27/12/2008
10 recensioniIl sole picchiava forte quel giorno come se il cielo cercasse di nascondere la grande tristezza che incombeva nel suo cuore. Così grande per un essere così piccolo, difficile era sopportarla ma oramai ci aveva fatto l'abitudine. E proprio come ogni mattina del 10 ottobre il piccolo dai grandi occhi azzurri si alzò dal suo lettino. Il silenzio che penetrava come un'ombra da ogni angolo della stanza sopprimeva anche ogni suo piccolo sospiro. La maglietta nera lavata alla meglio la sera prima premeva ancora umida sul suo esile corpicino. Un brivido gli attraversò la schiena, non era una bella sensazione dopo che era stato al calduccio sotto le coperte per una nottata intera. Era molto presto e per le vie di Konoha non brulicava la solita gente di ogni giorno. Era il momento ideale per uscire, per non incontrare gli sguardi soffocanti delle persone che tanto lo odiavano. Avrebbe tanto voluto sapere il motivo di tale comportamento ma nessuno parlava con lui e quindi nessuna risposta gli sarebbe giunta. Arrivato alla sua meta si sedette dietro un albero, anche il parco era deserto. L'altalena dondolava spinta leggermente dal vento, quell'atmosfera dava quasi un'aria spettrale ma lui non aveva paura. Spezzò un rametto che gli sfiorava i corti ma arruffati capelli color oro e con esso cominciò a disegnare sulla terra sabbiosa piccoli cerchietti, così per passare il tempo. Perso tra i pensieri scrisse senza volerlo quelle maledette parole che tanto avrebbe voluto udire: "Happy Birthday"
Grandi ed in ordine per un bambino di appena sette anni. Le fissò per un istante ed eccola lì, una lacrime ribelle gli solcò il viso. La lasciò cadere, non sarebbe servito a niente trattenerla.
?:Ehi piccolo, che fai qui?
All'udire quella voce il piccolo saltò come un grillo e asciugandosi velocemente le guance umide cancellò anche con un piede la scritta sulla sabbia. Non rispose alla domanda ma rimase a fissare con una strana espressione il nuovo arrivato, la persona che aveva avuto il coraggio di avvicinarsi a lui. Era un uomo sulla ventina con folti capelli biondi, come i suoi ma un pò più lunghi, e due occhi color turchese, come i suoi ma un pò più sottili. Chi era sembrava un enigma, non l'aveva mai visto al Villaggio.
?: Come ti chiami?
Ecco perchè si è avvicinato, lui non sa, non sa chi è, non sa niente, ma perchè essere ostili? In fondo sembrava una persona gentile. Molto timidamente il bambino rispose mentre le guance cominciavano ad assumere una forte tonalità scarlatta
N: N-naruto
?: Naruto? Hai un bel nome piccolo
L'uomo gli sorrise e a quel punto Naruto cominciava ad essere confuso. Non si conoscevano eppure aveva instaurato una conversazione con lui, così, senza motivo. Il piccolo non si fidava, e se era qualcuno che si stava solo prendendo gioco di lui? Con questo pensiero cambiò un pò il tono della voce senza però riuscire a calmare l'imbarazzo che premeva sulle sue labbra.
N: E-e lei chi è? Non mi dice il suo nome?
?: Mi dispiace, non posso dirtelo
N: Perchè?
Chiese ingenuamente il bambino che non sapeva più cosa pensare
?: Non posso dirti nemmeno questo
N: Ma che vuole da me?
?: Niente. Perchè invece non mi dici cosa ci facevi qui tutto solo
N: Io-io...io non facevo niente di speciale
?: Davvero? Strano...
N: Cosa c'è di strano?! Lei non sa niente, non può dire che tutto ciò è strano!!!
Urlando senza capire il perchè Naruto scappò sotto lo sguardo sorpreso dell'uomo.
Era ormai lontano, aveva paura, aveva paura di quella nuova emozione, aveva provato qualcosa che lo aveva fatto sentire diverso e questo lo spaventava, era troppo. Arrivato a casa spalancò la porta e poi la chiuse a chiave. Si fermò in mezzo alla stanza non sapendo cosa fare, optò per andare sul terrazzino. Si sedette sulla ringhiera in ferro e si perse nuovamente tra i ricordi e i pensieri.
Ancora una volta però venne interrotto da quella voce
?: Ma perchè sei scappato?
N: Aaaaaaaaah!!!!!
Il bambino rischiò di cadere ma per fortuna quell'uomo lo afferrò appena in tempo per il braccio. Naruto non poté fare al meno di notare che la sua mano era fredda, non aveva calore
N: G-grazie
?: Devi stare attento, potevi farti male
N: E' stata colpa sua, è arrivato all'improvviso
?: Eh sì hai ragione
Un sorriso increspò le labbra del giovane
N: come ha fatto ad entrare
?: segreto
N: Lei ha troppi segreti
?: ahahah hai ancora ragione ma non posso farci niente
Naruto lo guardò di tralice ma subito i propri occhi si intrecciarono con i suoi e fu costretto a distogliere lo sguardo
?: Oggi è un giorno importante?
N: Cosa glielo fa pensare?
?: Intuito, ho ragione?
N: Beh non so se sia...se sia importante
Era nuovamente arrossito
?: Dimmi che giorno è
N: E' il mio compleanno...
Un lungo e intenso silenzio accompagnò quelle parole pronunciate con tanta tristezza
?: Davvero? Che coincidenza, oggi è anche il compleanno di mio figlio
N: Lei ha un figlio?
?: Sì
N: Perchè non è da lui?
?: Non lo vedo da tanto tempo
N: Non le manca?
?: Tantissimo
N: Non capisco
?: Non ce ne è bisogno piccolo
La sua grande mano si posò sulla testa del bambino scompigliandogli tutti i capelli
?: Nessuno si ricorda del tuo compleanno?
N: No...oggi è il giorno in cui la volpe a nove code ha distrutto il Villaggio, non si può festeggiare un evento così
?: Non centra niente
N: Cosa vuole dire?
?: Non sentirti solo Naruto solo perchè gli altri sono freddi con te
N: Come...?
?: Non chiedermelo, tanto non potrei risponderti. Voglio solo che tu sappia che per ognuno di noi c'è sempre una stella che ci protegge e ci vuole bene
N: Una stella?
?: Sì una stella, se sei triste guarda il cielo e riuscirai a trovare sempre quella stella che per te luccica con orgoglio distinguendosi dalle altre
N: Lei c'è l'ha una stella?
?: Certo, la guardo ogni giorno
N: Vuol dire che è sempre triste?
?: Un pò, a volte mi pento delle mie azioni e vorrei tornare indietro per rimediare anche se so che lo rifarei di nuovo
N: Si sente triste per suo figlio?
?: Già ma io veglio sempre su di lui
N: Come fa se non lo vede mai?
?: Anche lui ha la sua stella Naruto, proprio come te
N: Signore?
?: Sì?
N: Lei è troppo complicato
?: ahahaahaha
Anche Naruto si unì alle sue risate, un sorriso per la prima volta sincero, una felicità che mai aveva provato, stava bene insieme a quella persona di cui non conosceva nemmeno il nome
??: Naruto!!!
N: Ma...?
Il bambino guardò di sotto, c'erano i suoi compagni di classe
N: Cosa fate qui?
tt: ci annoiavamo e siamo scapati di casa, vieni a giocare con noi?
N: Va bene
Non poteva crederci e per l'emozione quasi cadde di nuovo ma riuscì a tenersi. Si voltò di scatto verso l'uomo che quel giorno gli aveva regalato il sorriso ma...
N: E' sparito
La faccenda era strana, si guardò intorno ma non c'era nessuno. Sotto il richiamo degli amici decise di non pensarci e andò da loro.
Corsero su per una lunga collina ridendo come matti mentre Naruto, rimasto indietro cercava di raggiungerli. Il sole era pronto al tramonto e il cielo cominciava a tingersi di arancio e le prime stelle facevano la loro comparsa. Un forte vendo colpì il bambino costringendolo a fermarsi. Ma non era un vento cattivo, no, era un vento dolce, caldo, un vento che portava parole che non avrebbe mai più sentito e in quel momento una stelle luccicò più delle altre, sola nella sua bellezza, unicamente per lui
Non sei solo Naruto, io
sarò sempre la tua stella
un grande grazie a tutti qll che
leggeranno e un grazie ancora più grande a qll che avranno
la pietà di commentareXD Auguri a tutti e buone
feste^^