Fanfic su artisti musicali > Topp Dogg
Ricorda la storia  |      
Autore: Upei    22/04/2015    2 recensioni
[...] Xero mi ignora e continua a fissare interessato il cellulare, un sorriso per nulla raccomandabile increspa le sue labbra sottili. Cosa starà vedendo di così particolare?
“Non sapevo che fosse una persona del genere ma di sicuro non mi dispiace…”
Lo fisso davvero incuriosito da queste parole.
“Ha proprio delle belle gambe e lo sguardo poi…”
Sospira.
“Non sai che ti perdi”
Chi diavolo è questa persona che lo sta lasciando così eccitato e incapace di concludere le frasi anche se il significato è più che chiaro?
Mi avvicino velocemente fino a scorgere l’oggetto del suo desiderio.
Mi congelo all’istante.
Una foto.
Una sua foto.
Una foto di Hansol terribilmente eccitante.
“Cosa gli farei…” [...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Byungjoo (B-Joo), Kim Hansol (Hansol)
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa OS la dedico alla mia amata dolce metà che in un modo o nell’altro è sempre stata presente e che lo era anche quando ne avevo più bisogno. GRAZIE.
Grazie per tutto quello che fai per me senza neanche accorgertene e per essere la moglie migliore del mondo. Spero di poter essere alla tua altezza quando avrai bisogno di me e… anche per quanto riguarda la scrittura.
Questa OS è dedicata a ELECTRICSHOCK <3
Ovviamente anche alla mia patatina che sa che ormai tutto ciò che scrivo ha sempre una dedica a lei! (si tesovo, sto parlando proprio di te tALIXIA)
 
 
 
 
 
Tutta la storia è dal punto di vista di Byungjoo.
Le parti scritte in corsivo raccontavo eventi passati.
 
 
 
 
 
 
 
 

Love Me Harder

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Finalmente si libera completamente e il suo corpo può rilassarsi completamente. Ho come la sensazione di averlo fatto soffrire un bel po’ questa volta, ma lui non si è assolutamente lamentato o ribellato, quindi ho continuato senza farmi troppi problemi.
Poche spinte dopo e anche io posso raggiungere il mio apice e accasciarmi momentaneamente su di lui. Quei momenti sono sempre i migliori per me. Adoro essere tra le braccia del ragazzo che tanto amo ma che non sa di questi miei sentimenti e che credo saprà mai. Purtroppo per lui, e un po’ anche per me, non sono bravo con i sentimenti e non voglio deludere nessuno con il mio atteggiamento freddo, men che meno lui, la persona a cui tengo di più al mondo. Così ho preso la terribile decisione di non rivelare nulla di ciò che sento a quel ragazzetto così dolce e assolutamente bellissimo che pur essendo distrutto da quello che abbiamo fatto non si sta minimamente preoccupando di lui e continua a tenermi stretto tra le sue braccia aspettando che mi riprenda. Mi tiene stretto a lui, ancora legati da quell’elemento che ci tiene realmente uniti, immobile, accarezzandomi dolcemente la nuca e aspettando. Aspettando. Aspettando anche qualcosa che, so, non posso dargli.
È chiaro quello che prova per me, se non provasse certi sentimenti non avrebbe tutti quegli atteggiamenti che di solito ha nei miei confronti  e non avrebbe neanche accettato di venire a letto con me perché, come ha detto lui, non avrebbe fatto sesso senza amore.
Mi riprendo ed esco il più dolcemente possibile da lui, poi mi sposto da sopra il suo corpo lentamente, ancora preso dalla stanchezza. Lui, pur soffrendone, mi lascia subito andare ma non in modo brusco e questo mi fa infinitamente male. In fondo, nonostante tutto, non mi tratta come dovrei essere trattato: di schifo. Sono solo un cretino che ha paura di esprimere i suoi sentimenti e affrontare quello che porterebbero, ma che non riesce a rinunciare completamente a quello che desidera.
Mi faccio schifo da solo pensando che gli sto dando l’impressione di essere uno stronzo che vuole solo il suo corpo.
Mi alzo subito dal letto e senza vergogna, nonostante io sia nudo, inizio a rivestirmi. Lo sento muoversi attraverso il fruscio delle lenzuola ma continuo a dargli le spalle e a indossare i vestiti il più velocemente possibile in modo da poter scappare da quella casa, da lui e smettere di pensare a tutto questo.
 
 
Apro la porta facendo un gran rumore e le luci bianche della sala mi accolgono. La chiudo alle mie spalle e saluto le persone presenti avvicinandomi a Xero seduto sul pavimento a controllare, con molta concentrazione, il suo cellulare. Gli do un leggero colpo sulla testa e rispondo con un sorriso al suo sguardo omicida. Gli porgo una mano e lui la stringe subito. Facendo un po’ di forza lo riesco a far alzare e lui subito mi ignora correndo allo specchio più vicino per aggiustarsi i capelli e i vestiti. Sorrido e penso che nonostante il suo carattere particolare rimanga lo stesso il mio migliore amico.
Hojoon hyung si avvicina.
“Proprio oggi che dovevamo provare noi Wizard, Hansol si è dato malato”
“Così sembra…”
Hansol è malato o almeno è quello che ha detto.
Oggi infatti è il giorno in cui ogni sub-unit si sarebbe occupata del suo genere e noi, ovviamente, siamo predisposti alla coreografia. Peccato che Hansol abbia deciso di dire di essere malato e che quindi non sarebbe venuto a provare con noi.
Reprimo la sensazione di tranquillità che questa idea genera.
 
 
“Te ne vai di già?”
“Non ho più niente da fare qua”
Mi colpirei violentemente da solo per quello che ho appena detto ma è l’unico modo. Non voglio deludere nessuno con il mio pessimo carattere e comportarmi così è l’unico modo che mi è venuto in mente per tenerlo a distanza. So che gli farà infinitamente male ma posso dire che quello che sta peggio sono io.
“Come al solito sei venuto qui solo per scoparmi, quindi”
Non dico nulla e continuo a rivestirmi. Perché diavolo non riesco a chiudere questo bottone?
“Eppure non riesco a credere che tu venga a letto con me solo per soddisfare i tuoi desideri sessuali. Lo sento il modo in cui mi tratti o mi tocchi e mentre stiamo facendo l’amore riesco quasi a percepire che tu provi qualcosa. Perché non mi dici cosa ti passa per la testa, Byungjoo?”
Perché il mio nome è così bello pronunciato dalle sue labbra e detto dalla sua voce? Perché deve essere così sensibile da notare anche questi piccoli particolari?
“Credi quello che vuoi”
Freddo come il ghiaccio e lapidario come una freccia scagliata da un arco.
“Perché cazzo non mi dici quello che provi davvero? Perché mi devi far stare così di merda? Cosa ti costa aprire il tuo cuore per una volta? Sono anche pronto a sentirmi dire di essere stato la tua puttana fino a questo momento ma, per favore, Dio Byungjoo, per favore, dimmi qualcosa”
Sento il mio polso essere afferrato e strattonato con forza.
Da quando ha tutta questa forza? Che derivi dalla rabbia?
Il mio corpo viene brutalmente girato e mi ritrovo davanti un Hansol con gli occhi lucidi ma assolutamente risoluti. Sa quello che vuole e vuole ottenerlo, ora e subito.
Anche lui è nudo ma non si fa problemi. Ormai conosco a memoria il suo corpo e quali punti colpire mentre stiamo facendo l’amore. Trattengo una sospiro pensando quanto sia difficile trattenermi dal guardare il suo corpo e farlo nuovamente mio subito.
La maschera di cera inizia ad incresparsi e ho paura che il rumore dei pezzi che si stanno distruggendo possa raggiungere anche quelle orecchie così infinitamente dolci. Trattenerla non è mai stato così difficile come adesso.
Lo amo da morire.
 
 
Sbaglio un passo ed è la fine. Tutta la coreografia che stavamo provando viene rovinata e Xero e Hojoon hyung sono costretti a fermarsi.
Xero corre a fermare la musica mentre lo hyung si avvicina preoccupato: è difficile che io sbagli.
“Tutto bene?”
Gli sorrido il più incoraggiante possibile ma non sono sicuro del risultato.
“Si, scusate mi sono distratto un attimo”
Xero si butta su di me abbracciandomi e stringendomi forte. Di sicuro è il suo modo di consolarmi e di ridarmi coraggio.
Sa che è da ieri sera che qualcosa non va ma non mi ha chiesto nulla, di sicuro starà aspettando che sia io ad aprirmi con lui e quindi, nel frattempo, mi da il suo silenzioso sostegno.
“Tranquillo Joo, capita a tutti! Poi è particolarmente difficile senza quello hyung che ha sempre un sacco di buone idee per le coreografie”
Grazie, amico.
“Già. Riprendiamo?”
Possiamo non parlare di Hansol per favore?
 
 
“Parla!”
“Smettila hyung, mi dai fastidio. Vuoi una risposta e l’avrai.
Si, hyung. Hai ragione. Per me sei stato solo una puttana con cui passare il tempo, quello più facile da portarmi a letto e da aggirare. Essendo uno de più piccoli non mi sarei mai permesso di usare il corpo degli hyung e nemmeno quello dei più piccoli ma tu… tu sei uno hyung, vero, ma è anche vero che nessuno lo crede e che hai da sempre avuto un debole per me.
Sei stato solo un giocattolino divertente ma adesso hai rovinato tutto. Tu e i tuoi cavoli di sentimenti.
Non provo niente ma soprattutto non provo niente per te. Quindi tutto quello che hai sentito e che hai elencato è soltanto frutto della tua immaginazione. Potrei dire che mi dispiace ma risulterei falso. Non mi dispiace per nulla. Non ti ho mai dato certezze e ti sei illuso da solo. Hai scelto tu di continuare, quindi perché dovrei soffrire per qualcosa che deriva da una tua scelta così schifosamete sentimentale?
Non sei nulla per me, Hansol”
Lo schiaffo mi colpisce improvviso ma non è quello che fa realmente male. Quello che fa più male sono i suoi occhi così forti e allo stesso tempo così dannatamente deboli, lucidi per le lacrime che, sono sicuro, si sta trattenendo dal versare. Non vuole piangere o, meglio, non vuole piangere di fronte a me.
Mi fissa. Non accenna un momento ad eliminare il nostro contatto visivo.
La vedi Hansol? La vedi la grandezza della bugia che ho detto? Lo vedi l’immenso buco nero che adesso è al posto del mio cuore? Lo riesci a scorgere il dolore dietro questa maschera ormai sempre più distrutta? Ci riesci, amore?
“Fuori da questa casa e dalla mia vita. Da oggi non avremo alcun tipo di rapporto se non come membri dello stesso gruppo. Meno mi parlerai meglio sarà o potrei arrabbiarmi davvero. Tu sarai il dongsaeng e io lo hyung. Vai via”
La sua voce non ha tremato neanche un attimo e così anche il suo sguardo sempre più pieno di dolore, le lacrime ancora trattenute. È così fiero e dannatamente bello. I capelli scombinati sulla fronte, il viso teso a trattenere il dolore che non vuole mostrarmi, gli occhi, di solito così allegri e pieni di vita, un pozzo oscuro senza un briciolo di pietà contornati da infinita sofferenza mista a milioni di altri sentimenti. Per la prima volta la sua altezza, così simile alla mia, si è moltiplicata grazie alla fierezza che sta mostrando. Il suo corpo nudo così maledettamente invitante diventato ormai la mela del peccato che desidero più della mia stessa vita e che non posso toccare per non finire punito e maledetto. La distanza tra di noi ben chiara e il rapporto caldo di sempre, più freddo dei ghiacci dell’Antartide.
“Fuori”
Sputa nuovamente poi mi volta le spalle e ritorna nel letto che abbiamo condiviso fino a qualche momento fa. Si sdraia dandomi le spalle e si copre fino alla testa. Rimango a fissarlo per qualche tempo e non si muove da quella posizione. Il suo corpo non sussulta per le lacrime, no. Il suo corpo, come la sua mente e il suo cuore, sono diventati roccia.
No, hyung. Neanche tu sei riuscito ad andare oltre la maschera e questo fa così, così male.
 
 
Mi butto sul pavimento distrutto da quelle estenuanti prove seguito a ruota da Xero, che però si limita a sedersi a gambe incrociate sul pavimento in legno. Apro le braccia e le gambe cercando riposo e Hojoon hyung ci avverte che andrà a darsi una rinfrescata al bagno.
“Oddio sono distrutto”
Xero mi ignora e continua a fissare interessato il cellulare, un sorriso per nulla raccomandabile increspa le sue labbra sottili. Cosa starà vedendo di così particolare?
“Non sapevo che fosse una persona del genere ma di sicuro non mi dispiace…”
Lo fisso davvero incuriosito da queste parole.
“Ha proprio delle belle gambe e lo sguardo poi…”
Sospira.
“Non sai che ti perdi”
Chi diavolo è questa persona che lo sta lasciando così eccitato e incapace di concludere le frasi anche se il significato è più che chiaro?
Mi avvicino velocemente fino a scorgere l’oggetto del suo desiderio.
Mi congelo all’istante.
Una foto.
Una sua foto.
Una foto di Hansol terribilmente eccitante.
“Cosa gli farei…”
Si lecca le labbra in un modo quasi disgustoso e io vorrei solo prenderlo a pugni.
Gli strappo dalle mani il cellulare e fisso sconcertato lo schermo del cellulare che riporta quella foto così ad alta definizione.
La foto è in bianco e nero e riprende Hansol molto da vicino tanto che è visibile solo una parte de suo viso. L’occhio destro è messo in mostra quanto più possibile a causa della frangia nera lunga quasi fino agli occhi e mostra tutta la sua sensualità portandoti a desiderare qualcosa di poco casto, la bocca è nascosta da una mano poggiata vicino alle labbra dando quasi l’impressione che abbia l’indice in bocca. Deglutisco immaginandomi perfettamente quel ragazzo succhiare le mie dita con quello sguardo fisso su di me. Indossa solo una semplice maglietta a maniche corte bianca a righe nere ma la cosa che colpisce sono le sue cosce nude riprese perfettamente dalla telecamera e quindi impresse nella foto. Quelle gambe così perfette e sode per i numerosi allenamenti di danza. Quelle gambe che si sono sempre aperte per me e che spesso ho tormentato di baci o di tocchi urgenti e passionali, a volte anche dolci e delicati.
Rimango immobile a fissare la foto mentre il mio cervello è confuso così come anche il mio cuore.
Come diavolo si è permesso a pubblicare una foto del genere? Chi altri ha visto il suo corpo? Chi altri devo uccidere?
Subito mi ritornano alla mente le parole e i gesti del ragazzo accanto a me al quale ho rubato, senza tante cerimonie, il cellulare.
Mi volto verso di lui e il suo sorriso sparisce. Di sicuro non devo avere una bella cera contornata, poi, da una rabbia furente e accecante.
Mi avvicino prendendolo per il colletto della maglietta. I miei occhi arrabbiati nei suoi così dannatamente sereni. Il sangue mi va completamente al cervello.
“Non osare neanche guardarlo”
Sputo con disprezzo prima di lasciare quello che tenevo in mano con violenza. Xero quasi rischia di cadere completamente all’indietro ma grazie al suo ottimo equilibrio riesce a non cadere e a tornare seduto a gambe crociate, aggiustandosi, solamente, la maglietta.
Gli lancio il cellulare tra le gambe e mi alzo immediatamente. Devo andare a parlare con quello hyung.
 
Apro la porta del dormitorio con così tanta violenza che sbatte prima di richiudersi automaticamente. Non mi interessa del casino che faccio e che sicuramente farò, perché sono assolutamente certo di essere solo in quella casa, come sono assolutamente certo che Hansol non stia male e che abbia inventato questa scusa per non venire alle prove e dovermi affrontare.
Entro subito nella sua stanza e lo trovo a pancia in giù ancora con quella maledetta maglia addosso e le gambe nude messe ancora più in mostra dalla sua posizione rilassata e allungata lungo le lenzuola candide.
Sentendo il rumore del mio respiro affannoso, reso tale anche dalla rabbia incontrollata, si volta e mi fissa.
C’è qualcosa nel suo sguardo ma sono troppo arrabbiato per mettermi a riflettere e cercare una risposta a quei suoi occhi.
Ricordo il suo sguardo in quella foto.
“Come ti è saltato in mente di pubblicare una foto del genere?”
Capisce che porterò avanti un litigio e così si alza dal letto mettendosi subito di fronte a me. I piedi scalzi lo rendono qualche centimetro più basso di me ma i suoi occhi seri sono comunque nei miei.
“Esigo del rispetto da un mio dongsaeng e non credo che siano affari tuoi quello che faccio o che non faccio. Sono uno hyung e poi, noi due, mi sembra, non abbiamo nessun tipo di rapporto che ti permetta di intrometterti nella mia vita”

“E sarebbe comportamento da uno hyung quello di pubblicare certe foto? Non hai capito che saresti una preda più che gradita per qualche membro di questo gruppo?”
“Non mi sembra di averti chiesto di difendermi o cose del genere. Se qualcuno di loro si farà avanti deciderò o meno se cacciarlo”
“Avresti un qualche tipo di rapporto con qualcuno di loro?”
“Non sono affari che ti riguardano, Byungjoo. Abbiamo detto che ognuno di noi si sarebbe fatto la propria vita, considerando come tu non provi alcun tipo di sentimento per me. Me lo hai detto tu, proprio ieri”
Non riesco a controbattere sentendo la pesantezza e la veridicità di quelle parole. Sono stato proprio uno stupido a dirgli quelle parole e sono stato ancora più stupido a venire qui, adesso.
Non ho il diritto di intromettermi nella sua vita dopo quello che gli ho detto la notte scorse e per come l’ho trattato tutte le volte precedenti all’ultima.
“Io…”
Abbasso lo sguardo e mi ammutolisco, incapace di continuare la frase.
Io cosa? Io non volevo? Io… scusa? Cosa hai intenzione di dire al tuo hyung, Byungjoo? Come pensi di uscire da questa schifo di situazione in cui ti sei messo e in cui hai tirato anche Hansol?
“Strano, avrei detto che tu fossi geloso”
Alzo subito lo sguardo e lo punto negli occhi divertiti e un po’ stronzi di quello hyung.
“Sei geloso, Byungjoo?”
Si passa lentamente una mano tra i capelli sollevando momentaneamente la frangia che ricade quasi subito alla sua posizione rimanendo più scombinata. Fa scendere la mano sul suo collo, su cui spesso mi sono accanito tormentandolo con baci e morsi, e arriva alla zona della coscia dove è poggiata la parte finale della maglietta alzandola ancora, mostrandomi così altri pezzi di pelle.
Oddio non dirmi che è nudo sotto!
Ingoio il groppo che mi si è formato in gola ma non riesco più a resistere quando si lecca sensualmente le labbra, senza lasciare il mio sguardo.
Senza neanche pensarci appoggio le mie mani ai lati del suo viso e le mie labbra sulle sue, quasi con violenza.
Potrei giurare di aver visto un sorriso allegro increspare le sue labbra prima che lo divorassi con il mio bacio.
Appena le nostre labbra si incontrano le mie mani corrono ai suoi fianchi e scendono alle sue cosce prendendole. Hansol, che ha passato le sue braccia attorno al mio collo per stringermi di più, approfitta della mie mani e con un salto circonda il mio bacino con le sue gambe.
Siamo a stretto contatto e le nostre labbra non accennano a staccarsi, nonostante stia diminuendo l’ossigeno a disposizione.
Baciarlo è qualcosa di stupendo e baciarlo in questo stato, sia mio che suo, è ancora più bello. È passata solo una notte ma già mi è mancato da morire e sapere di essere voluto ancora, nonostante il mio comportamento da stronzo, mi fa eccitare da morire. Hansol, di per sé, mi fa eccitare da morire: il suo sguardo da bambino e allo stesso tempo da birbone, i suoi occhi che ricordano quelli di un gatto, la sua voce così dolce e le sue labbra così invitanti a qualsiasi ora del giorno e della notte, il suo corpo così statuario grazie agli allenamenti e alla danza.
Lo voglio solo per me e non permetterò mai a nessuno di avvicinarsi al ragazzo che amo più della mia stessa vita, il ragazzo che bacerei per sempre e con cui condividerei le notti d’amore senza stancarmi mai del suo corpo e dei suoi sentimenti che vorrei far crescere insieme ai miei.
Hansol scende e si allontana.
Le mie mani corrono subito al suo viso e lo tengo stretto il più possibile in modo tale che non possa scappare se si rendesse conto di essere nuovamente caduto nella trappola del ragazzo che lo ha soltanto fatto soffrire fino ad adesso.
“Si, maledizione, si. Sono così fottutamente geloso. Non voglio che qualcuno oltre a me veda quanto sia splendido il tuo corpo o che ti guardi come ti ha guardato Xero poco fa. Tuo sei mio”
Hansol sorride quasi vittorioso.
“Io non sono di nessuno Byungjoo, perché noi non siamo niente”
“Tu per me sei tutto, invece. Hansol ti amo e mi dispiace averti ferito fino a questo momento facendoti credere tutto il contrario. Ti amo da morire ma la paura dei miei e dei tuoi sentimenti mi ha bloccato dall’aprirti il mio cuore. Ho paura di deluderti e di non essere in grado di mostrarti i miei veri sentimenti. Ho paura di non riuscire a darti tutto l’amore che meriti e che staremo male entrambi, anche peggio di come stiamo adesso, perché è stato un dolore fisico lasciarti andare ieri notte e un dolore mentale e psicologico dirti tutte quelle cose che non penso minimamente. Ho sofferto come mai in vita mia quando mi hai guardato dopo tutte quelle cose orribili che ti ho detto. Mi dispiace Hansol, mi dispiace infinitamente”
Hansol sorride e dopo avermi accarezzato i capelli ed essere sceso a una guancia mi lascia un dolce bacio sulle labbra.
“Non mi deluderai mai e se dovessi iniziare a farlo te lo dirò così che potrai migliorare. Ti va di migliorare per me, Byungjoo? O meglio, ti va di migliorare con me?”
Come posso dirgli di no se tutto quello che dice lo dice con quella convinzione e quell’amore nello sguardo?
Prende le mie mani e le intreccia alle sue. Ovviamente è la sensazione migliore di sempre.
Chiudo gli occhi e appoggio la mia fronte alla sua.
“Si”
“Ottima scelta anche perché non ti avrei lasciato andare così facilmente”
Mi allontano stupito e lui scoppia a ridere.
“Mi hanno ferito davvero le parole che mi hai detto ieri ma con un piccolo aiutino ho capito che nascondevi altro dentro di te e quindi ho deciso di farti uscire allo scoperto. Non mi sono sbagliato per nulla”
“Cosa? Tutta la storia della foto era per farmi venire da te?”
“E metterti finalmente di fronte ai tuoi sentimenti, si. Non ti saresti mai lasciato andare senza una piccola spinta”
Sorrido capendo il gioco di quello hyung e di quell’infame traditore del mio migliore amico. Devo ricordarmi di ringraziarlo.
Spingo Hansol sul letto e gattono verso di lui. Mi fermo molto vicino alle sue labbra.
“Direi che adesso qui qualcuno deve essere punito per il suo comportamento”
Si morde il labbro con l’aspettativa negli occhi.
Si sdraia di schiena e avvolge le sue braccia attorno al mio collo avvicinandomi ancora di più.
“Fai l’amore con me, Hansol?”
Sorride pieno d’amore e questo amore mi colpisce, raggiungendomi dentro.
“Tu farai l’amore con me, Byungjoo?”
Lo bacio dolcemente.
“Ho sempre fatto l’amore con te, Hansol. Ma da adesso sarà tutto diverso e finalmente potrò amarti davvero”
“Non vedo l’ora”
Un altro intenso e lento bacio che ci permette di avvicinarci ancora di più.
La mia mano risale su tutto il suo corpo e già lo sento gemere sotto di me.
“Byungjoo”
Il modo in cui lo dice mi fa fermare immediatamente e concentrare sui suoi occhi così languidi ma anche così certi.
“Ti amo anche io”
 
 
 
 
 
 
 
Buonasera!
Sono tornata random e dal nulla per questa One Shot che è nata improvvisante una sera che non avevo nulla da fare, dopo che, una certa moglie monella, mi ha mandato a tradimento questa foto.
Appena l’ho vista non sono riuscita a resistere e, nonostante urli “rating rosso” da tutte le parti, stranamente, ho lasciato il rosso per qualcosa di più calmo, ma non troppo, che è riuscito ad inserirsi sotto l’arancione.
Mi manca scrivere ma il tempo è davvero poco purtroppo… Spero comunque di non abbandonare questa sezione e di rimanere, anche sporadicamente, qua a scrivere per voi che leggerete.
Grazie per il supporto che continuate a darmi e scusate gli errori/orrori che ci potrebbero essere ma non voglio più rileggerla o finirei per cancellarla e riscriverla tutta.
Un bacione a tutti.



 
AVVENTENZA!!!!!! SONO CONSAPEVOLE CHE LA FOTO IN QUESTIONE NON RAPPRESENTA DAVVERO HANSOL MA SICCOME MI È BALZATA QUESTA IDEA IN MENTE CONCEDETEMI UNA LICENZA POETICA ^^
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Topp Dogg / Vai alla pagina dell'autore: Upei