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Autore: white_chaos_dragon    19/04/2015    1 recensioni
Ciao a tutti, sono white_chaos_dragon e vi voglio dire in anticipo che la storia non centra nulla con la storia "Chi sono? Minato Hatake" di Samy87 e parlando della storia, beh parla del figlio di Kakashi che è il cugino di Naruto e in cui è sigillata la parte yin della volpe. Per il resto dovrete leggere se lo volete sapere. Non so cos'altro dire se non ringraziare tutti voi che leggerete.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Shisui Uchiha, Team 10, Team 7, Team 8
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Un dodicenne biondo con gli occhi celesti, carnagione abbronzata, tre baffi per guancia e con una maglia arancione e dei pantaloni blu era appena entrato in classe per l’ultima volta dato che era appena stato promosso a rango di Genin a seguito di una piccola avventura con il maestro Iruka e portava con orgoglio il coprifronte con il simbolo di Konoha, si trattava di Naruto Uzumaki.

Cercò rapido una persona in particolare e lo trovò: capelli argentei con un ciuffo rosso che gli copriva parzialmente l’occhio destro, occhi di un blu tendente al viola e una carnagione pallida intento come sempre a leggere qualcosa, mentre alcune ragazze se lo mangiavano con gli occhi nella completa indifferenza di lui, era Minato Hatake.

Lo raggiunse e si sedette accanto a lui.

"Ciao, Minato"

"Ciao, Naruto"rispose continuando a leggere con aria distratta.

"Perché mi viene da pensare che non mi abbia ascoltato?"chiese il biondo.

"Hai detto qualcosa?"chiese di rimando l’argenteo.

Il biondo decise di fare una domanda giusto per non pensare al fatto che l’Hatake non l’aveva ascoltato.

"Cosa leggi?"chiese.

"Il solito"rispose.

Quando Naruto stava per riprendere, il maestro Iruka entrò nella stanza.

"Bene, questo è l’ultimo giorno all’accademia, da oggi la pacchia è finita"

Confusione generale.

"Come sapete da oggi verrete divisi in gruppi da tre sotto la guida di un Jonin che vi verrà a prendere oggi"continuò.

A quel punto cominciò a dire quali erano le squadre finche…

"Il team 7 sarà composto da Uzumaki Naruto, Haruno Sakura e Uchiha Sasuke"invidia da parte della maggior parte delle ragazze per Sakura, felicità di quest’ultima per essere finita in squadra con Sasuke, un po’ meno per quanto riguarda Naruto, mentre quest’ultimo era felice per essere in squadra con Sakura, ma non per quanto riguarda Sasuke e non tardò a lamentarsene con il maestro.

"Naruto, le squadre vengono create per equilibrare i componenti, te sei in squadra con Sasuke per equilibrare la tua deficienza"

"E allora perché non mi avete messo in squadra con Minato, dopotutto ha voti migliori di Sasuke?"obiettò Naruto.

L’Hatake si grattò la nuca imbarazzato.

"Semplice, perché Minato serve in un'altra squadra"rispose.

L’Uzumaki abbassò il capo ormai arresosi.

"Continuiamo, il team 8 sarà composto da Hyuuga Hinata, Inuzuka Kiba e Aburame Shino, sempre se non ci sono obiezioni"disse ironico.

Hinata avrebbe preferito finire in squadra con Naruto, ma salutò lo stesso i due compagni di squadra.

"Il team 9 sarà composto da Hatake Minato, Senju Izuka e Wildfire Hina"

Quasi tutte le ragazze guardarono male le due componenti femminili del team.

"Il team 10 sarà composto da Nara Shikamaru, Akimici Choji e Yamanaka Ino"

Il pomeriggio arrivò presto con i leader dei team e dopo due ore dall’orario pattuito erano rimasti solo due team cioè il team 9 e il team 7.

Naruto stava sbuffando mentre Minato leggeva il solito libro di tecniche e una ragazza dai capelli rosa e dagli occhi verdi sbraitava lanciando maledizioni verso il loro maestro, Sakura Haruno.

Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi castani stava dando manforte alla rosa, Senju Izuka.

Un moro dagli occhi neri tipici del suo clan, ovvero il clan Uchiha, stava tranquillo e aspettava in silenzio lamentandosi mentalmente di avere due pazzoidi in squadra, avrebbe preferito avere in squadra due persone normali come Hina anche se era considerata il genio del clan.

La ragazza che mancava all’appello presentava dei capelli lilla e degli occhi castano chiaro, una carnagione chiara e stava semplicemente osservando la classe e soprattutto i membri del suo team.

Aveva già tentato di avvicinarsi al membro maschile del team senza molto successo dato che era praticamente sparito nel nulla e riapparso in classe.

La porta si aprì leggermente rivelando dei capelli argentei per poi mostrare a tutti un Jonin dall’aspetto singolare poiché aveva una maschera che gli copriva il volto e il coprifronte di traverso che gli mascherava l’occhio sinistro.

Appena entrò salutò e venne salutato dal figlio Minato con un cenno della mano.

"Bene, squadra 7 muovetevi. Ah, squadra 9 il vostro maestro dovrebbe arrivare tra poco"

Tale team tirò un sospiro di sollievo.

Dopo dieci minuti Izuka stava sbraitando lanciando maledizioni verso il maestro e si stava lamentando di una congiura con l’obbiettivo di farla impazzire altrimenti non l’avrebbero di sicuro messa in squadra con due sociopatici e un ritardatario come maestro.

Gli altri membri del team ebbero un unico pensiero.

'Come se ce ne fosse bisogno'

Dopo una ventina di minuti la porta si aprì ed entrò un ragazzo con degli occhi neri, moro e con una fisionomia simile a quella di Sasuke Uchiha.

Shisui Uchiha.

Esso guardò i membri del suo team dopodiché sospirò.

Gli aspettavano tre ninja da addestrare che erano davvero problematici.

Un genio che se somigliava al padre era egocentrico e fin troppo freddo, una ragazza che era molto vicina al livello di un genio e che proveniva da un clan pericoloso e una pazza scatenata nipote di una Sennin.

Davvero un trio particolare.

Shisui tirò un altro sospiro: si prospettava una lunga giornata.

Nel mentre che stava facendo queste considerazioni la Senju stava continuando a sbraitare contro l’Uchiha e l’Hatake stava osservando il maestro imitato dalla Wildfire.

"Andiamo"disse il Jonin.

Detto questo cominciò a dirigersi verso l’esterno dell’accademia seguito poco dopo dagli altri mentre Izuka sbraitava contro di loro ordinando di aspettarla.

Una volta che furono usciti dall’accademia si sedettero all’ombra di un albero e Shisui cominciò a parlare.

"Allora presentatevi: nome, hobby, sogni, cosa vi piace e cosa non vi piace e simili"

La prima fu Izuka con entusiasmo.

"Io sono Izuka Senju, la nipote di Tsunade, il mio hobby è stare in compagnia di Sakura o Ino, vorrei riuscire a superare la mia zietta, la cosa che mi piace di più è stare in compagnia e non mi piace stare in compagnia di due asociali>>

Un sospiro provenne da parte del maestro che si accinse ad osservare le reazioni degli altri due: Minato continuava a leggere dando l’impressione di non aver neanche sentito ciò che aveva detto la ragazza mentre Hina guardava la compagna di team con un sopracciglio inarcato.

"Prossimo. Hina sta a te"interruppe il Jonin.

Lei ci pensò un attimo su prima di rispondere.

"Mi chiamo Hina Wildfire, il mio hobby è allenarmi, voglio diventare la miglior del clan, non ci sono cose che mi piacciono particolarmente o che non mi piacciono"

"Prossimo"

"Mi chiamo Minato Hatake, il mio hobby è leggere e allenarmi, voglio uscire dall’ombra di mio padre e superarlo"

"Cosa ti piace e cosa non?"chiese.

"No comment"rispose senza scattare gli occhi dal libro.

Si, decisamente una lunga giornata.

"Bene. Comunque non siete ancora dei Genin"Lanciò l’esca il Jonin.

L’unica che ci cascò fu Izuka che si lamentò un’altra volta di un complotto.

Mentre gli altri due mantennero un certo sangue freddo.

"E che cosa dovremmo fare per diventarlo"chiese Minato.

"Dovrete superare una semplicissima prova pratica, nulla di che, ma lo saprete domani. Vi conviene prepararvi al meglio"disse l’Uchiha calmo"E ora scusatemi, ma devo andare. Ciao. Domani presentatevi alle sei nel campo n.12 e vi do un consiglio non mangiate"aggiunse sparendo.

Minato ricominciò a leggere ostentando calma e nel mentre stava pensando al loro maestro, Shisui Uchiha.

Ex capitano di una squadra assassina e uno degli ultimi tre Uchiha ancora in vita ovvero Sasuke, lui e Itachi lo sterminatore del clan nonché Nukenin di fama internazionale.

Un sospiro uscì dalle sue labbra mentre si rialzava dirigendosi verso casa facendo un cenno alle compagne di team che lo salutarono a loro volta prima di dirigersi verso la rispettiva casa.

Appena arrivato a casa Minato, mentre aspettava il ritorno del ritardatario padre, decise di allenarsi nella tecnica che stava cercando di ricreare.

Si mise davanti ad un manichino e cominciò ad accumulare il chakra nella mano destra che venne pervaso da fulmini e da alcune lame di vento scattando verso il manichino.

Quest’ultimo venne centrato in pieno, ma la tecnica non sortì altro effetto se non uno spreco di chakra e un lievissimo taglio nel manichino.

Ancora non andava.

Riprovò altre volte, ma il risultato non cambiò di molto tranne per il fatto che il taglio era sensibilmente più grande anche se non era a livelli minimamente accettabili.

Dopo una decina di tentativi sentì il padre che stava tornando a casa e tornò dentro casa ad aspettarlo lasciando il manichino da solo quando questi venne attraversato da una scarica elettrica.

"Allora, quando mi mostrerai la tua tecnica?"chiese il padre.

"Quando sarà ultimata"rispose il ragazzo.

"Lo sai vero che il chakra dell’elemento vento annulla quello dell’elemento fulmine?"

"Si"

"E come pensi di fare con la tua mossa che usa entrambi?"

Un sorriso occupò il volto di Minato.

"Lo vedrai. Comunque come ti sembra la squadra di mio cugino?"chiese poi.

"Non lo so ancora, ma si prospetta interessante da addestrare, sempre se supereranno la prova in caso contrario torneranno dritti in accademia"

Minato tirò un sospiro denso di nervosismo.

"Chi è il tuo maestro?"chiese il Jonin.

"Shisui Uchiha"

"Gli dovrò parlare riguardo tu sai cosa"

"Non fino a che non diventerò suo allievo. Non vorrei che tu gli facessi pressioni"

"Va bene, va bene. Rilassati"disse il padre in gesto di resa.

 Il figlio chiuse un attimo gli occhi dopodiché padre e figlio si prepararono a mangiare.

Invece nella casa del capoclan dei Wildfire, Hina era appena stata sottoposta ad un interrogatorio in piena regola dalla madre che voleva sapere nome, clan, carattere e aspetto dei compagni di squadra e del capogruppo e il padre osservava la scena con un sorrisetto divertito.

"Vedi di non bocciare al test, altrimenti che figura ci facciamo con il clan?"chiese il padre.

La ragazza lo guardò dritto negli occhi e rispose con un’invidiabile calma e una certa sicurezza.

"Non lo farò>>

"Rendici orgogliosi"dichiarò infine il padre con un sorriso calmo.

La madre sorrise anch’essa e abbracciò la figlia.

"Buona fortuna, piccola mia"disse.

A casa Senju, Izuka stava parlando con la zia che era curiosa più o meno come la madre di Hina, ma con una certa discrezione in meno e faceva domande nettamente più personali e imbarazzanti.

Finché non giunse un’altra domanda.

"Comunque, che cosa sai sulla prova di domani?"

"Devo essere li alle sei e non devo mangiare, perché?"

"Se osa solo bocciarti…"

"Su zia, non boccerò"disse Izuka fingendosi sicura.

Detto questo anche loro si accinsero a cenare dopodiché si cambiò e andò a letto come fecero anche i suoi compagni di team.

Tuttavia prima di andare a letto Minato decise di farsi un bagno per togliersi di dosso il sudore e una volta che si fu levato la maglia osservò un attimo il segno sullo stomaco che ben pochi si potevano “vantare” di possedere.

Anzi solo due per la verità ovvero lui e il cugino.

Una volta finito si coricò anche lui in attesa del test del giorno successivo.

Invece nell’appartamento dei due Uchiha i due cugini stavano chiacchierando della squadra del minore.

"Allora, come sono i tuoi compagni di squadra?"chiese il maggiore.

"Una testa quadra e una noiosa, la tua?"

"Non li ho ancora inquadrati. Comunque ti converrebbe andare a dormire, il test di domani con il Maestro Kakashi non sarà per nulla facile"affermò Shisui.

Subito dopo i due andarono nelle rispettive stanze.

Il giorno successivo il team 9 era arrivato in anticipo e alle 6 in punto arrivò anche il maestro che guardò soddisfatto il giovane Hatake poiché non aveva ereditato il vizio di arrivare in ritardo del padre.

"Bando alle ciance iniziamo subito. La prova consiste nel sottrarmi questo campanellino entro l’una. Se non ce la farete riproverete nel pomeriggio e chi non ce la farà tornerà dritto in accademia. La prova inizia ora>>

"Ma è uno solo per cui…"interruppe Izuka.

"Solo uno di noi non tornerà in accademia"dedusse Hina mentre Minato guardava dubbioso il maestro.

Senza il minimo indugio Hina lanciò una bomba fumogena permettendo loro di nascondersi sennonché, una volta che le due compagne di team si furono nascoste, Minato attaccò direttamente il Jonin bloccandolo in uno scontro a base di arti marziali venendo battuto dal Jonin diversi minuti dopo.

Prima che l’Uchiha potesse soltanto pensare di aver vinto, l’avversario scomparve in uno sbuffo di fumo rivelandosi per la copia che era.

L’originale era nascosto nella foresta, fra gli alberi, a studiare l’avversario.

Senza indugio alcuno creò due copie tramite la ‘Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo’ e si preparò ad una strategia che aveva pensato con Naruto.

Shisui si guardava intorno aspettandosi un attacco che non tardò ad arrivare.

Uno shuriken gigante venne lanciato dalla foresta e l’Uchiha lo schivò senza problemi per poi accorgersi di un altro shuriken nascosto nell’ombra del primo.

Fu schivato anche quello, ma entrambe le armi si trasformarono nelle copie dell’Hatake per poi assalire il moro prima che questi eliminasse entrambe le copie.

Un suono stridulo simile al verso di migliaia di falchi partì dal folto della foresta intorno al campo d’allenamento mentre l’argenteo correva verso il Jonin con la mano destra pervasa di fulmini e da alcune lame di vento.

Shisui fu abbastanza sorpreso dalla tecnica che assomigliava al ‘Chidori’ di Kakashi, ma nonostante ciò schivò il colpo con una certa facilità mentre la mano del Genin attraversò parte del tronco di un albero che venne colpito dalle lame di vento dell’attacco.

Senza la minima esitazione intervenne anche Hina che attaccò con la specialità del suo clan.

<<’Arte del fuoco: Tecnica della fiamma ardente’>>detto questo lanciò una fiammata dalla bocca che venne schivata dall’avversario.

L’Uchiha era internamente stupito dalle capacità dei due allievi che, seppur in giovane età, sapevano già usare le alterazioni della natura del chakra.

Poiché si era distratto si accorse in ritardo della mancanza dell’ultima Genin che lo attaccò con diversi kunai con delle carte-bomba.

Senza esitazione le schivò tutte e si ritrovò circondato da decine di copie dell’argenteo.

I tre avversari erano già spariti sfruttando i cloni come diversivo e quest’ultimi saltarono addosso al Jonin che utilizzò la ‘Tecnica della sostituzione’ per evitare l’assalto delle copie.

I Genin si ritrovarono nella foresta consci di non poter battere l’avversario da soli.

Così prepararono un piano e quando mancava poco alla fine del tempo si giocarono il tutto per tutto.

Minato utilizzò quasi tutto il suo chakra per circondare l’avversario, che aveva precedentemente sconfitto le copie, di un centinaio di esse mentre sia Hina che Izuka si trasformarono nell’argenteo e subito dopo si mescolarono tra le varie copie.

 Minato si fermò a riposare un attimo per il grosso consumo di chakra e le copie, comprese Hina e Izuka, assalirono il Jonin.

Questo fu abbastanza sorpreso della quantità di chakra, ma non si lasciò certamente intimidire.

Ma si sorprese quando vide una copia che lanciò molti kunai esplosivi e un’altra comporre dei sigilli per una tecnica dell’elemento fuoco.

<<’Arte del fuoco: Tecnica della palla di fuoco suprema’>>recitò prima di scagliare una palla di fuoco verso l’Uchiha che schivò entrambi gli attacchi per poi venir attaccato dai cloni dell’argenteo che contrastò facendoli svanire con una tecnica di fuoco che colpì anche i due cloni che lo avevano attaccato che si rivelarono per i due membri femminili mentre tutte le copie sparirono.

Le due ragazze presentavano delle ustioni di poco conto poiché il Jonin si era trattenuto tuttavia ciò non significò che loro avessero potuto vincere così facilmente.

Una voce sibilante e antica come se provenisse da una grotta intervenne nella mente dell’Hatake.

<<Dammi il controllo. Non sei abbastanza forte per vincere. Io posso. Con me potrai fare tutto, saremo invincibile. Lasciami il controllo. ORA!!!>>esclamò la voce.

‘Sta zitto. Non ho bisogno del tuo potere. E scordati che ti dia il controllo. Mai e poi mai’ rispose mentalmente alla voce che sospirò.

<<Se non mi lasci uscire perderai e dovrai tornare all’accademia. Vuoi davvero questo?>>

‘No. Tuttavia non ti darò il controllo. Mai’

<<Se potessi uscire…>>

‘Ma non puoi, quindi stai zitto’

A quel punto sentì un ringhio proveniente dalla sua mente mentre recuperava il chakra precedentemente usato.

Subito dopo cercò con lo sguardo l’Uchiha e lo trovò vicino alle due compagne di team che erano bloccate.

Una volta accurato ciò prese due kunai che osservò un secondo prima di immettervi del chakra in ognuno di essi.

Il kunai della mano sinistra era pervaso da un chakra molto affilato mentre quello della mano sinistra era pervaso da fulmini.

Subito dopo lanciò entrambi i kunai verso l’avversario che le schivò prima di venir attaccato direttamente dal Genin in uno scontro a base di arti marziali.

Dopo un po’ di tempo riuscì a battere il Genin che raggiunse le altre due compagne a terra mentre il tempo era ormai finito.

"Il tempo è scaduto… Tuttavia siete promossi lo stesso"disse sorridendo l’Uchiha mentre i tre tiravano un sospiro di sollievo" Domani mattina venite in questo campo alle sei e inizieremo l’allenamento mentre il pomeriggio ritireremo la vostra prima missione"

Detto questo li congedò tornando verso il suo appartamento prima di trovarsi davanti il padre di uno dei suoi allievi, Hatake Kakashi.

"Tranquillo, ora è ufficialmente un Genin"

"Lo so. Tuttavia non è di questo che volevo parlarti. Riguarda mio figlio"

"Ovvero?"chiese prima di sentire una frase che lo sorprese e in parte lo sconvolse.

   
 
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