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Autore: Mademoiselle Pas Change    25/12/2008    0 recensioni
Abbandonata dal suo ragazzo, Alice da giorni se ne sta sdraiata sul pavimento, assente. Non sa che il suo Massi non tornerà mai più.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Bonjour mon amour.
Con le finestre chiuse ignoravamo che ore fossero. Non sapevamo se fuori fosse giorno o notte, se ci fosse il sole o stesse nevicando. L’odore del caffè si mescolava con il mio Chanel n5 e il tuo tabacco. Prendevi le zollette di zucchero francesi e ne mettevi una, due, tre, quattro.
Mi faceva male dappertutto.
Con quei pochi soldi che eri riuscito a fottere ai tuoi, c’eravamo comprati un divano letto dall’Ikea. Tempo 2 giorni e s’era già sfondato.
Allora dormivamo per terra. Oppure stavamo svegli e consumavamo caffè in gran quantità.
Se avessi avuto uno specchio, probabilmente mi sarei trovata davanti ogni giorno con una donna sconvolta, con tanto di occhiaie e gli occhi spenti.
Conoscendomi, avrei urlato isterica.
E tu ti saresti messo a ridere. E mi avresti ricoperta di lividi. E mi avresti trovata più bella. E ci avresti goduto.

Da giorni non avevo più voglia nemmeno di alzarmi da terra. Non mangiavo praticamente nulla, forse avevo anche la febbre.
Non mi lamentavo, tu eri di buon umore, rischiavo di farti incazzare.
Non avevo ancora capito che semplicemente di me non te ne fregava più niente. Che avevi trovato qualcosa che ti faceva stare alla grande. Che presto, improvvisamente, non ti avrei più visto tornare.
Scambiavo quelle zollette di zucchero per amore.

Qualcuno bussò alla porta. Forte. Sembrava volesse buttarla giù.
-Ally, forza. Apri!
Mi sembrava di sognare. Quella era una voce del passato. Quella di un angelo.
-Ally, sono io. Mi apri?
Improvvisamente mi alzai, con improvvisa energia. Caddi per terra. Mi feci male alle ginocchia.
-Alice!
Raggiunsi la porta e la aprì.

-Quando se ne è andato?
Non avevo mai visto Torino. Fissando dalla finestra decisi che mi piaceva. Era grigia, s’intonava perfettamente alla mia pelle.
-Maledetto!
Magari con tutto quel mangiare presto avrei riacquistato presto la forza di andare fuori e scontrarmi con quella città.
Peccato che il mio corpo si rifiutava. Rimettevo tutto.
-Guarda come ti ha ridotta! Maledetto!
Il Maledetto eri tu. Chiaro.
-Oh Alice, adesso è tutto finito.

  
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