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Autore: Bastia and Pigna    23/04/2015    0 recensioni
Dopo la Guerra, Hogwarts è stata ricostruita ed ora è il turno dei figli dei nostri protagonisti a vivere nuove avventure tra le mura del castello. Pozioni, incantesimi, scherzi, risate, liti, amori ed amicizie. La storia di sette ragazzi alla scoperta di sé stessi, nella lotta contro i difficili anni dell'adolescenza e chissà... magari anche contro qualcos'altro. Sta a voi scoprirlo!
Speriamo vi piaccia!
Fan Fiction a due mani, by Elisa ed Elgi.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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POV GRACE
Mi sveglio in camera mia. Sopra di me vedo il mio soffitto che l'estate prima mi ero impegnata a dipingere. Vaporose nuvole bianche formano un anello, mentre da uno spiraglio posso vedere il cielo del colore dell'alba. Era stata un'impresa titanica affrescare tutto quello, ma il risultato era stupefacente.
Mi metto a sedere sul letto e vedo, stesa su di un materasso gonfiabile adagiato sul pavimento, la mia migliore amica ancora profondamente addormentata. Roseleen è quel tipo di ragazza che ha l'assoluto diritto di essere chiamata bella. I capelli castano chiaro sono sistemati in una lunga treccia laterale. Gli occhi sono chiusi, ma da aperti il loro colore sarebbe stupefacente: simile a quello del mare in tempesta. La pallida luce mattutina proietta le ombre delle sue lunghe ciglia. Le belle guance, il naso fine e le labbra piene completano il quadretto. Indossa una maglia verde mela enorme per lei, di almeno tre o quattro taglie più grande, e dei pantaloncini di cotone verde muschio. Sta raggomitolata in un'assurda e scomoda posizione, ma a giudicare dall'espressione del suo viso deve gradirla.
Ai piedi del mio letto c'è Shade, il mio stupido gatto. Lo comprai quando avevo 11 anni, e da allora non si è mai separato da me. Ha il pelo corto e morbido del colore del fumo, con le zampe, le orecchie e la punta della coda nere. E' un gran scorbutico, ma con me e con Roseleen è dolcissimo. E' in una posizione molto simile a quella della mia migliore amica, e la cosa mi fa spuntare un sorrisetto sul volto. Gli accarezzo il muso, ma lui non si sveglia.
Mi alzo in punta di piedi, aggiro il materassino e mi dirigo verso l'armadio a muro con lo specchio appeso sopra. Scruto il mio riflesso. Una quattordicenne magra, troppo, con le ossa sporgenti ed il fisico esile, e parecchio alta. I capelli sono biondo-bianco portati fino alle spalle, come la tradizione della mia famiglia vuole per tutte le donne, ma io non li sopporto proprio. Gli occhi sono del colore del ghiaccio, con dei riflessi verdi, allungati come quelli di un gatto. La pelle è pallida. Gli zigomi spigolosi sono spruzzati da una quasi invisibile scia di lentiggini. I lineamenti sono duri ed affilati, la bocca è piccola ed il naso all'insù. Sospiro. Tipica ragazza Malfoy.
Sul mobile, c'è una gabbia di ferro vuota, in cui sarebbe dovuto essere Cappuccino, il gufo di Roseleen, dalle piume colore del caffè latte, motivo del suo nome, con le punte tendenti al marrone scuro. Sarà a caccia in questo momento, ma dovrà essere di ritorno tra poco.
Mi volto, recupero il mio cellulare dal mobile e mi dirigo verso la porta, la apro piano e sgattaiolo fuori, in corridoio. Scendo con passo felpato giù per le scale, finché non sento delle voci concitate provenire dalla cucina, così mi blocco.
- Secondo me porta una settima di reggiseno... – sta dicendo una voce calda e solare che riconosco per quella di Luke Finnegan, uno dei tre migliori amici di mio fratello.
Appena recepito l'argomento principale, sblocco il telefono e accendo il registratore.
- Sarebbe alquanto improbabile, ma non impossibile. – dice una seconda voce, affilata ma amichevole. Mio fratello Scorpius.
- Davvero, non c'è ragazzo che non se la sia fatta. – Questo è James Potter, con quella voce da 'sto tramando qualcosa, attenti a voi'.
- Ho sentito dire che si è fatta scopare anche da un gruppo di matricole del primo anno. – dice Luke.
- Chissà se si fa pagare. – fa mio fratello.
- Secondo me no. – risponde James dopo qualche secondo.
- Meglio così, giusto? – Di nuovo mio fratello.
- Seriamente ragazzi, io mi farei fare... – comincia James, ma non fa in tempo a terminare la frase, che io lo interrompo.
- Che succede qui? – chiedo pacata, sbucando in cucina, trattenendo un sorriso.
La scena che mi si presenta davanti è piuttosto normale. Quattro ragazzi sui sedici anni stanno seduti intorno al tavolo di legno rotondo e bianco della cucina. Il ragazzo di spalle deve essere Will Thomas, un ragazzo alto e scuro di carnagione, robusto, con dei grandi occhiali neri poggiati sul naso. Sta leggendo la Gazzetta del Profeta. E' l'intellettuale del gruppo, l'unico che riesce a mettere un freno alle pazzie degli altri tre. In più, da un anno è il ragazzo di Roseleen, insieme formano davvero una bella coppia. Il ragazzo alla sua sinistra è James, altissimo, dal bel fisico, i capelli neri sempre arruffati ed il sorriso più bello del mondo. Dopo di lui ecco il mio fratellone, secco come un chiodo, pallido come sempre, i capelli sempre drizzati dalla gelatina praticamente bianchi, dagli occhi di ghiaccio e lo sguardo gelido. Poi ecco Luke, bassino e sorridente, dall'aria di non esser molto sveglio ma comunque simpatico.
- Oh... Ehm... Buongiorno Grace. – balbetta James, rosso in viso, ma cercando di restare neutrale.
- Ah, fratellone, visto che ti interessa tanto... No, non si fa pagare, se stavate parlando di Melanie Groom.
- E tu come fai a saperlo? – mi chiede lui, rosso per quanto lo possa essere un membro della mia pallida stirpe.
- Il mio dormitorio è affianco al suo, e le mura del castello non sono insonorizzate. Si sente ogni singola parola là dentro.
- Quindi... quindi... tu senti... tutto... quello che lei... lei..?– balbetta Luke.
- Proprio così. – dico annuendo, muovendomi verso l'angolo cottura. – Morgana, non mi avete lasciato nemmeno un goccio di caffè? Ma bravi, eh.
Poggio il cellulare sul ripiano ed apro il frigo. Acchiappo del latte e recupero dal mobile il caffè. Mi preparo un cappuccino come se non avessi sentito nulla della loro interessante conversazione. Quando è pronto me ne verso un po' in una tazza con una foto dell'Irlanda e ne lascio un altro po' per Roseleen. Dopodiché mi vado a sedere con loro, portando con me il cellulare. Bevo un lungo sorso osservandoli, poi dico come se non fosse niente: - Ah, se può interessarvi vi ho registrato, prima.
Non so quale bocca sia più spalancata. Anche Will ha abbassato il giornale per guardarmi sbigottito.
- Non vi dispiace se la invio alle vostre ragazze, vero? – chiedo, fingendomi come dispiaciuta.
- Non ci provare nemmeno! – dice James quasi strozzandosi. La sua ragazza, Bonnie, lo ucciderebbe.
- Sai che ne sono capace, Potter. Certo, nel caso in cui voi mi prestaste la Mappa del Malandrino per un paio di giorni una volta ad Hogwarts, io potrei anche resistere alla tentazione. – dico incurante.
Scorpius mi fulmina con lo sguardo, per poi cercare quello degli altri tre, che annuiscono come se fosse la cosa più difficile del mondo.
- E va bene. – acconsente mio fratello. Poi sbuffa. – Ti odio.
- Anch'io. – dico sorridendo amorevolmente. Poi alzo lo sguardo verso le scale giusto in tempo per veder spuntare un'assonnata Roseleen.
- Ma buongiorno, dormigliona! – le dico sorridendole.
- Buongiorno. – fa lei stiracchiandosi, per poi scoccare un veloce bacio sulle labbra di Will.  Poi chiede speranzosa: – C'è del caffè?
- Certo. Lì. – dico indicando il ripiano cucina.
Lei va a versarsene una tazza per poi sedersi tra me e Scorpius. L'ultimo la fissa, perso. E' da tempo che ho notato il suo comportamento verso la mia migliore amica, e solo io e James sappiamo della sua cotta per lei. Purtroppo, Lynn (come la chiamiamo noi, visto che non ama il suo nome intero) è momentaneamente occupata, povero sgorbio di fratello.
- Bauli pronti? - chiede mio fratello, riprendendosi dal suo stato di Lynn-Trance.
Qualche "si" e qualche segno d'assenso fiorisce qui e lì. Mi volto a guardare l'orologio appeso alla parete.
- Mi spiegate per quale assurdo motivo siamo già in piedi alle 7 del mattino? – chiede Lynn. Lei non è famosa per essere una mattiniera.
- Volevamo andare con calma. Da qui ci vorrà un pochino prima di arrivare a Londra, anche se con il Nottetempo. – dice Will.
Effettivamente, la casa estiva della mia famiglia dove ora noi siamo riuniti si trova in Irlanda, mentre la casa in cui papà vive per tutto il resto dell'anno è appena fuori Londra.
- Allora... pronti per il Mega-Party-Del-Primo-Giorno? – chiede James con il suo solito sorrisetto furbo di quando sta tramando qualcosa.
- Ovviamente! – esclama mio fratello, gli occhi che brillano di eccitazione.
Il Mega-Party-Del-Primo-Giorno è un'usanza dei ragazzi, che hanno deciso di condividere con noi. Lo facciamo tutti i primi giorni dal mio secondo anno. E' molto semplice: la prima notte dell'anno ad Hogwarts non si trascorre nel proprio dormitorio, ma nella Stanza delle Necessità a divertirsi fino a tardi, spesso in compagnia di dolci ed alcolici vari. Il risultato: un secondo giorno condizionati dai postumi di una bella sbronza e nessun ricordo della folle notte appena trascorsa. Per questo, Luke è incaricato di sistemare una videocamera in modo da filmare il tutto. L'altra usanza è trascorrere il pomeriggio del secondo giorno tutti insieme nel parco del castello a ridere guardando i video. Io amo i Mega-Party-Del-Primo-Giorno, anche se sono anche molto scioccanti. Vedere i tuoi migliori amici ubriachi di brutto leccarsi il sale dal collo a vicenda (è successo!) non è la miglior cosa che ti possa succedere.
- Avete il Whisky Incendiario? – chiedo.
- Si, ne abbiamo, ma a te, signorina, non deve importare, visto che non ne berrai. – mi apostrofa Potter.
- James! – mugolo esasperata. – Ho 14 anni!
James mi ha vista crescere da quando avevo 8 anni, e spesso si comporta con un odioso fare protettivo nei miei confronti.
- Appunto, soltanto 14. Sei ancora piccola, e anche Lynn. Giusto, Scorpius? Non le farai bere il Whisky, no?
- Cosa? Ehm... io penso debba decidere lei. – dice mio fratello come se stesse dicendo una bestemmia. Lui e James sono così attaccati che ogni volta che si contraddicono si sentono in colpa verso l'altro.
- Visto? – esclamo rivolta al moro.
Lui sbuffa sonoramente, per poi concedermi un: - E va bene! Ma non troppo!
Sorrido a trentadue denti per la vittoria raggiunta. Dopo qualche altra chiacchiera ci alziamo e ci andiamo a preparare. Ci vestiamo, portiamo giù i bauli e le gabbie dei gufi, più Shade. Oltre a Cappuccino di Lynn, ce ne sono altri. Glided, di Will, dalle piume dorate e gli occhi d'ambra. Blizzard, di Scorpius, tutta bianca come la neve. Rascal, di James, nero e beige. Anche Luke dovrebbe avere un animale (un inutile rospo), ma proprio qualche giorno fa il poverino è schiattato.
- Penso che mi comprerò un gufo. – commenta Finnegan.
Infine ripuliamo casa. Papà tornerà a vederla verso sera, mentre ora è alla villa di Londra, a portare le cose lì. Ci ha lasciato casa libera per organizzare questo piccolo pigiama-party pre-partenza. Naturalmente, non sa che James è qui e nemmeno i genitori di lui sanno che è da noi, visto che le nostre famiglie si odiano. Anche quelli di Lynn pensano che lei sia dai Potter, altrimenti non ce l'avrebbero mandata. Eh si, siamo una famiglia molto amata.
Quando si fanno le 9.30 usciamo tutti fuori in giardino. Scorpius tira fuori la bacchetta e qualche galeone. Subito si sente un gran frastuono, e in men che non si dica un autobus a due piani viola ci si para davanti.
- Salve, mi chiamo Steve Barrel e sarò il vostro bigliettaio per questo viaggio. – legge da un biglietto un ragazzo biondino e paffutello sulle porte del bus. Poi abbasso lo sguardo e ci fissa. – Allora? Che state aspettando a salire, adolescenti?
In fila indiana dietro a mio fratello saliamo sul mezzo, con le gabbie, mentre Steve si carica dei nostri bauli. L'interno è pieno di sedie, e qui è lì sono seduti alcuni maghi e streghe di diverse età. Ecco una vecchia dal lungo naso brufoloso, tutta imbacuccata in un mantello. Poi, un mago di mezza età con le calvizie che legge il giornale tranquillamente. Una donna sulla quarantina che si tiene lo stomaco e con il viso verde. Spero non vomiti. Ci sediamo lontano da lei in una fila libera e ci reggiamo forte, aspettando il giudizio. Ecco, arriva. L'autista pigia sull'acceleratore e il bus si trasforma in pura velocità. Sfrecciamo a tutta birra per le strade di Dublino. Dopo circa 2 ore e mezzo di folle viaggio arriviamo alla stazione di King's Cross. Scendiamo dal bus ringraziando Dio di averci risparmiato la vita e salutiamo Steve.
- Io su quel coso non ci risalgo. MAI PIU'. – dice Luke, sforzandosi di non vomitare sull'asfalto Londinese.
Entriamo nella stazione e ci dirigiamo verso i binari, al muro tra il 9 ed il 10. A coppie (Luke e Will, James e Scorpius, io e Lynn) ci appoggiamo con fare casuale al muro in modo da non dare tanto nell'occhio e, in un battibaleno ci troviamo con tanto di bauli ed animali al Binario 9 e ¾. L'Espresso di Hogwarts, bello rosso laccato, se ne sta lì sbuffando, in attesa di poter partire verso il posto più bello del mondo.
Saliamo tutti insieme sul primo vagone che ci capita a tiro. Camminiamo in corridoio finché non troviamo uno scompartimento vuoto, sistemiamo i bauli e ci accomodiamo. Io riesco ad accaparrarmi il posto vicino al finestrino, con affianco Lynn e davanti Luke, che nel frattempo mi guarda come un pesce lesso. Già, dimenticavo. L'idiota ha una cotta per me. Bah.
Guardo fuori. E' così bello non aver nessuno da salutare. I primi due anni di scuola, al binario si erano sempre presentai mio padre, mia nonna Narcissa e mio nonno Lucius. Non so chi non sopporti di più. E' per questo che amo andare ad Hogwarts: finalmente posso stare 10 mesi senza la mia odiosa famiglia. Solo io, i miei amici, qualche valanga di compiti e gli scherzi ad i miei compagni. Cosa c'è di meglio?
Sento un fischio. Stiamo per partire. Finalmente, il treno si mette in moto con uno scossone ed in men che non si dica ci ritroviamo in viaggio verso Hogwarts. Shade si è addormentato sulle mie gambe, così comincio a carezzarlo, partecipando distrattamente alla conversazione intrapresa dai ragazzi: la recita scolastica.
Da quasi sette anni a questa parte la scuola ha ripreso l'usanza di mettere in scena una rappresentazione teatrale durante le vacanze natalizie. Spesso recitiamo qualche fiaba di Beda il Bardo, oppure qualche leggenda popolare. Quest'anno ancora non sappiamo cosa ci toccherà. Certo, non che a me interessi più di tanto. Ad ogni recita io mi sono sempre proposta volontaria come addetta alla scenografia, alle luci, al suono e alcune volte anche al copione. In pratica, mentre gli altri recitano, io coordino tutti gli altri pochi ragazzi dietro le quinte, ed in più suggerisco le battute durante lo spettacolo, in caso qualche attore avesse un vuoto di memoria. Perché faccio questo anziché recitare? Perché odio stare al centro dell'attenzione in quel modo. Mi capita di esser l'oggetto di molti sguardi, quando conduco non so quale piano malefico per uno scherzo, o uno "sciopero", ma stare su un palco, con tantissima gente a fissarmi, illuminata dalle mega luci... non so, mi prende l'ansia. Non l'ho mai confidato a nessuno, a tutti dico di ritenere tutta la messa in scena una grandissima stronzata, quindi preferisco non farne davvero parte.
La conversazione dura una bella mezzora, e tutti ne prendono parte animatamente, forse anche troppo, visto che finiamo col guardare Scorpius e Luke che imitano il professor Zabini ed il professor Paciock (il padre di Lynn) che ci spiegano una scena particolarmente comica, che finisce con un bacio tra i due personaggi. Così, vediamo i nostri professori fingere di baciarsi appassionatamente. Risate assicurate. Quando mio fratello e Luke si inchinano accogliendo i nostri applausi e si risiedono ai loro posti, siamo tutti talmente sfiatati dal ridere che ci fermiamo a riprendere fiato. Poi, sento delle voci in corridoio, e non ho il tempo di contare fino a tre che vedo spuntare una massa di capelli color carota sopra ad una faccia conosciuta.
- Fred! – esclamo, saltando in piedi non curandomi della palla di pelli accoccolata sulle mie ginocchia e correndo ad abbracciarlo. – Ti sei alzato da giugno, eh Weasley?
- Sono comunque più basso di te. – commenta lui, sorridendo. Fred Weasley è il mio migliore amico in assoluto, un Tassorosso del mio anno con la battuta sempre pronta. E' il cugino di James, anche se loro due non hanno un legame stretto come quello tra me e lui.
- Hey, cuginetto! – lo saluta Potter.
Roseleen si alza e lo viene ad abbracciare anche lei. – Mi sei mancato, roscio.
Io, Lynn e Freddie formiamo un terzetto molto affiatato, benché facciamo parte di tutte Case diverse.
- Anche tu a me, secchiona. – risponde Fred. Quando sciolgono l'abbraccio lui dice al resto del gruppo: - Io sono a due scompartimenti più avanti, se vi serve qualcosa fate un fischio.
- Uh, mi stavo dimenticando! Caccabombe? – chiede mio fratello.
- Quante ne vuoi. – risponde il rosso sorridendo.
- Orecchie oblunghe? – fa Will.
- Mh, ho tanti ordini, ma farò in modo da fartene avere.
Fred è praticamente lo spacciatore di scherzi e gadget vari della suola. Essendo il figlio di George Weasley, il proprietario di Tiri Vispi Weasley, è facile per lui procurarsi tutta la roba.
Salutiamo Fred calorosamente. Dopo un'oretta di chiacchiere ecco comparire davanti al nostro scompartimento l'allegra vecchietta che spinge il carrello dei dolciumi del treno. Neanche a dirlo, io sto letteralmente morendo di fame. Normale, è mezzogiorno e mezzo!
- Qualcosa dal carrello, cari? – ci chiede sorridendo amabilmente.
C'è un gran caos di galeoni, voci e leccornie. Quando la donna se ne va, tutti abbiamo in mano qualcosa. Io una buona scorta di bacchette di liquirizia, zuccotti di zucca e Api Frizzole.
- Chi vuole una Cioccorana? – offre Luke, addentandone una.
- Io! – esclamo. – Liquirizia?
- Certo!
- Will, mi passi una Gelatina?
- Vuoi delle mou?
 
- Mi date un'Ape?
Per un po' c'è questo scambio di dolci, il nostro pranzo, poi ricominciamo a chiacchierare.
- Dovrei passare da Bonnie. – dice James con la bocca piena di zuccotto e le briciole intorno alla bocca.
- Già, dovresti. – gli fa eco Will, pensieroso.
- Io dovrei passare dai Serpeverde. E' il caso che un minimo mi faccia vedere dalla mia Casa, o mi terranno il muso per giorni. – dico.
- E allora andate insieme, no? – ci incita Lynn. La fulmino con lo sguardo. Deve smetterla.
- Per me va bene. – dice James alzandosi.
- Tu vai, io ti raggiungo dopo. Prima devo fare una chiacchieratina fuori con la Paciock. - Questa volta è lei a tirarmi un’occhiataccia. Odia il suo cognome quasi quanto io odi il mio.
Il Potter esce, e dietro di lui io e Lynn, mentre si dirige verso il vagone dove si riuniscono tutti i Grifondoro, io porto la mia amica in un punto lontano da orecchie indiscrete. Potrei usare l’incantesimo Muffiliato, ma mi sembrerebbe uno spreco.
- Devi piantarla. – le ordino appena mi trovo davanti a lei.
- Di fare cosa scusa? – chiede, facendo finta di esser confusa.
- Di intrometterti nella mia vita sentimentale. – le rispondo, irritata.
- Dai, Grace, se tu non ti muovi ci dovrà pur essere qualcuno che ti renda le cose facili!
- No! Non voglio nessuno che mi renda le cose facili, ok? Nessuno. Non voglio rapporti sentimentali, specialmente con… lui.
- Lo so che ti piace! Puoi anche far finta di essere la Regina di Ghiaccio, ma io lo so che in fondo ne sei innamorata.
- Non è vero! Per l’amor di Salazar, lo vedi che ti fai i film? E poi, se anche fosse, è fidanzato, Lynn, FI-DAN-ZA-TO.
- Allora lo ammetti che ti piace!
- Morgana, no! A me non piace J… - mi interrompo quando vedo avvicinarsi qualcuno. – Il coro! A me non piace il coro, quindi smettila di provare a convincermi!
Quando la ragazza (una Corvonero con la puzza sotto il naso) se n'è andata, noi scoppiamo a ridere.
- Il coro, eh? – mi prende in giro Lynn tra una risata e l’altra.
- Trova tu un sostituto migliore!
Dopo qualche altra risata lei torna allo scompartimento, mentre io vado alla ricerca dei Serpeverde. Dopo qualche minuto finalmente li trovo.
- Heylà, ragazzi! – li saluto.
- Grace! Finalmente, pensavo ti fossi dimenticata a quale Casa appartenessi! – mi dice Terry Kennet, un ragazzo del quinto anno molto simpatico, biondino e sorridente.
- Magari! – scherzo io dandogli il cinque. Poi guardo gli altri ragazzi nello scompartimento. Annie Mountain, le gemelle Patil, Holly e Sonny, e Louis Zabini. Le persone della mia Casa che preferisco.
- Come va qui? – chiedo.
- Mh, bene, visto che non ci sei! – esclama Sonny ridendo. I capelli scuri le ricadono scompostamente sul viso.
- Senza di me non c'è storia! – dico con fare teatrale.
- Come hai passato l'estate? – mi chiede Louis, il ragazzo dalla pelle scura ed i capelli da militare.
- Non male, non male. – rispondo – E voi?
- Bene direi. – mi dice Emily, bionda con gli occhi azzurri.
- Novità? – chiedo curiosa. Li guardo ad uno ad uno, soffermandomi su Terry. – Ohhh, cosa vedo qui? – Indico la spilla da prefetto che se ne sta appuntata sulla sua uniforme.
Terry arrossisce un po', e blatera qualcosa tipo: - Ehm... si, oh, ehm... io...
- Congratulazioni, bello! – dico, mollandogli una sonora pacca sulla spalla e facendolo tossicchiare. Sorrido maligna e poi mi rivolgo agli altri. – E voi? Niente novità? Fatemi capire, nessuno è scappato di casa, o è diventato una rock star, è stato arrestato o che so io? Mi deludete ragazzi! Vi state trasformando in una combriccola di vecchietti bacucchi!
- Ehi! – esclama Holly, indignata. Per Morgana se è identica alla gemella.
- E tu cosa hai fatto di così spettacolare, sentiamo?! – mi sfida Sonny.
- Mmh... vediamo... ho fatto un viaggetto sulla Luna... – dico alzando il pollice per contare – sono diventata Ministro della Magia... – alzo l'indice - ho fatto bungee jumping estremo... – alzo il medio - ah, ho rasato a zero le sopracciglia di mio fratello mentre dormiva!
Risate generali.
- Bene, ora dovrei tornare al mio scompartimento. Ci vediamo al Castello! – li saluto.
Giro per gli altri scompartimenti di Serpeverde per un saluto veloce. Li odio. La mia Casa è ricca di storia e tradizione, siamo rispettabili, e mi piacciono i suoi valori, li rispetto e li onoro, ma i miei compagni sono per lo più insopportabili. Tanto.
O forse sono io quella insopportabile… probabile, ma per ora non voglio pensarci.
Scuoto il capo con forza e torno al mio scompartimento.
 
ANGOLO AUTRICI
 
Hi people! Noi siamo Elisa (che scrive i capitoli di Lynn) ed Elgi (che scrive i capitoli di Grace).
Ebbene, ecco il primo capitolo! Entusiasti vero? VEEEERO?
Okay, no, speriamo vi sia piaciuto!
Allora, l’idea sarebbe quella di pubblicare un capitolo ogni giovedì, ma con tutti gli impegni che abbiamo la vediamo dura. Molto, dura.  Ci impegneremo, comunque.
Ci raccomandiamo, recensite taaaaanto tanto tanto! Uhm, dovrebbero aggiungere il tasto “Lancio di pomodori” vicino al tasto “Recensione” …
Uuuuhm… andiamo a proporlo ad EFP!
Anyway, fateci sapere cosa ne pensate, sono bene accetti i complimenti (wii), ma soprattutto le critiche costruttive, aiutateci a migliorare!
Dai dai, diteci quale personaggio finora vi incuriosisce o vi piace di più, magari se vi viene già qualche suggerimento riguardo qualche coppietta… SAPPIAMO CHE STATE GIA’ FANGIRLANDO, VI OSSERVIAMO!
Ehm si, continuate a seguirci e… al prossimo capitolo!
 
- Bastia e Pigna -
   
 
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