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Autore: Artemide5775    19/04/2015    1 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Chapter XXXIV - Sun






Erano passati diversi giorni e ora Victoria era tornata a vivere insieme alle cugine.

Ora riusciva a controllarsi, anche se non era affatto semplice.

La brama di sangue era troppa, ma stava cominciando a imparare.

Non aveva ancora rischiato di uccidere nessuno ed era un buon risultato per una neovampira.

Victoria quella mattina uscì presto per andare a lavoro. Indossò un giubbino con cappuccio per cercare di coprire più lembi di pelle possibili, soprattutto il viso perché gli occhi erano i più sensibili.

Era nuvoloso quel giorno, per sua fortuna.

I vampiri non bruciavano alla luce del sole come in molte leggende, però i raggi a contatto con la loro pelle li indebolivano molto. In più, i loro occhi erano ancora più sensibili ai raggi solari dei esseri umani.

Victoria arrivò presto in ufficio e si fermò per salutare alcuni suoi colleghi. Era bello conoscere tante persone simili a lei.

Molti di loro avevano una storia difficile alle spalle, altri invece non aveva neanche una storia e cercavano di crearsela.

Era difficile essere un essere sovrannaturale, ma in quei ultimi anni, Victoria era riuscita ad accettare quella parte di se stessa che aveva odiato.

Era ritornata a New Orleans con un cuore a pezzi e dei ricordi da cancellare, c'era quasi riuscita. Per un po'.

Però sua madre sparì e si trovò il cadavere, toccò successivamente ai suoi zii,  poi ci fu il segreto di famiglia da rivelare alle cugine e ora la sua trasformazione in essere succhiasangue.

Non era stato semplice, ma c'é la stava facendo. Più o meno.

-Buongiorno Tory!- la salutò allegramente Tobias mentre stampava alcuni fogli.

-Buongiorno a te, Toby-.

Victoria gli fece un gesto di saluto con la mano e si diresse verso l'ufficio che condivideva con Louis.

Una stanza non molto grande ma che dava su una vista mozzafiato. Si trovavano più o meno nel centro di New Orleans: il quartiere francese. Uno dei posti più belli al mondo.

La cosa che però preferiva di più era il fatto che potesse godersi quello spettacolo alla luce del sole.

Infatti, le finestre di tutta la struttura, erano molto più doppie in modo che qualunque essere sovrannaturale che lavorasse lì potesse non preoccuparsi dei raggi solari che avrebbero potuto infastidirli o danneggiarli in qualche modo.

Era l'unico posto in cui potesse gustarsi una vista alla luce del sole senza però indebolirsi e perciò essere assalita dalla fame.

Odiava la sua sete di sangue.

Ogni volta che le veniva fame era come se qualcuno si divertisse a tormentarla. Dolori atroci e una fame incontrollata la controllavano, anche se stava imparando a domarsi.

-Buongiorno!- la salutò allegramente Louis e le gli regalò un sorriso mentre ricambiava il saluto.

-Buongiorno a te-.

Posò le sue cose su una sedia libera e andò a sedersi dietro la sua scrivania bianca. Era abbastanza disordinata, ma più o meno riuscivi a ritrovare qualcosa, qualche volta.

-Qualche nuovo scoop?- chiese la bionda.

Lui annuí - Oh si.. Aaron dovrebbe averti mandato i file via e-mail- le disse.

Lei fece un cenno con la testa -Okay, controllo la posta-.

Lui continuò quello che stava facendo, cioè cercare dei documenti in alcuni cassetti.

Louis non sapeva che dirle, avrebbe voluto domandarle qualcosa, ma non sapeva bene cosa. Non sapeva molto su di lei, a dirla tutta, quasi niente. Giusto il minimo indispensabile.

-Uhm.. Come va con la trasformazione?- se ne uscì fuori.

Era davvero una base molto solida per una conversazione... Certamente!

Lei alzò la testa dallo schermo del computer e lo guardò.

Era serio?

Victoria, colta di sorpresa disse la cosa più banale possibile -bene-.

Con questo la conversazione avrebbe potuto sembrare essere già troncata, ma dopo qualche secondo, Louis decise di porre alla ragazza un'altra "fantastica" domanda.

-Come va con le tue cugine?-.

Già, era stato informato che le cugine di Victoria erano future novizie, ma a dirla tutta non sapeva altro su di loro, tranne l'aspetto e i nomi, che sbagliava e dimenticava continuamente.

Vicky lo guardò leggermente scocciata, non era una conversazione che intendeva intraprendere, ma decise comunque di rispondere. Solamente per educazione, si disse.

-Tutto bene, più o meno- rispose -sono un pochino strane, ma per fortuna non l'hanno presa malissimo. Ho visto reazioni peggiori-.

Louis annuì e Victoria ebbe la brillante idea di porre anche lei una domanda, era assurdo che lavorasse con una persona, ma che ci parlasse così raramente.

Le erano rare cerce situazioni, perché di solito si trovava abbastanza bene tra le persone e non faticava a parlare, come invece succedeva con Louis.

Infatti, ogni conversazione con lui era stata strana, ma anche molto piacevole.

-Come l'hanno presa, invece, i tuoi novizi?-.

Louis, piacevolmente sorpreso rispose subito -io non lo so, la maggior parte di loro proviene da famiglie che li hanno cresciuti con la consapevolezza di ciò che sarebbero diventati- le rivelò.

-da quando sono sotto la mia tutela, cioè da neanche un mese anche se li conosco da molto più tempo, si sono rivelati essere molto preparati. Ma sinceramente, non credo di riuscirli a capire, anche se vorrei-.

-Perché dici di non riuscirli a capire? Anche tu hai affrontato questa loro stessa fase di accettazione!- disse Vicky.

Louis si girò verso di lei incontrando il suo sguardo.

-I miei genitori erano delle persone spregievoli, i loro genitori invece sono delle persone ben messe in fatto di denaro e che ci tengono veramente a loro. Perciò hanno deciso di trasferirli prima, di farli stare con altri coetanei messi nella stessa situazione. Di prepararli, invece di strapparli alla loro vita normale e all'improvviso mandarli in una scuola sconosciuta.-

Victoria sentì lo stomaco ribaltarsi. A molti sarebbe sembrato che Louis fosse invidioso di loro e forse che li odiasse anche un po'. Ma lei riusciva a cogliere qualcosa di diverso, un odio profondo, vero, ma non per i suoi novizi.

Un odio profondo per i suoi genitori.

-Come erano i tuoi genitori?- gli chiese senza giri di parole.

Lo vide distogliere lo sguardo da lei e puntarlo a un angolo imprecisato della stanza. Si passò una mano fra i capelli castani, in modo alquanto nervoso.

Non lo aveva mia visto così, era la prima volta che Victoria riusciva a vedere qualcosa che andava oltre l'apparenza. Perché si, Louis non era il ragazzo spensierato, dolce e gentile che aveva conosciuto la prima volta.

Anche lui aveva un passato, forse anche meno roseo del suo, per quanto fosse possibile.
   
 
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