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Autore: Cocconut_N    15/04/2015    0 recensioni
Durante la WW2, ci sono state molte storie che poche persone conoscono, qui vi racconto una storia di un gruppo di giovani partigiani proveniente da tutta l'Europa.
E tutto ciò dobbiamo iniziare dal Marzo di 1939, sul punto di fine della guerra civile spagnola, quando le Brigate Internazionali e gli spagnoli stessi sono obbligati ad abbandonare la Spagna. Alcuni ritornano alla patria, alcuni immigrarono in una delle poche nazioni non in guerra, e ci sono altri che poi divennero uno dei partigiani in Italia.
E uno di loro, un ragazzo di nome Antonio fece parte della prima brigata "Garibaldi", e proprio dei membri di questa brigata parleremo, il ragazzo italiano Lovino, il "filosofo" tedesco Gilbert, la zingara Elizabeta, il vide comandante francese della brigata Francis, il misterioso Robinson Arthur e la bellissima russa Natalia.
coppie: SpaMano, PruHungary, FrUk.
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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• Ventiquattresimo capitolo •



Ogni errore compiuto durante una guerra, deve essere ripagata con il sangue: o quello del nemico o quello proprio.
All’alba del secondo giorno, il vice generale si svegliò dal sonno, ha sensazione della testa pesante, come se fosse appena svegliato da qualche incubo. Ripensando la notte del giorno precedente, dopo aver appoggiato la testa per un secondo sulla scrivania, si addormentò, prima di cadersi profondamente nel sonno, aveva sentito un soldato che era uscito dalla base centrale per andare a comprare qualcosa…
No, aspetta un secondo, se non fosse veramente per un’emergenza, perché quel soldato che aveva solo il compito di acquistare alimenti era stato permesso di allontanarsi dalla base centrale a quell’ora della notte? Non basiamo solo sulla prima brigata d’assalto, in tutte le brigate di nord Italia, quando mai è successo una cosa del genere?
– Dannazione – pensò Francis maledicendo questi preziosi momenti di sonno durante la guerra, e scende in fretta le scale, dirigendosi verso il magazzino del cibo, dove vede Gilbert che è la guardia notturna del giorno che sta chiacchierando con il custode del magazzino.
“Chi si era allontanato dalla base ieri notte?”
“Claudio.”
“Di chi è l’ordine?”
“Ma chi poteva essere, ovviamente del nostro amato ufficiale.” Gilbert sbadigliò, “Dice che a Grosergi sono arrivati del cibo per noi da parte dell’organizzazione di resistenza di Milano mi pare, e così era andato a prenderlo…”
“Ordina subito qualcuno a riportarlo indietro! Subito!”
Così il custode corse subito nella villa come ordinò il vice per chiamare qualcuno, invece Gilbert dice: “Non ce la farai con il tempo! Era andato ieri notte, molto probabilmente ritornerà anche fra po…”
Il sonno di Gilbert all’improvviso sparisce completamente, vedendo gli occhi pieno di preoccupazione e rimpianto del vice, capisce che qualcosa di molto grave è successo, e sta per avvenire la sua conseguenza.
E proprio in questo momento, un forte rumore che proviene dal lontano inizia a diventare sempre più forte, e i due corrono subito nel giardino, dove ci sono tutti gli altri partigiani svegliati dal custode. Alzarono la testa preoccupati verso il cielo appena illuminato dai primi raggi del sole, e vedono qualcosa che assomiglia a degli uccelli neri si avvicinano sempre di più ad essi, e questo qualcosa inizia a diventare sempre più grande…
“Separate! Veloci! Tutti a terra! Su! Veloci!”
BOOM
All’improvviso un fortissimo suono dell’esplosione copre completamente la voce del vice generale.
 
Prima che caddero le prime bombe dal cielo, Peter si trovava insieme all’ufficiale nella cantina sotterranea avente l’ingresso ad un angolo nascosto della stalla. Questo è sicuramente il nascondiglio perfetto, nessuno saprà questo posto, perciò Peter vorrebbe veramente ringraziare l’ufficiale per aver scelto proprio questo posto per parlare con lui.
Tutto si inizia a parlare da prima che sorgesse il sole, in una delle ultime ore della notte, quando l’ufficiale lo svegliò dal sonno dicendogli che aveva qualcosa per discutere con lui. Così lo porto qui, dove i due si sederono sugli scalini all’ingresso della cantina. L’ufficiale dice al piccolo Peter varie informazione sulla prima linea ed altre brigate di nord Italia, il piccolo quattordicenne si sente al settimo cielo, poiché nessuno lo tratta come un adulto nella brigata tranne l’ufficiale, ed è solo lui che non lo tratta quanto un bambino discutendo queste cose importanti della guerra.
 “Sei proprio un ragazzo bravo, intelligente e coraggioso, peccato che in questi giorni non ci sono molti lavori per te.” L’ufficiale lo rincoraggia, “Secondo me dovresti allenarti più…dovrei farti riiniziare i contatti con Robinson, in modo che in futuro farai altri missioni più importanti.”
Sentito questa frase, all’improvviso gioia, gratitudine e orgoglio annientano il cuore di Peter come un acquazzone.
“Posso avere anche un fucile?”
“Al momento te lo posso prestarne una. Ma in futuro, quando strapperai uno dalle mani di un nemico, quello sarà veramente il tuo primo fucile.”
Questo sì che è una frase che piace a Peter. Ma proprio in quel momento, iniziarono i bombardamenti, nonostante si trovano beati nella cantina sotterranea, Peter ha veramente paura però nello stesso momento è molto eccitato.
“Riesci a sentirmi? Ragazzo…” Tra un bombardamento all’altro, Peter sente l’ufficiale che parla vicino le sue orecchie, “Bah! Proprio qua devono bombardare…dobbiamo spostarci! Avvisa subito Robinson. Se no, avrà seri problemi…”
“Andrò a dirlo al vice!” Il ragazzo rispose urlando.
“Non serve che ci vai tu.” La voce dell’ufficiale è seria e profonda, “Una cosa così importante, devo parlargli di persona. Adesso mi serve l’indirizzo di Robinson…”
Ogni persona nella vita fanno molti errori che possono essere sia gravi o di piccola importanza, ma tu, Peter Kirkland, hai detto così confusamente all’ufficiale, dove può trovare il misterioso Robinson, dove può trovare il tuo caro fratello maggiore. Non potrai sapere, che le mani di questo spia accanto a te si è già infilato negli stivali, prendendo in mano il coltello… ma, secondo il destino, questa volta tu non lo devi ripagare con il tuo sangue! Non ha fatto in tempo di ucciderti, perché prima che lo facesse, tu sei già saltato fuori dalla cantina, e quando il spia era uscito anche lui dalla cantina sotterranea, tu lo guardavi ancora pieno di rispetto di gratitudine.
 
Più la chance è importante per arrivare alla vittoria, più non la si può perdere. Quando questi chance sono così fuggevoli, dovresti lasciare tutto il resto che stavi facendo, ed acchiappare la sua coda. E Nicola Richie sa bene, e lo fa alla perfezione.
Un bravo spia deve avere la capacità di pensare due o più cose contemporaneamente. Mentre parlava con Peter, osservava anche quello che stava succedendo fuori dalla cantina. Appena i bombardamenti sono finiti, le persone alzano subito in piedi a mettere le cose a posto; questo fumo tra non tantissimo si spargerà, in modo che il mondo diventa di nuovo chiaro da vedere, niente da fare, non può più ucciderlo, vai, scappa subito!
Lasciando dietro alle spalle il base centrale della prima brigata d’assalto, Nicola corre velocemente verso i piedi della montagna. No, non può ancora prendere tutto alla leggera. Nonostante tutto è risolto alla perfezione come aveva programmato: innanzitutto Claudio aveva portato alla base dei nazisti la posizione precisa della base centrale e i precisi movimenti; e la base nazista inviò i bombardieri, tutto alla perfezione, ha fatto in modo di sapere dal piccolo messaggero la vera identità di Robinson, e ha anche distrutto l’abitazione di tutti questi partigiane, adesso questi uomini passeranno l’inverno senza un tetto, anzi, non vedranno nemmeno l’inverso. I soldati tedeschi, secondo le sue indicazioni circonderanno tutta questa zona.
Questa impresa è abbastanza da fargli avere un ruolo importante. Perciò deve lasciare questo posto sano e salvo, bah, pensava di poter scappare facilmente quando vuole, però, prima che iniziassero i bombardamenti, vide dall’entrata della cantina il vice generale che riunì tutti i partigiani in mezzo al giardino! Capisce che deve scappare in fretta da qui.
“Non aver eliminato Bonnefoy nel passato, è stato una pessima mossa.” Nicola lamentò di sé stesso. Ma si ricordò di quando aveva giocato a scacchi con qualcuno, aveva perso soldati, cavalli, e persino la regina, ma infine uccise comunque il re dell’avversario.
Abeti e cedri passarono vicino a lui, quelle foglie gli danno veramente tanto fastidio. Corri, corri ancora più veloce!
 
Il sangue inizia a vibrare nelle orecchie di Francis, ha sentito qualcosa, o meglio dire percepisce che qualcuno è passato velocemente. In quest’ora subito dopo i bombardamenti, chi è quello che si è alzato in piedi per primo? Nonostante Francis Bonnefoy non è il primo, non lo può essere nemmeno l’ultimo. Sia nel 1789 che 1848 o 1871, i francesi sono stati sempre davanti a tutti.
 “Dobbiamo spostarci subito!” Francis salta su una delle poco davanzali che rimangono della rovina, come Robespierre aveva detto ai suoi compagni, grida verso il primo e il secondo gruppo della brigata, “Andiamo nel villaggi di Grosergi! Ci riuniamo con il terzo, quarto e il quinto gruppo, e poi ci sposteremo su una montagna più lontana! Dobbiamo diminuire al massimo le perdite visto che siamo scoperti…”
Dopo che i pensieri del vice generale possa staccarsi da tutti i lavori su organizzazione, inizia a chiedere dove è finito l’ufficiale.
“Nicola Richie! Dove è andato l’ufficiale?!” Domandò con una voce spaventosa, quegli occhi blu che sembrano del fuoco fatuo iniziano a cercare tra persone. Proprio in questo momento, sentì la voce spaventata di Peter:
“È andato a trovare Robinson… per dirgli che ci sposteremo…”
Subito dopo, Francis si fece trovare davanti al ragazzo, e stringe fortemente le spalle dell’ultimo. Ma non serve più che gli chiede qualcos’altro, e non serve più nemmeno la risposta.
 
Note:
Arrivati a questo punto, credo perché crede anche la scrittrice originale che serve che vi dico gli anni di nascita dei personaggi in modo che potete capire meglio, e prima di iniziare dobbiamo precisare che in questo momento della storia siamo arrivati alla fine dell’autunno del 1943, e come potete notare dal testo, è quasi l’inverso dello stesso anno.
Francis: 1913
Arthur: 1917
Gilbert: 1920
Antonio: 1920
Ivan: 1920
Chiara: 1921
Lovino: 1921
Feliciano: 1921
Elizabeta: 1923
Natalia: 1925
Peter: 1929
Angolo della traduttrice:
Ecco a voi il ventiquattresimo capitolo della Collina dei Fiori, come al solito, spero che vi piaccia il nuovo capitolo, e se vi piace, lasciate una bella recensione, e se non vi piace, lasciatela comunque XD Alla prossima ^^
  
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