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Autore: Scarlett_Brooks_39    16/04/2015    0 recensioni
Cosa succederebbe ad Harry e Louis se cupido scoccasse una freccia? E se ci fosse un terzo personaggio a mettere loro i bastoni tra le ruote? Il destino vorrà per loro un lieto fine oppure li separerà per sempre?
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 5
Undecided
voice is numb
Try to scream out my lungs
It makes this harder
And the tears stream down my face


La cerimonia andò avanti da sola, senza che Louis potesse fermarla. Anche se non voleva ammetterlo, quello era il giorno più brutto della sua vita e malgrado tutto, pensava ancora ad Harry, a come l'aveva ridotto, a come i loro ruoli si fossero invertiti. Adesso però non c'era più molto da fare, se non dimenticare ed andare avanti ed accettare il tutto come un tragico scherzo del destino. 'Non doveva andare così, ci abbiamo provato, ma non ha funzionato', continuava a ripetersi. Ma in fondo non ci credeva più di tanto. Quando la cerimonia ebbe fine i due freschi sposini si rifugiarono nel loro nido d'amore, non che di meno di una notte nell'hotel più lussuoso di New York, prima di partire per le Maldive, in viaggio di notte. Non appena giunsero nella stanza, Beverly si gettò sul letto a braccia aperte e costrinse Louis a fare lo stesso. Si stesero di fianco, guardandosi negli occhi. 
"Beh, devo dire che è stata lunga, ma alla fine ce l'ho fatta a sposarti."
"Che vuoi dire?"
"Dato che non devono esserci segreto tra moglie e marito, devo dirti che sono stata io a far venire tuo padre in camera tua, alla festa del diploma."
"Cosa?" 
Louis si alzò di scatto. Non poteva credere a quelle parole.
"Sì, sono stata io. Poche settimane prima sono venuta all'Università per cercare di capire cosa mi stessi nascondendo....una relazione gay? Louis, ti credevo più fantasioso!"
"Non puoi dire davvero."
"Così ho sentito tutto ciò che vi siete detti, piano compreso. Non potevo certo rischiare di perderti e di fare la figura di quella che viene mollata, non credi?"
Louis tratteneva a stento le lacrime, ma doveva sapere tutto.
"Poi ho invitato Harry alla festa così che cadeste nella trappola. E ci siete caduti. Ho preso i gemelli di tuo padre e li ho nascosti, dicendogli che però li avevi ancora tu, per questo gli ho detto di andare in camera tua a chiederteli, perché sapevo che non avreste resistito. E sbang! Tutto è andato come previsto. Mio padre non avrebbe mai firmato il contratto con tuo padre senza il nostro matrimonio. Adesso siamo felici e contenti! Mi sembra tutto così bello, mi sembra di sognare. E stanotte ti dimostrerò tutta la mia felicità."
Concluse con aria maliziosa, baciandogli la punta del naso. 
"Scusami, ho bisogno di uscire."
"Louis, ma dove vai?"
"Sono in terrazzo, tranquilla, il tuo giocattolo non scappa."
"Vedo che sei in vena di scherzare! Allora se non ti spiace io vado a prepararmi."
Le lanciò un'ultima occhiata, poi uscì in terrazzo, prendendo una busta dalla sua valigia. Sapeva però che quella busta, contenente una lettera, non sarebbe mai giunta al destinatario. Così la convertì in un sms, dopodiché si decise a fare ciò che avrebbe dovuto fare già da tempo. Salì sull'ultimo gradino e si arrampicò ancora più in alto, fino alla punta del grattacielo. Quando fu più in alto possibile, decise cosa fare. I suoi genitori sarebbero stati felici, ora che il contratto era stato firmato. Beverly aveva avuto il suo matrimonio da favola, ed ora era venuto il momento che anche lui avesse il suo lieto fine. L'idea di dare fine alla sua vita lo faceva impazzire, ma sapeva che solo in quel modo sarebbe stato felice. Adesso che aveva dato la lettera ad Harry, consegnatagli da Zayn, era finalmente in pace con se stesso. Adesso poteva essere libero. Non era stato uno scherzo del destino, era stata tutta opera di Beverly. E questo voleva dire che non c'era più niente da fare per loro, perché la loro felicità sarebbe stata tormentata per sempre. Era così determinato a mettere fine alla sua vita, che non si accorse di chi stava correndo verso il grattacielo. Perché proprio quando staccò i piedi dal gradino, gettandosi nel vuoto, Harry buttò giù la porta della sua stanza, ma ormai era troppo tardi. Louis aprì le braccia, e sentì l'aria trapassargli il corpo, avvolgerlo, prima di schiantarsi al suolo. 
"Nooooo!!!"
Il grido di Harry squarciò la notte, che da felice divenne tragica. 
Il ragazzo scese e tornò in strada, sperando di fare prima di lui, ma fu tutto impossibile. Trovò un gruppo di persone attorno al suo corpo, sconnesso ed inerme.
"Louis!"
Si avvicinò a lui, correndo, facendosi largo tra le persone ed urlando: "Chiamate un'ambulanza! Chiamate qualcuno, presto!"
"Louis, Louis guardami!"
Il ragazzo aprì gli occhi, quanto basta per guardarlo un'ultima volta. 
"Harry..."
"Louis, ma che hai fatto?"
"Credimi, è meglio così. È stata Beverly, lei ha fatto tutto, lei ci ha ostacolato, è stata lei a far entrare mio padre, quel giorno..."
"Shh, Louis non sforzarti. Fra poco arriveranno i soccorsi e dopo starai bene."
"No Harry, non andrà così. Per quel poco che mi rimane voglio dirti grazie, per tutto. Per avermi aiutato a crescere, per essere stato il primo."
"Ma perché dici queste cose? Guarda, sono vicini, adesso ti faranno stare meglio."
"Harry, prendi questa lettera."
"Che cos'è?"
"Ti servirà per difenderti da lei e dalla mia famiglia. Non so se vorranno far cadere la colpa su di te, in quel caso però usa questa lettera per difenderti, non voglio che tu sia infelice."
"Louis, ma che dici?"
"No, devo ascoltarmi. Voglio che tu sia felice, almeno tu, ti prego, sii felice. In quel modo renderai felice anche me."
"Louis..."
"Harry, mi dispiace tanto di non aver fatto di più..."
"Louis, calmati, é tutto apposto.."
"Ti amo, Harry."
"Anch'io ti amo."
Poi chiuse gli occhi, e per lui non ci fu più niente da fare, né da sperare. Harry soffocò un grido quando si accorse che non avrebbe più rivisto il suo sorriso. Le lacrime continuarono a sgorgare, mentre teneva stretto a sé il corpo dell'amato, ormai inerme. 
"Io cercherò di vivere per entrambi, te lo prometto Louis."
  Balbettò il ragazzo, il suo corpo piegato in una posizione sofferente e china. Presto arrivarono i soccorsi, ma fu troppo tardi. Louis non c'era più. 
E quella sera una nuova stella si aggiunse alla volta scura del cielo, brillando insieme alle altre.

  
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