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Autore: SSONGMAR    22/04/2015    1 recensioni
In un piccolo paesino di montagna, dove gli alberi parlano e le stelle sembrano vicine, i pensieri e ricordi di due ragazzi sembrano prendere forma sulle loro teste. A pochi passi il rumore ed il sapore del mare insegnano che chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita, proprio come diceva un antico proverbio Cinese.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«We're leaving here tonight
There's no need to tell anyone
They'd only hold us down
So by the morning light
We'll be half way to anywhere»
 
Qualcosa dentro di noi sapeva benissimo che prima o poi tutto sarebbe cambiato e che al ritorno nulla sarebbe stato lo stesso, qualcosa di certo sarebbe accaduto.
Per tale ragione non avremmo potuto continuare a vivere per sempre chiusi in una bolla d’aria, al sicuro, lontano dagli occhi di tutti. Ne eravamo consapevoli, lo sapevamo benissimo, eppure fingevamo di non darcene pensiero. L’improvvisa felicità che ci aveva travolti ci aveva resi ciechi, sordi e imprudenti, sì, imprudenti, perché in quel preciso istante nel nostro cuore non c’era posto per la prudenza: in quel piccolo scrigno caldo e pulsante era fiorita la nostra estate, calda, rigogliosa, odorosa di emozioni nuove, eccitanti.
Una corsa in riva al mare, la scalata verso il cuore di Tropea. Le risate e i segreti confidati sottovoce. Il bagno al chiaro di luna e qualche volta le lacrime.
Quella sintonia scoperta e nata come per magia, un qualcosa di estremamente empatico e bello, delicato, vero.
Soli, lontani dai labirinti bui e gli spazi sconfinati della nostra anima, abbandonati a noi stessi e ai nostri pensieri disgiunti dal dolore che in quel momento non rientravano nei limiti abituali della nostra esistenza, ma andavano ben oltre. Oltre le grida, oltre il risentimento, oltre le solite lacrime amare.
Soli ma insieme, come gli unici abitanti della terra e dei profondi abissi, gli stessi che ci avevano cullato dolcemente prima di farci addormentare.
Costantemente con lo sguardo rivolto al futuro ma i pensieri protesi al passato ad una vita che ci sembrava solo una lunga strada senza curve o anfratti in cui nasconderci o alberi su cui arrampicarci.
Ma scaldati dalla scoperta di un nuovo abbraccio, le paure sembravano sparire, infrangersi proprio come un’onda alla scogliera. E così, con il cuore in tumulto, il ritorno che ci sembrava ancora un eufemismo, qualcosa a cui non andare mai incontro, un risveglio costretto, imposto, da un meraviglioso sogno.
L’impatto con quella realtà così vera e palpabile ci aveva regalato emozioni ben diverse ed accolti in un abbraccio ben disparato, ma i profumi, il dolce suono delle onde e delle nostre risate, il mare accolto in una piccola conchiglia e una melodiosa ninna nanna avrebbero conservato come gemme preziose quei ricordi così tanto belli ed indimenticabili e allo stesso modo, ci avrebbero accompagnati in quelli che tutti considerano il “per sempre”.
  
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