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Autore: Kastel    16/04/2015    1 recensioni
Passiamo ora alla prossima notizia.
E' stato rinvenuto il cadavere di un giovane, ancora non identificato, vicino alla sponda del fiume Sumida. Gli inquirenti non si sono ancora pronunciati sulle cause della morte, ma suppongono che sia sopraggiunta per dissanguamento.
Ed ora le ultime notizie sulla politica.
Genere: Angst, Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passiamo ora alla prossima notizia.
E' stato rinvenuto il cadavere di un giovane, ancora non identificato, vicino alla sponda del fiume Sumida. Gli inquirenti non si sono ancora pronunciati sulle cause della morte, ma suppongono che sia sopraggiunta per dissanguamento.
Ed ora le ultime notizie sulla politica.

 

 

E' un scherzo, vero...?
Kuroko ascoltò la voce bassa e addolorata del coach senza riuscire ad afferrare il senso delle sue parole.
Aomine-kun... Morto? Ci sta prendendo in giro! L'ho visto giusto venerdì, in perfetta salute! Non è possibile. Non è possibile. NON E' POSSIBILE!
Chiuse gli occhi, mettendosi poi le mani sul viso oramai umido.
Non è possibile...

 

 

Si presentarono tutti gli studenti al funerale. Sembrava quasi un evento scolastico, se solo non fosse stato presente un cadavere.
Salma che nessuno era riuscito a salutare. Era stato il volere dei genitori di Aomine, ma non era stato specificato il motivo. Alcuni voci che si erano diffuse tra gli studenti sostenevano che la ragione fosse che il corpo del ragazzo era in uno stato così terribile che non se ne poteva sopportare la vista. Anzi, alcuni avevano ipotizzato che il caso del giovane dissanguato e quello di Aomine coincidessero. Kuroko non voleva pensarlo, visto che avrebbe significato che il compagno di squadra era stato sbranato vivo da un cane randagio.
“Ed ora passiamo la parola ad Akashi Sejiuurou, il capitano della squadra di basket dell'istituto.”
Akashi aspettò che gli applausi finirono prima di pronunciare il suo discorso.
“Questa, se devo essere sincero, è la prima volta in cui non so cosa dire. E' difficile dover salutare quello che è stato un compagno di squadra prezioso ed insostituibile. Sarebbe però troppo poco ricordarlo così: era un amico prezioso, un ragazzo allegro e gioioso. Così pieno di vita e voglia di fare che diventa impossibile immaginare la vita senza di lui. E non credo di sbagliare dicendo che nessuno potrà mai dimenticarlo.”
Un piccolo applauso accompagnò l'uscita di Akashi. E mentre tornava a mettersi accanto a Kuroko il ragazzo si coprì gli occhi, nascondendoli alla vista degli altri.
Aveva perso il suo partner ed ora non sapeva come avrebbe fatto senza. La vita, per quanto sarebbe andata avanti, non sarebbe mai più stata la stessa.
“Kuroko... Vuoi andare a salutarlo?”
La voce di Akashi lo riscosse dai suoi pensieri. Non riuscì a parlare, ma il ragazzo comprese lo stesso. Gli prese una mano, accompagnandolo alla bara sigillata.
Kuroko la osservò per un poco, poi l'accarezzò dolcemente. Non gli importava di essere visto o dei commenti dei compagni: era la sua unica occasione per dimostrare ad Aomine ciò che provava realmente nei suoi confronti.
“Addio, Aomine-kun... e grazie.”

 

 

La vita, però, si fermò una settimana più avanti.
Era appena tornato da scuola quando vide sul tavolo della cucina una lettera.
“E' per te. E' da parte di Aomine-kun.”
Bastò quella frase per farlo correre in camera, senza riuscire a crederci.
Era datata dieci giorni prima.
“Il giorno della sua morte!”
Non era un tipo irruento, ma strappò violentemente la busta, quasi arrivando a rompere il contenuto di essa per la troppa foga.
Se era stata scritta quel giorno significava una cosa sola: forse avrebbe scoperto le cause della sua morte. Era sicuramente così!
 

 

Ciao Tetsu,
ti sorprenderà ricevere questa mia lettera. So che sembrerà strano, ma ho bisogno che tu riceva questo messaggio in forma cartacea.
Devi sapere che qualche tempo fa è morto il mio bisnonno. Non ci ero particolarmente legato, quindi la cosa non mi ha colpito eccessivamente. Tre giorni fa, però, siamo andati a casa sua per sistemare i suoi averi e mentre stavo sistemando le sue cose ho trovato una fotografia che mi ha fatto letteralmente raggelare il sangue.
Non posso dirti altro: devi vederla di persona. Non ci crederesti mai se solo te la descrivessi. Proprio per questo motivo ti allego una copia delle chiavi della casa del mio bisnonno. Quando riceverai questa lettera mandami un messaggio e io capirò.
Con questo ti saluto.
Ci vediamo a scuola!

Aomine

 

Rilesse più e più volte la lettera, senza riuscire a capacitarsi.
Era morto a causa di una fotografia? Cos'è, era finito dentro la versione analogica di “The Ring” senza saperlo?
C'era un solo modo per scoprirlo.

 

 

La porta si aprì silenziosamente, fin troppo. Gli vennero quasi i brividi.
“Va tutto bene, Kuroko. Sono qui con te.”
Non ce l'avrebbe fatta ad affrontare tutto quello da solo, lo sapeva: aveva di conseguenza chiamato Akashi. Il capitano aveva accettato subito, anche perché, come Kuroko, voleva conoscere la verità sulla morte di Aomine.
La casa era stata svuotata, apparendo come un guscio vuoto. Solo diversi scatoloni riempivano il salotto, donando un po' di vita a quel luogo.
Kuroko si avvicinò alle scatole, cercando di capire dove doveva guardare. La ricerca non gli portò via troppo tempo, fortunatamente: gli bastò alzare la torcia sul cartone più piccolo per vedere un rettangolo con sopra scritto il suo nome.
Allungò la mano, sfiorando la scritta Tetsu con le dita. Non era pronto. Non lo era affatto.
“Forza... Scopriamo cosa c'è sotto.”
Sospirò, facendosi forza grazie alle parole di Akashi.
Girò la fotografia, puntando la torcia su di essa.
Dovette osservare per bene quella che era una foto di classe più e più volte prima di comprendere.
Iniziò a tremare così forte che rischiò di far cadere tutto ciò che aveva in mano, se solo Akashi non gliele strinse.
Spalancò gli occhi, girando piano il viso verso di lui.
“Kuroko... Va tutto bene.”
Gli accarezzò le mani dolcemente, lasciandole poi per raggiungere i suoi fianchi.
“Va tutto bene. Non ti farà male, te lo prometto.”
Sentì il fiato di Akashi sul collo, iniziando a tremare con maggiore intensità.
“Aomine non ha sofferto affatto. Anzi, credo che gli sia piaciuto.”
Lasciò uscire un lamento terrorizzato non appena percepì la punta dei canini sulla sua pelle. Non riusciva a pensare a nulla, nemmeno a scappare.
“Ho letto diversi libri sui vampiri, sai? Sono curioso di capire come ci vedete voi umani. E da quel che ho visto credete che il morso di un vampiro provochi un orgasmo incredibile.”
Oramai non poteva più muoversi, nonostante il sangue che piano colava sul suo collo. Neppure il terrore della morte imminente lo scuoteva da quella situazione.
“Che ne dici di scoprirlo, Tetsuya?”
Un urlo terrorizzato ruppe il silenzio della casa, ma l'unico testimone era lo specchio preciso dell'Akashi Seiijurou sorridente della fotografia di una classe di molti anni prima.

 

 

Passiamo ora alla prossima notizia.
E' stato rinvenuto il cadavere di un giovane, ancora non identificato, vicino alla sponda del fiume Sumida. Gli inquirenti non si sono ancora pronunciati sulle cause della morte, ma suppongono che sia sopraggiunta per dissanguamento.
Ed ora le ultime notizie sulla politica.

 

 

 

Note.

Era da un sacco che non mi cimentavo in un racconto horror. E' tutto nato da un sogno, giusto perché i miei sogni non sono tranquilli.
Spero che vi sia piaciuto. 

   
 
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