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Autore: Demon1901    16/04/2015    1 recensioni
Nella vita incontriamo persone che sembrano essere i nostri complementari, sono più che amici, sono fratelli. Sono quelle persone alle quali vogliamo bene dal profondo della nostra anima, per le quali siamo pronti a far tutto per salvarli.
Questa è una storia dove un ragazzo vuole salvare il proprio fratello, non di sangue ma di anima.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Caro Fratello,
Per quanto possa essere alta la presunzione dell'uomo di essere libero durante la vita, certe situazioni continueranno a presentarsi davanti a lui per rinfacciargli che non è cosi, che una parte di noi preferisce vivere nell'illusione della libertà.
Nonostante tutto quello che è successo fra di noi io continuo a volerti bene e sono qui per scrivere un'ultima lettera in cui ti spiegherò cosa mi ha spinto a fare quelle scelte, a compiere certe azioni.
Ricordo ancora perfettamente il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, io mi trovavo accovacciato in una strada sperduta in mezzo al nulla a piangere. Tu sentendo i miei gemiti ti sei fermato e mi hai toccato la spalla, facendomi alzare il volto ed incrociare i nostri sguardi; entrambi avevamo la stessa età, ma io sembravo un bambino in confronto a te. Le tue parole gentili e i modi affettuosi sono stati la mia salvezza. Ti raccontai tutto della mia vita: la morte della mia madre, la mia matrigna che si rivelò essere una donna amorevole che però veniva continuamente maltrattata da mio padre, il mio vivere in una costante situazione di terrore quando c'era lui. In quel momento avevo bisogno di un amico, un confidente e l'ho trovato in te. Tu mi sei stato mandato da Dio, quell'ente supremo che regola tutto per il verso giusto, Colui che ha già programmato ogni decisione della nostra vita lasciandoci credere però di poter scegliere diversamente.
Ricordo anche come mi proteggevi dagli altri, sia con le parole, sia con i gesti. Nella tua presenza mi sentivo diverso, più sicuro, più deciso ma soprattutto cresceva in me la sensazione che potevo costruire un mio futuro, quelle emozioni erano nuove per me, mi mostravano che persino io potevo essere come gli altri e questo mi rendeva felice. Quando conobbi i tuoi famigliari una persona in particolare riuscì a catturare la mia attenzione: una signora molto anziana che stava sempre in disparte, in silenzio osservava tutti senza mai intervenire se non appellata, voi la consideravate come una “vecchia pazza”, a me invece ricordava me stesso ed è stato proprio questo che mi ha spinto ad avvicinarmi e parlarle. Imparai molte cose, anzi quello che sono diventato oggi lo devo a lei. Mi aiutò a capire la vera strada che ero destinato a prendere, lei mi insegnò a pregare e a conoscere Dio, lei mi mostrò come vedere ed interpretare i segni del Creatore. Aprì davanti a me una strada completamente nuova e diversa e nel profondo sentivo era quella giusta. Il tempo passava e l'amicizia fra me e te s'intrecciava sempre di più con un legame di fratellanza, pian piano anche tu iniziasti a confidarti con me, mi raccontavi delle tue nuove cotte, dei tuoi sogni, dei tuoi progetti. Quello che modificò il nostro rapporto fu il cambiamento che avvenne in entrambi: io cercai disperatamente di portarti verso la strada dritta, di guidarti verso Dio, di salvare la tua anima. Tu mi deridevi e continuavi a comportarti come le altre persone, insistevi a proseguire sulla via del peccato e io non potevo fare altro che guardarti rovinare la tua stessa vita.
Questo prima che io riuscissi a trovare una soluzione. Tu potevi decidere di distruggere la tua esistenza, ma io non potevo stare lì a guardare mentre lo facevi. Iniziai ad informarmi per capire cosa potevo fare, le opzioni erano molte e io le provai tutte: ti parlai dell'Onnipotente, cercai di insegnarti ad amarLo ed apprezzarLo, a chiedergli perdono, a ritornare da Lui, ma per te tutto questo era solo uno scherzo, nemmeno mi ascoltavi. Così giunsi ad un unica conclusione: se non volevi salvare te stesso dovevo farlo io per te. Presi in quel momento la decisione più difficile della mia vita. Ero stato scelto per quella missione.
Non ho bisogno di dilungarmi oltre e nemmeno voglio aggiungere altri particolari, il ricordo più vivido che ho è quello di me di fronte a te, con una pistola in mano. Scelsi la stessa arma con la quale mi minacciava mio padre perché era quella che ti avrebbe fatto soffrire di meno, dovevo solo mirare bene per farti arrivare dal Creatore il più presto possibile. Non mi pento di quello che ho fatto, ho salvato l'anima di entrambi. Facendo questo gesto ti ho assicurato un posto migliore nell'aldilà.
Non preoccuparti per me perché ti raggiungerò presto, mi consegnerò ai saggi che mi hanno insegnato e portato sulla strada di Dio affinché mi purifichino.
Eravamo destinati a salvarci a vicenda.

Sempre con molto affetto tuo fratello, non di sangue ma di anima.

 

 
   
 
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