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Autore: JunJun    25/12/2008    2 recensioni
Fanfic dedicata all'Octava Espada, Szayel Aporro Grantz. Perché non esiste una notte tanto lunga che impedisca al Sole di risorgere. [SPOILER capitolo 305 - Episodio 199]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ishida Uryuu, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Frammento n°1

Frammento n°1. Notte.

Dice: “Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere”.

 

*

 

Il buio, il silenzio. Il vuoto avvolgeva il suo spirito, le sue membra; niente più dolore.

Pace. Erano passati anni, dall’ultima volta che aveva provato questa sensazione. I ricordi di secoli di dolore lancinante che avevano dilaniato la sua carne andavano dissolvendosi insieme al suo corpo, e lui si sentiva sempre più leggero.

I ricordi della sua vita, creatasi artificialmente e poi cessata con tale violenza svanivano nel profondo della sua anima, così falsa, ma così viva e pulsante.

Lui, nato dalla morte, l’aveva sempre temuta. Per questo, aveva sviluppato la capacità di allontanarla, di evitarla per sempre. Resurrección. Credeva che questo potere lo avrebbe tenuto per sempre lontano dai suoi artigli letali, implacabili distruttori della perfezione del suo essere. Ma, una volta condannato, mentre viveva la sua interminabile agonia aveva imparato ad apprezzarla, ad amarla, fino ad arrivare ad invocarla, a chiamarla disperatamente, veloce, veloce, veloce, come sua unica salvatrice, unica difesa, unica liberazione dal dolore lacerante che gli straziava il petto.

Ed ora che finalmente lei l’aveva preso, si era sentito svuotato da ogni cosa.

Era finito tutto…ma ora…cosa sarebbe accaduto ora?

Aveva pensato che la morte lo avrebbe divorato, avrebbe distrutto il suo ego, cancellato la sua essenza, e lui si sarebbe annullato in essa. Eppure, seppur immobile in un mondo vuoto, era ancora lì.

Si chiese se avesse sbagliato i suoi calcoli, se fosse davvero questo il suo destino, se fosse questo il destino di un Arrancar ucciso in battaglia. E nello stesso momento in cui si pose questa domanda, la risposta balenò nella sua mente: lui era un Arrancar.

La morte era  degli esseri umani; non sua. Lui aveva ragionato basandosi sulla stessa paura primordiale provata dalle migliaia di anime che avevano formato la sua; ma lui non si sarebbe mai potuto annullare in essa, poiché lui non era una sua vittima designata, bensì suo figlio e discepolo.

Aveva commesso un errore di valutazione. Come rimediare? Non poteva combattere contro qualcosa fuori dalla sua portata, e sconfiggerla, ma d’altronde non poteva neanche lasciarsi vincere da lei, e trovare una vera e propria pace eterna. Sapeva solo che non voleva restare lì, lì eternamente sospeso a metà fra il tempo e lo spazio. Non voleva; non voleva, non era possibile, non lui, non dopo tutto quel dolore, no!

Il suo essere si raccolse in quell’unica volontà, riducendosi ad un unico, fermo punto e poi esplose in un grido forte, tremendo, disperato, che aleggiò sinistro intorno a lui. Gridò, gridò e qualcosa lo strappo’ via: si sentì trascinare brutalmente. La paura lo colse all’improvviso. Il vuoto si fece pesante, reale, e non riuscì più a sostenerlo, venne sopraffatto, scaraventato via, e precipitò giù, giù, sempre più giù…perdendo i sensi quando, di colpo, tutto cessò.

 

Dopo un buio interminabile, schiuse gli occhi.

Era disteso su una superficie dura. Si trovava in un luogo molto luminoso, ma non riusciva a distinguerne i contorni. La luce gli faceva lacrimare gli occhi, fu costretto a chiuderli e riaprirli più volte. Un rumore ritmico inquietante  dentro il petto lo fece rabbrividire, ma mai quanto l’ombra nera e sfocata che gli comparve davanti di colpo.

“Ben svegliato,” ghignò, “Apollo-san”.

 

 

___

 

Wow…

Rieccomi qui! Anche io sono risorta, dalle mie ceneri di banale ff-writer, per offrirvi come regalo di Natale queste righe di introduzione ad una piccola fanfic dedicata al mio personaggio preferito, in assoluto, di Bleach: Szayel Apollo Grantz!*^*

Per intenderci, lui: http://www.endlesstune.com /szayel.jpg .

La scrivo soprattutto per placare il movimento dentro il mio petto: da quando l’ho visto in azione negli episodi di Bleach dal 160 in poi,  è stato un vero e proprio “colpo di fulmine”: non so perché, so solo che è terribilmente sexy… *^*;

Per cui, dopo aver letto della sua fine (capitolo 305), ho deciso di scrivere di lui a partire dal momento della sua morte. Anche se per lui ogni secondo della sua agonia equivaleva ad un secolo, in realtà le sue ferite l’hanno ucciso dopo pochi minuti. Ho perciò tenuto conto di questo fatto, nei capitoli successivi.

Un bacio e Buon Natale!

 

Junny*

 

  
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