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Autore: JackiLoveCatoniss4ever    15/04/2015    5 recensioni
Tutti noi conosciamo Max, il ragazzino del Distretto 4, soprattutto per la scena in cui si vede la sua morte. Non sappiamo nulla di lui o della sua vita, né di come si è sentito quando è stato estratto. Chi avrà lasciato a casa? Da quali persone a lui care si è dovuto separare per sempre? E soprattutto, cosa c'è tra lui ed il tributo femminile del suo stesso distretto, Marina? Amicizia? Affetto? Amore? E, se è così, come si sentirà sapendo che solo uno di loro potrà fare ritorno al 4? Questa è la sua storia, prima e dopo la mietitura degli Hunger Games.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Finnick Odair, Mags, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Die'
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Marina si avvicina lentamente a me, con un sorriso che mi fa aggrovigliare le viscere. – Sei così carino… – sussurra. Si china in avanti, è a pochissimi millimetri da me ed, a quel punto… cado dal letto, facendo un fracasso infernale. Sbatto le palpebre un paio di volte, prima di riconoscere la mia stanza e di ammettere, a malincuore, che si è trattato solo di un sogno. Sospirando, mi rimetto in piedi, proprio mentre mia madre spalanca la porta. – Max, cos’è successo? – quasi grida, allarmata. Molto probabilmente, la testata che ho dato sul pavimento si sarà sentita per tutto il vicinato. Spero che, se si spargerà la voce, non si penserà d un tentativo di suicidio in vista della mietitura imminente. Realizzo che mancano solo due giorni al primo e più terrificante appuntamento pubblico importante di tutta la mia vita. Ma la paura arriva solo in minor parte: ho solo un biglietto, le probabilità sono quasi del tutto a mio favore. E poi chissà, magari, in questo lasso di tempo, arriverà un eroe o una eroina e ci salverà, cancellando per sempre gli Hunger Games dalla faccia della terra e dandoci un governo giusto ed imparziale, non come quello del presidente Snow. Tecnicamente, non dovrei lamentarmi, data la mia posizione di possibile tributo Favorito ai Giochi ed il distretto dove abito, che, per me, è il più bello di tutti, nonostante le mie inesistenti capacità di viaggiare. – Niente, mamma. Tutto bene, sta’ tranquilla. Non ti preoccupare. Non mi sono fatto niente – dico, rispondendo alla sua domanda angosciata di prima. La vedo tirare un sospiro di sollievo. – Pensavamo fosse un terremoto. Cos’è, ti stai impegnando seriamente agli allenamenti, oppure ti viziamo troppo? Ora che ci penso, è da un po’ che non ti pesi – si intromette mio padre, per metà scherzando, come quando ha parlato degli allenamenti, e per l’altra metà facendo sul serio. Ma non sento il resto del discorso, a dir la verità non so nemmeno se ci sia o se stiano aspettando la mia conferma, preoccupati dal fatto che la botta mi abbia rimbecillito e sperando, se è questo il caso, che almeno non lo abbia fatto del tutto. Ma la mia mente è concentrata su ben altri pensieri. L’addestramento! Il mio sguardo si fissa sull’orologio attaccato alla parete della mia camera: sono in mega-ritardo! Esco trafelato dalla stanza, faccio colazione con le prime cose commestibili che mi capitano sottomano, mi vesto alla velocità della luce e saluto i miei genitori, imboccando la via dell’Accademia, con la speranza di fare un’altra bella figura come quella di ieri di fronte a Marina. In lontananza, sento la voce di mio padre: – Allenarti deve proprio piacerti! – Mi volto per rispondergli: – Certo! Non te ne eri mai accorto? – Poi schizzo come un fulmine verso il portone semiaperto dell’Accademia, e riesco a passarci un attimo prima che si chiuda alle mie spalle, lasciandomi fuori. Appoggio le mani alle ginocchia e cerco di riprendere fiato: se corse come questa mi distruggono, allora figuriamoci i Giochi. Su questo punto, Marina si sbagliava o, più probabilmente, scherzava: io che vinco gli Hunger Games? Sì, magari se cambio faccia e nome! – Tutto bene? – chiede qualcuno, trattenendo a stento le risate. Solo a questo punto, mi accorgo del silenzio completo che attanaglia l’Accademia. Alzo lo sguardo, e trovo tutti i ragazzi dell’Accademia con gli occhi fissi su di me. Alcuni, come il tizio che mi ha rivolto la domanda, con sguardi di scherno e labbra contratte per non scoppiare a ridermi in faccia. Altri, tra cui noto, con un colpo al cuore, anche Marina, mi osservano incuriositi ed apprensivi. L’unico che mi lancia uno sguardo che posso sopportare è, ovviamente, Jonathan, che mi raggiunge subito dopo, gridando: – Girare al largo! Qui non c’è niente da vedere! – Nonostante la sua giovane età, sa già farsi rispettare da quelli più grandi. Così, mentre cancello il momento di gloria avuto ieri per lasciare spazio alla figuraccia di prima mattina, lo ringrazio. – Di nulla, fratello. Ma che hai in fronte? Ti hanno tirato un pomodoro? Se è così, dimmi subito chi è stato, che gli accorcio l’esistenza! – dice, con un tono bellicoso che riesce a farmi ridere. – No, niente di che, Dai, andiamo ad allenarci! – Inarca le sopracciglia. – Cos’è tutta questa voglia di faticare? – Dopo mezzo secondo, arriva alla conclusione e, sorridendo maliziosamente, afferma: – Ah, hai voglia di farti ammirare ancora da miss Schulse, eh? – Cerco di negare e di ignorare le mie guance, sicuramente in fiamme. – No, grazie. Ho già dato abbastanza, stamattina – e scoppiamo a ridere. Da una parte, però, il commento è vero. Con questa brutta figura, posso dire addio a qualunque chances che avevo fino a ieri per conquistare Marina. Se le avevo, poi. Ci alleniamo tutto il giorno, senza sosta.
Ciao! Vi sto scrivendo leggermente sconcertata dopo aver scoperto che, su YouTube, c’è gente che shippa Cato e Finch/Faccia di Volpe insieme. Li chiamano Catoface, o Foxato, chi se ne frega. Qualcuno di voi sapeva della loro esistenza, anche senza aver letto la fanfiction “My dreams get real” di shadowgirl? Comunque, come potete ben vedere, in questo capitolo non succede praticamente niente, e non per un calo della fantasia della sottoscritta, bensì perché quest’ultima è piuttosto preoccupata riguardo alla verifica di scienze che si terrà l’indomani. Che bella fine di marzo, eh? Mandatemi qualche in bocca al lupo. Baci, JackiLoveCatoniss4ever.
   
 
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