Insieme, io e te
Tu, prima di tutto
“Felicity,
dovresti andare a casa” quella frase aveva distolto la sua attenzione dal
documento che stava rileggendo per l’ennesima volta, la concentrazione era
molto scarsa quel giorno.
“Scusa Oliver perché? Chiese
lei guardandolo dritto in quegli occhi così azzurri che avevano sofferto tanto
ma che adesso era più sereni.
“Hai una pessima cera, sei così pallida” Oliver si era sempre preoccupato per lei, ma
da quando stavano insieme la sua preoccupazione era anche aumentata, non gli
sfuggiva niente, ormai la conosceva bene, semplicemente
era un pezzo di lui.
“Oliver, io sto benissimo”
effettivamente non stava per niente bene, ma doveva mentirgli a fin di bene.
“Non mentirmi Felicity” rispose Oliver, con lo sguardo serio e accigliato
che solo lui sapeva avere.
“Non posso andare a casa!
Caro il mio CEO dimentichi forse che oggi hai l’incontro con Miss Margaret Spencer figlia del presidente delle Specencer Industries?”Da quando
Oliver aveva ripreso l’azienda di famiglia, che era tornata ad essere la Queen Cosolidated, lei aveva mantenuto il posto di
vice-presidente precedentemente affidatole da Ray.
“Felicity,
ce la posso fare.” certo che poteva farcela, lei non avrebbe mai dubitato di
lui, si fidava ciecamente, lo aveva
sempre fatto.
“Va bene, vado a casa
perché non mi sento davvero bene, ma mi permetti di farti alcune
raccomandazioni?”
“Non saresti tu altrimenti”
sorrise lui, mentre Felicity cominciava ad alzarsi
dalla sua postazione e sistemava le sue cose:
“Allora, sicuramente non
ricordi l’ultima volta che abbiamo visto quella donna, quindi non ricorderai
come ti mangiava con gli occhi, per
il bene della tua azienda ti dico di parlare solo di affari con lei, è un
serpente velenoso a tutti gli effetti” quella era la parte che cercava di
mostrare il meno possibile, si, non le
piaceva dimostrare che era gelosa. Oliver si avvicinò a Felicity
e poggiò la sua fronte su quella di lei:
“Solo affari, tranquilla.
Tu pensa a riposare, io più tardi verrò a trovarti”
“Mister Queen, ora devo proprio andare, prima che
dica cosa di cui possa pentirmi come faccio di solito”
“Ti accompagna a casa Dig, io torno a lavoro” disse Oliver baciandole la tempia e
tornando nel suo ufficio.
***
“Sei silenziosa Felicity, ed è una cosa parecchio strana per te” da quando
era andata via da lavoro non diceva una
parola, non era da Felicity.
“Scusa Dig,
ma sono un po’ sovrappensiero”
“Oliver?” era così palese che spesso e volentieri
pensasse a lui?
“Esattamente”
“E fammi indovinare, riguarda
il suo incontro di lavoro con una certa Margaret Spencer?”
“John, io ho così tanta fiducia in lui, ma quella donna è davvero viscida,
un serpente velenoso è meno viscido di lei” la faccia corrucciata di Felicity fece sorridere John che la guardava dallo
specchietto retrovisore, era così
naturale, luminosa
“Credo che a Oliver non
interessino le avances di una ricca donna”
“Non sono preoccupata delle
sue avances. Lei è un viscido serpente
dalle gambe perfette, cosa un po’ strana considerando che i serpenti non hanno
le gambe, però è così!”
“Felicity,
ho capito il concetto” rispose sorridendo Diggle
“E se stai pensando che
sono gelosa, non lo pensare minimamente”
“Non lo stavo pensando” e
invece si che lo pensava, John Diggle quando qualcosa
riguardava Oliver e Felicity la capiva perfettamente, li aveva visti diventare una coppia a poco a poco, soffrire l’uno per l’altra e viceversa.
“Dig,
sei un bugiardo! Comunque quella donna oggi sarà entusiasta di non vedermi lì
con Oliver, sarà libera di agguantare la sua preda senza nessuno intorno” poi
dopo una piccola pausa riprese “questa similitudine con il serpente è davvero
pessima, e anche disgustosa”
“Non hai nulla da temere Felicity, Oliver
vuole solo te al suo fianco”
“Grazie mille John” era un
amico indispensabile per lei, c’era sempre e ci sarebbe sempre stato
***
Oliver aspettava Margaret
Spencer nel suo ufficio, era con mezz’ ora di ritardo, e pensare che il
ritardatario di solito era sempre lui. Dopo altri dieci minuti di attesa le
porte dell’ ascensore si aprirono e ne uscì una donna dal fisico perfetto,
lunghi capelli rossi e profondi occhi nocciola: Margaret.
“Oliver, che piacere
vederti” esordì lei non appena Oliver le andò in contro per accoglierla
“Margaret, vieni accomodati
nel mio ufficio” la donna lo seguì e si
accomodò proprio difronte a lui, mentre continuava a guardarsi intorno
“Dov’è la ragazza con gli
occhiali?” chiese ad un certo punto, richiamando l’attenzione di Oliver.
“Felicity
non c’è oggi, ma passiamo al vero motivo per cui siamo qui, gli investimenti
che le Spencer Industries vogliono fare sulla Queen Consolidated” era solo per lavoro che lui e quella donna
era lì, non avevano nulla di cui parlare altrimenti.
“Sul settore di Scienze
Applicate, e se quest’ affare va in porto, ci vedremo molto spesso”
“Ci sono ancora molte cose
da definire, Margaret”
“Certo, hai ragione. Già ci
vedo una squadra affiatata” annuì poco convinto, perché la sua partner era una
altra, la donna che amava, che riconosceva solo dal rumore dei suoi tacchi
alti, dal suo intenso profumo di viola, che balbettava a volte frasi sconnesse,
e che lo conosceva meglio di chiunque altro, la persona che voleva accanto nel
lavoro, come Arrow, e nella vita era
semplicemente Felicity
“Vedremo”
“Potresti non avere più
bisogno di Felicity quando lavoreremo insieme” parole sbagliate, troppo.
“Lei è indispensabile, avrò sempre bisogno di lei”
“Davvero?”
“Certo” doveva mantenersi
calmo, avere un certo autocontrollo.
“E posso dirti un’altra
cosa?”
“Se si tratta di lavoro”
“Potremmo continuare questa
conversazione, stasera a cena, io e te” Oliver con uno sguardo indecifrabile
rispose “Credo che questo non sia possibile, la mia fidanzata, Felicity non sarebbe
d’accordo.” E la faccia di Margaret valeva più di mille parole.
***
Appena il campanello suonò Felicity si precipitò ad aprire, già sapeva che era lui.
“Ciao Oliver” disse lei
abbracciando
“Ciao, come stai?”
“Un po’ di febbre, secondo
me dovuta anche alla stanchezza” rispose lei accomodandosi sul divano e lui
proprio accanto a lei.
“Ti ho portato del gelato
alla menta, il tuo preferito” Felicity sorrise. Lui, lei e il gelato alla menta,
proprio quello che ci voleva per sentirsi meglio.
“Grazie, sai sempre come
tirarmi su”
“Sai, mi sei mancata oggi”
“Devi esserti annoiato
molto senza me che parlavo da sola”
“Mancava tutto di te” lei sorrise e gli strinse la mano.
“Ma dimmi come è andato il
tuo incontro con Margaret Spencer, o come la chiamo io il viscido serpente
dalle gambe perfette? E non dire che i serpenti con hanno le gambe, sono
abbastanza intelligente da sapere che i serpenti non hanno le gambe ma nel suo
caso…”
“Felicity”
la interruppe Oliver, altrimenti avrebbe continuato all’ infinito “è andato
tutto bene”
“Mister Queen, devi dirmi
qualcosa?” chiese sfiorando il suo naso con quello di Oliver
“Mi ha chiesto di te”
“Oh, non sapevo di
interessare a quella donna, credevo che la sua preda fossi tu”
“In realtà voleva che ti
licenziassi” più cristallino di così, non poteva essere
“Non lo farai vero? E non te lo chiedo per la posizione che
occupo nella tua vita, ma perché sai svolgo costantemente il mio lavoro,
entrambi i miei lavori a dire il vero, e non prendo mai le ferie...”
Oliver le poggiò le mani
sulle spalle: “Felicity, respira. Non ti licenzierò
mai.”
“Si, scusa. E ci ha provato
con te, vero?”
“Mi ha invitato a cena” Oliver sarebbe rimasto di nuovo solo con
Margaret? Non poteva crederci.
“E…”
“Ho
risposto che la mia fidanzata Felicity, non sarebbe
stata d’accordo”
“Ma se
proprio ci tenevi” scherzò lei
“Preferisco
di no”
Felicity si sistemò meglio sul divano e lo guardò
dritto negli occhi: “Però pensa, saresti andato in un ristorante chic, con una
donna super-chic, che somiglia a un serpente, ma super-chic, e poi
probabilmente, avreste bevuto un
Cabernet del 1962. Invece sei con una donna che di super-chic non ha nulla e
che sta mangiando il gelato alla menta, sicuro della scelta? Io approvo la scelta!”
“Sicurissimo
Miss Smoak, questo
è il posto giusto” Felicity si avvicinò e lo
baciò delicatamente.
“Mi fa
piacere”
“Sceglierò sempre te” si, non l’avrebbe
più messa da parte per nessuna cosa al mondo.
Note dell’ autrice: eccomi
per la prima volta in questo fandom! Finalmente mi
sono decisa a scrivere qualcosa su questa meravigliosa coppia, che
semplicemente adoro! Sono certa che Oliver e Felicity
avranno il loro lieto fine, se lo meritano e spero che questa prima one-shot di questa raccolta vi sia piaciuta <3
Saku <3