volta tornata a New Orleans, ogni cosa sarebbe cambiata.

“Sam, Cass e Dean si prenderanno cura di voi e vi terrò aggiornati su quello che succede a New Orleans,” aggiunse facendo un cenno a Castiel e ai Winchester. “Ora devo andare.”

Allison,” Hayley diede Hope in braccio a Jack e le si avvicinò di qualche passo. “fai attenzione ti prego. Klaus può essere molto”

“Folle? Un pazzo lunatico? Sì lo so. Ma non preoccuparti, me la caverò.” Allison strizzò l'occhio a Jackson dopo aver rivolto un sorriso alla sua amica. Che strada in salita quell’amicizia… ma era nata, anche se lei non aveva idea di come sarebbe andata a finire. Di come sarebbe finita lei indipendentemente da tutto il resto.

La donna annuì con decisione e si aggrappò ad Oliver senza pensarci un secondo di più.

 

 

DODICI ORE PRIMA

 

 

 

“Quindi ora che facciamo? Appurato che il tuo piano di tenere me e la bambina prigioniere nel castello non può funzionare.”

Allison abbozzò un sorriso e scosse poco il capo alzandosi. Raggiunse Klaus all’estremità della stanza e sospirò fermandosi accanto a lui posando lo sguardo su Freya.

La ragazza stava mescolando delicatamente una tisana chiara dentro bellissime tazzine di porcellana; sembrava spaventata, come Allison non l’aveva mai vista e le storie che aveva raccontato su Dahlia le tornarono in mente chiare, terribilmente reali.

“Questo incantesimo,” mormorò la maggiore dei Mikaelson. “Dahlia lo chiama kenning.”

“Che sarebbe?” Elijah incrociò le mani poggiandole sul tavolo.

“Usa dei tramiti per controllare da lontano i suoi nemici.” Allison si poggiò al mobile dietro di lei e abbassò lo sguardo per un attimo. “Mi è successo in passato” spiegò sentendo gli sguardi di tutti fermi su di lei.

Klaus corrugò la fronte incrociando le braccia sul petto. “Mi domando se ci sia qualcosa di soprannaturale che non ti sia ancora capitato”

“Non credo,” rispose sinceramente lei. “Ma non mi accade più da molto né mi accadrà prossimamente. Ho un sigillo Enochiano che mi protegge.”

Enochiano hai detto?” Freya sgranò gli occhi puntandoli su Allison. Non la conosceva bene ma aveva l’impressione che fosse piena di soprese. Non sapeva molto dell’Enochiano, eccetto che si narrava fosse la lingua parlata dagli Angeli, ma gli Angeli esistevano in fondo? La giovane strega trovava difficile crederci, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato.

“Sì, Enochiano. È stato fottutamente doloroso farselo  incidere sulle costole ma si è rivelato molto utile. Se tutto quello che sta succedendo adesso fosse successo qualche anno fa avrei potuto chiamare aiuto. Ci sarebbe stata una luce accecante e Dahlia sarebbe sparita dalla faccia della Terra in trenta secondi. Ma è tutto diverso ora, quindi tutto quello che posso fare è darvi una mano.”

“E pregare,” aggiunse Hayley fissando un punto indefinito della stanza.

“Pregare non serve a niente, Dio ha lasciato l’edificio tanto tempo fa.” Allison scosse il capo come per scuotere via i pensieri e si schiarì la voce rimettendosi dritta. “Elijah, Hayley e Klaus non dovrebbero avere problemi, sono… diversi, quindi le loro menti sono troppo potenti per essere soggiogate dal potere di Dahlia. Tuttavia, se ci sta osservando, lo sta facendo per un motivo; vuole sapere in quanti siamo così da poterci attaccare sapendo perfettamente come e quando colpire.”

“Tutte queste ovvietà che stanno uscendo dalla tua bella bocca ci porteranno da qualche parte?” Klaus piegò poco il capo e guardò Allison come se volesse decifrarne l’espressione sul viso.

La donna ignorò il sarcasmo e prese una tazzina di tisana annusandola per un secondo prima di poggiarla sul tavolo. “Abbiamo bisogno di un posto sicuro, un posto in cui lei non possa entrare. Un rifugio. E abbiamo bisogno di rintracciarla prima che lei rintracci noi, il che significa che”

“Dovremo usare Jackson per trovarla. Lei l’ha usato e questo ha lasciato qualche traccia del suo potere in lui” intervenne Freya guardando Hayley.

L’altra serrò le mascelle pensando al marito e sospirò prima di parlare. “Gli farà male?”

“Tremendamente,” rispose Allison senza guardarla. “Ma è anche l’unico modo.”

Hayley annuì guardando l’amica, anche se lei non poteva vederla, e si alzò. “Va bene.”

“Fantastico!” esclamò Klaus facendo un cenno ad Allison. “Fate ciò che dovete.”

Elijah si mise in piedi e riabbottonò la giacca facendo vagare lo sguardo prima di posarlo sul fratello. “E tu cosa farai esattamente, Niklaus?”

“Oh io ho sempre pensato che l’attacco sia la miglior difesa, quindi troverò il modo di uccidere quella strega dimenticata da Dio” rispose lui. “Allison, tu vieni con me o preferisci cercare la nostra nuova fortezza?”

Allison abbozzò un sorriso mentre legava i capelli disordinatamente. “Questa è la domanda più stupida che mi abbiano mai fatto” disse avanzando verso l’uscita.

 

 

 

 

****

 

 

 

“Cosa vuoi Klaus?” Davina diede un’ultima carezza alla lapide di Kol e si alzò voltandosi verso l’Originale. Vedere Allison accanto a lui la sorprese, ma fece finta di nulla, mantenendo la sua espressione neutra proprio come Kol le aveva insegnato.

“Davina,” la salutò la cacciatrice. “Come te la stai cavando?”

“Il mio ragazzo è morto e anche se Rebekah ha promesso che mi avrebbe aiutata a riportarlo indietro, in realtà devo fare tutto da sola. Non dormo molto, né mangio molto, né sono in vena di chiacchiere quindi perché non mi dite cosa diavolo volete?”

Allison arricciò la bocca per un attimo voltandosi poco per guardare Klaus. Il vampiro se ne stava immobile, osservando attentamente la giovanissima strega di fronte a sé. Per la prima volta da quando lo conosceva Allison pensò che non aveva la minima idea di cosa quell’espressione sul suo viso significasse.

“Credi di essere l’unica a piangere per la morte di mio fratello?” domandò Klaus. “Non lo sei ma abbiamo altre priorità al momento, quindi rimetti insieme i pezzi perché ho bisogno del tuo aiuto.”

Allison Morgan roteò gli occhi scuotendo il capo. Pensò che era davvero il caso che lei e Klaus facessero un discorsetto sull’uso delle parole per favore e grazie. Parole che era il caso di aggiungere al personalissimo dizionario di Niklaus.

“Quello che Klaus vuole dire,” intervenne attirando l’attenzione di Davina che continuava a fissare l’Ibrido con un fuoco negli occhi. “è che ha, gentilmente bisogno del tuo aiuto e che per ripagarti per ciò che andrai a fare, una volta che l’avrai fatto ti ridarà i resti del corpo di Kol, del suo vero corpo. Contribuendo così alla tua missione di riportarlo in vita.”

Klaus corrugò la fronte guardando l’amica. “Non era quello che intendevo. Ma suppongo che si possa fare.”

“Così è deciso!” esclamò Allison. “E chiamerò un vecchio amico che è anche uno stregone molto potente e gli chiederò di darti una mano.”

Davina sospirò perdendosi per un attimo nello sguardo nocciola della donna. “Ho la tua parola?”

“Ce l’hai.”

“Okay,” la giovane sospirò. “cosa devo fare?”

“Devi rintracciare Mikael per noi. Freya l’ha mandato a procurarsi alcuni ingredienti che pare servano a far fuori Dahlia. Abbiamo bisogno di parlare con lui prima che chiunque altro lo faccia.”

Davina annuì. “Come ci si sente Klaus? Ad avere qualcosa da perdere? Ad essere come tutti noi?”

Klaus non disse nulla, semplicemente la guardò allontanarsi a passo lento, stanco. Si prese un attimo prima di seguirla, seguito a sua volta da Allison.

 

 

 

 

 

 

   
 
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