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Autore: Xery_chan    20/04/2015    1 recensioni
Dal capitolo 1:
[...] Possibile che una persona potesse sconvolgere, senza nemmeno parlare, l'equilibrio di un'esistenza? A quanto pareva si. Forse era ora di riscrivere le regole che governavano la mia vita; meglio eliminare la voce: non farti coinvolgere in relazioni che non hanno un futuro certo.
Mi buttai di peso sul letto e abbracciai il cuscino.
Santissimo Raziel: mi ero innamorata.
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Cassandra Clare ci fornisce poche informazioni sul Circolo, Valentine, Jocelyn e la loro giovinezza: com'è andata veramente? Dove affondano le radici della saga Shadowhunters: The Mortal Instruments?
Questa è la mia versione dei fatti... Siete pronti?
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Capitolo 1: A Prima Vista
Genere: Fantasy, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Circolo, Jocelyn Fray, Luke Garroway, Valentine Morgenstern
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~Piccolo angolino autrice:

Salve a tutti cari lettori, sono zexal_penny  e vengo dal forum di Zexal. Questa è la mia prima storia su Shadowhunters e seconda in assoluto...spero vi piaccia.
All'inizio di ogni capitolo (e a volte anche all'inizio di un nuovo POV) troverete uno spezzone di una canzone.
"Volevo dirti" parlerà di Jocelyn e Valentine (coppia che io lovvo infinitamente ~^^~) ma NON verrà raccontato tutto il loro rapporto, la storia infatti avrà una decina di capitoli (credo...^^").
E con questo vi saluto

Penny


VOLEVO DIRTI...
Capitolo 1: A Prima Vista

Vorrei essere il primo raggio di sole che
ogni giorno ti viene a svegliare per
farti respirare e farti vivere di me.
Vorrei essere la prima stella che
ogni sera vedi brillare perché
così i tuoi occhi sanno che ti guardo
e che sono sempre con te.
Vorrei essere lo specchio che ti parla
e a ogni tua domanda ti risponde
che al mondo sei sempre la più bella.
(Favola , Modà)

Jocelyn's POV
Erano circa le 6.30 del 15 Settembre ad Alicante. I primi pigri raggi solari penetravano lo spesso strato di nubi che velava il cielo.
La città era ancora immersa nel sonno, solo pochi Shadowhunters si muovevano per le strade, e io non ero una di loro. Mi trovavo ancora sotto le coperte del mio letto, raggomitolata su me stessa con la testa appoggiata al mio stesso braccio. Non avevo minimamente voglia di recarmi all'Accademia: pur essendo soltanto il primo giorno ero cronicamente stanca...e molto molto pigra.
Non che non amassi ciò che facevo: la caccia ai demoni era la mia vita, ero nata per essere una Nephilim, ma la scuola proprio non la sopportavo. Eppure quel giorno avrei trovato una ragione per cui l'avrei amata per molto tempo, ma questo ancora non lo potevo sapere.
-JOCELYN!!!!!- l'urlo di mio padre mi fece balzare in piedi. Era meglio non farlo arrabbiare. Raggiunsi rapidamente lo specchio per darmi una sistemata prima di scendere e...per l'Angelo! Che occhiaie! Due pesanti linee nere solcavano la pelle diafana sotto i miei occhi. Pessima idea quella di leggere in notturna. E non parliamo dei miei capelli: un indistinto groviglio di boccoli rossi mi incorniciava il volto. Tentai, inutilmente, di domarli con spazzola, elastico e forcine.
Mi arresi rapidamente all'idea che era tutto inutile e indossai la divisa in pelle nera.
Uscii dalla mia stanza, scesi le scale e feci irruzione in cucina: mia madre stava mettendo a tavola la colazione (the, latte, caffè e biscotti) mentre mio padre leggeva un libro di rune...tipico.
-Buongiorno tesoro - mi accolse mia madre Tania sorridente: indossava un abito verde e i suoi capelli biondi erano bloccati in un'elegante crocchia. Gli occhi verdi, che avevo ereditato, brillavano di luce propria. Le  volevo un gran bene, ero sembre stata più legata alla sua figura che a quella brusca di mio padre Christopher.
-Buongiorno mamma, buongiorno papà- schioccai un bacio sulla guancia destra di entrambi per poi sedermi a mangiare.
Mio padre poggiò il suo libro sul tavolo:-Sei in ritardo- disse solamente.
-Lo so...- mormorai in risposta. Terminai rapidamente di mangiare, corsi in bagno per darmi una sciacquata al viso e presi uno zaino con tutto l'occorrente per un giorno all'accademia (armi e libri).
Scesi nuovamente le rampa di scale e urlai un saluto ai miei genitori mentre uscivo di casa. Aperta la porta, l'aria umida mi investì: sapeva di foglie secche, pane fresco e caffè. Gli schiamazzi dei piccoli Nephilim mi accompagnarono per tutto il tragitto che separava casa mia dall'Accademia.
Giunta nel piazzale posto di fronte ad essa, mi rilassai, accorgendomi di non essere in ritardo.
Notai subito una calca di ragazze radunate in un angolo. Intorno a loro altre studentesse guardavano in quella direzione, sussurrandosi a vicenda qualche frase fugace.
Una mano mi afferrò il polso e, nel girarmi, vidi Maryse, la mia migliore amica.
-Joss, hai saputo la notizia? Immagino di no, visto che sei ancora qui. Si è trasferita ad Alicante la famiglia dei Morghenstern...- cominciò a parlare così velocemente che riuscii a capire solo parte del discorso.
-In sintesi: loro figlio è un gran figo!- esclamò lei.
Molti Shadowhunters potevano definirsi "dei gran fighi", ma non ero preparata a ciò che mi trovai davanti: i capelli color del sale incorniciavano il volto di un ragazzo muscoloso che era riuscito a stento ad emergere dalla folla, occhi grigio-neri e pelle bianchissima. Il fisico era già quello di un giovane uomo, a differenza dei ragazzi che avevo conosciuto fino a quel momento. Dove diavolo erano le ali, per l'Angelo?
Le mani cominciarono a tremarmi leggermente: ero un'artista, esattamente come mia madre, e dovevo assolutamente ritrarlo, la sua era una bellezza particolare, più unica che rara
Non so esattamente cosa fu ad attirare il suo sguardo, eppure mi trovai un paio di occhi color delle tempeste puntati addosso.

Valentine's POV
Ruscii a sgusciare fuori dalla folla di studentesse solo per miracolo. Sia lodato Raziel!
Ero ad Alicante da nemmeno un giorno e già  mezzo popolo femminile mi aveva preso d'assalto. Rimpiangevo la Svizzera, almeno lì le ragazze non erano cosi sfacciare da saltarmi addosso.
Mi passai distrattamente una mano tra i capelli, mentre alcuni ragazzi mi guardavano male (probabilmente perché avevo rubato loro la scena) e altri mi si avvicinavano per attaccare bottone. Risposi alle loro domande, senza prestare particolare attenzione, quella infatti era rivolta a una macchiolina di colore che era apparsa nel mio campo visivo. Mi voltai in quella direzione e notai una ragazza piuttosto minuta, capelli rossi e occhi verdi...che particolare accostamento.
E mentre camminavo non riuscivo a staccare gli occhi da lei, come se mi avesse stregato. Per un attimo i suoni erano stati attutiti. Alla fine riuscii a voltare il viso dall'altra parte, ma non mancai di dare fugaci occhiate nella direzione della giovane. Anche lei mi stava osservando. Ma alla fine distolse lo sguardo quando un ragazzo smilzo le si avvicinò. Aveva i capelli e gli occhi castani, un moto di gelosia mi travolse prepotente. Era irrazionale, lo sapevo, eppure non riuscivo a non guardare nella loro direzione.
-Valentine?-  un ragazzo distolse la mia attenzione da loro. Aveva i capelli neri... Come aveva detto di chiamarsi? Rubert?   Robert?
-Sì?- chiesi alzando leggermente un sopracciglio.
Lui rivolse lo sguardo verso la rossa e una ragazza dai capelli mori accanto a lei (era lì anche prima?) per poi puntarlo nuovamente su di me:-La rossa è Jocelyn, la figlia dell'inquisitore, l'altra è Maryse, mentre il ragazzo si chiama Lucian. In pratica è uno degli sfigati della scuola- disse.
Jocelyn... Che bel nome....
In quel momento suonò la campanella e tutti gli studenti si riversarono nell'Accademia: seguii i ragazzi che fino a quel momento mi avevano sciamato attorno, raggiungendo così la classe dove si sarebbe tenuta la lezione di rune.
Il professore era un amico di vecchia data di mio padre, lo avevo incontrato più volte ma non mi andava particolarmente a genio, le mie idee e le sue erano contrastanti. Accennai comunque un saluto rispettoso nella sua direzione prima di sedermi.
Una volta che tutta la classe fu entrata, fui costretto ad alzarmi in piedi per presentarmi: l'ultima volta che era accaduto, una sedicenne mi avevo chiesto se ero libero quella sera. Ricordo di non averle nemmeno dato una risposta, troppo indignato per quel comportamento.
Ad Alicante andò meglio (nessuna domanda imbarazzante), però si diffuse un vocio sommesso e alcune ragazze che avevo già incontrato sul piazzale mi lanciarono occhiate ammiccanti. Alzai gli occhi al cielo: maledizione al mio fascino...santo Raziel non potevo stare un secondo tranquillo!
Prima di risedermi, osservai la classe in cerca di Jocelyn: la intravidi chinata su un foglio...possibile che stesse disegnando? Mentre ero ancora immerso nei miei pensieri, la lezione ebbe inizio.
Non prestai la minima attenzione, visto che le cinque rune che i miei compagni stavano apprendendo quel giorno, io le conoscevo già.
-Signorino Morghenstern, se non ha voglia di lavorare può accomodarsi fuori- mentre il professore mi rimproverava, io alzai il quaderno con gli esercizi assegnati già fatti.
-Ma prof, io ho già fatto il mio dovere- mentre lui sgranava gli occhi mi dovetti trattenere per non ridere.
-Oh bhe, in questo caso...- era impacciato e a salvarlo dal ridicolizzarsi ulteriormente davanti alla classe ci pensò il suono della campanella.
Mi affrettai ad uscire dall'aula, mentre un gruppetto di quattro ragazzi (tra cui Robert) si affrettava a seguirmi: sapevo di essere bello e carismatico, ma riuscire a creare una combriccola come quella in meno di un'ora mi faceva onore. Sembravano svegli e ben allenati...buono.
Durante il tragitto verso la seconda aula memorizzai i loro nomi: Robert Lightwood, Michael Wayland, Stephan Herondale e Hotge Starkweater.
Cominciarono a spiegarmi come funzionava l'Accademia: i criteri con cui i professori mettevano i voti, chi erano gli studenti e le studentesse migliori (specificando le varie discipline) e i più popolari. Insomma, in meno di cinque minuti mi ero fatto un'idea generale del complesso scolastico.
La seconda lezione era quella di autodifesa... Non sapevo proprio dove andare a sbattere la testa. Gli istruttori erano due, rispettivamente il padre e la zia di Michael, sembravano apposto.
In uno scontro a corpo a corpo mi trovai a dover fronteggiare Lucian: mi faveva un po' pena, con il fisico esile ancora da ragazzino e le poche Rune incise sulla pelle (a quanto aveva detto Michael, il suo organismo non sopportava di buon grado i Marchi). In meno di un minuto si era ritrovato a terra con la mia spada puntata alla gola.
Mr. Wayland mi sorrise e mi fece tornare a sedere. I combattimenti si susseguirono rapidamente, in un turbinio di colpi di spada e pugnale, fino alla fine della lezione. Era andata meglio di quanto potessi immaginare.
Essendo terminata la seconda ora potevamo riposarci per una decina di minuti. Utilizzai quel breve lasso di tempo per fare un giro completo della scuola (rischiai più volte di essere assalito da ragazzine più piccole di me di almeno due anni...assurdo).
In tutto quell'andirivieni di Nephilim riuscii a malapena a vedere Jocelyn...cercarla con lo sguardo stava diventando un'ossessione: stava seduta su un muretto accanto a Lucian e stava ancora disegnando.
Avrei voluto avvicinarmi, ma mi trattenni dal farlo. In fondo non la conoscevo nemmeno.

Jocelyn's POV
Appena ero riuscita a recuperare il mio album e tutto l'occorrente per disegnare, mi ero subito messa all'opera per riprodurre il ragazzo che avevo scelto come soggetto: Valentine.
Lui seduto al suo banco durante la prima lezione, lui mentre combatteva contro Lucian e ancora lui, mentre si passava una mano tra i capelli.
Eppure i miei disegni non mi soddisfacevano: mi apparivano statici come non mai, mancava quella scintilla di vita che nasce dalla conoscenza del soggetto ritratto. Mi ripromisi che alla prima occasione avrei scambiato due chiacchiere con lui... Se solo ne avessi avuto il coraggio.
Alzai gli occhi dal foglio e il mio sguardo fu attirato da un'aureola di capelli candidi. Era lui. Mi stava guardando, di nuovo.
Ero consapevole che Lucian mi stesse chiamando, ma non osai riemergere da quegli specchi di tempesta.
-Joss!- il mio migliore amico mi passò una mano davanti al viso per attirare la mia attenzione. Mi voltai malvolentieri, però sorrisi.
-Che c'è? - chiesi.
-Stavi fissando Morghenstern, eh?- non gli andava a genio, probabilmente perché lo aveva stracciato durante la seconda ora.
-Mh-hm....-
Sbuffò e incrociò le braccia al petto. Io sorrisi e scossi leggermente la testa. Valentine mi aveva stregata,letteralmente.
Le restanti quattro ore passarono rapidamente, persino quelle di storia e geografia, materie che non amavo molto.
Al suono dell'ultima campanella schizzai fuori dall'Accademia seguita da Maryse, a sua volta seguita dallo sguardo di Robert: i due non si sopportavano, eppure provavano un'attrazione reciproca: in fondo, il detto dice che gli opposti si attraggono.
Arrivata a casa salutai rapidamente mamma e papà per poi correre subito in camera.
Normalmente il mio album da disegno fungeva da "diario segreto" a immagini... Avevo sempre trovato infantile il bisogno di alcune mie coetanee di tenerne uno vero e proprio, ma cominciavo a ricredermi.
Possibile che una persona potesse sconvolgere, senza nemmeno parlare, l'equilibrio di un'esistenza? A quanto pareva si.
Forse era ora di riscrivere le regole che governavano la mia vita, meglio eliminare la voce: non farti coinvolgere in relazioni che non hanno un futuro certo.
Mi buttai di peso sul letto e abbracciai il cuscino.
Santissimo Raziel: mi ero innamorata.

Salve a tutti cari lettori ^^ .
Mi sono già presentata a inizio capitolo, quindi è inutile che vi tartassi ulteriormente.
Prima di tutto, prima che me lo scriviate nelle recensioni, vi avviso che so benissimo che l'Accademia non si trova dentro Alicante...ma il cappy è stato scritto prima che leggessi "Le cronache dell'Accademia Shadowhunters"  ^^" , quindi perdonate la mia incoerenza con il libro.
Quindi vi chiedo: vi piace come inizio? Può interessarvi una fiction come questa?
Spero proprio di sì ^^
A presto!!!!

Penny

P.S.: commentate *^* so che Velentine è un po' OOC, ma, prima di farlo ammattire, vorrei mostrarvi il suo lato puccioso ^w^
*un pugnale esce dal monitor del computer e per poco non mi trafigge*
Valentine:puccioso a chi?
O.O  santo Raziel AIUTO >~<
Mi dileguo...e anche in fretta
Ciauuu ♡

P.P.S.: chiedo scusa se il testo è tutto della stessa grandezza e dello stesso colore, ma il computer non collabora -.-

 

  
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