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Autore: Ladyoftherainbow    21/04/2015    4 recensioni
Ai cadetti dei Machine Robo Rescue è stata data la possibilità di passare un anno in una delle più prestigiose scuole del Giappone.
E tra litigi, amicizie e nuovi amori e vecchie minaccie che si risvegliano, quest'anno sarà indimenticabile.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12: I CAMPEGGIATORI

Poteva sentirli dietro di lui. Un paio di occhi che lo fissavano con insistenza. Si girò in fretta per guardare le proprie spalle. Come tutte le volte precedenti, non vide nessuno. "Asso, tutto bene?" chiese Deborah. Il biondo annuì. "Certo, Deborah, tranquilla." disse, rimettendosi in cammino. La ragazza gli sorrise e lo prese a braccetto.

Asso dovette attingere a tutta la sua pazienza per non roteare gli occhi. Quella ragazza era una sanguisuga, sul serio. Noiosa, superficiale, e snob. Perché non se ne era accorto prima? Perché e una ragazza bella, bionda con occhi azzurri e tutta curve, ecco perché. si rispose, scuotendo la testa alla propria stupidità. La ragazza accanto a lui sospirò. "Asso! Sono stanca!" Si lamentò la ragazza. Asso dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non dirle di tacere. In un angolo della sua mente, non riusciva a non pensare che se fosse stata Cleopatra insieme a lui, nulla di ciò sarebbe accaduto. Già, Cleopatra. Si sentiva in colpa per aver lasciato la ragazza da sola a casa. Si morse il labbro mentre pensava ai suoi profondi occhi verdi, i suoi lisci capelli castani, la sua carnagione pallida... era bellissima, nonostante fosse quasi interamente l'opposto di Deborah.

Si sentì nuovamente osservato, e questa volta riuscì a scorgere un movimento nella foresta. Non si fermò a pensarci su e si lanciò all'inseguimento di chiunque si trattasse.

Senti Deborah urlargli dietro di fermarsi, ma ormai era partito. Anni e anni di allenamento come cadetto si misero in funzione in un attimo. Poteva sentire la corsa di chiunque si trovasse di fronte a lui, nonostante non potesse vederlo. Poi colui che era davanti a lui inciampò e cadde. Non abbastanza forte da farsi male, ma abbastanza da fermarsi.

Asso si fermò davanti al fuggiasco. O fuggiasca come poté constatare dai lunghi capelli castani. Spalancò la bocca, incredulo quando la ragazza si alzò in piedi, gli occhi verdi che mostravano un po’ di timore. “Cleo?” chiese sbigottito. La ragazza, Cleopatra, si morse il labbro. “Scusa, non essere arrabbiato, è solo che mi sentivo…” le sue parole furono sprofondate dall’abbraccio di Asso. “Va tutto bene? Ti sei fatta male?” chiese, preoccupato. La ragazza scosse la testa. “Sto bene.” Asso sorrise allora, e il sorriso con cui ricambiò Cleopatra fu uno dei più brillanti che Asso avesse mai ricevuto.

“Asso!” urlò una voce alle sue spalle. Asso si maledisse mentre si voltava verso Deborah. Si era completamente scordato della ragazza. Cleopatra si nascose alle spalle del biondo, e Asso le tenne una mano senza nemmeno rendersene conto. “Uh, Debby…” cominciò. La bionda lo incenerì per lo sguardo mentre fissava prima lui, poi Cleopatra e poi le loro mani giunte. “Pensavo che stessimo insieme!” urlò come prima cosa. E Asso finalmente scoppiò. “No! Non starei mai con qualcuno come te! Sei superficiale, noiosa, irritante…!” si bloccò quando Cleopatra gli strinse la mano più forte. Prese un respiro profondo e fissò Deborah negli occhi. La bionda aveva le labbra strette in una linea sottile. “Perfetto, non mi sei mai piaciuto neanche te.” Si volse e si preparò ad andare. Asso si sentì in colpa per le parole che aveva rivolto a Deborah. Non era stato affatto gentiluomo. Scosse le spalle e si preparò a seguirla, dopo aver lanciato un ultimo sguardo fiducioso a Cleopatra. La ragazza gli strinse più forte la mano.

***

“Sho.” Fece Ken. Il moro si girò verso di lui, le dita ancora congiunte. “Che succede?” chiese all’altro. Ken si morse il labbro. “Ci siamo persi.” Il sorriso di Sho sparì. “Che cosa vuol dire, ci siamo persi?” chiese, preoccupato. Ken fece un sorriso timido. “Che non ho alcuna idea di dove ci troviamo in questo momento.” Spiegò. Sho parve rilassarsi. “Oh, ok.” Disse. Ken lo fissò confuso. “Che vuoi dire, ‘ok’?” chiese, confuso. Sho li strinse la mano. “Finché sono con te, io sono già a casa.” Disse sorridendo. Ken non poté far a meno di sorridere a sua volta. “Sempre a guardare il bicchiere mezzo pieno?” chiese. Sho gli diede un bacio casto sulle labbra. “Sempre.”

***

Alice era in uno stato di grande confusione. Non riusciva a credere di trovarsi lì, mano nella mano con Makoto. Cose del genere di solito non accadevano mai a lei, almeno non nella vita reale. Nonostante tutto, la tensione era palpabile tra i due. Una parola sbagliata e si sarebbero messi a gridarsi gli uni contro gli altri nuovamente. Non era certa se la tensione fosse causata da lei, o da qualcun altro. Ma era presente.

Accelerò il passo, fino a trovarsi accanto a lui. Poi lentamente, mise la sua mano su quella di lui. Makoto non parlò, ma afferrò la sua mano. Alice sorrise.

***

“Siamo arrivati?” chiese Blanca, sorpresa, quando Jay si fermò. Il ragazzo annuì. “Si, dobbiamo solamente entrare la.” Disse. Ma non accennò a muoversi. Blanca lo guardò, sorpresa. Jay si volse verso di lei, e si passò una mano tra i capelli. “Ti ho sentito cantare, l’altro giorno.” Cominciò, insicuro. Blanca sentì le proprie gote tingersi di rosso. Non era una cosa che amasse particolarmente, quando qualcuno la sentiva cantare. Non era molto convinta della propria voce. Amava cantare, ma solo quando era certa che nessuno la sentisse. Si morse l’interno della guancia.

Jay le sorrise, incoraggiamente. “Volevo solo dirti che sei bravissima. Sono letteralmente rimasto impalato ad ascoltarvi mentre cantavi. Sei fantastica.” Disse, arrossendo. Blanca lo fissò, mentre il suo volto andava a fuoco.

Non era abituata ai complimenti. Non era abituata a parlare con la sua cotta. Figuriamoci se era abituata a sentire complimenti dalla sua cotta! Non sapeva come rispondergli. Pensò a cosa le avrebbe detto Rin.

“Blanca! Ringrazia e sorridi, che sei bellissima quando sorridi!”

Blanca prese un respiro, poi gli sorrise. Fu più semplice di quanto si sarebbe aspettata. “Grazie.” Disse, semplicemente. Jay si rilassò e le sorrise a sua volta. “Figurati.” Disse, mentre si muoveva verso la casa. E Blanca lo seguì, il sorriso ancora lì.

Angolo autrice

HAIL! Felice di ritornare, amici! Come vi butta? ^.^ Prossimo capitolo sarà la reazione a  Cleopatra!

 

   
 
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