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Autore: Aliceinwonderland1995    20/04/2015    1 recensioni
Due truffatori, due ribelli che si fanno la guerra e si odiano, ma a volte ciò che si odia lo si odia perché in realtà lo si ama troppo.
"Si erano dichiarati guerra, mentre con gli occhi facevano l'amore"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Scappa, Lexi scappa!" Sentii Jack urlarmi attraverso l'auricolare. 
Chiusi la cerniera del grande borsone nero e corsi verso l'uscita. 
Non appena intravidi il grande portone notai che c'erano già due agenti della polizia, mi maledissi mentalmente. 
"Cazzo! Nell'uscita ad Est c'è già la polizia Jack!" Dissi sperando che quel coglione mi sentisse. 
Lo sapevo che non dovevamo provare a svaligiare quella gioielleria, era piena di telecamere e sicurezza. Ma no, avevamo dovuto fare per forza quella cazzata. 
"Lexi, va ad Ovest, c'è un'altra uscita. ti aspetto lì con il furgone" disse Jack. 
Sospirai e iniziai a muovermi lentamente verso l'aula ovest in modo che nessuno potesse sentirmi, pregando tutti i Santi affinché non mi scoprissero. 
Intravidi l'altra uscita e vidi che li ancora non c'era nessuno, corsi più che potevo nonostante quel borsone fosse estremamente pensate. 
Tom si era proposto di aiutarmi ma sapevo che lui mi avrebbe rallentata e io dovevo essere veloce e fare tutto prima che il mio tempo scadesse e l'allarme suonasse. 
Non appena uscii vidi lo sportello del furgoncino aperto, gli altri mi aspettavano impazienti, corsi più veloce che potevo e salii sul furgone, chiusi lo sportello e mi buttai sul sedile. 
"Andiamocene" disse Emily a Jack, che ingranò la marcia e partì. 
Cercai di riprendere un respiro regolare, alzavo e abbassavo velocemente il mio torace, alla ricerca di aria. 
"Sei stata fantastica" disse Emily "che hai preso?" 
"Gioielli e soldi" dissi prendendo una bottiglietta d'acqua e portandola alla bocca. 
"Sei la migliore" disse Tom felice 
"È stato un colpo da professionisti" 
Avevo iniziato a rubare all'età di diciassette anni, non c'era un vero motivo per cui lo facessi, in famiglia avevamo sempre avuto un sacco di soldi e io non avevo mai sentito il bisogno di rubare per comprarmi delle cose, lo facevo perché mi piaceva. 
Ero brava, veloce e astuta, sapevo come comportarmi. 
Emily l'avevo incontrata a diciotto anni, eravamo ad una festa e la vidi mentre cercava di rubare un orologio, stava per farsi scoprire ed io intervenni distraendo quell'uomo, in modo che lei potesse rubarglielo facilmente. Da quel momento eravamo diventate un duo vincente, sopratutto nel fregare gli uomini arrapati. Lei era un genio del computer, riusciva a distruggere qualunque tipo di sicurezza, era quella che organizzava tutto il lato informatico e tecnico. 
Poi c'era Tom, Emily l'aveva incontrato un giorno d'estate, lui lavorava in una ferramenta ed era bravissimo nell'aprire ogni tipo di porta, serratura, cassaforte, lui apriva qualunque cosa. 
Jack era la mente delle truffe, io e lui organizzavamo i piani più dettagliati e astuti per fottere chiunque ci passava per la mente. Lavoravamo insieme da anni ormai, ed eravamo una squadra ben organizzata. Eravamo stati feriti un paio di volte, una volta avevano sparato Tom ad una gamba, fu quando cercammo di truffare un ricco uomo cinese, quella volta avevo preso la pistola in mano e avevo piantato al cinese una pallottola su un braccio. La cosa fondamentale però era che l'avevamo smerdata sempre, evitandoci anni di galera.
Avevamo ogni tipo di arma possibile e immaginabile, ci eravamo fatti anche un piccolo giro nella droga e anche li ci guadagnavamo abbastanza. Ci eravamo detti che non appena avremmo avuto soldi a sufficienza avremmo smesso, ma poi non l'avevamo più fatto, nessuno di noi voleva smettere veramente, perché non avevamo un buon motivo per farlo. 
"Festeggiamo?" Chiese Emily felice
"Io voglio andare a casa" dissi, ero stanca e volevo solo infilarmi sotto la doccia e togliere via il sudore. 
"Si, penso sia meglio andare a casa! Prima però posiamo tutto nello scantinato" disse Jack 
"Lo scantinato", lo chiamavamo così, era il luogo in cui ci riunivamo sempre, dove tenevamo tutto ciò che ci occorreva per le truffe, dalle armi ai soldi, ai computer e ai localizzatori. 
Si trovava nella periferia Est di Los Angels, un posto perfetto in cui nessuno poteva venire a ficcare il naso. 
Non appena arrivammo presi il grosso borsone nero e tutti entrammo nello scantinato. Lo buttai per terra, poi presi la pistola e la poggiai nel grande scaffale insieme a tutte le altre, tolsi l'auricolare e lo misi nel grande cesto in cui si trovavano tutti quegli oggetti che io chiamavo "infernali". 
Uscimmo fuori il "bottino"e mi accorsi che in realtà avevo preso molto più di quello che mi aspettassi, c'erano venti orologi, trenta collane, qualche bracciale, orecchini e infine trentamila dollari. 
"Io torno a piedi" dissi ai ragazzi prendendo il mio cellulare dal tavolo. 
"Sicura? Possiamo passare prima da Pizza Paradise e prendiamo un trancio" disse Tom 
"No, per stasera passo" 
"Ci vediamo domani, ho delle novità per voi" disse Jack. Annuimmo tutti, e ci salutammo. 
Uscii fuori e respirai l'aria di Los Angeles, era Giugno e faceva già un caldo terribile. Camminai verso casa, prendendo a calci un piccolo masso che avevo incontrato davanti a me. 
Chissà di che cosa volesse parlarci Jack, sperai fossero delle buone notizie. 

Non appena arrivai a casa mi spogliai e mi infilai subito sotto il getto tiepido dell'acqua, lasciando che i miei muscoli si rilassassero, quando uscii mi indirizzai verso il salotto e vidi che avevo due messaggi in segreteria, premetti il tasto Play e ascoltai
"Tesoro, sono Mamma! Come stai? Chiamami quando puoi" 
Alzai gli occhi al cielo e mi ripromisi che l'indomani l'avrei subito richiamata. 
Mia mamma non aveva idea di quello che facevo per mantenermi, le avevo detto che lavoravo in un piccola libreria, e in effetti ci avevo davvero lavorato per un paio di mesi. 
"Ehi Lexi, sono Luke. So che sei incazzata con me per l'altra sera, mi spiace, ero ubriaco. Chiamami quando puoi" 
Luke, stupido e bellissimo uomo, non che provassi qualcosa per lui, ci divertivamo ogni tanto ma a lui alle volte sfuggiva il fatto che non stavamo insieme, che non ero la sua ragazza. 
Eliminai entrambi i messaggi e mi sedetti sul grande divano, osservai l'orologio, erano le tre del mattino. 
Sapevo che l'indomani sarebbe stata una lunga giornata, Jack mi aveva accennato di questa "grande notizia" già da qualche giorno ma non mi aveva detto null'altro e io non mi ero neanche interessata ad insistere, sapevo però che sarebbe stato qualcosa di importante; perciò mi indirizzai in camera da letto e misi una vecchia maglia, mi buttai sul letto e nel giro di pochi secondi ero già nel mondo dei sogni.

"Buongiorno" dissi entrando sorridente nella grande sala del ripostiglio, Emily era sdraiata sul divano e giocherellava con il telefono, mentre Tom e Jack parlavano di una certa festa. 
"Ciao a te Lexi" disse Emily alzandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia
"Più tardi andiamo a fare shopping?" Chiese 
"Hai qualche appuntamento?" 
"Calum mi ha chiesto di uscire" 
"È un coglione!" Dissi stendendomi sul divano 
"Lo so! Ma è carino" 
Risi a quella sua affermazione
"Lexi, sei un genio della moda, ho bisogno di te!" 
"Ok. Non c'è problema" dissi stufa dell'insistenza della mia amica 
"Ragazzi sedetevi, devo parlarvi" disse Jack, lo osservai mentre si sedeva con noi e ci sorrideva
"Allora?" Disse Tom 
"Ho in mente il prossimo colpo, la banca sulla ventitreesima!" 
"Sai che è impossibile, ne abbiamo già parlato tante volte" dissi 
Avevamo già cercato di aggirare e capire il loro sistema ma non c'eravamo riusciti 
"Ecco che arriva la novità! Ho un amico di cui mi fido molto, anche lui fa parte di una piccola banda di truffatori, se collaboriamo possiamo superare i loro sistemi in un secondo! È il colpo del secolo ragazzi, si tratta di tantissimi soldi" 
"Perché non me ne hai parlato?" 
Mi dava fastidio che non l'avesse fatto, se c'era qualcuno con cui doveva discutere di quelle cose ero io! 
"Pensavo saresti stata d'accordo" 
"E invece non lo sono! Non sappiamo se possiamo fidarci davvero di questi" 
"Sono affidabili" 
Mi alzai e mi misi davanti a lui 
"Jack, quando si tratta di soldi nessuno è affidabile! Cazzo, siamo truffatori, truffare è ciò che sappiamo fare meglio!" 
"Oggi pomeriggio vengono qui" 
"Cosa? Sei pazzo? Qui è dove teniamo tutto" urlai 
"Jack penso che Lexi abbia ragione" intervenne Tom
"Anch'io lo penso" lo seguii Emily 
"Jack, tu non sei il capo qui! Hai preso una decisone senza dire nulla"
"Fidatevi di me! Sono bravi e sono affidabili" continuò 
"Senti, chi è quella che rischia il culo ogni volta? Io! Perciò prima di fare una cosa devi avvisarmi! Ormai però la cazzata l'hai fatta, a che ora vengono oggi?" 
"Fra due ore saranno qui!" 
"Ok, cerchiamo di nascondere più cose possibili, meno vedono, meglio è" Dissi a Tom ed Emily.
Mentre sistemavo alcune cose nella grande cassaforte dietro il quadro mi voltai verso Jack che era intento a nascondere alcuni fogli importanti.
"Chi è quello che mettono all'azione?" Chiesi 
"So che è bravissimo, tu e lui sarete un'ottima squadra, si chiama Horan!" Disse osservandomi 
"Spero per te che sia bravo come dicono!" Dissi infilando l'ultima mazzetta di soldi nella cassaforte.
  
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