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Autore: Luna Shadowpuff    23/04/2015    0 recensioni
L'ennesimo sortilegio ha colpito la Foresta Incantata riportando tutti a Storybrooke. Nulla però è cambiato: Biancaneve e il principe si amano, Regina non sa se vuole essere buona o cattiva, Granny continua a servire frittelle e... Uncino continua nel suo interminabile vagare.
L'unica soluzione sarà lei.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Il cuore che si sbriciola tra le sue mani e lei che cade a terra senza vita.

Ogni notte, lo stesso sogno. Non ho mai trovato pace. Nulla che affievolisse il mio dolore.

Questi sono i primi pensieri che mi attraversano la mente ogni mattina. È estenuante.

Ma questa mattina forse qualcosa riuscirà a dissuadermi dal bere rum già di prima mattina.

Ma la bottiglia è così invitante.

Mi allungo verso di essa ma prima che riesca ad afferrarla un boato fa tremare la nave. Un altro giorno in questa maledetta cittadina è ricominciato.

 

“Cosa diavolo è successo?!” urlo a Spugna

“Non lo so, Capitano. Una nuvola nera si è alzata da laggiù. Sembra provenga dalla casa della Regina.” mi risponde di rimando affannato.

“Certo, c'è sempre di mezzo la Regina.” mi massaggio freneticamente in mezzo agli occhi “Bene, credo che scenderò per la colazione.”

“Ma capitano...!” mi urla dietro Spugna mentre già scendo dalla nave.

“Qualunque cosa può aspettare, Spugna.”

Così mi avvio lungo il molo con lo stomaco in subbuglio. Qualsiasi sia la causa di quel boato c'é un solo luogo dove avrei scoperto l'accaduto: da Granny.

La via principale era gremita di persone come al solito, ognuno andava per la propria strada senza troppi problemi. Sembrava che nessuno si fosse spaventato troppo per l'esplosione che era riuscita a farmi alzare dal letto.

 

Come al solito appoggiata allo steccato candido c'é la provocante Cappuccetto Rosso che succhia un lecca lecca e sorride al sottoscritto:

“Buongiorno Capitano”

“Non è un buongiorno Ruby”

Lei mette il broncio come se ci fosse rimasta male ma non posso farci nulla, non ho voglia di perdere tempo. Questa giornata é iniziata davvero male, non ho nemmeno voglia dei soliti scambi di battutine con lei.

Appena varco la soglia come potevo immaginare trovo Brontolo che si sbraccia e urla con tutto il fiato che possiede:

“Non allarmatevi, non era nulla di particolare. Continuate a pranzare tranquillamente, era solo Regina con i suoi strambi esperimenti.”

“Bene Leroy, ora ho trovato finalmente la pace. Come faremmo senza di te?” gli dico un po' troppo strafottente.

“Attento pirata. Non devi far arrabbiare un nano.”

Lui esce ed io mi siedo al posto preferito di Regina. Qualcosa mi dice che non si farà vedere per molto tempo. Sta cercando di creare con la magia delle nuove piante di fagioli magici per tornare alla Foresta Incantata dopo l'ennesimo Sortilegio che ci ha riportati tutti indietro. Almeno, quando è successo ero sulla Jolly Rogers ed è stata portata qui insieme a me con tutto il mio equipaggio. Non so cosa avrei fatto senza di lei.

“Il solito, Capitano?” mi chiede Granny mentre lucida un boccale da birra.

Mi limito ad annuire mentre mi gratto il mento con l'uncino pensoso. Forse farò un salto a casa di Regina dopo la colazione.

Dopo poco mi viene servita la colazione: uova, pancetta e caffè. Mi sono abituato al cibo di questo mondo al mio primo arrivo e mi piace sempre di più. La mia cosa preferita è il frullato. Quella robetta rosa, dolciastra e appiccicosa mi piace da morire. Non più del rum però. Spesso lo correggo.

Finisco in fretta, lascio qualche dollaro sul bancone, esco e mi avvio verso casa di Regina.

Davanti alla candida abitazione è posteggiato un camion dei pompieri ma si vedono ancora dei rivoli di fumo uscire dalle finestre dell'ufficio del sindaco.

Emma è li che scambia due parole con Regina. Non sembrano parole gioviali, ma almeno non si prendono a cazzotti; anche se non mi dispiacerebbe vederle combattere durante una rissa.

Regina improvvisamente gira i tacchi e si chiude in casa, così mi avvicino ad Emma.

“Swan. Che ci fai qui?” esordisco tirandole un boccolo biondo

“Uncino.” alza un sopracciglio e mi sorride sarcastica “Mi sembrava strano non averti ancora visto oggi.”

“Beh, sai la vita di un povero e affascinante pirata qui non è molto varia. Dovrò pur tenermi impegnato” le sorrido a mia volta “Cos'è esploso questa volta?”

“E chi lo sa? Regina come al solito non mi dice nulla, sta sulla difensiva come se pensasse che io la creda responsabile. Non ce la fa proprio a capire che ormai ho sepolto l'ascia di guerra da tempo.”

“È cattiva, come me.” sorrido malizioso “Non crederà mai che l'hai sepolta.”

Lei sbuffando si incammina verso l'abitazione ed io la seguo.

“Uncino non puoi entrare. È una potenziale scena del crimine.”

“Certo, Swan, come vuoi.” le faccio l'occhiolino e continuo a seguirla imperterrito. Scrolla la testa ed i boccoli biondi ballano sulla sua schiena. Credo non sappia quanto sia sexy quando fa così. Seguendola cerco di non fissarla troppo e scaccio velocemente i pensieri che si formano nella mia mente.

L'ufficio del sindaco è un disastro: la carta da parati bianca e nera è virata completamente al marrone, le finestre sono esplose ed il pavimento è cosparso di un gelatinoso composto verde che ricorda la consistenza dei capelli di certe sirene.

Continuo a guardarmi in giro ma la cosa più interessante per me rimane Emma. Non riesco a smettere di girarmi a guardarla. A volte non me ne accorgo nemmeno.

Tutte le volte cerco di togliermela dalla testa ma ogni giorno diventa sempre più difficile. Ed è ancora più difficile tenere alzata la maschera del pirata cattivo.

Mi accorgo di fissarla di nuovo ed esco: non posso restare in quella stanza ancora se voglio evitare che si accorga di quello che provo. E, sì, voglio anche evitare il suo principesco paparino che nonostante abbia capito che sono innocuo continua a guardarmi storto come se si aspetti che lo sfregi col mio uncino.

Troppo tardi, mi ha visto: “Che ci fai qui, pirata?” mi chiede sputando l'ultima parola come se fosse avvelenata.

“Sono un perfido pirata. Faccio cose da perfido pirata, principe.” gli rispondo con un sorriso di sfida stampato in viso.

“Certo, come girare intorno a mia figlia facendo finta di niente? È una donna forte ma in fatto di uomini è piuttosto ingenua anche se cerca di non darlo a vedere.”

“Certo, David, sono un pirata donnaiolo, è il mio lavoro carpire la virtù delle povere donzelle innocenti.”

Il principe sbuffa ed entra nella casa di Regina, ignorandomi. Ho notato che se faccio del sarcasmo lui si stufa e mi ignora. È divertente farlo arrabbiare, ormai è diventato un gioco per noi e sono piuttosto sicuro che per lui sia lo stesso.

Mi siedo su di una panchina vicino alla casa della regina. Anche oggi non ho molto da fare. La vita è monotona quando non hai più uno scopo. Tremotino è morto, purtroppo, non per mano mia, l'unica cattiva in circolazione è andata in pensione e cerca disperatamente di essere buona. Forse non mi resta che diventare buono. Forse così riuscirò a farmi amare dall'unica persona che riesce a cancellare dalla mia mente, anche se per poco, gli occhi senza vita di Mila.

   
 
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