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Autore: RedRabbit    21/04/2015    2 recensioni
Mi aveva cresciuta convincendomi che i Divergenti erano persone cattive, che avrebbero intasato il sistema perfetto, rendendo tutto quello che avevano fatto i fondatori vano.
Sarei diventata un'Intrepida qualche ora dopo, credendo a quelle parole.
Ci credo ancora. Credo ancora che i Divergenti renderebbero vano tutto. E li odio ancora in quest'istante. Li ho sempre odiati.
Anche quando mi hanno detto che ero una di loro.
(Tris, in questa storia, non esiste)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eric, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Violenza
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Ares - Il Dio della Guerra

 
 
-Marzia, andiamo dai.- mia madre mi prese la mano e ci incaminammo verso casa.
-Mamma mamma! I frutti della guerra! Possiamo prenderne uno? Eh?- indicai il bancone, strattonando la gonna grigia di mia madre. 
-Marzia, smetti di chiamarle in quel modo. Si chiamano mele, non frutti della guerra! Se continui a gridarlo le persone penseranno che sei strana.- mi disse lei all'orecchio. 
-Ma Richard dice che le mele causarono la prima guerra nel mondo e quindi sono frutti della guerra....- cercai di spiegare a voce bassa. Mia madre sorrise e mi afferrò il viso delicatamente.
-Hai ragione, ma le persone gli hanno cambiato il nome perchè non volevano ricordare, se tu glielo ricordi loro soffrono, quindi non dirlo più ok?- lo disse con una tale calma e sicurezza, che al tempo ci credetti veramente. Da quel giorno le chiamai sempre mele, avevo paura che qualcuno soffrisse. Ma chi si ricorda più la prima guerra nel mondo? Chi si ricorda più l'errore commesso? A quel tempo ero solo una bambina ingenua, e da bambina ingenua mi bevetti tutto quello che disse.
A casa, mia madre cominciò a preparare la cena come sempre, mentre io corsi in camera da mio fratello Richard, per raccontargli quello che era successo ma prima che potesse aprire bocca, mia madre lo chiamò dall'altra stanza e per tutta la sera, mio fratello non mi rivolse la parola. Aveva qualche anno in più di me, era il mio eroe, il mio padrone, il mio esempio. Per me, mio fratello Richard era perfetto. Al tempo. 
Mio padre era morto quando non ero ancora nata, di lui non avevo ricordi. Ecco perchè, la figura di mio fratello era tanto importante.
Avevo cinque anni. 
Quando, per la prima volta, mio fratello abusò di me. Ma non mi resi mai conto della gravità delle sue azioni. Ero piccola ed ingenua. Mi aveva detto che erano cose normali, cose che facevano tutti i fratelli. Io ovviamente gli credetti. 
Anche se non sapevo, che eravamo gli unici due fratelli che dormivano insieme a 14 anni.
Ai miei 15 anni, dopo una bella ramanzina che includeva lividi di ogni colore, mia madre, scoperto l'incesto, mi cacciò. E non si sa come, da Abnegante diventai Pacifica.
Le cose però non migliorarono. 
L'uomo che mi aveva preso con se era un violento. Un Pacifico violento.
Picchiava me e sua moglie ogni sera, preso da istanti di rabbia feroce. La mia nuova madre ed io scappammo, ci rifugiammo dai Candidi. E cambiai per la terza volta fazione. Dai Candidi non ci stetti molto a lungo. La mia nuova madre fu scopertà quasi subito, un Candido era sincero. E le persone sincere non mentivano sulla presenza di un immigrato no?
Data la mia giovane età però, un Candido mi nascose. Ma se un Candido non dice la verità... sicuramente non sarà una persona buona.
Infatti quel Candido fu il mio incubo per anni. Così tanti anni..
Il Candido aveva un debole per gli oggetti affilati. E non passo molto tempo che scoprii che era leggermente sadico. Mi sfregiò il viso, la schiena e il petto. Un giorno però, dopo avermi chiuso nel sottoscala, freddo e senza luce, smise di venire da me. Passai giorni senza cibo e acqua. Incapace di muovermi, incapace di uscire. 
Furono gli Eruditi a trovarmi.
Diventai figlia di una donna alta, bionda e molto astuta. Sapeva tutto, ma dopotutto, era un'Erudita. Fu l'unica che non abusò di me, fu l'unica che non mi tocco mai nemmeno con un dito. Era una donna molto distaccata e, forse, mi andava bene anche così.
Ai miei 18 anni, mi chiese di venire con lei, ad una riunione. Con gli Intrepidi. 
Stava progettando di far cadere il governo di Marcus, l'uomo che era al potere. Lei avrebbe preso il suo posto.
Mi aveva cresciuta convincendomi che i Divergenti erano persone cattive, che avrebbero intasato il sistema perfetto, rendendo tutto quello che avevano fatto i fondatori vano.
Sarei diventata un'Intrepida qualche ora dopo, credendo a quelle parole.
Ci credo ancora. Credo ancora che i Divergenti renderebbero vano tutto. E li odio ancora in quest'istante. Li ho sempre odiati.
Anche quando mi hanno detto che ero una di loro.
Io odio i Divergenti.
Io odio me stessa.
Io.
Una Divergente.
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Salve a tutti,
Vi dico subito che non riuscirò mai ad aggiornarla entro il giusto tempo, quindi se vi piace vi toccherà aspettare.. Odiatemi.
Ma se vi girate i pollici potete anche farmi una piccola recensione, come volete, accetto anche cose negative (che non siano offese) per aiutarmi a sistemarla al meglio :*
Forse adesso fa un pò schifo (in più questo è corto) ma farò del mio meglio per renderla Super :D 
Alla prossima! :)
M

 
   
 
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