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Autore: Jade Tisdale    21/04/2015    1 recensioni
Nyssa, al poter sentire di nuovo il dolce calore della sua amata, si sentiva più sicura.
Sara, al contrario, provava un profondo disagio. Sarebbe stata dura spiegare a Ra's il motivo del suo ritorno, così come il pensiero di dover affrontare Slade le attanagliava il cuore.
Ma Nyssa, al sentirla esitare, la strinse un po' di più a sé, sfiorandole delicatamente la fronte con le labbra e Sara si sentì dopo tanto tempo protetta, al sicuro in quella stretta calda e confortante che tanto le era mancata.
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love is a single flower

 

 

Titolo: L'amore esiste
Artista: Francesca Michielin

 

 

 

Può nascere dovunque
Anche dove non ti aspetti
Dove non l'avresti detto
Dove non lo cercheresti
Può crescere dal nulla
E sbocciare in un secondo
Può bastargli un solo sguardo
Per capirti fino in fondo

 

 

Quando Nyssa incontrò per la prima volta Sara, non avrebbe mai immaginato che quella ragazza bionda le avrebbe cambiato la vita.
L'aveva trovata su Lian Yu, sola e affamata.
Non sapeva spiegare con certezza cosa l'avesse spinta ad offrirle rifugio a Nanda Parbat.
In fondo, si trattava di una sconosciuta: come poteva fidarsi di lei?
Eppure, la accolse nella sua casa e pregò più e più volte il padre di darle un'opportunità.

A distanza di tanti anni, seduta a terra di fianco al suo letto, Nyssa ripensò a quel giorno che stravolse la sua esistenza.
All'epoca, qualcosa in Sara l'aveva colpita particolarmente, ma l'erede del Demonio non riusciva a capire di cosa si trattasse.
Probabilmente del suo sorriso? Della sua... risata?
In fondo lo aveva detto apertamente a Laurel Lance che il momento in cui si era innamorata di Al Sahfer era stato sicuramente quando era scoppiata a ridere davanti al padre.
Ma forse, non si era trattato solo di quello.

Sara era sempre riuscita a capirla, fin dai loro primi momenti trascorsi insieme.
Quando Ra's aveva deciso di addestrare la nuova arrivata, aveva dichiarato alla figlia che sarebbe stata una sua responsabilità e che lo avrebbe aiutato ad istruirla.
Ogni volta che Nyssa allenava Sara, era molto rigida, al contrario di quando erano sole, che si dimostrava spesso gentile nei confronti della bionda.

«Tu hai paura di sbagliare e di deludere tuo padre, non è vero?»
le aveva detto un giorno.

Nyssa la osservò con occhi sbarrati, mentre un brivido le percosse la schiena, ma non rispose in alcun modo.

«Già, ho indovinato. Conosco quella sensazione.»

 


Può invadere i pensieri
Andare dritto al cuore
Sederti sulle scale
Lasciarti senza parole
L'amore ha mille steli
L'amore è un solo fiore

 

 

Più i giorni passavano, più Nyssa Al Ghul si innamorava di quella ragazza.
Non riusciva a non pensare a lei quando si svegliava la mattina, quando compiva qualche missione per conto della Lega, o quando, raramente, condivideva qualche pasto con il padre.
In ogni momento, coerente o meno con la sua infatuazione, a Nyssa tornava in mente il dolce sorriso di Sara, e il desiderio di allenarla -solo per poter passare del tempo con lei- aumentava a dismisura ogni secondo che passava.

Il loro amore sbocciò come un fiore in pieno inverno.
Fu imprevedibile. E inevitabile. Ma di sicuro, terribilmente bello.
Dopo uno dei soliti e pesanti allenamenti, quando Sara si poteva quasi considerare un membro della Lega a tutti gli effetti, le due si erano rintanate nella stanza della mora, con l'intento di riposare, ma, nel frattempo, di avere un po' di compagnia.
Sara si era seduta a terra, sopra al tappeto situato ai piedi del letto di Nyssa e le aveva detto che era veramente morbido. Nyssa era scoppiata a ridere, pensando che la recluta fosse impazzita, ma si era comunque seduta al suo fianco, osservandola mentre accarezzava il tessuto delicato.
La bionda la guardò a lungo negli occhi, un sorriso indecifrabile stampato in volto, mentre Nyssa la osservò con lo sguardo perso nei propri pensieri.
Poi, accadde.
Al Sahfer si era avvicinata di qualche centimetro e la sua superiore aveva fatto lo stesso, fino a quando le loro labbra si erano unite in quel bacio proibito tanto atteso.
Ci fu un susseguirsi di sorrisi, opinioni su quanto accaduto e su quello che sarebbe cambiato nelle loro vite da quel giorno. Ma nessuna delle due riuscì a staccare la presa dalla mano dell'altra.

Nyssa osservò con malinconia lo spazio vuoto alla sua destra, dove sei anni prima, lei e Sara si erano scambiate il loro primo bacio.
Un senso di vuoto le attanagliò lo stomaco, mentre altri ricordi si facevano strada nella sua mente.

 

 

Può crescere da solo
E svanire come niente
Perché nulla lo trattiene
O lo lega a te per sempre
Può crescere su terre
Dove non arriva il sole
Apre il pugno di una mano
Cambia il senso alle parole

 

 

Col tempo, Sara rivelò a Nyssa la sua storia.
Le parlò della sua famiglia, di Oliver Queen, di Ivo, del tempo trascorso su Lian Yu. E di come incontrarla le avesse cambiato la vita.
L'erede del Demonio ascoltò con attenzione ogni parola, capendo fin da subito che la sua amata sentiva nostalgia di casa.
Le sarebbe piaciuto restituirle la libertà negata che tanto desiderava: avrebbe fatto qualsiasi cosa, pur di vederla felice.
Ma non poteva. Rispedire Sara a casa, avrebbe significato tradire la Lega.

Circa cinque anni dopo, proprio quando Nyssa era fermamente convinta che quella relazione sarebbe durata per l'eternità, Sara decise di fare ritorno a Starling City.
E Nyssa si sentì ferita nel profondo.
Ta-er al Sahfer se n'era andata senza dirle nulla. Ma non si trattava semplicemente di una visita alla sua famiglia; era un addio permanente.
Sara non avrebbe mai più fatto ritorno alla Lega e Nyssa lo sapeva bene.
A dire la verità, non le importava più di tanto. Sapeva quanto la bionda ci tenesse a riabbracciare sua sorella e, anche se soffriva, Nyssa sapeva che sarebbe riuscita ad andare avanti.
Perché lei era Nyssa Al Ghul, erede del Demonio.
Il solo pensare che Sara stesse bene e che fosse felice, in fondo, rendeva felice anche lei.
L'unica cosa che la preoccupava, era suo padre.

La reazione di Ra's al Ghul non tardò ad arrivare.
Disonorato il codice della Lega, Sara Lance era diventato un obiettivo comune fra i mercenari di Nanda Parbat. E trattandosi di una sua responsabilità, toccava a Nyssa riportarla a casa, od eventualmente, ucciderla.
Mandò alcuni dei suoi uomini a minacciarla, ma era ovvio che non erano all'altezza delle abilità di Sara: ogni combattente fu prontamente ucciso da Canary, segno chiaro che la ragazza non aveva alcuna intenzione di tornare da lei.

Dopo svariati esiti negativi, Ra's diede un ultimatum alla figlia: se non si fosse diretta il prima possibile a Starling City, il Demone avrebbe concluso la faccenda per conto suo.
La decisione di Nyssa fu immediata, così come la risposta della sua amante, che le chiese più e più volte di poterle donare la libertà.
L'erede non poteva accontentarla. O forse, non voleva.
Era arrivata al punto di rapire sua madre, tanto era forte il desiderio di riportare Sara a Nanda Parbat. Ma lei si era avvelenata, pur di non fare ritorno alla Lega.
La morte in solitudine le appariva migliore, piuttosto che una vita vicino alla donna che amava. E questo, a Nyssa, provocò una ferita irreparabile al cuore.
 

 

 

L'amore non ha un senso
L'amore non ha un nome
L'amore bagna gli occhi
L'amore scalda il cuore
L'amore batte i denti
L'amore non ha ragione

 

 

Probabilmente, quella fu la prima volta in cui Sara riuscì a far piangere Nyssa.
Ma quest'ultima la amava, la amava veramente.
E avrebbe fatto di tutto pur di vedere Al Sahfer felice, persino mettersi contro suo padre.
Ormai non aveva più senso combattere: Sara si era ricongiunta con la sua famiglia, con Oliver.
Il puzzle era finalmente stato completato. Non c'era più modo di unire due pezzi sbagliati.
Sara avrebbe proseguito con la sua vita da vigilante, coccolata e amata dalla sua famiglia. E Nyssa sarebbe diventata una guida per la Lega, una donna solitaria che avrebbe sposato un uomo qualunque solo per portare avanti la tradizione di famiglia.

Eppure, molto presto, Canary si ripresentò a Nanda Parbat.
Il suo ritorno, malgrado avesse un secondo fine, significava soltanto una cosa: ogni tentativo di fuggire di nuovo sarebbe stato vano. Se Sara fosse tornata a Starling City un'altra volta, sarebbe inevitabilmente morta.
Voleva aiutare la sua città a combattere Slade Wilson e la Lega sarebbe stata dalla sua parte senza indugio.
Ma dopo, tutto sarebbe tornato come cinque anni prima.
O almeno, questo era quello in cui sperava Nyssa.

 

 

È grande da sembrarti indefinito
Da lasciarti senza fiato
Il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato
L'amore mio sei tu
L'amore mio sei...

 

 

Quella notte, Sara e Nyssa avevano dormito insieme, come ai vecchi tempi.
Avevano passato la notte abbracciate e, una stretta all'altra, trovarono conforto e voglia di tornare a vivere. Insieme. Come il destino aveva previsto per loro.
Nyssa, al poter sentire di nuovo il dolce calore della sua amata, si sentiva più sicura.
Sara, al contrario, provava un profondo disagio. Sarebbe stata dura spiegare a Ra's il motivo del suo ritorno, così come il pensiero di dover affrontare Slade le attanagliava il cuore.
Ma Nyssa, al sentirla esitare, la strinse un po' di più a sé, sfiorandole delicatamente la fronte con le labbra e Sara si sentì dopo tanto tempo protetta, al sicuro in quella stretta calda e confortante che tanto le era mancata.

 

 

L'amore non ha un senso
L'amore non ha un nome
L'amore non ha torto
L'amore non ha ragione
L'amore batte i denti
L'amore scalda il cuore

 

 

L'erede fece un ulteriore tuffo nel passato, risalente all'incirca a nove mesi dopo il reclutamento di Sara nella Lega.
Le due erano distese una di fronte all'altra, mani intrecciate ed occhi che si scrutavano con dolcezza. Momenti alternati da alcuni baci silenziosi, ma pieni d'affetto, che facevano sentire le due un po' meno sole in mezzo a quella massa di assassini senza pietà. E sembrava stupido un pensiero simile, considerando che anche loro erano delle criminali, ma forse quella relazione aveva gonfiato i loro cuori, tanto da fargli percepire una diversa visione della vita.
Nyssa si era fermata a pochi millimetri dal viso della bionda, il respiro affannato e uno strano sorrisino che le contornava le labbra:

«Ta-er al Sahfer... ti amo.»

Sara era arrossita e aveva balbettato qualche cosa di incomprensibile, ma era comunque riuscita a far scoppiare a ridere l'erede.

«Nyssa, tu stai... ridendo di me? Sono così buffa?»

Canary mise su un finto broncio, osservando l'amante proseguire con la sua interminabile e meravigliosa risata, che, nel giro di poco, riuscì a contagiare anche lei.

«A volte sei davvero insopportabile!» aveva proseguito la bionda, quasi con le lacrime agli occhi a causa delle troppe risate. «Però, ti amo lo stesso.»

 

 

Può renderti migliore
E cambiarti lentamente
Ti da tutto ciò che vuole
E in cambio non ti chiede niente
Può nascere da un gesto
Da un accenno di un sorriso
Da un saluto, da uno sbaglio
Da un percorso condiviso

 

 

Nyssa, per Sara, era la sua salvatrice. Se non l'avesse conosciuta, sarebbe sicuramente morta. Ma, come aveva già detto in precedenza, non stava con lei per questo: aveva deciso di stare con lei perché se ne era perdutamente innamorata. Le emozioni che provava quando le stava vicina non erano nemmeno lontanamente paragonabili a quelle che sentiva con Oliver.
Nyssa era... unica. Misteriosa. Forse troppo.
Ma anche Sara era la salvatrice di Nyssa. Quella ragazza gelida e senza cuore, quando si trovava in compagnia di Al Sahfer, riusciva a far uscire la vera Nyssa al Ghul, quella bambina sensibile e premurosa che era sempre stata. E forse, la vicinanza di Canary l'avrebbe resa ancora più comprensiva, nel corso degli anni.
Se solo ce ne fosse stata l'occasione.

 

 

L'amore non ha un senso
L'amore non ha un nome
L'amore bagna gli occhi
L'amore scalda il cuore
L'amore batte i denti
L'amore non ha ragione

 

 

Quando l'erede aveva scoperto che Sara era morta, aveva pianto per la seconda volta.
Le aveva promesso che l'avrebbe sempre protetta. Le aveva promesso che, piuttosto di saperla morta, si sarebbe sacrificata per lei.
Non aveva fatto nessuna di quelle cose, questo è vero; ma Nyssa aveva anche giurato che se Sara fosse morta, l'avrebbe vendicata ad ogni costo.

 

 

L'amore non ha un senso
L'amore non ha un nome
L'amore bagna gli occhi
L'amore scalda il cuore
L'amore batte i denti
L'amore non ha ragione

 

 

Nyssa sospirò, passandosi le mani sulle guance bagnate.
Aveva pianto per la terza volta.
Sopra il suo sguardo, gli affreschi del soffitto apparivano come delle figure sfocate, alla quale non riusciva ad associare delle figure precise.
Quei ricordi le stavano facendo troppo male per i suoi gusti. E questo, Nyssa non poteva sopportarlo.

 

 

L'amore mio sei tu
L'amore mio sei...
L'amore mio sei tu
L'amore mio sei...

 

 

Il viaggio fino a Starling City durò più del solito. 
Giunta davanti all'entrata del cimitero, si diresse verso la parte più interna, giungendo in poco tempo davanti alla tomba di Sara. Di fronte ad essa, vi era una rosa rossa ormai appassita.
Nyssa si accovacciò e accarezzò col palmo della mano il nome del suo amato canarino, sorridendo impercettibilmente.
«Sto arrivando, amore mio... tra poco potremo di nuovo abbracciarci.»
Quel sussurro le diede la forza per estrarre la boccetta dalla tasca. Il cianuro aveva un aspetto famigliare: molte volte, la ragazza, avrebbe voluto compiere il grande passo.
Non c'era mai riuscita. Ogni volta, le era tornata in mente la voce di Canary, e in quel momento Nyssa capiva che c'era ancora qualcosa per la quale valeva la pena vivere.
Ma Sara non c'era più. E senza di lei, Nyssa non era nulla.
Buttò giù il liquido in un sorso solo ed ebbe a malapena il tempo di ripensare al dolce sorriso di Ta-er al Sahfer, prima di accasciarsi a terra, priva di forze.
Il suo cuore cessò lentamente di battere.
Gli occhi si chiusero con delicatezza, impedendo alle imminenti lacrime di uscire.
Ma il sorriso sulle labbra di Nyssa non mutò neanche dopo che la ragazza smise di respirare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premetto che è la prima songfic che abbia mai scritto in assoluto, ma questa canzone mi ha letteralmente conquistata. La prima volta che l'ho ascoltata, mi sono subito venute in mente Sara e Nyssa, così ho pensato di provare a scrivere una songfic su di loro.
Non so come vi è apparsa questa storia, a me sembra un po' diversa rispetto alle fanfiction che scrivo di solito, forse un po' più "schematica", ma non so come definirla esattamente. Comunque, non sono io a dover giudicare, perciò spero che qualcuno di voi abbia voglia di dirmi cosa ne pensa :)

   
 
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