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Autore: fleacartasi    26/12/2008    4 recensioni
Rimasero in silenzio per quella che sembrò un'eternità, sotto lo sguardo divertito della madre, finché Lily annunciò di aver trovato il cioccolatino perfetto.
“Anche io l'ho trovato, Lil, era ora!”
A quel punto Catherine scosse il capo, preparandosi al peggio.
Come previsto, entrambe afferrarono nello stesso momento l'unico cioccolatino a forma di stella.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Ecco una breve one-shot su Lily e Petunia. Mi piaceva l'idea del contrasto tra l'allegria del periodo natalizio e la malinconia e tristezza che caratterizzano il loro rapporto... Quindi siete avvertiti, non è esattamente un inno alla gioia XD
Buona lettura, in ogni caso!

_ Flea _


* * *


Chocolate”







Manchester, 20 dicembre 1968.


E' arrivato, è arrivato!”
Il grido della bambina riecheggiò nel piccolo salotto. Sotto l'albero di Natale, grondante di palline e luci colorate, era deposta una scatola.
“Dai Tuney, muoviti” Lily lasciò cadere la cartella sul pavimento, senza neanche curarsi di togliere il cappotto e la sciarpa.
“Finalmente!” Esclamò Petunia, raggiungendo la sorella. “Pensavo che lo zio si fosse dimenticato di noi...”
Entrambe avevano i capelli spettinati e i pantaloni di velluto bagnati di neve.
“Insomma, non potreste almeno svestirvi? Il vostro regalo non va da nessuna parte” Catherine Evans entrò nella stanza, le mani posate sui fianchi e un'espressione severa sui bei tratti del viso.
“Guarda, è pienissima!” Esclamò Petunia, senza dar segno di aver sentito la madre.
“Fammi guardare, fammi guardare!”
Ogni anno un lontano zio del padre inviava loro un pacco pieno di dolci, atteso con grande trepidazione dalle bambine.
Rovesciarono la confezione, e decine di tavolette e cioccolatini si sparsero sul tappeto.
“Come sono belli” Disse Petunia, osservandoli con aria sognante. “E devono anche essere buoni”
“Voglio assaggiarne uno per ogni tipo” Aggiunse Lily, entusiasta.
“Non ci pensate neanche” Intervenne subito Catherine. “Tra poco è ora di cena, vi rovinerete l'appetito”
“Ma mamma!”
La donna sospirò: quei due demoni sapevano bene che non avrebbe resistito a lungo di fronte a quelle espressioni lacrimevoli. “D'accordo” Rispose infine. “Ma potete prenderne solo uno, va bene? E togliete quelle giacche, non voglio più ripeterlo!”
Le bambine annuirono, felici per quella piccola vittoria, e si affrettarono a liberarsi degli indumenti.


* * *


Sono così indecisa”
“Io anche...Sono davvero
troppi
Da ormai dieci minuti, Lily e Petunia erano sdraiate sul pavimento. Avevano disposto i diversi tipi di cioccolatini in file ordinate, e li studiavano con aria meditabonda.
“Quelle sono carine” Osservò la sorella minore, indicando delle mezzelune avvolte in alluminio verde.
“E anche queste” Ribatté la maggiore, facendo rotolare davanti a sé una grossa pralina fondente.
Rimasero in silenzio per quella che sembrò un'eternità, sotto lo sguardo divertito della madre, finché Lily annunciò di aver trovato il cioccolatino perfetto.
“Anche io l'ho trovato, Lil, era ora!”
A quel punto Catherine scosse il capo, preparandosi al peggio.
Come previsto, entrambe afferrarono nello stesso momento l'unico cioccolatino a forma di stella.
“Oh” Sussurrò Petunia, fissando le dita della sorella che toccavano le sue.
“Oh” Ripeté Lily, senza muoversi.
“Dai, prendine un altro, l'ho visto prima io”
“Non è vero, l'ho visto prima io”
“Non è vero!”
“Prima io, non dire bugie”
“La bugiarda sei tu, Lily” Esclamò Petunia, le guance che iniziavano a tingersi di rosso per l'indignazione.
“Lascia andare il mio cioccolatino, Tuney” Le ordinò l'altra. “Prendine un altro”
“Perché non lo fai tu? Io voglio
questo!”
“Bambine, vi sembra il caso di litigare per un cioccolatino?” Intervenne Catherine, cercando di calmarle.
“Mamma, dille qualcosa” Disse Petunia, decisa a non lasciar vincere la sorella. “E' una stupida ed è bugiarda”
“Petunia, non parlare così a tua sorella” La rimproverò la madre.
“Hai sentito cosa mi dice mamma? E' cattiva...E io non sono bugiarda” Si difese Lily, stringendo ancora di più la presa sulla piccola stella.
“E invece lo sei, sei solo una bugiarda e ti odio” Sibilò Petunia, con freddezza.
Io non sono una bugiarda!Gridò Lily, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
Mentre pronunciava quelle parole, una piccola scintilla si accese in mezzo alle dita delle due bambine, ancora a contatto.
Petunia urlò, ritirando la mano con uno scatto. “Mi hai bruciato!” La accusò, scoppiando a piangere. “Mi hai bruciato la mano!”
Catherine si inginocchiò accanto a lei, cercando di calmarla. “Tuney, avanti, non è nulla”
“Guarda, mamma, mi ha fatto male...Vedi? Mi brucia così tanto!”
“Non può averti bruciato, lo capisci? E' impossibile”
“Esatto, è impossibile” Lily annuì, incrociando le braccia.
“E invece lo ha fatto apposta, voleva rubare la mia stella”
“Non è vero, la stella è mia”
“Non è tua, me l'hai rubata!”
“Smettetela, tutte e due” Intimò loro la donna, alzando la voce. “La prenderò io, e stasera non mangerete neanche una briciola di dolce. Dovete imparare ad andare d'accordo, mi sono spiegata? Forza, Lily, dammela”
Lily osservò la stella, proprio al centro del suo palmo. Poi alzò lo sguardo, incontrando gli occhi arrossati della sorella.
Petunia, dopo essersi assicurata che la madre non la stesse osservando, mosse silenziosamente le labbra.
Ti odio.
“Lily, avanti” La esortò Catherine, alzandosi.
“Ti odio anche io Tuney, ti odierò per sempre!” Esclamò Lily, con rabbia, prima di scartare il cioccolatino con un movimento veloce e infilarselo in bocca.
L'ultima cosa che vide, prima di fuggire lontano dalla madre, fu la smorfia sul viso di Petunia.


* * *


Little Whinging, 25 dicembre 1979.


Ciao, Tuney”
“Cosa ci fai qui?” Petunia Dursley arricciò le labbra, infastidita.
Lily ignorò il tono duro della sorella, e sorrise. Era avvolta in un lungo mantello verde, e aveva i capelli raccolti in una treccia disordinata. “Questo è per te...Per Natale” Spiegò, dolcemente, prima di porle una scatolina.
“Grazie” Rispose Petunia, mettendo il regalo nella tasca della vestaglia senza nemmeno guardarlo.
“Non lo apri?”
“Come vuoi” Ribatté, scrollando le spalle. Riprese il pacchetto, strappando la carta dorata senza la minima cura e aprendo il coperchio. Rovesciò la scatola, e un cioccolatino a forma di stella le cadde sul palmo. Sollevò gli occhi, fissando Lily con un'espressione indecifrabile.
“Ti ricordi?” Lily si avvicinò di un passo, ma l'altra si ritrasse, come se temesse di scottarsi. “Non ho mai dimenticato quel giorno. Mi dispiace, non volevo rubarti quel cioccolatino”
“Ormai non ha più importanza”
“Potrai perdonarmi? Io... Non ho scelto di essere una strega” Quando una folata di vento gelido spazzò il prato, la ragazza rabbrividì. “Ti prego, Tuney, sei sempre mia sorella”
“Io mi chiamo
PetuniaGettò a terra il cioccolatino, con un gesto stizzito. “E tu non sei mia sorella. Sei solo una spostata... E l'ho capito da quel giorno, da quando mi hai fatto male per tenerti il tuo stupido dolce!” La sua voce, da semplice sussurro, si era trasformata in un grido stridulo.
“Non l'ho fatto apposta, non l'avrei mai fatto” Esclamò Lily, lottando per trattenere le lacrime. “Non riuscivo a controllare la magia, te l'ho spiegato...”
“Credi davvero che sia così stupida? L'hai fatto apposta, e lo sappiamo entrambe” Si strinse la vestaglia addosso, cercando di scaldarsi. “E ora vattene, prima che esca Vernon e ti veda qui”
“Ti ho cercato tante volte, perché vuoi escludermi dalla tua vita? Sono passati otto anni da quando sono andata a Hogwarts...
Otto anni, e non hai mai risposto alle mie lettere. Non sei mai venuta ad aspettarmi a King's Cross, e non mi hai più parlato. Non mi hai neanche detto che ti saresti sposata! Perché fingi che non esista? Nulla è cambiato, siamo sempre Tuney e Lil!”
“Ti sbagli. E' cambiato tutto,
tuttoPetunia cercò di chiudere la porta della villetta, ma la sorella la bloccò.
“Sono incinta” Disse, portando istintivamente una mano all'altezza del ventre. “Io e James aspettiamo un bambino... Non vorresti conoscere tuo nipote?”
“No” Rispose, seccamente. “Non è mio nipote, è solo un bastardo. Un bastardo figlio di due pazzi”
“Come puoi parlare così? Fammi entrare...” Lily si aggrappò alla maniglia, come se fosse sul punto di svenire.
“Entrare?” Ripeté Petunia. “Tu qui non metterai mai piede, né tu né nessuno della tua famiglia. E ora sparisci, devo andare a vestirmi”
“Aspetta, non puoi trattarmi in questo modo...Aspetta!”
Senza dare segno di averla sentita, Petunia sbatté con forza la porta e la chiuse a chiave.
Lily si accasciò a terra, davanti all'ingresso, chiudendo gli occhi. “Buon Natale, Tuney” Bisbigliò, prima di iniziare a piangere.


* * *



NB. Forse la Lily di quest'ultima parte è un po' OOC. L'ho sempre immaginata come una persona molto forte, e soprattutto decisa a tagliare i ponti con la sorella tanto quanto Petunia stessa... Diciamo che ho voluto descrivere un suo momento di debolezza.




  
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