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Autore: Contrasting Lex    17/04/2015    3 recensioni
One Shot || Newtmas || AU 2828 parole
Quello di cui non si sarebbe mai aspettato Thomas era di essere coinvolto dalla perona per cui aveva una cotta da 5 anni in un avventura del genere.
L'avventura che avrebbe potuto essere l'ultima, ma che invece fu la prima di tante.
~*~
"Cosa sei, una specie di cacciatore di tornado quindi?"
"Vuoi il termine esatto?" Stava trafficando nel suo zaino -quante cose si era portato?- "Stormchaser."
Thomas ridacchiò.
"Qual'è il tuo piano, non sono sicuro di potermi fidare..." gli disse con un piccolo sorriso.
[Punk!Newt & Hipster!Thomas]
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Newt, Thomas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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It's not funny anymore
 

 

Questi personaggi non mi appartengono. Appartengono a (quel genio del male di) James Dashner.

L'allarme Tornado Warnings risuonava per tutta la città, un suono a cui Thomas era abituato, stava finendo di sistemare le ultime cose in macchina e poi sarebbe partito per andare il più lontano possibile da lì.
Avevano dato una settimana di vacanze a tutti gli studenti del college perché era in arrivo una delle tempeste più violente negli ultimi 78 anni -questo almeno, era quello che dicevano tutti i telegiornali- e la scuola non voleva prendersi la responsabilità di tutti quei morti se il tornado fosse passato di lì. Thomas sbuffò, quella scuola era un rifugio anti-tornado, perché farla evacuare? Salì al posto del guidatore e mise in moto la Jeep; fuori aveva iniziato a piovere in modo più deciso.
Era uno degli ultimi a lasciare il parcheggio della scuola, tanto meglio pensò, meno traffico.
Stava per partire quando sentì bussare al vetro del posto del passeggero, poi la portiera si aprì e un biondo con i vestiti fradici entrò in macchina.
Thomas lo riconobbe all'istante:
Newton Isaacs. 21. Conosciuto da tutti come ragazzo più popolare della scuola. Decisamente Punk. E Thomas doveva ammetterlo, decisamente stupendo.
"Thomas Green, stai per affrontare l'avventura più pazzesca della tua vita!" esclamò. Dimenticavo, pensò Thomas, meraviglioso accento inglese. E si ricordava anche il suo nome!
La matita nera che portava sempre sotto gli occhi era sbavata e i suoi capelli stavano gocciolando acqua sui sedili della sua auto, per non parlare del resto dei suoi vestiti.
Cercò di non farci pensieri poco casti; la situazione era già abbastanza strana.
"C-cosa...!?"
Newt buttò il suo borsone sui sedili posteriori dell'auto che subito venne seguito da due scatoloni.
Thomas non capiva più nulla.
Aveva sempre pensato a come sarebbe stata la sua prima uscita con il ragazzo per cui aveva una cotta dalla prima superiore ma ora che se lo trovava davanti -in tutto il suo splendore, nonostante tutto- non sapeva cosa fare.
"Senti, lo so che è complicato da capire, e forse non vorrai neanche farlo ma..."
"Dobbiamo raggiungere quel tornado."
Thomas era incredulo, aveva capito bene? Aveva davvero detto che dovevano raggiungere quel tornado?
Thomas restò a fissare Newt, non sapeva cosa rispondere, era una pazzia.
"Ti posso spiegare... da dove comincio? Allora, la mia macchina si è rotta, mi serve assolutamente un passaggio perché non posso perdermi questo evento e tu sembri il tipo adatto ad affrontare una missione del genere. Ecco tutto."
"Forse perché nel parcheggio ci siamo solo più io e il professore di chimica?"
"Ti avrei scelto comunque." Fece l'occhiolino a Thomas e lui non poté fare nulla se non arrossire, anche se sapeva che Newt non diceva davvero sul serio.
Rimise in moto la Jeep, che nel frattempo aveva spento e uscì dal parcheggio della scuola.
"Cosa sei, una specie di cacciatore di tornado quindi?"
"Vuoi il termine esatto?" Stava trafficando nel suo zaino -quante cose si era portato?- "Stormchaser."
Thomas ridacchiò.
"Qual'è il tuo piano, non sono sicuro di potermi fidare..." gli disse con un piccolo sorriso.
"Okay Green, ora ti spiego." Aveva tirato fuori dallo zaino una videocamera, uno specie di computer e il suo telefono cellulare.
"Con questa cosa -indicò il 'computer'- trovo il possibile sito dove si potrebbe creare il tornado, tu guidi fino a lì, giuro che staremo a distanza di sicurezza, e con questa -indicò la videocamera- riprenderò il tutto."
"Dimmi che ci stai."
Maledetti occhi da cucciolo, pensò Thomas.
"Ti darò la metà di quello che guadagnerò vendendoli."
Se questo è l'unica possibilità che ho per stare un po' di tempo con Newt.
"Ci sto."


~*~


"Gira alla prossima."
La voce di Newt fu seguita da quella del navigatore "Tra 150 metri svoltare a destra."
"Se vuoi dirmi tu la strada, almeno metti questo coso in silenzioso, sta diventando irritante."
Thomas sbuffò, dopo che Newt aveva finito di sistemare tutti i suoi aggeggi tecnologici sul cruscotto della sua auto -e dopo essersi rimesso per bene la matita sotto gli occhi- si era messo a dargli fastidio iniziando una specie di interrogatorio ("Sono veri?" Newt indicò i Ray-Ban neri che portava Thomas "Nel senso, sono davvero da vista o sono solo per dare un tocco in più al tuo stile Hipster?"; "Posso provare il tuo Beanie, Tommy?" Si era messo a chiamarlo così per dargli fastidio?; "Sei una specie di nerd ma superfigo?" A questo Thomas arrossì, ma non gli diede corda; "Sei vergine?" Per poco non andò fuori strada, Newt scoppiò a ridere; "Ti piacciono i Fall Out Boy, ti dispiace se metto il loro cd?"; "Guarda che non la smetto se non mi rispondi...") che l'aveva messo non poco in imbarazzo e a cui era riuscito a non rispondere, fingendosi infastidito. Dopo l'interrogatorio aveva iniziato a dire tutto quello che avrebbe detto il navigatore il secondo dopo, una cosa che Thomas non sopportava per nulla, quindi aveva acconsentito a rispondere alle sue domande.
"Sei Ver-"
"Piantala."
"Okaaay, sei fidanzato?"
Ma che...?
"No."
"Eppure non sembra lo stesso per quella brunetta che ti gira sempre in torno, come si chiama, Brenda?"
Thomas non riusciva a capire come facesse una cosa del genere ad interessare così tanto ad uno come lui.
"Siamo solo amici."
"Che mi dici di Teresa?"
Teresa era la ragazza più popolare della scuola, a capo delle cheerleaders, sua vicina di casa e amica di infanzia, erano migliori amici tutt'ora ma non c'era nulla di più.
"Idem, ci conosciamo da una vita, non potrei mai e poi-"
"E tutte quelle ragazza che durante gli allenamenti ti sbavano dietro?"
Perché Newt si stava comportando come un fidanzato geloso? Thomas non sapeva neanche se erano amici, non si erano mai scambiati più di 5 parole fino a quel momento.
"Cazzo, Newt, smettila, non non piacciono le ragazze, sono gay!"
Il biondo lo guardò con una strana luce negli occhi poi abbassò subito lo sguardo, tutta la sicurezza che mostrava di solito se ne era andata con quel semplice gesto.
La loro attenzione fu subito attirata dal cellulare di Newt che aveva iniziato a vibrare.
Newt sbloccò lo schermo e diede un occhiata a quella che sembrava una a
strana cartina geografica colorata.
"Ehi Tommy, penso di aver appena localizzato la Target Zone."

~*~

Le raffiche di vento aumentavano man mano che continuavano ad avvicinarsi alla cosiddetta 'Target Zone' che Thomas aveva capito essere la zona dove avrebbe potuto formarsi il tornado.
Lui, al contrario, era sempre meno sicuro di quello che stavano facendo.
"Newt, forse è meglio tornare indietro." disse quando erano quasi arrivati al sito. Il tempo era notevolmente peggiorato, la pioggia non era molto forte, ma le nuvole che coprivano il cielo erano talmente scure che sembravano le nove di sera invece che le due del pomeriggio.
"Non ti preoccupare, l'ho fatto un sacco di volte e non è come sembra, ti divertirai."
Si, come no.
Non era il fatto che non fosse abituato ai tornadi, viveva in una zona in cui erano molto frequenti, soprattutto nel periodo estivo, e si era trovato spesso in situazioni del genere, dove scattava l'allarme per tutta la città, però di solito preferiva starsene in un rifugio anti-tornado più lontano possibile da quello, invece ora gli stava andando incontro.
Magnifico, mi divertirò un sacco.
"Su col morale Bambi." Newt tirò completamente giù il finestrino e prima che Thomas potesse anche solo lamentarsi per il soprannome appena affibbiatogli, Newt era per metà fuori dal finestino, con le mani appoggiate alla portiera.
"Oh cazzo, Newt-"
Con una mano gli circondò il petto e lo tirò di nuovo nell'auto -con l'altra aveva cercato invano di guidare ma aveva fatto per finire nella corsia di sinistra-.
Il cuore di Thomas stava per sfondargli la cassa toracica talmente batteva forte, e il respiro gli mancava totalmente in quel momento.
Newt, al contrario, stava ridendo come se quella fosse stata la cosa più divertente del mondo.
Che cosa si è fumato?
Prima di tutto si rimise sulla corsia giusta, poi aspettò che il respiro tornasse regolare, solo a questo punto si girò verso Newt.
"Ma che-"
"Da fuori si vede meglio." Disse solo, sorridendo.
"Ti prego, la prossima volta avvisami prima di fare un'altra cosa del genere." finalmente anche Thomas si lasciò andare ad una risata.
"Non pensavo ti interessasse così tanto di me."
Sorrisero entrambi come idioti.
"Alla prossima a sinistra." Disse Newt richiudendo il finestrino.
"Tra 200 metri svoltare a sinistra."
Thomas scosse la testa e ridacchiò.

~*~

"Puoi fermarti qui."
Newt aveva preso la sua videocamera in mano e sembrava molto concentrato a guardare il suo computer. Thomas fece come aveva detto Newt, e si fermò, senza spegnere il motore.
Erano non molto lontani dalla città in una zona di campagna, apparentemente quello era il posto.
Thomas davanti a sé oltre ad un immensa distesa di campi coltivabili non vedeva nulla.
"Io no-"
"Ssh," lo ammutolì Newt mettendogli una mano sulla bocca.
Thomas alzò gli occhi al cielo.
"Solo un attimo..." Newt aveva puntato la videocamera davanti a sé.
"Tre, due," Thomas seguì lo sguardo di Newt finché non lo notò.
Si aspettava che da un momento all'altro sarebbe apparso in lontananza nei campi ma questo, questo non se lo sarebbe mai aspettato.
Stavano assistendo alla sua formazione: le nuvole avevano iniziato pian piano a girare in cerchio per poi formare un vortice che era sceso fino a toccare terra.
Thomas aveva i brividi, non aveva mai visto niente del genere in tutta la sua vita, così spettacolare ma così distruttivo.
Un po' come Newt.
Aveva sempre avuto la capacità di farlo sorridere quando notava che da lontano lo stava guardando e in ugual modo anche la capacità di farlo stare male, quando lo incontrava per i corridoi mano per mano con una ragazza ogni settimana diversa.

Newt al suo fianco aveva un mezzo sorriso stampato in faccia mentre continuava a riprendere.
"È un EF3."
Disse ancora concentrato sulla sua videocamera.
"Dio, hanno una forza sorprendente..." riuscì solo a dire Thomas.
Non credeva che gli sarebbe davvero piaciuta una cosa del genere.
"Non è uno dei più potenti." Puntualizzò Newt "Ma si, ha pur sempre una forza sorprendente." Ridacchiò.
La forza del tornado sradicò alcuni alberi in mezzo ai campi e travolse le rovine di una vecchia cascina, suscitando un 'wooooh' da parte di Newt.
Si stava avvicinando alla città ad una velocità impressionante; e questo voleva dire che si stava avvicinando anche a loro.
"Newt non credi che ora dovremmo andarcene?" Chiese, l'ansia stava prendendo il sopravvento su di lui.
Non voleva fargli fretta o altre cose, lui davvero non ne capiva niente di tempeste e tornadi era Newt lo stormchaser, ma ora gli sembrava davvero pericoloso stare così vicino ad una cosa roteante che si avvicinava pericolosamente.
Newt sembrava troppo preso per farci caso, o anche solo ascoltarlo.
"Newt, davvero dovr-"
"Solo un attimo, Tommy."
Troppo vicino.
Thomas calcolò che il tornado era distante dalla loro macchina almeno una cinquantina di metri e stava andando verso destra, quindi la probabilità che gli avrebbe investiti era bassa.
Si sentiva leggermente meglio, anche se per niente al sicuro.
Tutto d'un tratto il tornado cambiò direzione e sembrava proprio aver preso la traiettoria verso di loro.
"Oh cazzo."
Troppo, troppo vicino.
40 metri. Thomas non riusciva a muoversi.
30 metri. Newt si era finalmente reso conto della situazione. "Vai, vai, vai, Tommy." Gridò.
20 metri. Thomas riprese il controllo del suo corpo mise la retromarcia e l'auto schizzò all'indietro.
In quel momento la sua mente era vuota, non pensava a nulla se non a distanziarsi il più possibile da quella cosa.
Riprese la strada che aveva fatto prima per arrivare lì e non appena rigirò la macchina, schiacciò sull'acceleratore più che poté, prendendo l'autostrada.
La poggia era talmente forte che non riusciva a vedere oltre il vetro e il suo rumore contribuiva ancora di più a stordirlo.
Si fermò solo quando pensò di aver percorso abbastanza chilometri da seminare quel tornado, le nuvole erano meno scure e la pioggia cadeva leggera, picchiettando piano sul tetto della sua auto.
Il suo respiro non era ancora tornato regolare e -perché sta diventando tutto così buio?- la sua vista si stava appannando.
"Tutto bene, Tommy?" la mano di Newt era sulla sua guancia.
Forse non stava poi così tanto bene.
Non riuscì neanche a rispondere a Newt che tutto intorno a lui si fece nero.

~*~

Quando riaprì gli occhi Thomas si accorse di non essere più seduto sul sedile al posto del guidatore ma bensì sdraiato sui sedili posteriori della sua auto.
Ricordava solo di essere quasi morto e poi era... svenuto? Probabilmente era quello che era successo davvero.
La radio era accesa e ora stava passando una canzone; Newt era seduto al posto di prima con i piedi sul cruscotto e stava canticchiando a bassa voce le parole della canzone.

"I don’t know where you’re going
But do you got room for one more troubled soul?
I don’t know where I’m going but I don’t think I’m coming home
And I said I’ll check in tomorrow if I don’t wake up dead
This is the road to ruin
And we’re starting at the end."

Riuscì a riconoscere la canzone: Alone Together dei Fall Out Boy.
Thomas chiuse gli occhi e si concentrò sulla voce di Newt; era davvero bravo.

"Say yeah
Let’s be alone together
We could stay young forever
Scream it from the top of your lungs."

Aveva alzato un po' di più la voce nel ritornello e Thomas non riuscì a trattenersi dal cantare con lui la strofa seguente.

"Say yeah
Let’s be alone together
We could stay young forever
We’ll stay young, young, young, young, young."

La sua voce era più bassa e si era anche appena svegliato ma non gli importava in quel momento.
Newt quando se ne era accorto si era girato e gli aveva sorriso continuando a cantare.

"Ti ho svegliato?" disse abbassando il volume della radio.
"Lo fai bene, Dio, Newt hai una voce stupenda."
Si accorse subito dopo di avergli appena fatto un complimento e arrossì.
"Grazie," sorrise ancora "comunque non hai risponsto alla mia domanda." Gli fece notare.
"No, no mi sono svegliato da solo."
Si accorse solo ora di avere sotto la testa un cuscino e di avere una coperta grigia addosso.
Thomas si chiese ancora una volta quanta roba si fosse portato il ragazzo più grande, quegli scatoloni non avevano un fondo o cosa?
Thomas si sedette e Newt passo in mezzo ai sedili per sedersi vicino a lui.
"Era ora. Mi hai fatto prendere un colpo prima."
A Newt importa davvero di me?
"Cos'è successo, insomma, dopo che sono svenuto?" Chiese.
"Vediamo, tu intendi dopo che sono quasi morto di paura per la seconda volta in una giornata?
Ti ho sistemato qua dietro e ho guidato per un po' finché non ho trovato questa stazione di servizio.
Ho anche mangiato qualcosa al bar e mi sono sistemato, se ti interessa."
Adesso che era così vicino poteva notare, nonostante ci fosse poca luce, che non aveva nessuna matita sotto gli occhi e i suoi capelli erano senza gel, portava una semplice maglietta larga con stampato sopra il logo di una band. Era bellissimo.
"Considerati fortunato, sei l'unico che potrà vedermi così, quasi come mamma mi ha fatto."
Risero entrambi.
"Stai bene così, forse staresti anche meglio come mamma ti ha fatto."
Rispose Thomas stando al suo gioco, sapeva che forse stava superando la linea dell'amicizia e che forse a Newt non interessava di lui nello stesso modo, ma per il momento non gli importava.
Newt sembrava a suo agio con tutta quella la situazione, si avvicinò di più a Thomas e gli circondò il petto con le braccia, appoggiando la testa alla sua spalla.
"Grazie di essere venuto con me oggi, Tommy." Sussurrò; un brivido di piacere percorse la colonna vertebrale di Thomas.
"Non vorrei essere da nessun altra parte se non qui con te." Rispose, stringendolo a sua volta.
E successivamente le labbra di Newt erano sulle sue e anche se Thomas si era immaginato quella scena un sacco di volte nei suoi sogni, i suoi pensieri non potevano neanche essere messi a confronto con la realtà, alla reale morbidezza delle labbra di Newt e alla totale sincronia con cui si muovevano con le sue.
Quando si staccarono per prendere fiato, Newt appoggiò la sua fronte su quella di Thomas.
"Allora sarai felice di sapere che siamo solo all'inizio, tra due giorni è  prevista la vera e propria tempesta. Sei con me?"
Si morse il labbro inferiore e Thomas lo baciò piano all'angolo della bocca.
"Ci sto."
Le labbra di Newt furono di nuovo sulle sue, questa volta con più passione, e Thomas non poteva farci nulla, ci sarebbe stato sempre per Newt, sarebbe stato disposto ad andare in capo al mondo per lui.

Notes:
Buonsalve persone!
Non so ancora come questa idea mi sia venuta ma...
Grazie per aver letto e spero che avrete un po' di tempo per dirmi cosa ne pensate; perchè ho parecchie storie Newtmas (OTP o/) che mi piacerebbe pubblicare, ma se faccio schifo, bhe, mi darò all'ippica.
Ps: Il titolo è preso dalla canzone Alone Together dei Fall Out Boy.
Pps: Ringrazio solennemente (?) wikipedia per tutte le informazioni su tempeste e tornado
A presto (spero) <3
Lex


 

 

   
 
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