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Autore: _ Arya _    24/04/2015    7 recensioni
Cosa succederebbe se la principessa Emma Swan - una principessa non comune, ma audace e pronta all'avventura - , rapita dal pirata Barbanera, fosse salvata da Capitan Uncino?
-Spin off del capitolo 3 di One Year of Our Life-
"-Volete un goccio di rum? Allevia il dolore, ve lo assicuro.- mi domandò Hook, porgendomi la sua boccetta.
-Capitano, una principessa che beve il rum? Sarà abituata a baci e abbracci per il dolore, dubito beva!- intervenne Smee, e alcuni risposero con una risata.
In risposta li incenerii con lo sguardo, ed afferrai la boccetta per poi mandare giù ben più di un goccio." [dal primo capitolo]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chemical attraction

 


EMMA POV

Sguainai automaticamente la spada, e lo stesso fecero anche gli altri uomini. Ma non Hook. Lui rimase fermo, per poi sorridere ironicamente a Pan.
-Non è ancora mezzogiorno, la mamma non ti ha mai insegnato a leggere l'ora?- lo provocò, ma non servì a spegnere il sorrisetto di quel piccolo demonio.
Ci squadrò uno a uno, per soffermarsi un po' di più su di me, e poi tornò a Hook.
-In realtà non era intenzionale. Ma vi abbiamo sentiti mentre stavamo tornando, quindi mi sono detto... perché aspettare?- domandò retorico, e gli altri ragazzini risero in coro. Li aveva addomesticati proprio bene, dovevo ammetterlo.
Erano tutti maschi, più piccoli e più grandi... probabilmente il più piccolo doveva avere solo 10 anni, e il più grande, sicuramente Felix, 16. Ma in ogni caso, ai miei occhi sempre dei mocciosi rimanevano, tutti, senza escludere neanche Pan.
-Chi sarebbe questa bella bambolina bionda? Non c'era l'ultima volta che ci siamo visti, vero Capitano?
Lo guardai con rabbia, come osava uno stupido ragazzino darmi della bambolina? L'impulso di prenderlo a sculacciate fu davvero forte.
-Una mia nuova recluta. E non ti conviene chiamarla in questo modo, è piuttosto brava con le armi.- lo avvertì, e gioii interiormente. Dimenticai perfino di avercela con lui per il tiro che mi aveva giocato.
-Ah davvero?- il ragazzino tornò a squadrarmi, poi sguainò la sua spada -Vediamo allora...
-Io non mi batto coi bambini- feci sprezzante, abbassando l'arma, e Hook mi si parò davanti, senza che gli avessi chiesto nulla.
-Avanti, solo un'amichevole... sono curioso di vedere se davvero è valsa la pena reclutare una donna senza secondi fini.
-Lei non c'entra nulla, dimmi cosa vuoi da me, Pan.- insistette Hook, ma io lo scostai tornando di nuovo a puntare l'arma verso il ragazzo, e gli feci cenno di mettersi in guardia.
Tutti si fecero indietro per farci spazio, da entrambe le parti, tutti tranne Hook che ancora una volta si contrappose tra me e il biondino.
-Avanti capitano, non voglio mica farle del male! Sono solo curioso di vedere quanto è brava!- sghignazzò quest'ultimo. L'avrei preso a pugni per quanto si rendeva ogni secondo più antipatico, quindi un bel duello non mi dispiaceva affatto.
-Datemi due minuti Capitano, avanti. Gli dimostrerò che i bambini non dovrebbero giocare coi pirati.
Lui mi guardò titubante, poi annuì e si tirò indietro.
Non ci pensai un attimo prima di attaccare, volevo spegnere quel sorriso fastidioso dalla sua faccia.
Però quello si dimostrò estremamente abile, almeno quanto Hook, e finii per rischiare di scivolare a terra e fare una figura orribile; grazie al cielo riuscii a tenermi in piedi, e parai il colpo che stavolta fu lui a sferrare.
Lottammo a colpi di spada velocissimi, eravamo entrambi bravi sia a parare che colpire, fino a che finalmente non lo sentii emettere un lamento; si fermò, e si portò una mano sulla guancia, per poi sorridere. Ero riuscita a ferirlo.
-Bene, sei davvero brava, lo devo ammettere. Hook ha fatto proprio un buon acquisto!- esclamò compiaciuto, e il Capitano si avvicinò a darmi una pacca sulla spalla soddisfatto.
-Come ti chiami, mia cara?
-Puoi chiamarmi Black Swan- dissi, pensando che quello potesse essere un buon nome da pirata. In più mi piaceva anche...
-Il Cigno Nero. Wow, quasi più colorito di Capitan Uncino.
-Passiamo ai fatti o vuoi giocare, Pan?- intervenne nuovamente Hook, parandosi di fronte a lui, e guardandolo dall'alto in basso.
-Quanta fretta, quanta fretta... va bene, seguitemi. Raggiungeremo l'Hengman's Tree insieme.
Detto questo si voltò, seguito subito dal gruppo di ragazzini, e noi gli andammo dietro.
Nonostante avessi percepito la crudeltà in quel ragazzo, continuavo comunque a trovare assurdo che un quindicenne potesse davvero essere così pericoloso come lo dipingevano.
Camminammo quasi mezz'ora a passo spedito, e stavolta cercai di evitare da sola tutte le piante velenose per non sfigurare, finché finalmente raggiungemmo una radura in mezzo alla quale c'era un albero enorme, con una porta e dei rami larghissimi.
Qualcosa mi fece intuire che quello fosse il rifugio della gang, e se Peter Pan si fidava a portarci fin lì, doveva proprio essere sicuro di sé stesso.
Arrogante da morire, oltre che odioso.
-Accomodatevi pure, se avete fame o sete ditemi... oggi mi sento generoso.
-Non ci serve niente, voglio solo sapere cosa vuoi da me. Voglio estinguere il mio debito e non dover rivedere mai più la tua faccia.- disse Hook con fermezza, e l'altro scoppiò a ridere.
-Va bene Capitano, va bene. Conosci la Skull Rock?
-Ovviamente sì, anche se non mi sono mai avventurato a visitarla da vicino.
-Bene. Allora sarai felice di sapere che ora ne avrai l'occasione. È lì che dovrai andare, a recuperare una cosa per me.
-Come mai non puoi farlo da solo, ragazzino?
-Questi sono affari miei. Ad ogni modo, voglio che tu e la tua ragazza entriate lì dentro, e recuperiate per me il teschio dorato in cima a tutti gli altri, ai piedi della grande clessidra che troverete lì dentro.
-Sembra troppo facile. E perché dovrei portarci proprio lei?- domandò, senza dar peso al fatto che mi avesse chiamata “la sua ragazza”.
-Per far vivere la prima missione da pirata alla tua nuova recluta. Insisto. Inoltre non è così facile come credi, fidati di me. Ad ogni modo, hai due settimane per raggiungere la Skull Rock e tornare qui da me, col bottino. Chiaro?
-Certo.
-Tieni. Saprai dove trovare il posto... e dove trovare me.- porse a Hook quella che sembrava essere una mappa, poi, prima che qualcuno avesse il tempo di fare qualsiasi cosa, si alzò un'enorme nuvola di polvere.
Tossii, e sentii gli altri fare lo stesso, ma tenni gli occhi chiusi per non riempirli di sabbia.
Quando fui certa che quel fenomeno, qualunque cosa fosse, si fosse placato, riaprii gli occhi, ed intorno a noi non c'erano altro che alberi tutti uguali. L'accampamento dei bambini era sparito.
Mi voltai verso il capitano, intento a guardare la mappa turbato: ero certa che pensasse che ci fosse qualcosa sotto in quella missione, ma dalla sua espressione capii che neanche lui sapeva cosa.

***
 

-No Hook, dopo quanto ne avete approfittato davvero credete che mi toglierò ancora i vestiti davanti a voi?!- esclamai indignata, guardandolo con fermezza negli occhi.
Come aveva preannunciato, eravamo tornati sulla nave per fare rifornimenti e decidere se iniziare il viaggio in nave o a piedi, dato che l'isola a forma di teschio si trovava praticamente dalla parte opposta di dov'eravamo.
E voleva medicarmi un'ultima volta, ma avendo visto come si era comportato non gli avrei servito un'altra occasione, che avrebbe potuto usare a suo vantaggio.
-Non fate la difficile tesoro, lo sapete che quelle bende vanno tolte.
-Posso farlo da sola. Mi avete palpata abbastanza per oggi. E no, stavolta non cedo! In più voglio farmi un bagno, è possibile?
-Io posso riempirvi un barile d'acqua calda, e portarvelo sottocoperta... però, in cambio dovete lasciarvi aiutare.
Lo guardai male, ma decisi che stavolta non avrei ceduto. Piuttosto mi sarei lavata con l'acqua fredda, poco importava. Volevo fargli capire che con me non avrebbe potuto averla vinta tutte le volte, altrimenti sarebbe stato troppo facile, e troppo noioso.
-No.
-Come volete. Sapete dove trovare l'acqua... potete prendervi qualcosa per cambiarvi- sghignazzò, e mi lasciò sola nella sua cabina.
Quando chiuse sorrisi, sapevo che ci era rimasto male per non averla avuta vinta.
Frugai tra i vestiti nel baule, e trovai un altro pantalone nero con una camicia con una scollatura più larga e profonda della mia, e con le maniche quarti, ma insieme al corsetto me la sarei fatta andar bene.
Presi anche un lenzuolo da usare come asciugamano, ed uscii dirigendomi verso la botola.
Era un po' inquietante scendere di nuovo lì, non avevo ricordi particolarmente piacevoli, ma ricordai a me stessa di non essere una codarda e la aprii, scendendo le scale con sicurezza.
Mi avvicinai al barile che avevo usato la prima volta per cercare di capire come riempirlo, ma con mia grande sorpresa lo trovai pieno d'acqua calda.
Dopotutto, Hook si era dimostrato un gentiluomo ancora una volta, nonostante avesse perso.
Mi immersi prima nell'acqua per far scrostare eventuale sangue dalla fasciatura, poi con un po' di impegno riuscii a srotolarla e la buttai da parte.

-Wow Swan... davvero molto sexy.- mi ammirò il capitano, quando lo raggiunsi per il pranzo. Anche gli altri approvarono, e io mi sedetti tra loro alzando gli occhi al cielo.
-Avete messo il corsetto. Ne siete sicura? Vi siete almeno medicata prima?
-Ma che dolce, continuate a preoccuparvi per me...- sottolineai la parola dolce e gli accarezzai una guancia, ottenendo proprio l'effetto desiderato: il resto della ciurma scoppiò in una grossa risata, che si spense solo nel momento in cui il capitano li incenerì con lo sguardo.
-Divertitevi pure ragazzina- disse tra i denti, e afferrò quella che doveva essere una coscia di fagiano, e io presi l'altra.
-Mi sono medicata, avevo del rum. Contento? E sto meglio, se non altro non c'era sangue...- lo rassicurai, poi diedi un morso alla carne.
L'uomo annuì, e nonostante l'avessi definito dolce per prenderlo in giro, pensavo davvero che lo fosse. Continuava a preoccuparsi per me, nonostante sembrasse aver capito di che pasta fossi fatta. E dovetti ammettere che non mi dispiaceva per nulla.
Alzai lo sguardo per guardarlo, e lo sorpresi a fissarmi la scollatura, e quando se ne accorse non distolse lo sguardo, ma alzò un sopracciglio malizioso.
-Non è colpa mia se vi vestite provocante, tesoro. E, per quanto io possa essere un uomo d'onore, voi siete una donna molto bella, e io ho gli occhi, sapete...
-Io non vi ho chiesto spiegazioni- sorrisi -ma comunque grazie del complimento. E terzo, non sono provocante. Non è che avessi una scelta proprio vasta nelle camicie.
-Meglio per me.- fece soddisfatto, poi afferrò una delle patate bollite, e me ne porse la metà, che accettai volentieri.
Mangiare con le mani era fantastico. Durante i pasti a palazzo, dovevo sempre riflettere su quali posate utilizzare e per cosa, era ogni volta una tortura, tanto che quando potevo non me ne curavo affatto.
-Comunque Swan... prima di voi, una sola persona era riuscita a ferire Peter Pan.- fece poi serio -Ovvero io. Siete davvero, davvero abile, ma state attenta. A Pan non piace essere sfidato così apertamente.- mi avvertì, e qualcosa nel suo sguardo mi fece capire che lui ne aveva pagato le conseguenze, e probabilmente non in una maniera piacevole.
-Terrò gli occhi aperti- dissi, e buttai via l'osso del fagiano per bere del rum. Quasi mi piaceva il suo sapore ormai, mi piaceva il modo in cui mi incendiava la gola.
Finito di mangiare, aiutai a buttare via tutto e mettere da parte gli avanzi.
Alla fine Hook decise che fino al campo indiano il mezzo più veloce sarebbe stata la Jolly Roger, e da lì avremmo proseguito a piedi. Era solo meno di una giornata di navigazione, ma ce ne avrebbe risparmiate due a piedi.
Decisi di avere bisogno di slacciare il corsetto e liberarmi un po', dato che col mal di pancia non sembrava essere esattamente l'ideale, quindi mi alzai e tornai nella cabina di Hook, per buttarmi subito sul letto.
Slegai il laccio, e non tolsi l'indumento del tutto ma lo allargai, e il sollievo fu immediato.

Chiusi gli occhi col solo intento di rilassarmi, ma non seppi dire quanto tempo passò prima che sentissi una mano sfiorarmi il viso.
Li aprii, e Hook era chino su di me con un sorriso.
-Tesoro, tutto ok? Siete un po' pallida...
-Mal di pancia. Sto bene, passerà...- lo rassicurai, incapace di richiudere gli occhi che per l'ennesima volta erano fissi nei suoi.
-Volete che vi prepari qualche infuso? Magari avete fatto indigestione...
-No, non è per quello. Sono una donna, Hook...- dissi, sperando che capisse da solo senza che scendessi nei particolari.
-Oh. Ecco perché prima eravate nervosetta...- scherzò, e alzò un sopracciglio divertito, poi mi spinse leggermente da parte per farsi spazio vicino a me senza nemmeno chiedere il permesso, stavolta.
Lo trovai piuttosto impertinente, solo perché avevamo dormito insieme una notte non voleva dire che adesso aveva la libertà di farlo ogni volta che voleva.
Feci per aprire la bocca e dirglielo, ma prima che ci riuscissi mi aprì del tutto il corsetto e mi posò una mano sulla pancia, massaggiandola piano.
Decisi quindi di non dire niente, dato che effettivamente riuscì a darmi ulteriore sollievo, e abbassai solo lo sguardo per vedere la sua mano muoversi delicata sulla mia camicia.
Per un solo attimo mi invase la voglia che sollevasse l'indumento e mi sfiorasse la pelle nuda, ma me ne vergognai subito.
Mi resi conto che stavo perdendo sempre più quel poco che avevo dell'atteggiamento regale, se addirittura volevo farmi toccare da un pirata, e baciarlo...
-Va meglio tesoro?- mi sussurrò all'orecchio, e io annuii mentre un brivido percorreva il mio corpo fin dalla punta dei piedi.
Quindi continuò, e a ogni tocco mi sentii sempre meglio, a ogni tocco desiderai sempre di più che mettesse le mani sotto quella maledetta stoffa.
E finalmente le mie preghiere silenziose vennero esaudite, finalmente sbottonò i due bottoni più in basso della camicia, e poggiò la mano calda sulla mia pelle.
-Il calore aiuta ad alleviare il dolore... quindi credo che così vi passerà più in fretta- mi spiegò, senza che io avessi chiesto nulla. E questa volta, probabilmente non l'avrei neanche fatto, per paura che si allontanasse pensando che non mi facesse piacere.
Mi limitai ad annuire, e cercai di godere al massimo di quel massaggio piacevole, sperando durasse il più a lungo possibile. Una cosa non la sapeva, ovvero che ormai il dolore era l'ultima cosa che il mio corpo percepiva, ma non fui tanto stupida da dirglielo.
Che si fosse o no reso conto che ormai mi sentissi bene, continuò ancora, probabilmente quasi una mezz'ora, e l'unico motivo per cui non mi addormentai fu che non volevo perdermi neanche un solo istante di quel momento.
-Direi che così può andar bene... che dite principessa...
-Oh, sì, sì...- sussurrai -grazie, Killian. Non so come fate, ma riuscite a rendere tutto più piacevole...
-Mi fa piacere, tesoro. Non mi piace vedervi star male... adesso posso darvi un'occhiata alla schiena? Solo per controllare che sia tutto ok...
Io annuii, e lentamente cambiai posizione, per sdraiarmi a pancia in sotto.
 

HOOK POV

Odiavo me stesso per quel comportamento, per non riuscire a stare lontano da lei, ma allo stesso tempo niente era più bello del vederla rilassata sotto il mio tocco.
E la sua pelle, dio, la sua pelle era di una morbidezza che non avevo mai creduto potesse esistere. Non fu facile resistere e non cercare di averne di più, di spogliarla e accarezzare ogni centimetro del suo corpo, ma lo feci perché lei non era come tutte le donne che avevo portato su quella nave. Lei era al di sopra di qualsiasi altra donna, era come un bucaneve. Forte e delicata allo stesso tempo, come un piccolo fiore bianco che riusciva a farsi strada nella neve, sconfiggendola per poter sbocciare.
Si voltò a pancia in giù lentamente, mentre i lunghi capelli biondi ancora un po' umidi volteggiarono insieme a lei.
Sollevai lentamente la stoffa che la copriva, e fui estremamente felice di vedere che tutte le ferite fossero ormai chiuse. Erano cicatrici bianche, solo leggermente arrossate, tra più piccole e più grandi, ma nessuna abbastanza grave da lasciarle il segno a vita.
Come attratto da una potente calamita, toccai di nuovo la sua pelle, nonostante non ce ne fosse alcun bisogno.
Riuscii a percepirlo quel brivido che la attraversò, e fu lo stesso che pervase anche me. La decisione di starle alla larga per quanto possibile, era iniziata a diventare ogni volta più difficile. E sapevo che andare a consolarmi con un'altra donna non sarebbe mai servito a niente. Anzi, probabilmente non sarei neanche riuscito a toccarla, un'altra donna.
-Ok Swan... avete provato dolore? Quando vi ho toccata?
-No, no. Vi ringrazio. È solo merito vostro. La prima volta... è stato abbastanza atroce. Non riuscivo neanche a dormire... non so, sembrava quasi mi avesse aperto la pelle in due, in tanti punti...- la sentii rabbrividire di orrore al solo pensiero, e l'unica cosa che potei fare in quel momento, fu accarezzarle la schiena, con dolcezza. Ero felice di averla trovata in tempo, perché se mai fosse stata frustata una terza volta, non ero certo che sarebbe riuscita a sopravvivere. Non con la pelle già lacerata, che a ogni colpo si riapriva.
-Ora ci sono io Swan, e non permetterò che vi accada mai più nulla del genere.
-Grazie- sorrise quella, e si alzò a sedere, per guardarmi negli occhi. Avrei mai finito di dimenticare chi fossi ogni volta che li incrociavo?
Dovevo tatuarmi il concetto che fosse una principessa, e io invece un pirata. Era intoccabile. Forse non si sarebbe sposata per convenienza, ma un giorno avrebbe incontrato un uomo nobile, se ne sarebbe innamorata e l'avrebbe sposato. E per quanto potessero essere brave persone Snow e Charming, comunque non avrebbero mai permesso che loro figlia sposasse un pirata.
Sposare. Dovevo smetterla di bere rum a pranzo, forse stavo invecchiando e iniziavo a reggerlo molto meno di una volta. Non potevo avere certe idee folli per la testa, non mi era mai interessato sposarmi, e di certo non avrebbe iniziato proprio adesso.
-Ora Capitano, cosa mi dite di andare a chiamare quella sirena per poter recapitare un messaggio ai miei genitori?
-Se vi sentite bene, andiamo... altrimenti se volete prima fare un sonnellino avvinghiata a me, non avrei nulla in contrario.
La ragazza rise e mi diede una gomitata, poi si alzò ed afferrò il suo corsetto, facendomi cenno di voltarmi.
Non mi sarebbe per nulla dispiaciuto rimanere a guardare, ma sapevo da me che non era il momento di scherzare, così aprii il mio scrigno e tirai fuori la conchiglia con la quale avrei chiamato la sirenetta.
Quando Emma fu pronta raggiungemmo un punto isolato del ponte, lontano dagli altri, e soffiai nell'oggetto sotto il suo sguardo curioso.
Poi entrambi guardammo verso l'acqua sotto di noi, che si illuminò, e dal piccolo vortice emerse la creatura dai capelli rossi.
-Ariel?!
-Emma!
-Voi due vi conoscete?- feci confuso, squadrando la sirena. Si sorridevano come vecchie amiche, e gli occhi di entrambe brillavano. Questa era una cosa che non mi sarei mai aspettato.
-Certo! Mia madre e Ariel si conoscono da anni, sono amiche... e ovviamente lo siamo anche noi! Ariel, non credevo fossi amica di Hook!
-Amici è una parola grossa, ma diciamo che mi ha salvato la vita, una volta. Emma, stai bene? E Barbanera?
-In pasto agli squali, suppongo. Io sto benissimo, diciamo che quest'altro pirata è decisamente molto più ospitale...- sorrise, voltandosi verso di me.
-Bene, altrimenti se la sarebbe vista con me! Emma, non sai quanto i tuoi siano distrutti... saranno felicissimi di rivederti, non puoi immaginare!
-Io... non verrò a casa ora, Ariel. Mi serve del tempo, ho promesso a Hook di aiutarlo nella sua missione e voglio farlo. Ma se potessi riferire un messaggio per me...
-Swan, se volete tornare...- borbottai, nonostante mi fossi abituato alla sua presenza, e sarebbe stato un duro colpo doverle già dire addio. Però volevo che fosse felice, e se il suo desiderio fosse stato quello di andare a casa, non glielo avrei impedito.
La ragazza però scosse la testa, e poggiò la mano sulla mia: -Non voglio tornare. Non ora. Ariel, vorrei solo gli dicessi che sto bene. Digli che sono in viaggio con un capitano che mi ha salvato la vita, e che presto tornerò a casa. Ma non dirgli il suo nome, non vorrei arrivasse a Rumplestiltskin. E digli che gli voglio bene, e non vedo l'ora di riabbracciarli...
-Va bene. E vuoi che gli dica anche che hai un nuovo fidanzato?- sorrise la sirenetta, ammiccando alle nostre mani strette.
Emma arrossì e la spostò subito, e io risi piano. Era carina anche quando arrossiva però, mi piaceva.
-Non è il mio fidanzato. Quindi non... non dire nulla!- esclamò, e la sua amica rise di gusto.
 

EMMA POV

-Ok Emma, ma tu vedi di stare attenta... fa' in modo di poterci tornare davvero, a casa- si raccomandò la ragazza, guardandomi preoccupata.
-Tranquilla rossa, baderò io alla principessa.- fece Hook serio, cingendomi le spalle. Arrossii nuovamente, ma non mi scostai perché sarebbe stato ancora più strano. Però sarebbe stato lui quello che avrei dovuto uccidere se Ariel avesse detto ai miei che mi ero trovata un fidanzato.
-Bene, è sotto la tua responsabilità. Ciao, Hook. Ciao Emma, ci vediamo presto! Sicuramente per il tuo ritorno organizzeranno una grande festa, verrò senz'altro!
-Ciao Ariel, e grazie... Ok...- feci storcendo il naso all'idea di quella prospettiva. L'ultima cosa che volevo era una festa in mio onore, ma non avrei potuto evitarla, per quanto poco avessi di regale ero pur sempre la principessa di un vastissimo regno, nonché futura regina.
Guardai la mia amica rituffarsi in acqua, per sparire in un altro vortice d'acqua e luce biancastra. Invidiavo così tanto le sirene, che con un colpo di coda potevano spostarsi da un mondo all'altro, senza alcuna difficoltà.
-Hook, chi c'è al timone?
-Ho lasciato il secondo timoniere. Non sarà bravo come me, ma navigare intorno ad un'isola è nelle sue possibilità. Voi piuttosto, volete tornare a riposare?
-No, no. Sto meglio, non ne ho bisogno...- il mal di pancia mi era passato completamente, anche se non mi sarebbe dispiaciuto dormire un po'... magari insieme a lui a tenermi calda.
Era la prima volta che un uomo riusciva ad avere effetto su di me, e quasi lo odiavo per questo. Io, che ero sempre stata completamente indipendente, mi ero fatta ammaliare da un pirata, il cui solo leggero tocco mi faceva perdere la testa.
Soprattutto, cosa diavolo mi saltava in mente? Ero certa che Hook flirtasse con tutte, che ammaliasse tutte in questo modo, e se ci fossi cascata avrebbe perso interesse nei miei confronti. Mentre se avessi resistito e mi fossi dimostrata una buona amica e alleata, avrebbe potuto funzionare la nostra nuova, strana amicizia e complicità.
-Allora, cosa volete fare, tesoro?
-Voglio che mi insegnate a fare quei nodi di cui vi ho chiesto, visto che abbiamo qualche ora libera.


Nel frattempo, Peter Pan sorrideva soddisfatto dalla sua amaca, avido di sapere se davvero ci aveva visto giusto.
Secondo la clessidra, non gli restavano più molti anni, se non fosse stata riattivata e resa eterna.
Aveva visto nella bionda un cuore abbastanza potente da poter essere la chiave del suo successo. Un cuore pieno di luce, e allo stesso tempo pieno di oscurità. Il cuore del frutto del vero amore, la magia più potente del mondo.
La principessa Emma Swan, presunta pirata, era figlia di Snow White e Charming, lui lo sapeva bene. E conosceva anche la forza dell'amore che aveva unito i loro cuori, e aveva generato una figlia potente più di quanto questa potesse immaginare.
Purtroppo, la parte dominante sembrava essere quella della luce, ma se avesse portato a termine la missione, e fosse risultata idonea al ruolo che aveva in mente per lei, avrebbe trovato il modo di attivare la sua forza completa. E Hook, che sembrava tenere tanto alla giovane, senza saperlo lo stava aiutando.



















 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Alla fine sono riuscita a completare anche questo capitolo, che però mi fa un po' schifo xD Non so perché, ma boh, a pelle. Ho molte idee su come continuare, e anche su come concludere, ma non so quanto valga la pena allungarlo... (diciamo che per le idee che ho una ventina di capitoli ci potrebbero stare, e non so, mi pare troppo xD). Vabbé, sarà che sono in crisi perché vedo tutto nero dato quel che so che sta per succedere in Grey's Anatomy, ma fatemi sapere cosa ne pensate lol E deciderò il da farsi...
Comunque, Emma e Hook si stanno avvicinando sempre di più... e nel prossimo conto che ci sia un passo ulteriore tra i loro.
Buonanotte a tutti, ora vado a dormire e deprimermi per la puntata di GA che mi aspetta domani! :*
   
 
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