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Autore: Madiletti    22/04/2015    0 recensioni
La guerra contro le macchine è in atto, mentre diverse persone sono alla ricerca dell'eletto, Antonio, alias Elia, riceve una missione importante direttamente dall'oracolo, una missione che non può riferire a nessuno. Non sarebbe una cosa strana, se non fosse per una particolarità che Antonio possiede, e che lo rende unico, forse più dell'eletto stesso...
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Estratti dal primo capitolo:
-->“Guarda un po' qui...” Disse il tizio, posando un dito sullo schermo. “Non dovrebbe fare così, vero?” L'altro osservò i caratteri verdi per qualche secondo “Agenti” “Lo chiamo subito!” “No, così diventiamo rintracciabili!” “Ma morirà!” “La via di fuga più vicina è a qualche chilometro, morirebbe comunque prima di raggiungerla” “Dio Santo!” “Bravo, prega. Perché non possiamo fare altro...”
-->Corri, corri, corri; e come dargli torto. Nessuno fino ad adesso era sopravvissuto ad uno scontro con un agente. Certo lui aveva 'quello'. Ma le simulazioni dimostravano che non bastava. Non era l'eletto. Quando aveva saputo di 'quello' ci aveva sperato veramente, ma l'oracolo aveva parlato chiaro: sarebbe morto prima della fine
Ambientato prima dei film... Spero vi piaccia...
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Morpheus, Neo, Oracolo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Scusi, credo di non aver capito bene: può ripetere?” “Hai capito benissimo, invece: ne ero già a conoscenza.” “E di grazia, quando avevate intenzione di dircelo?” “Mai. Questa doveva essere una missione di prova: doveva raggiungere il luogo, consegnare un pacco e andarsene, niente di più semplice.” “Perché? Se è veramente l'eletto non dovrebbe esporsi in questa maniera!” “Primo lui NON è l'eletto. E di questo siamo molto sicuri, secondo: la missione è stata decisa dall'oracolo in missione.” “Non capisco...” “Non è tuo compito capire. Il tuo compito è salvarci il culo quando a Matrix le cose si mettono male.” Eleazaro lo guardò storto per un attimo, prima di riprendere “Comunque abbiamo ancora il problema della talpa. Vado a chiamare gli altri.
Seduti attorno al tavolo si trovavano quattro persone: l'operatore, il medico, l'armatore e il pilota. Nessun altro si trovava a bordo della Betsabea, piccola nave da ricognizione. Il capitano, in piedi al capo della tavola, li guardava tutti severamente “Almeno una persona qui, sa perché siamo riuniti in questa stanza” “Dove si trova Elia?” “Riposa. Ha avuto una giornata alquanto sconvolgente” “Non lo sono tutte le giornate, a Matrix?” A parlare dopo il capitano erano stati, rispettivamente, l'armatore, il medico e il pilota. “Lui non c'entra con questa riunione. Non è necessario ora.” Il capitano si prese un attimo di respiro, quindi riprese “Non voglio prendervi per i fondelli e sarò il più diretto possibile: tra noi cinque si nasconde una talpa, qualcuno che, per qualche ragione, sta lavorando con le macchine e questo, lo sapete tutti, è inammissibile. Voglio che costui sappia che non torneremo a Zion finché non lo troveremo e che se si costituirà, farò da mediatore perché la pena non sia troppo pesante.” l'armatore alzò la mano “Capo, veramente saremmo in sei...” “Il ragazzo ha rischiato la vita a causa della soffiata, direi che è da eliminare dai sospettati” Stavolta parlò il medico “e se avesse finto?” “Non è possibile. La soffiata non ha avuto altro effetto che mettere in pericolo la sua vita. Non siamo stati scoperti.” “Perché lei ha interrotto la mia chiamata. Qualsiasi operatore avrebbe avvisato un novellino” “Questo vuol dire che o il ragazzo si aspettava la chiamata per far si che le sentinelle ci trovassero o che lei, capitano, ha interrotto la chiamata per assicurarsi la sua morte” Nella sala calò il silenzio. Il medico, dopo quella considerazione, guardava con aria di sfida il capitano, aspettando una reazione. “Ottimo, queste sono due ipotesi, stiamo procedendo bene. Qualcun altro ha altre piste?
Antonio sollevò la testa dal cuscino, cercando di non ricadere all'indietro. Si mise seduto e respinse a fatica il senso di nausea. Cambiare il codice di struttura era relativamente semplice, ma il codice d Matrix era infinitamente più complesso. Gli era scoppiata un'emicrania tremenda che non accennava ad andar via. La dottoressa (ebbene si, il medico che ha parlato finora è una donna) gli aveva dato 5 mg. di Triptacedrina per alleviare il dolore, ma evidentemente non bastava; ne avrebbe chiesta altra più tardi. Si alzò e si mise a camminare su e giù per la stanza, cercando di ragionare con calma: come era possibile che qualcuno avesse riconosciuto il suo volto? Come era possibile che sapessero della sua missione? A Matrix lui era sempre stato un ragazzo qualunque, poco notato. Quando era sparito, risvegliato da Morpheus, nessuno ne aveva denunciata la scomparsa. Non aveva conosciuto mai nessun agente ne li aveva incontrati per strada. Possibile che... No! Antonio vide di fronte a se le facce dei componenti della piccola “ciurma”: era impossibile che tra loro ci fosse una talpa.
“Nessun altro?” Il capitano si guardò intorno, con lo sguardo stanco “Quindi alla fine siamo tutti egualmente sospettabili?” Nessuno rispose. “Mi sembra che l'unico di cui possiamo fidarci è Elia che, purtroppo, è anche quello che non può avere nessuna prova, dato che era in Matrix” Anche ora nessuno parlò. “Comunque non possiamo tornare a Zion, ma è troppo tempo che siamo fermi qua. Tra dieci minuti ripartiamo. Siete liberi di andare e venire per la nave, ma nessuno, ad eccezione della dottoressa Zara hanno il permesso di parlare con Elia, e anche lei” le punto severamente contro il dito “lo faccia solo per il minimo necessario alle sue cure”
“Hai avuto altri dolori?” “No, ma il mal di testa non è passato, anzi, continua ad aumentare.” “La donna lo osservò con il voto contratto “Non è normale, Elia, più tardi dovrò passare a farti qualche controllo, nel frattempo ti do un'altra pillola di Triptacedrina, d'accordo?” “Le sarei molto grato” “E dammi del tu. Mi fai sentire vecchia!” “Scusami” Zara fece per uscire “Dottoressa” “Si, Elia?” “Perché non posso uscire dall'infermeria?” La donna lo guardò triste in viso “Suppongo che lo scopriremo presto” Rispose enigmatica, prima di uscire dalla stanza, lasciando solo Antonio, con un bicchiere d'acqua in una mano e una pillola nell'altra.
Osservò la pillola con attenzione, era lucida e di colore verde scuro, quasi smeraldo. Ripensò al momento fatale in cui Morpheus gli aveva scelto due pillole simili, ma di colore diverso, in Matrix. “Io posso indicarti la porta, ma sei tu che devi varcarla” Gli aveva detto. E lui l'aveva varcata. Aveva passato dei mesi d'inferno nella riabilitazione dei muscoli, poi aveva subito l'allenamento intensivo in struttura, e li, per la prima volta, aveva scoperto di poter modificare il codice sorgente intorno a se. Mentre ingoiava la pillola si ritrovò a pensare e se avessi preso l'altra pillola? Se fossi rimasto un ragazzo normale senza alcuna conoscenza della realtà vera? Sarebbe stato migliore? “Tutti ci facciamo questa domanda, ragazzo, tutti, nessuno escluso, alcuni trovano una risposta, altri un'altra. Io ho trovato la mia.” Antonio rabbrividì. Aveva  sentito queste parole pochi giorni prima, quando, in preda al sonno aveva visto qualcuno entrare nella propria stanza. Aveva appena urlato i propri dubbi contro i cinque dell'equipaggio seduti a tavola, e qualcuno lo aveva raggiunto per consolarlo. In quel momento non aveva capito il senso della frase, ma ora lo capiva perfettamente, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a materializzare il volto di quella persona.
Capitano e pilota erano seduti in cabina, soli, pronti a partire. “Capitano è sicuro? Se siamo solo noi due qui in cabina, la talpa potrebbe segnalare la nostra posizione” “è quello che voglio: tu non conosci la nostra destinazione e starai con me tutto il tempo. Se ci raggiungeranno potrò escluderti dalla lista dei sospetti. In una lista di quattro persone direi che è un buon passo avanti” “Quattro? Non eravamo cinque?” fece notare il pilota “Io mi sto escludendo perché so di non essere la talpa, nella tua lista tu ti sarai escluso, immagino, no?” “Già” Rispose quello, leggermente imbarazzato, prima di accendere i motori e le piastre “Bene, dove andiamo?”
A metà del percorso i radar segnalarono delle sentinelle. Il capitano ordinò a tutto l'equipaggio, escluso Elia, di raggiungerli in cabina... Poco dopo le sentinelle persero le loro tracce.

Angolino dell'autore: Bene, inizia una piccola saga investigativa, per scoprire la talpa: spero di concluderla nel prossimo numero, perché non è ciò che voglio scrivere XD. Infatti la trama gira intorno a:
-Quale sarà la missione affidata dall'oracolo a Elia? Sarà veramente solo una consegna?
-Come fa questo ragazzo a modificare il codice sorgente di Matrix?
-Perché dovrà morire? E come, soprattutto?
-Perché sto facendo una lista di perché?
-Ma soprattutto: come c'entra tutta questa baraonda con la trama dei film di Matrix?

Un'ultima cosa: nella storia è presente un piccolo riferimento ad un'altra opera di cui sono innamorato. Chi riesce a indovinare qual'è?

Fatemi sapere cosa pensate di questo mio lavoro con una recensione (anche piccola va bene)!
   
 
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