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Autore: Dragon gio    25/12/2008    3 recensioni
Buon Natale EFP!!! Ecco la seconda fiction che vi avevo promesso, buone feste a tutti! ^ ^
Durante la vigilia di Natale, un ricordo lontano riaffora nella mente di Sai. Il ricordo di un giorno speciale che suo fratello Shin, cercò di rendere magico nonostante la ferita che costrigeva Sai a letto...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Shin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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NARUTO Shippuuden - BROTHERHOOD
I personaggi di questa storia non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishimoto Masashi. Questa storia non è scritta a scopo di lucro.


NARUTO SHIPPUUDEN
Brotherhood




Il Natale, che strana festa. Non l’ho mai celebrata con particolare passione, anzi, non l’ho proprio mai festeggiata...

Nella Radice, non c’era tempo per queste cose, tanto meno per una superficiale ricorrenza come il Natale.

Non avendo mai partecipato al Natale, anche ora che sono cresciuto, non sento proprio il bisogno di festeggiarlo.

Però…

Però a loro sembra piacere molto.

Sakura è tutta eccitata e nervosa perché non sa cosa regalare a Ino, a Naruto e tutti gli altri suoi amici.

Naruto è infervorato perché non vede l’ora di pregustarsi il Special Ramen Christmas che distribuirà il chiosco Ichiraku la mattina del 25 Dicembre.

Perfino il capitano Yamato e Kakashi-sensei sembrano di buon umore…tutti lo sono a dire il vero.

Il Natale fa davvero uno strano effetto a chiunque…però, non a me.

Ma che ci volete fare? Per me, che a malapena so distinguere un sorriso vero da uno falso, come posso sperare di comprendere qualcosa di…

Profondo…? Sì, profondo e mistico come il Natale…

Però, ora che ci penso bene, c’è stato un Natale bello…anche per me. Ma è accaduto tanto tanto tempo fa…


_ _ _


24 Dicembre


-    NARUTO ATTENTO, DIETRO DI TE!!! – gridò Sakura al compagno che stava inseguendo un criminale.

Il biondo si voltò di scatto per affrontare l’avversario, ma cogliendolo di sorpresa non ebbe modo di atterrare in un modo dignitoso al suolo.

Il terreno ghiacciato poi, non facilitava affatto le cose.

-    OCCAVOL…. – esclamò Naruto, nel momento in cui il suo piede scivolò di brutto incastrandosi fra due rocce si poté udire un sonoro…

CRACK!

Seguito da un urlo straziante del povero ragazzo. Decisamente quello non fu uno degli atterraggi migliori del giovane shinobi.

Per fortuna a inseguire e catturare il criminale ci pensarono Yamato e Sai, mentre Sakura prestava le prime cure al compagno.

-    E anche questa è fatta…! – Il capitano strinse maggiormente le corde attorno al corpo del loro prigioniero.
-    Questa era l’ultima missione di oggi, capitano? –
-    Esatto Sai! Ora ce ne possiamo tornare a casa!! – rispose tutto allegro Yamato. Era più che evidente che non vedeva l’ora di rientrare a Konoha, sembrava un bambino agli occhi di Sai in quell’istante…

“ Aha già, oggi è la vigilia di Natale…ecco perché la gente sembrava così allegra stamane per le strade del villaggio…!”

-    Forza, Sai andiamo!! Dobbiamo tornare da Sakura e Naruto!! –
-    Hai! – ribatté il moro sistemandosi meglio il cappuccio dell’ampio mantello.

Piccoli fiocchi di neve scendevano ormai da giorni imbiancando Konoha e dintorni. Il freddo era mediamente sopportabile, ma avendo piovuto fino alla settimana prima, c’erano lastre di ghiaccio un po’ ovunque.

-    Ahi….Ah…pi…piano Sakura-chan…!! – balbettava Naruto mentre la rosa gli tastava il piede ferito.
-    Allora, Sakura? – domandò Yamato chinandosi leggermente verso la kunoichi.
-    Mmh…Naruto, ti fa male se provo a muoverlo così? –
-    AAAAHH…..!!! –
-    Rotto? – lo anticipò nella diagnosi il capitano. La rosa scosse la testa in senso affermativo.
-    Che cosa….?!! Cosa vuol dire rotto…?!! –
-    Significa che non puoi muovere il piede, l’osso si è… -
-    LO SO’ COSA VUOL DIRE BAKA-SAI!!! – strepitò furioso il biondino. La sua ira fu subito congedata da uno scappellotto di Sakura giunto proprio sul piede…
-    UUUAAAAAAHHHHIIII….!!!! –
-    Quante storie, per un ossicino rotto! –
-    Ma…Sakura-chan….fa male….!!! –
-    Aha…ragazzi vi prego! Rientriamo a Konoha prima che si metta a nevicare più forte!! Ho ancora mille cose da fare prima di domani!!! – sentenziò il Jounin caricandosi sulle spalle il prigioniero. E poi aggiunse - Sai, ci pensi tu a Naruto? –
-    Sissignore! – Il moro porse una mano al compagno per aiutarlo ad alzarsi, ma come sempre venne respinto.
-    Ce la faccio anche da solo….!!! – Naruto aggrappandosi all’albero vicino si rimise in piedi. Sakura gli aveva fatto una fasciatura stretta in modo che non muovesse troppo l’arto fratturato.

Sai si inginocchiò proprio davanti a lui, dandogli le spalle – Sali… -

-    Ho detto che la faccio…!! – coraggiosamente il biondo tentò di fare qualche passo, saltando su una gamba sola…
-    Naruto-kun, così rischi di cadere…! –
-    WAAW…!!! – Infatti, un secondo dopo Naruto si ritrovò con la faccia spalmata nella neve fresca.
-    Naruto, smettila di giocare!! Guarda che ti lasciamo qui!! – esclamò stizzita Sakura.
-    Cattiva Sakura-chan….!! –

Sai ridacchiò leggermente, attirandosi maggiormente la rabbia del compagno. Però alla fine non ebbe altra scelta se non quella di essere preso in braccio da Sai, perché con quel piede rotto e quella neve ghiacciata era impossibile camminare…

-    Uffa…però…non sperare che ti ringrazi…!! –
-    Lo so’… - ribatté serafico il moro. Naruto si imbronciò come suo solito, lasciandosi andare ad un lungo sospiro.

Nel silenzio di quella foresta innevata, a Sai tornò in mente un fatto accaduto molti anni fa, proprio alla vigilia di Natale.

Poco a poco, dei ricordi frammentari cominciarono a riaffiorare…


_ _ _



Lui e suo fratello Shin erano in missione e il loro avversario un nemico abile, forse troppo per due bambini come loro.

La lama di una katana impossibile da evitare e poi, uno squarcio in pieno addome.

-    Onii-chan…!! – La voce strozzata di Shin arrivava debole alle orecchie del piccolo Sai che lentamente crollava in ginocchio stringendosi la pancia insanguinata.

Ancora grida incomprensibili, mentre Sai era steso a terra, il corpo pervaso dai brividi di freddo. Ma almeno il ghiaccio bloccava il sangue…

Poi mani gentili che lo sollevavano, il volto preoccupato di Shin che gli si parava dinanzi.

Una mano che veniva premuta con forza sulla ferita.

-    Ghh…!! – un lamento sfuggì dalle sue labbra, il dolore era troppo perché potesse controllarlo.
-    Andrà tutto bene fratellino…!! – Un sorriso dolce che lo rassicurava, nonostante la neve si stesse tingendo di cremisi rapidamente

Sai sentiva il sapore del sangue che gli saliva in bocca…

Una rapida fasciatura allo stomaco e poi di nuovo, pronti a ripartire. Caricato sulle spalle di Shin in una folle corsa contro il tempo.

Aggrappato alla schiena del fratello, tentava di non svenire.

-    Ho… sonno…nii-san… - bisbigliò flebile Sai, il suo giovane corpo scosso da forti tremori simili a sussulti.
-    Non devi addormentarti, hai capito…?!! – La voce di Shin era diventata severa, ma per un buon motivo.
-    Nii-san…nii… - chiamò il piccolo shinobi debolmente. Una fastidiosa sensazione di caldo e appiccicato si estendeva sul ventre, le membra si facevano pesanti…
-    Onii-chan...!! –

L’ultima sensazione certa e palpabile prima di venire avvolto dalle tenebre, il calore della schiena di Shin…e quegli occhi carbone lucidi che lo guardavano terrorizzati.



“ Se non ricordo male mi sono poi risvegliato in ospedale…era già notte fonda, e in quella camera non c’era nessun altro oltre a me…”

“ Era la notte di Natale…”


_ _ _


Sai si riscosse dai suoi pensieri, la voce di Naruto lo riportò alla realtà.

-    Ohi, sto parlando con te Sai!!! –
-    Aha…scusami…dicevi…? –
-    Ecco…non sono troppo pesante…vero…? –

Il moro si voltò appena verso lui non essendo sicuro di aver capito bene la domanda.

-    No…perché me lo chiedi? –
-    Emh…così…tanto per dire qualcosa…!! – biascicò insicuro il biondino volgendo lesto lo sguardo altrove.

Erano ore che camminava sotto quella bufera di neve con un peso sulle spalle, visto che era diventato così taciturno era ovvio che Naruto si fosse preoccupato per il compagno…

Anche se questo ovviamente non lo avrebbe mai rivelato.

-    Ti fa male il piede? –
-    Mh? No…certo che però, questa è sfortuna, farsi male proprio la vigilia di Natale!!! –
-    Se fossi stato più concentrato, questo non sarebbe accaduto… -
-    Non tutti sono così perfettini come te!!! – ringhiò astio il biondo. Sai non seppe interpretare bene quell’espressione.
-    Basta voi due…!! – li riprese Sakura voltandosi verso i due amici.


Per fortuna, mezz’ora dopo rientrarono a Konoha e per prima cosa Sakura e Sai accompagnarono Naruto in ospedale.

Yamato si congedò subito da loro, aveva una lista piuttosto ampia di regali ancora da comprare.

Giunti nella struttura ospedaliera, Sai si concedette un po’ riposo prima di rientrare a casa. Attese al piano terra mentre Sakura portava Naruto a fare le radiografie al piede.

Finalmente seduto, si stiracchiò leggermente. I muscoli delle spalle erano indolenziti e con quel freddo poi, aveva i geloni ai piedi.

Frugò nelle tasche alla ricerca di qualche spicciolo, avrebbe bevuto volentieri una tazza di tè bollente.

“ Con questa missione dovrebbero darci un buon compenso… “ Fu il primo pensiero del moretto quando si accorse di quanto il suo portafoglio fosse rimasto vuoto dopo le ultime spese.

Prese alcune monete e si avvicinò al distributore automatico. Stava per premere su Tè, quando all’ultimo optò per qualcosa di più “sostanzioso”.

“ Mi sembra di tornare bambino…” Le labbra screpolate dal freddo si piegarono in un sorriso sghembo.

Tornò al posto di prima stringendo fra le mani una cioccolata calda. Soffiò un paio di volte nel bicchiere prima di berne alcuni sorsi.

Non era mai stato molto goloso, nemmeno da piccolo, però doveva ammettere che quella volta che suo fratello era riuscito a rimediare una tavoletta di cioccolato…

Bé, diciamo semplicemente che non pensava fosse tanto buona.

Un vago senso di nostalgia lo colse tutto un tratto.

Spostò lo sguardo alla finestra dietro lui, fuori nevicava se possibile, più forte di prima. Avevano fatto giusto in tempo a tornare dalla missione, se si fossero attardati ulteriormente sarebbero rimasti bloccati nella foresta.

Rimase come incantato ad osservare quel manto bianco che ricopriva Konoha. Non provava grande interesse per la neve, però non gli dispiaceva nemmeno.

Quante volte era andato in missione con un tempo simile. E quante volte il suo nii-san, lo aveva scaldato facendolo accoccolare sotto il suo mantello…

Ormai i suoi non erano altro che ricordi sbiaditi del bambino che fu, se così si poteva definire, visto che già a dieci anni compiva omicidi per conto di Danzou-sama.

Nel riflesso del vetro appannato si specchiò una figura esile che si avvicinava.

-    Sakura-san… -
-    Ehilà! Ooh, vedo che ti dai alla cioccolata!! Ti consiglio di non esagerare, altrimenti se ingrassi troppo non entrerai più in quella tua magliettina corta!! –

Sai, placido come sempre non mutò minimante espressione a quella battutina e seriamente rispose – Guarda che sto molto attento alla linea! Dovresti farlo anche tu, ho l’impressione che tu abbia messo su peso in questo periodo… -

Il viso della rosa si deformò in una maschera inquietante e molto, molto minacciosa!

-    COME TI PERMETTI, BRUTTO SCREANZATO!!! Con questo freddo indosso molte maglie, per questo sembro più grassa!!! –
-    La mia era solo una constatazione… – mormorò intimidito il moro allontanandosi prudentemente dall’amica. E poi, conscio del pericolo pensò astutamente di far versare subito il dialogo su qualche altro argomento - Emh…piuttosto, Naruto-kun? –
-    Eh?! Aha già, ero venuta per questo…! Sta bene, però a causa della frattura si è formato un ematoma, quindi dovrà rimanere in osservazione, almeno per qualche giorno! –
-    Capisco… -
-    Oh, a proposito! Andresti a prendere degli abiti di ricambio a casa sua, per favore?! –
-    Sì certo…dimmi di cosa ha bisogno… -
-    Niente di particolare, prendi un pigiama e magari della biancheria! –
-    Hai! –



Sai sfidò nuovamente quel tempo da cani per andare a casa del compagno. Gli ci volle un po’ prima di riuscire a scovare degli indumenti puliti in mezzo a quel caos folle che regnava perennemente nell’appartamento.

Fra andare e tornare in ospedale ci mise un infinità di tempo, d’altra parte con tutta quella neve e il forte vento, faticava a correre e saltare.



-    Missione compiuta! – esclamò impassibile il moro passando a Naruto una borsa con dentro gli abiti.
-    G…grazie….! – balbettò in risposta il biondo. Tentava di trattenersi dal ridere, ma Sai era tutto ricoperto di neve, con le guance rosse che su quel viso pallido risaltavano in modo evidente. Era sinceramente troppo comico…
-    Che avete voi due…? –

Anche Sakura si era unita alle risatine del compagno – Ha ha…scusa scusa…! È solo che sei troppo buffo…!! –
-    Buffo?! –
-    HA HA HA!! Ma ti sei visto la faccia?!! Hai anche il naso rosso, sembri una renna…!!! – ribatté Naruto lasciandosi andare ad una risata più grassa.

Il moro si avvicinò allo specchio del bagno, constatando l’aspetto poco dignitoso che aveva.

-    HA HA HA….! La renna Sai…!! –
-    Dai, smettila Naruto…!! –

Le guance di Sai diventarono ancora più rosse, ma questa volta non a causa del freddo.

-    Fa…piuttosto freddo fuori… - affermò infine Sai tentando di giustificarsi. Sakura asciugandosi le lacrime fuoriuscite per il troppo ridere disse – Non prendertela, noi scherzavamo! Dai, vieni vicino al termosifone a scaldarti! –
-    Va bene… - Si tolse il mantello scuro e si sfilò anche i guanti di lana. Le mani erano piuttosto livide e arrossate. Sakura lo notò immediatamente - Accidenti, guarda in che stato sono le tue mani!! – e le prese fra le sue rilasciando poco a poco del chakra tiepido.
-    Cosa fai…? –
-    Impedisco alle tue mani di ibernarsi! Dovresti averne più cura, visto che le usi per dipingere… - sentenziò severa la rosa. Sai non ebbe modo di reagire, colto alla sprovvista da quel gesto così gentile da parte di Sakura…
-    Grazie… -

Naruto seduto sul letto grugniva come una bestia feroce, o meglio, come un ragazzo geloso!

-    Sakura-chan, anche io ho le mani congelate…!! –
-    Tu di congelato hai solo il tuo cervello sottosviluppato! –

Il povero biondino si rattristò alquanto, una nuvola oscura e piovosa si addensò sopra la tua testolina ribelle…

Mentre Sakura finiva di curargli le mani, Sai si ritrovò ad osservare la camera.

Spoglia, bianca, giusto un letto e un piccolo comodino, tipico arredamento da ospedale.

Nuovamente, la mente del giovane vagò indietro nel tempo, rievocando quella volta che venne ferito gravemente, proprio alla vigilia di Natale…


“ Quando mi svegliai…era notte…non ricordo con chiarezza! So solo che rimasi solo in quella stanza per molto tempo osservando la neve fuori dalla finestra…”


_ _ _


Due piccole palpebre scure si aprirono faticosamente. Si rese conto di trovarsi coricato in un letto, ma non quello solito della camerata della Radice.

Una luce fioca gravava alla sua destra, illuminando un poco quella stanzetta semi vuota e priva di colore.

Osservando meglio il proprio corpo notò quel tubicino attaccato al suo braccio che si collegava direttamente con una sacca trasparante, appesa ad un asta di ferro.

“ Sono in ospedale…”

Il piccolo Sai tentò di compiere un qualsiasi movimento, ma fu inutile. Delle fitte lancinanti all’addome lo fecero desistere.

Contrasse il volto in una smorfia di dolore, questa volta poteva permetterselo, in fondo non c’era nessuno a vederlo…

Sospirò sconsolato, non c’era verso di muoversi. E pensare che aveva una tale sete e la brocca con l’acqua proprio posizionata sul comodino a pochi passi dal letto.

Tentò ancora un paio di volte ma fu inutile, si arrese del tutto. Meglio così si disse, se fosse riuscito a bere tutta quell’acqua dopo per alzarsi e andare in bagno sarebbe stato ancora più problematico.

Emise un lungo respiro, c’era così tanto silenzio in quella camera che quasi gli pareva ogni minimo rumore rimbombasse.

Voltò appena la testa di lato, dalla finestra poté scorgere la neve venire giù fitta e abbondante. Tutto ciò che poteva fare era stare lì a osservare il mondo esterno, almeno fino al mattino seguente quando, forse, un medico sarebbe venuto a visitarlo.

Cercò di riaddormentarsi, ma non ci riusciva, aveva davvero troppa sete…

Gli occhi inchiostri indugiarono nuovamente su quell’invitante brocca ricolma d’acqua, magari allungando un po’ il braccio ci arrivava.

Compiendo un notevole sforzo, sollevò un braccio. Non lo aveva mai sentito così debole, faticava a tenerlo stabile.

Tremò incerto mentre si avvicinava alla caraffa, ancora un poco e…

Un rumore di passi lo mise in allerta. Producevano un eco distinto e perfettamente udibile in quel silenzio che inghiottiva l’ospedale.

I passi si arrestarono, un ombra gravava dall’altra parte della porta. Sai tentò di mettersi seduto, sicuro che fosse uno dei suoi superiori.

Si morse il labbro inferiore per sopportare il dolore atroce che lo prendeva all’addome mentre si sedeva sul letto.

La porta si spalancò, e non appena lo “straniero” realizzò che Sai era sveglio, gli corse incontro…

-    Onii-chan…!!! – esclamò un ragazzino gettando le braccia attorno al collo di Sai.
-    N…nii-san…? –
-    Meno male…meno male, stai bene…! – ripeté con la voce rotta dai singhiozzi.

Il moretto rimase rigido in quell’abbraccio, non capendo bene il motivo di un simile comportamento da parte di Shin.

-    Come ti senti ora?! Stai meglio…? – Una mano gli accarezzò gentile una guancia. Gli occhi neri come la notte ancora lucidi e rossi…
-    Sì…più…o meno… - rispose debole lui. Si stava rilassando nuovamente, ora che era certo che non si trattasse di uno dei suoi superiori.
-    Aha…mi hai fatto prendere uno spavento!! Hai perso così tanto sangue che ti davano per spacciato…!! –
-    Sul serio…? –
-    Sì! – ribatté serio Shin. Le mani tremarono appena al terribile ricordo di quei momenti. Vedeva ancora davanti a sé il corpicino esile del suo fratellino inondato di sangue. Rabbrividì letteralmente, le sue mani, erano così rosse in quel momento…
-    Nii-san…? – Sai tentò di richiamare l’attenzione del ragazzino più grande, ma lui sembrava come in trance.
-    Nii-san… - Una mano fredda si posò su quella di Shin, facendolo risvegliare all’improvviso dai suoi cupi pensieri.
-    Eh?! Scusa, ero distratto…! Cosa c’è? –
-    Ho…tanta sete… - bisbigliò timidamente il piccolo ninja indicando la brocca d’acqua accanto a lui.

Shin non gli diede il tempo di aggiungere altro. Si precipitò su quella caraffa e riempì fino all’orlo un bicchiere lasciato lì apposta.

Facendo attenzione a non farla cadere tornò da lui – Ecco qua! –

-    Arigatou… -

Le pallide mani presero quel bicchiere ma tremavano così tanto per lo sforzo che rischiava di rovesciarsi tutto addosso.

-    Aspetta…! Ti aiuto… - Shin riprese il bicchiere e lo portò alle labbra del moretto, prima che potesse protestare.

Lo aiutò a bere a piccoli sorsi per non fargliela andare di traverso. Velocemente l’acqua della caraffa venne svuotata del tutto.

Passandosi la stoffa della manica sulla bocca, Sai sospirò soddisfatto.

-    Và meglio, vero? –
-    Mh… - Il bambino abbozzò un vago sorriso imbarazzato. Per quanto gli addestramenti della Radice avessero temprato il suo giovane corpo, non aveva ancora la stessa resistenza di un adulto verso normali bisogni fisiologici.

Il piccolo Sai si risistemò sull’ampio cuscino, strofinandosi un po’ un occhietto, mentre Shin gli rimboccava le coperte.

-    Hai fame per caso? –
-    No…ho solo…sonno… - mormorò piano il bimbo mentre scivolava nuovamente fra le braccia di Morfeo. Non appena il corpo fu placato dalla sete insistente crollò del tutto abbandonandosi al sonno.

Il fratello rimase a osservarlo mentre dormiva. Il petto che si abbassava e poi rialzava dolcemente, un braccio abbandonato di lato accanto al viso.

Solo quando era rilassato assomigliava ad un bambino quale era effettivamente. Un bambino con le mani sporche di sangue, proprio come lui…

Inspirò a fondo poggiando la testa al materasso, si sentiva stanco anche lui. Chissà che ore erano, forse era passata la mezzanotte.

“ Oh no…ma è Natale allora….!!”

Shin si riebbe subito a quel pensiero. Era Natale, la mattina di Natale…! E lui, non aveva nemmeno un regalo per il suo fratellino.

Non gli aveva fatto neanche gli auguri…

Prese a mordersi nervoso un unghia, tentò di spremersi le meningi, doveva farsi venire un idea.

Non voleva che il suo fratellino passasse un Natale così triste, ferito e solo in ospedale.

Anche se, non era proprio solo, perché erano assieme in fondo…

Avvicinò timido una mano, affondandola nei capelli setosi e liscissimi di Sai.

-    Scusami, fratellino…non so cosa regalarti…perdonami… - ammise tristemente il giovane shinobi.

In quel silenzio infinito, i due ragazzini rimasero uno vicino all’altro. Uno dormendo sereno, consapevole di aver accanto il suo fratellone a vegliare su lui.

L’altro invece, pensieroso, mentre rivolgeva sguardi ammirati verso la finestra. Come danzavano quei fiocchi di neve nella notte.

Un perfetto ritmo calzante, sembravano invitarlo fuori a giocare…

Ogni tanto Sai si lamentava nel sonno, girandosi su un fianco. Durava pochi istanti e poi tornava nella posizione supina, il viso leggermente insofferente.

Una piccola mano poggiata sullo stomaco.

“La ferita gli darà fastidio…!” Osservò attento Shin. Normalmente Sai non era così agitato quando dormiva e lui lo sapeva bene.

Quante volte lo aveva visto dormire…e quante volte aveva permesso a Sai di intrufolarsi nel suo letto.

Come quando il moretto si svegliava nel cuore della notte in preda a qualche incubo. Nonostante il coraggio, cedeva sempre dinanzi le coperte che gli scostava Shin e i suoi occhi gentili che lo invitano.

Fra le sue braccia si placava subito, paura, dolore, insicurezza. Svaniva tutto e il mattino dopo, tornava a essere il Sai di sempre.

Sorrise a quel pensiero. L’uno era la forza dell’altro, gli piaceva pensarla così.

E intanto l’alba si avvicinava…


_ _ _



-    Sai…ehi, Sai?! –
-    Eh….? Cosa c’è Sakura-san…?! –
-    Ho finito! – disse seria la rosa facendogli notare le mani nivee nuovamente colorite.
-    Oh…ti ringrazio… - mormorò in risposta leggermente imbarazzato. Si era perso a tal punto nei ricordi che si era estraniato dal resto del mondo.
-    Ormai si è fatto tardi, direi di andare! –
-    EH?! Ma vai già via Sakura-chan…?!! – piagnucolò Naruto mostrandogli i suoi immensi occhioni azzurri.
-    Sì! Tornerò a trovarti quando avrò tempo, ok? By by!! – Come un fulmine si diresse verso la porta della camera.
-    S…Sakura-chan, aspetta….!! – Naruto tentò di balzare giù dal letto ma non si ricordava di avere un piede tutto ingessato e per poco non volò in terra.
-    Naruto-kun, fai attenzione… - Le mani di Sai frenarono la possibile caduta.
-    Aha…uffaa!! Che sfiga…e io che volevo passare il Natale con Sakura-chan…!! –

Sai lo aiutò a sistemarsi sul cuscino, Naruto insofferente sbuffò continuando a lamentarsi.

-    Naruto-kun, è tardi, vado anche io… -
-    Sì…ok… - rispose mogio lui incrociando le braccia dietro la nuca. Sai si infilò nuovamente mantello, sciarpa e guanti. Si soffermò sulla porta della camera.
-    Naruto-kun…è davvero così importante per te il Natale? –

Il biondino roteò stupito le pupille verso l’amico, prima di esclamare – Certo che lo è! Il Natale è bellissimo!! E io…bé, mi piace passarlo con i miei amici… - Abbozzò un timido sorriso mentre si grattava incerto una guancia.


“Il Natale è bellissimo!”


Questa frase continuò a vorticare nella mente di Sai per tutta la durata della cena, durante il bagno e anche quando ormai era sotto le coperte.

Spense la luce sul comodino e si coricò, sistemando meglio il cuscino. Un leggero sospiro lo colse tutto un tratto.

Era stanco morto ma non riusciva a prendere sonno. La tenda della finestra era rimasta leggermente scostata, così Sai poteva vedere la neve.

Osservando quei piccoli cristalli di ghiaccio, non poté fare a meno di ripensare a suo fratello Shin.

Così bianchi, così puri…
Proprio come lo era Shin.

Il suo adorato nii-san…


“Non riesco a ricordare…quella mattina di tanti anni fa…che cosa mi aveva regalato Shin…?”

Lentamente sentì gli occhi farsi pesanti e il respiro più leggero.

“Non ricordo…però…so che era qualcosa di bello…lo so per certo…”

Sai si addormentò, ignaro che qualcosa di importante stava per riaffiorare in lui quella notte…


_ _ _



Onii-chan…

Onii-chan!


“Qualcuno…mi chiama…?”


Onii-chan…svegliati, dai!


“Ma chi è…?”


Onii-chan!!


Il bimbo aprì pigramente gli occhi, alcune immagini sfocate lo colsero alla sprovvista.

-    Ehi…stai ancora dormendo? Dai forza, svegliati…è Natale!! –
-    Shin…?! – esclamò sorpreso Sai quando riuscì di nuovo a mettere a fuoco la vista.
-    Come ti senti?! –
-    Mh…molto meglio… - rispose il moretto. Facendo attenzione a non compiere movimenti bruschi si mise seduto. Finalmente sentiva di avere nuovamente la padronanza totale del suo corpo.
-    Meno male!! Così dopo possiamo uscire!! –
-    Uscire? Per una missione…? –

Shin lo guardò esterrefatto, per poi scoppiare a ridere. Il piccolo Sai crucciò il viso, non capendo cosa prendesse al fratello.

-    Ma tu pensi che qualcuno oggi vada in missione… - Si avvicinò alla tenda spessa che oscurava la visuale della finestra – Con questo tempo?! – Scostò il tessuto per mostrare al fratellino quello spettacolo incredibile…
-    Oh… - mormorò unicamente il moro. Per la prima volta si sentì senza parole.

Tutto ciò che vedeva era il colore bianco. Era addirittura accecante, quasi si dovette proteggere gli occhi.

L’intera Konoha si era trasformata, del tutto.

In una singola notte da villaggio di shinobi, era diventata una sorta di “città magica”, fatta di ghiaccio e neve.

Shin sorrise intenerito vedendo l’espressione di stupore totale che avvolgeva il compagno più giovane.

In quello sguardo sognante, lesse una gran voglia di uscire e divertirsi. Vide la tipica gioia dei bambini della sua età.

Non aveva mai notato quanto anche Sai in fondo, potesse essere umano e…infantile.

Ma era giusto che fosse così, dannatamente giusto.

-    Ohi, onii-chan! Ti ho portato qualcosa da mangiare! –
-    Grazie… -

Shin estrasse da un piccolo fagotto alcuni nikuman e polpette di riso.

-    Perdonami, ma alla mensa dell’ospedale non hanno di meglio! –
-    Va benissimo, nii-san… – Sai afferrò un nikuman e lo divorò in pochi secondi. Shin sgranò gli occhi, non mostrava mai un simile appetito!
-    Sono buoni! – esclamò poi assaggiando anche le polpette di riso. Ovviamente anche di esse fece piazza pulita.
-    Cavolo…ne hai di fame!! – biascicò Shin ridendo. Quando Sai si rese conto che si stava abbuffando senza ritegno, si sentì le guancie avvampare. Il ragazzino più grande resosene conto gli scompigliò affettuoso i capelli.
-    Dai, scherzavo!! Mangia quanto vuoi!! –
-    Grazie… -
-    E di cosa? Devi rimetterti in forze!! Così dopo ti sfido ad una gara di palle di neve!!! –
-    Veramente preferirei dormire… - affermò Sai leccandosi le dita. Avevano ancora quel sapore delizioso dei nikuman.
-    Cosa…?! Ma che pigrone!!! Oggi è Natale, bisogna divertirsi, capito?!! – ribatté Shin dando in escandescenza.
-    Natale…? E’ oggi…?! –
-    Svegliaa…! Certo che è oggi!! Aha, quasi dimenticavo, devo darti il tuo regalo!!-
-    Regalo?! Per me…? – Sai inclinò la testa leggermente di lato, l’aria vagamente persa.
-    Sì sì!! Però devi chiudere gli occhi!! -

Sai impassibile come sempre, abbassò le palpebre, attendendo questo fantomatico dono.

Shin rise fra sé e sé, non era certo della reazione che avrebbe avuto il fratellino, però…

-    Allora? Posso riaprire gli occhi? –

Seppur nell’oscurità totale, Sai poteva udire ogni singolo movimento di Shin. Avvertì il suo peso quando si sedette sul letto.

Il suo alito caldo soffiare piano a pochissimi centimetri dal suo viso e infine, quella sensazione strana…

Le piccole labbra di Shin si erano posate sulla fronte di Sai, donandogli un bacio.

-    Buon Natale onii-chan!

Solo allora il moretto riaprì gli occhi, ancora spaesato. Lentamente portò una mano sulla fronte, sfiorando piano con le dita il punto in cui poteva ancora percepire quel grande calore.

Rimase così per qualche istante, senza rialzare mai lo sguardo verso il fratello.

-    Emh…lo so’…non è un vero regalo, però…! Non…avevo altro da donarti…scusami… - balbettò in evidente imbarazzo Shin. Una mano si grattava nervosa la nuca, ridacchiando.
-    Grazie… - bisbigliò infine Sai rompendo quella tensione.
-    Onii-chan… -

Sai ora lo guardava dritto negli occhi, inchiostro nel carbone. Lo osservava così intensamente, quasi volesse fondersi in lui.

E poi…aveva stampato sul viso quel sorriso così dolce, ma sopratutto così vero.

Shin si commosse, nemmeno lui aveva mai scorto tutte quelle emozioni agitarsi in Sai.

D’istinto lo abbracciò, stringendolo a sé con affetto. Sai sentì quell’amore incondizionato entrargli sotto pelle, facendolo sentire per la prima volta in vita sua veramente felice.

“Nii-san…ti voglio bene…”

Sì, ora era Natale anche per lui…


_ _ _



25 Dicembre

-    Nii-san… - mormorò nel dormiveglia Sai. Sbatté gli occhi parecchie volte prima di rendersi conto di aver sognato.

Si tirò a sedere cercando di connettere di nuovo il cervello alla bocca. Una mano passò fugace nei capelli corvini spettinandoli ancora di più.

Uno sbadiglio si impossessò di lui, guardò di sottecchi la sveglia.

Ore 6,45

Mugugnando appena, si rituffò sul cuscino tirandosi su le coperte fino alla faccia. Non aveva alcuna voglia di abbandonare il calduccio del letto, nonostante a quell’ora in media si destasse per gli allenamenti.

Si girò su un fianco, ripensando a quel sogno, no anzi, a quel “ricordo”.

Un ricordo incredibilmente prezioso, che chissà perché aveva atteso proprio quel giorno per tonare a galla.

Fatalità? Coincidenza? Oppure, l’ennesimo regalo del suo nii-san…?

Le labbra si incresparono, un timido sorriso fece capolinea – Grazie nii-san… -

Tornò a osservare la sveglia, chissà se anche lui…

Con uno scatto si alzò e scese dal letto. Visto che ormai era sveglio, perché non andare a trovarlo?

La sera prima era proprio di cattivo umore e oggi senza il suo amato Special Ramen Christmas sarebbe stato ancora peggio.

Si vestì in fretta, coprendosi bene, poi afferrò la fidata giacca imbottita scura e uscì.

Si sentiva sempre un po’ goffo a dover indossare tutta quella roba, ma nemmeno lui osava sfidare quel gelo con gli abiti ordinari.

Ora fuori non nevicava, ma a causa di quella pioggia battente e il freddo le strade erano in parte ghiacciate.

Fortuna che era molto agile, perché altrimenti sarebbe caduto in terra un infinità di volte, come i poveri passanti che erano in giro già a quell’ora.

Giunse alla sua meta finale, l’ospedale. Nonostante non fosse orario di visite, a Sai fu concesso di raggiungere la camera 77, in fondo, era Natale per anche per i ricoverati…

Entrò di soppiatto, sicuro che il compagno stesse ancora riposando. Invece con suo stupore, lo trovò già sveglio.

-    Oh…Sai…?! – esclamò sinceramente stupito Naruto.
-    Ciao… - Entrò con calma riponendo la giacca sull’appendiabiti, per poi avvicinarsi al letto.
-    Ma cosa ci fai qui a quest’ora?! –
-    Non avevo sonno…e tu, come stai oggi? –
-    Mh…dunque vediamo, è il giorno di Natale, sono bloccato a letto con un piede ingessato, fuori piove invece di nevicare, e non posso mangiare il Special Ramen Christmas! – disse tutto d’un fiato il biondino con aria totalmente imbronciata.
-    Mi sembri in forma… - affermò lapidale Sai vedendo tutta la vitalità che riusciva ad esprimere nonostante l’infortunio.
-    See…come no… - Sospirò scocciato mentre si lasciava sprofondare nei due ampi cuscini.
-    Emh…hai già fatto colazione…? – domandò dopo un momento di incertezza Sai.
-    No…e tu? –
-    Neanche io…se vuoi, ti vado a prendere qualcosa! –
-    Waaw, grazie!! Te ne sarei veramente grato!! – Gli occhi celesti presero a brillare come due fanali. Chissà perché Sai ebbe lo stranissimo sospetto che si aspettasse che tornasse da lui con una ciotola di ramen…
-    Ok…torno subito! –

Purtroppo in ospedale non avevano di certo il ramen, così il biondo dovette accontentarsi di una tazza di cioccolata calda e qualche dolcetto.

Seppur lamentandosi, Naruto divorò tutto con gusto, sotto lo sguardo curioso dell’amico.

-    Aha…adesso sto meglio!! – Si grattò soddisfatto la pancia, incredibilmente ora pareva aver cambiato umore.
-    Mi fa piacere! Fortuna che basta poco per tirati su di morale… -
-    Ehi ehi, non fare lo spiritoso!! –

Sai gli sorrise di rimando in quel modo impercettibile, sapeva quanto Naruto odiava quello sguardo falso, ma adorava stuzzicarlo…

Dopo alcuni minuti di allegria però, il viso del biondo tornò a incupirsi.

-    Cosa c’è? Ti fa male il piede? –
-    No…però… -
-    Cosa? –
-    No, nulla… - rispose senza alcun entusiasmo Naruto. Strano ma vero, era davvero raro vederlo così giù di corda. Persino Sai riusciva a sentire quella tristezza che emanava.

Seguì attento gli occhi del compagno, tentando di comprendere e perché no, magari lenire questo suo strano “dolore” che gli stava spegnendo il sorriso.

Forse era perché pioveva e la neve si stava sciogliendo?

Forse perché non poteva mangiare il ramen?

Forse perché era in ospedale?

Forse perché si sentiva solo?

Solo…

In fondo lui era lì, però Sai capiva che stare in sua compagnia alle volte significasse sentirsi soli.

Lui non era molto socievole e quando apriva bocca, gli uscivano solo frasi taglienti o vuote.

Lo sapeva benissimo, eppure si stava sinceramente impegnando per tentare di aprire di nuovo il suo cuore.

Attraverso lo studio di molti libri, osservando le persone che lo circondavano, tentando di riesumare i suoi pochi ricordi felici legati a Shin…

“Shin…” Sai ripeté questo nome dentro di sé e fu come se il cuore prese a palpitare più veloce di prima.

Forse, ma solo forse, c’era qualcosa che poteva fare per Naruto.

-    Naruto-kun…ho un regalo per te… - disse serio Sai. Il viso disteso, solcato unicamente da un piccolo sorriso.
-    Eh?! Un regalo…?!! Sul serio…?! – mormorò emozionato il biondo. Con l’indice si indicava, non essendo sicuro che si stesse riferendo proprio a lui.
-    Sì…però, devi chiudere gli occhi… -
-    Ok!! – Senza alcuna esitazione, li chiuse. Tutto il corpo un fremito, non vedeva l’ora di conoscere il misterioso regalo di Sai!

Sai si sedette sul letto, facendosi vicino all’amico. Naruto aveva una faccia così buffa, che gli scappava quasi da ridere.

Gli scostò quella frangia ribelle con le dita, l’espressione di Naruto mutò notevolmente diventando un punto interrogativo.

-    Sai…che diavolo stai… -

Non appena avvertì qualcosa di umido e caldo sulla fronte, riaprì gli occhi di scatto, sgranandoli totalmente.

Sai gli stava baciando la fronte…?!

-    AAAAH, MA CHE FAI….?!!! – Con uno spintone allontanò bruscamente il compagno che preso alla sprovvista, cadde dal letto.
-    Ahi… - disse atono Sai, sfiorandosi il fondoschiena che aveva appena sbattuto con violenza.

Naruto era una maschera furente di colore bordò.

-    C…che….cavolo ti passa per quella testa bacata?!!! – ringhiava furioso continuando a strofinarsi con forza la fronte con la manica del pigiama.
-    Perché ti scaldi tanto? Volevo solo farti un regalo un po’ originale… –
-    MA QUALE REGALO ORIGINALE??!! BAKAA!!! – Naruto aveva serie intenzioni di scendere dal letto e strozzare quello scemo.
-    Naruto-kun, così rischi di farti male… -
-    TACI!!! – Goffamente mise le gambe giù a penzoloni dal materasso, ma esitava a far toccare terra i piedi. O almeno, il piede sano…
-    Vieni subito qui, che ti devo pestare!!! – inveì alzando al cielo un braccio.
-    Non sono così stupido da farmi prendere da te… - ribatté sorridendo malizioso il moretto. E intanto indietreggiava.
-    ALLORA VENGO IO!!! – Facendo leva su un unico piede, saltellò in direzione di Sai.
-    Guarda che se cadi, io ti lascio sul pavimento… - ripeteva incolore il moro, facendo però attenzione a non entrare nel raggio d’azione dei pugni di Naruto.
-    Prima di cadere, ti avrò tirato almeno un cazzotto su quella tua stupida faccia!!! –

Le ultime parole famose. Dopo aver zoppicato a vuoto per tutta la stanza tentando di agguantare Sai, il biondo sostò appoggiandosi alla porta del bagno.

Solo che la mano scivolò sulla maniglia e lui finì per terra come un sacco di patate.

-    Cacchio….!!! –
-    Io te lo avevo detto… -

Naruto lo fulminò con lo sguardo, era furioso e se avesse potuto lo avrebbe polverizzato con un rasengan!

Si tirò su con fatica facendo leva sui gomiti, per poi mettersi seduto. Una mano dalla pelle d’alabastro gli fu offerta gentilmente.

Stizzito, il biondo esclamò – Ma non avevi detto che mi lasciavi sul pavimento se cadevo?! –
-    Ho cambiato idea…dai vieni! Se Sakura-san ti trova così, darà la colpa a me… -
-    E sarebbe solo la verità!!! –

Una leggera risata increspò quelle labbra diafane. Era così raro sentire Sai ridere…

Naruto rimase in contemplazione per alcuni secondi che gli sembrarono interminabili, prima di afferrare la presa salda di Sai.

-    Cavolo…allora pure tu sei umano di tanto in tanto! –
-    Cosa vorresti dire?! –
-    Che sei un antipatico, asociale, stupido, baka, senza cervello!! – lo apostrofò secco il biondo. Sai inarcò con disappunto un sopracciglio.
-    Naruto-kun, un'altra battuta di questo genere e ti lascio col culo per terra… -
-    Che perfido!! Sei proprio acido quando vuoi!! –
-    Sei tu che te le cerchi… -
-    Mh… tutto sommato…però, posso affermare che sei un antipatico con dei buoni sentimenti! Questo te lo concedo… - bisbigliò con aria indifferente infine. Sai lo squadrò di sottecchi.

Naruto gli stava…sorridendo?

Anche se aveva il viso leggermente voltato, poteva vedere quelle labbra arroganti piegate in un sorriso.

Dopo un tempo che gli parve infinito, il suo cuore batté più forte, facendolo sussultare.

-    Grazie, Naruto… - rispose il moro, tentando di nascondere quell’imbarazzo che gli faceva tremare un poco la voce.

Il biondino, se ne accorse e prese a ridere come un bambino e a prenderlo in giro. Con quell’ingenuità e purezza che lo contraddistinguevano.

Dopo quel trambusto, Sai aveva pensato di lasciare Naruto riposare in santa pace, ma proprio quando stava per andarsene, sulla soglia della camera 77 comparvero molte facce note.

Naruto osservò sgomento entrare tutti i suoi amici, Sakura-chan, Hinata, Shikamaru, Ino, Chouji, Kiba, Lee, Ten ten, Neji, Yamato, Kakashi, Tsunade, Shino, Shizune… insomma c’erano proprio tutti.

Era venuto a trovarlo perfino il ristorare dell’Ichiraku, con ben tre porzioni maxi dello Special Ramen Christmas.

Ci mancò poco che il giovane shinobi della foglia non pianse per la gioia. In parte per la visione celestiale di quelle tre ciotole giganti di ramen.

Ma soprattutto, perché tutti i suoi amici erano lì con lui, nel giorno più speciale, quello che andrebbe passato con la propria famiglia.

E gli amici di Naruto, erano proprio la sua famiglia.

In quella piccola stanzetta d’ospedale, venne dato via ai festeggiamenti. Bevendo sakè e mangiando ramen, o almeno provandoci, visto che Naruto decretava come sua proprietà personale quelle tre maxi porzioni!



E fu così che Sai passò quel Natale. Circondato da calore, allegria e amore. Rimanendo un po’ disparte come suo solito, ma facendo penetrare dentro sé tutte quelle emozioni.

Facendo l’impossibile, per far sì che questa volta quelle belle sensazioni non gli scivolassero semplicemente addosso, ma si fermassero lì…

Nel suo cuore.

Avvicinandosi alla finestra, rivide quei due bambini che giocavano nella neve. L’immagine di lui e suo fratello, in quel giorno di Natale di molti anni orsono, questa volta sarebbe rimasta scolpita lì nei suoi occhi, per sempre.

E anche sulla tela, nel quadro che Sai dipinse il giorno stesso, donandolo poi a Naruto, come regalo di Natale (visto che il bacio non era stato molto gradito…).

Mostrandogli, le sue emozioni perdute, ancora una volta.

Mostrando il legame intenso che aveva con suo fratello.


-    Come si intitola, Sai? – gli chiese curioso Naruto quando ebbe fra le mani il quadro finito.

Lui gli sorrise, come quella volta nel covo di Orochimaru. E poi socchiudendo le labbra rispose -Brotherhood… -

Nel dipinto, due figure di bambini, giocavano tirandosi palle di neve. Quello con i capelli neri, sorrideva felice.


Sì, era di nuovo Natale per Sai.



THE END
25-12-2008



_ _ _



BUON NATALE, BUON NATALE!!!!

Questa è la seconda fiction Natalizia (anche se in realtà l'ho finita di scrivere prima dell'altra! XDD), spero vi sia piaciuta!

Ok, ora mi sembra doveroso fare mille auguri di BUON NATALE  E FELICE ANNO NUOVO   a tutti gli utenti di EFP!!!! ^ O ^

Ringranzio inoltre di cuore tutti coloro che hanno sempre commentato e inserito fra i favoriti le mie fiction (VI ADORO!!!!)!!! Nella speranza che mi seguirete anche nel 2009! ^__^

Un grosso bacio, la vostra Giò!

Mi raccomando, cercate di passare un felice Natale, con le vostre famiglie, i vostri fidanzati o i vostri amici, insomma, con le persone a voi care!!! 

Perchè in fondo il Natale  è questo, dico bene? ^____-

See you soon fan writer...






  
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