che bello è starsene sul divano, d'estate, a guardare la TV con il gelato? È meravigliosamente bello. Peccato che io, con la mia solita sfiga, non lo posso fare. Perchè ho dei genitori che copulano molto e che mi dovevano fare un fratellino che adesso ha 11 mesi. Non bastava una rompiscatole in migniatura di 14 anni, no, anche un bambolotto che piange 27 ore su 25 al giorno. Non fraintendetemi, io amo i bambini, ma così no.

Comunque, tornando a noi. Stavo cullando tranquillamente il piccolo Tommy tra le mie braccia, Cathy, la rompiscatole, era di sopra che parlava al telefono con le sue presunte amiche, e i miei genitori erano via per lavoro, come sempre. Loro decidevano di fare figli per poi lasciarli a me, un ragazza di 19 che usciva , beveva, fumava e scopava a gogo.

Il campanello suonò. “chi cazzo è adesso”. Si, la mia finezza era il top.

Andai ad aprire e un ragazzo alias diogreco mi si parò davanti. Mi assicurai di avere ancora Tommy tra le braccia e per fortuna era così.

“immagino che non sia tu la ragazzina a cui devo fare ripetizioni di storia.” disse. Sono venuta grazie solo alla voce. oh. “no, ma se ti va puoi farmi fare ripetizioni di anatomia.” e sorrisi maliziosa. Lui rise, “volentieri” disse squadrandomi dalla testa ai piedi. E lo so, so figa tesoro mio.

Tommy cominciò a piangere e io sbuffai. Aveva fame. “cerchi Cathy?” chiesi. “si”. “Cath, c'è il tuo tutor di storia” urlai per le scale e sentii un misero “arrivo” come risposta. Feci accomodare mister muscolo in cucina , mentre scaldavo il latte di Tommy. Appena fu pronto glielo diedi, ero esperta ormai di queste cose. Sembravo una mamma single. Rido.

In tutto questo mister muscolo continuava a guardarmi con un sorrisino. “se ti chiedessi di uscire?” dritto al sodo il ragazzo. “non so niente di te.” risposi. “mi chiamo Zayn Malik. Ho 20 anni, sono di Bradford e faccio ripetizioni.” “interessante, io sono Roxie Evans, ho 19 anni, sono di Londra e non faccio niente.” lui rise. Che bella risata. Cathy arrivò dopo un millennio, così li lasciai in cucina per andare in salotto e cercare di addormentare Tommy. Era un'impresa. Ci rinunciai e lo feci giocare.

Lo misi per terra e lui gattonò via, ma lo presi in tempo e lo gira di pancia cominciando a fargli le pernacchie che lo facevano ridere. Amavo sentirlo ridere, e poi la sua risata era contagiosa. Alzai lo sguardo e vidi Zayn sorridere guardandoci. Venne verso di noi e si accucciò per terra vicino a Tommy.
***

Era passata un giorno da quando il tutor sexy di mia sorella se n'era andato, io ero riuscita ad addormentare Tommy e Cathy dormiva.

Mi trovavo sul giardino di casa nostra in costume sul bordo piscina a prendere il sole, ed il campanello suonò. “ma porca puttana, un po di pace no eh?” imprecai.

Mi diressi alla porta, la aprii e si mostrò un meraviglioso Zayn. Stava per parlare ma si accorse che ero in costume e rimase con la bocca socchiusa. “tesoro, la bocca. Entrano le mosche sennò” mi girai e sentii una mano sul culo. Sorrisi e mi girai. Lui alzò di scatto lo sguardo guardandomi con un sorrisino innocente. “Cathy. Il tuo tutor” urlai. Lei arrivò in fretta e furia e lo salutò cordialmente. “ Ciao Zayn, ti va se oggi studiamo all'aperto? C'è una bella giornata.” sorrise. “ oh si che mi va.” e mi squadrò. Uscimmo tutti e tre insieme. “ bene, fate quello che dovete fare.” detto ciò, mi tuffai in piscina con un tuffo atleticamente sexy. Risalì a galla e uscii dalla piscina molto lentamente. Zayn aveva la bava. Sorrisi e mi sdraia nuovamente sulla sdraio godendomi il sole.

***

Proprio nel più bello di “ dirty dancing” Tommy cominciò a piangere. Guardai Cathy che dormiva beatamente con la testa appoggiata sulla spalla del tutor sexy. Eh no cara mia. Ormai erano due settimano che Zayn veniva a fare ripetizioni, e lei ci provava da due settimane con lui. Tanto è mio.

“Cathy.” la chiamai. “Cathy svegliati.” sospirò. “CATHY ALZA QUEL CULO E VAI A LETTO.” lei fece un salto dallo spavento e corse in camera. “penso di aver incontrato miss finezza”, disse mister muscolo. Lo fulminai con lo sguardo e lo sentii ridere. Presi in braccio Tommy e lo cullai sussurandogli svariati “shh”. Si riaddormentò in fretta e io mi rimisi sul divano. “facciamo qualcosa” disse lui. “cosa?” chiesi. Lui mi guardò con un sorrisino malizioso. E io ricambiai avvicinandomi a lui. Salii a cavalcioni sulle sue gambe. Eravamo così vicini che potevo distinguere le varie sfumature dei suoi occhi. Mancava pochissimo che le sue labbra erano sulle mie e..

“ROXIE!”

sbiancai.