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Autore: Manu1812    24/04/2015    0 recensioni
Barry dopo uno sconvolgimento sentimentale corre senza meta e fa uno strano incontro in un posto molto importante.
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UNA CORSA SENZA META

Ormai per Barry la routine consisteva in allenamenti, test fisici e ronda per Central City. Erano circa due settimane da quando Barry era rimasto ferito gravemente dopo essere uscito vittorioso da uno scontro con un metaumano. Durante il breve ma doloroso periodo di convalescenza agli Star Labs, Caitlin gli era stata molto vicina, aiutandolo a rimmettersi in sesto. I due rimasero per circa una settimana da soli, dato che Cisco e il Dtt. Wells erano in viaggio per Tokio. Caitlin teneva sotto costante controllo i parametri Vitali di Barry, ma la stanchezza dopo il 5 giorno  iniziava aprendere il sopravvento. Mentre Barry iniziava a sentirsi meglio Caitlin iniziava crollare, fino a quando non inciampò in un borsone, cadendo sopra di lui. I due Si guardarono intensamente per dei interminabilli secondi, fino a quando poi Barry la prese per le braccia, non troppo forte da farla male, ne troppo piano per lasciarla andare, e la mise d'avanti a lui. 
-Barry......che....stai facendo...? - disse caitlin con una voce così bassa che a stento si poteva sentire.
 
-Non dire niente Caitlin, solo... scusa- disse Barry interrompendola 
-Scusa di cosa?- ribbattè lei con un accenno di paura e di esitazione.
 
Barry aumentò leggermente la pressione delle sue many su Caitlin, quanto bastava per avvicinarla a lui e baciarla. E la baciò. Si sentiva improvvisamente meglio, tutti i dolori erano spariti, con loro anche le preoccupazioni che lo tormentavano da giorni. Erano solo loro due, solo quel momento. Tutto finì improvvisamente quando Caitlin si allontanò da Barry esterrefatta e confusa, tanto quanto da sprofondare su una poltrona con gli occhi sgranati a fissare il vuoto. Barry resosi conto di quello che era appena successo, instintivamente iniziò a muoversi alla sua massima velocità. Prese il costume e lo indossò, si fermò d'avanti a Caitlin, e corse via lasciandosi dietro la sua caratteristica scia rossa mista ai suoi fulmini gialli. Corse fuori dagli Star Labs, abbandonò Central City, e corse vers nord. Non sapeva dove stesse andando, ma stava scappando. Mille pensieri iniziarono a tormentarlo. "come sarebbe riuscito a tirare fuori dalla prigione il padre? Da chi è stata uccisa la madre? I suoi poteri lo uccideranno? Come andrà a finire con Caitlin? Il dottor Wells è veramente chi dice di essere?". Barry s accorse di essere circondato di amici, ma al coltempo di essere solo nel profondo. Nessuno poteva capire minimamente come si sentiva, o di quanto era opprimente il carico di responsabilità nell'essere Flash. Gli scese una lacrima sulla guancia, che sparì portata via dal vento. Realizzò che non era scappato via da Caitlin, ma da tutto e da tutti. Aveva bisogno di rimanere da solo.Ormai erano circa quaranta minuti che correva e si era allontanato molto dalla città che a stento ne riusciva a vedere le luci. Era sera, l'aria era umida, e incominciava a tirare un vento freddo. Si guardò intorno, ma non sapeva dove si trovava, così incominciò a guardarsi attorno, in cerca di un riferimento. Qualce minuto dopo si trovò d'avanti ad un cancello nero. Gli era stranamente familiare. Tutto gli fu più chiaro quando lesse l'insegna in ferro battuto "VILLA FELICE". Era la casa dove andava in villeggiatura con i suoi genitori quando era piccolo, quando la madre era ancora viva. Barry incominciò a piangere, gli mancava la madre più di ogni altra cosa al mondo, si sentiva vuoto dentro, come un guscio, privo di qualcosa che gli è stato strappato con forza. Raccolse tutta la forza che gli era rimasta in corpo ed entrò nella casa. Un'ondata di ricordi e di emozioni lo riempirono fino a farlo sentire bene. La vista di una foto gli strappò un sorriso sul viso. Erano lui suo padre e sua madre. Si trovavano sulle montagne russe, e Barry aveva paura di andarci per quanto fossero veloci. Trovò la sua vecchia stanza al piano di soprà, dove trovò tutto come era stato lasciato diciassette anni prima. La stanchezza lo prese di colpo, e si addormentò nel suo vecchio letto.

Si svegliò ore più tardi, dalla finestra poteva intravedere le prime luci del mattino, ma a svegliarlo era stato uno strano rumore, una spece di ronzio. Si strofinò gli occhi, cercando disperatamente d abituarli velocemene alla luce che iniziava ad inondare la sua camera, Si alzò e seguì il rumore. Scese al piano di sotto e trovò se stesso in piedi nel salotto. Era un Barry più muscoloso e di una decina di anni più anziano. Il rumore che sentiva era lui. Stava vibbrando, Stava vibbrando con una frequenza tale che Berry riusciva a mala pena a vedere la sua copia muscolosa. D'un tratto questa si gira e lo chiama.Il cuore di Barry inizia a battere così fore che lo riusciva a sentire. Preso dallo spavento Barry schizzò fuori dalla villa correndo più veloce che poteva. Provòa contattare Cisco che per quell'ora doveva essere tornato a Central City, ma non ebbe risposta, così capì che l'unica cosa da fare era correre. Non ci mise molto tempo prima di tornare agli Star Labs, dove trovò Caitlin preoccupatissima della sua improvvisa sparizione, e il Dottor wells che si dava da fare per cercarlo con ogni mezzo a lu disponibile. Cisco era concentrato nell'estendere il raggio del suo rivelatore di tachioni. 
-Non crederete mai a quello che mi è successo!- disse Barry con un tono spaventato ed eccitato.
-Barry!- Dissero tutti e tre all'unisolo, un po' arrabbiati, ma contenti che fosse tutto intero
-Cosa è succeso?- chiese il Dtt. Wells levandosi i suoi occhiali preparandosi a sentire qualcosa di inspiegabile.
Barry raccontò il suo strano incontro alla sua squadra, i quali rimasero senza parole tranne uno. Il dottor Wells nel frattempo si rimise gli occhiali e iniziò ad elaborare varie teorie sul fenomeno che aveva colpito Barry.

   
 
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