Regina entrò nel club costretta nel suo tubino nero con lo scollo pronunciato e le scarpe tacco 12.

Come al solito era perfetta, annoiata ma pur sempre perfetta.

Erano già due mesi che frequentava quella discoteca Lgbt alla ricerca di un brivido che non era mai arrivato.

Ogni sera sceglieva la sua preda e la otteneva e questo non faceva che renderla ancora più annoiata.

Perchè nessuno riusciva a dirle no? Perchè erano sempre tutti disposti a fare quello che voleva?

Ok era quello che esigeva da ogni abitante della sua cittadina, ma alla lunga stava diventando stancante. 

Era appoggiata contro una delle colonne presenti all’interno del locale a sorseggiare un cocktail quando senti’ qualcuno darle una forte spallata facendole rovesciare il bicchiere mezzo pieno.

Si girò paonazza per la rabbia per vedere chi avrebbe dovuto incenerire, quando si trovò davanti una bellissima bionda dagli occhi verdi che era sicura di non avere mai visto.

 

“Ops.. Non ti avevo visto.. Ma lo sai che di solito non si sta in mezzo alla pista da ballo piena, appoggiata oltretutto alla colonna, con un cocktail pieno in mano?”

 

Regina era abituata a ricevere delle scuse piene di paura dai cittadini di quella città che la temevano profondamente e non si sarebbe mai aspettata una risposta del genere, infatti rimase senza parole.

 

“Ei tu.. Hai visto un fantasma? Beh in ogni caso non sono cosi’ tanto cafona e ho deciso di offrirti qualcosa visto che ti ho fatto rovesciare tutto.”

 

“E’ il minimo!” Fu tutto quello che riusci’ a dire Regina. 

 

“Ok ok calma.. Signorina..?”

 

“Regina, Regina Mills.” Disse sporgendo una mano tremante.

Non aveva idea di cosa le stesse capitando ma quella bionda era davvero bellissima.

Aveva i capelli lunghi mossi e indossava una giacca di pelle, una canotta marrone aderente e dei pantaloni ancora più aderenti neri e delle sneakers rosse (pensò che quel dettaglio la colpiva ancora di più visto che era uno dei suoi colori preferiti).

 

“Regina eh? Io mi chiamo Emma.. Emma Swan. Devo ammettere che se avessi dovuto scegliere contro chi andare a scontrarmi stasera, avrei comunque scelto te.” Disse ridendo per avere messo palesemente in imbarazzo l’altra. 

 

Regina si senti’ avvampare, questa ragazza era cosi’ sfacciata.

“Ma lei lo sa con chi sta parlando? Io sono il sindaco della città, nessuno mi parla in questo modo.”

 

“E mi dica.. Il sindaco non può concedersi un pò di divertimento? E soprattutto non può lasciarsi corteggiare da una ragazza che la trova molto sexy?” Sapeva di stare rischiando spingendosi cosi’ oltre. 

 

Ora si sentiva andare letteralmente a fuoco. Come poteva una persona che la conosceva da cosi’ poco essere cosi’ tanto diretta?

 

“Beh signorina.. Swan ha detto di chiamarsi? Magari io non penso la stessa cosa di lei e magari lei ha deciso di scontrarsi contro di me apposta perchè mi aveva notato in mezzo al locale.” Disse con un sorriso malefico, sicura di avere vinto e di avere messo la bionda con le spalle al muro con la sua risposta. 

 

Ma si sbagliava. 

“Fidati ho visto come mi hai squadrato appena ti sei girata infuriata per vedere chi ti aveva preso contro, di certo non avevi la faccia di qualcuno che mi considerava poco attraente.. Anzi.. In ogni caso posso anche essermi sbagliata, quindi se non hai altro da fare e non sei in compagnia di qualcuno, stai con me stasera e ti dimostrerò che posso piacerti e anche tanto.”

 

“Lei signorina è davvero prepotente e non capisco perchè mai dovrei accettare la sua proposta..”

Poi tra sé e sé riflette per qualche secondo e pensò che non si sentiva cosi’ viva e divertita da secoli e che non ci sarebbe stato motivo per non accettare.

“..eppure.. Ho deciso di accettare.”

 

Passarono insieme tutta la sera, Emma trascinava Regina sulla pista da ballo per le canzoni più belle e ogni tanto si fermavano in un angolo per parlare.

Quella Emma era davvero una forza della natura.

Il dj fece partire Animals di Martin Garrix e le due si ributtarono sulla pista da ballo.

Regina si era trovata bene, troppo bene ed era già da più di mezz’ora che non riusciva a staccare gli occhi dalle labbra di Emma.

Cominciarono a ballare più vicine fino a che senza volerlo la bionda si trovò bloccata tra una colonna e il corpo di Regina che si muoveva in modo sempre più sensuale.

Ora era Emma a essere paonazza ed era paralizzata dallo stupore e il piacere dello spettacolo che le si stava presentando davanti e non riusciva a muovere un muscolo.

Regina se ne accorse e sogghignò avvicinandosi, prendendo Emma per i fianchi e cominciando a ballare con il fisico immobile della bionda.

A un certo punto con uno scatto fulmineo si avvicinò al suo orecchio sussurando.

 

“Avevi ragione, ho cambiato idea, penso anch’io che tu sia molto sexy.”

 

Emma non capi’ più niente, l’unione della voce bassa di Regina e il modo in cui aveva sussurato le avevano completamente fatto perdere il lume della ragione e senza più riuscire a trattenersi si fiondò sulle labbra carnose della mora.

 

Regina accolse quel bacio come se lo stesse aspettando da una vita.

Le loro lingue danzarono prima con passione e poi con dolcezza, fino a che intorno a loro non ci fu più niente, nè musica nè persone, esistevano solo loro. 

 

Nessuna delle due aveva mai provato una cosa simile. 

Rimasero li’ a studiarsi e a baciarsi per molte ore fino a che esauste si recarono a casa di Regina, dove avrebbero dormito e basta, almeno per quella notte. 

 

 

Per F, spero ti piaccia.