PROPRIO COME LEI Pov Damon Se mio fratello era tornato a Mystic Falls, un motivo ci doveva essere,ed io ero intenzionato a scoprirlo. Dopo aver scoperto dove si trovava,mi diressi verso quell'insulsa scuola.Rimasi fuori ad aspettarlo,le lezioni dovevano essere finite ormai. Il suono della campanella mi arrivò alle orecchie ovattato,lontano,distante. E,in pochi attimi,la mia vita si scombussolò. In pochi attimi,tutte le mie convinzioni crollarono come un castello di carte. Quando i miei occhi incontrarono i suoi,tutti i ricordi chiusi a chiave in un cassetto della mia anima,tornarono fuori prepotentemente. Gli stessi occhi,la stessa pelle,lo stesso viso. Proprio come lei. Katherine. Il mio unico vero amore era tornato a tormentarmi. Lei rideva,e quel suono alle mie orecchie sembrava la melodia più dolce.Poi,mi accorsi di chi le era accanto. Stefan. Lui,era sempre lui! Prima Katherine, ora lei. Ma non glielo avrei permesso. Mi feci avanti tra la folla,fino ad arrivare a lui. I miei occhi di ghiaccio,freddi ora più che mai,incontrarono i suoi di cioccolato,scuri e profondi. "Ciao,fratello." Esordii. Fratello. Quanto tempo che non dicevo quella parola,quanto tempo che non vedevo lui,che tuttavia era stato uno dei miei pilastri nella vita. Vidi il sorriso morirgli in volto, e quegli occhi limpidi e puri di bambino diventare due spade affilate. "Damon," disse seccato,"che ci fai tu qui?" La ragazza che tanto le assomigliava ci fissava interdetta,la bocca leggermente dischiusa e lo sguardo che dardeggiava da me a Stefan."Sono venuto a trovare il mio fratellino,ovviamente." "E ho il piacere di conoscere questa affascinante signorina" dissi,facendo il baciamano come un gentiluomo d'altri tempi,che del resto ero. "Damon,piacere". " Elena,piacere mio". Poi si voltò verso Stefan e gli sussurrò:"Non mi avevi detto di avere un fratello!" Lui,leggermente a disagio,le rispose con una gentilezza sconosciuta:"Elena,ne parleremo dopo,ora andiamo a casa." Poi si voltò verso di me,con occhi fiammeggianti e mi minacciò:"Damon,tu sei mio fratello,nonostante tutto, ma toccala e ti ucciderò." Gli rivolsi uno sguardo che sapeva di sfida e lo guardai avviarsi alla macchina. Lui le aprì la porta come un vero cavaliere, e lei ridacchiò imbarazzata. Si voltò un ultima volta verso di me. Non so cosa riuscii a scorgere in quello sguardo così tremendamente simile al suo, ma il mio ultimo pensiero fu:"Ci rivedremo ancora,Elena."