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Autore: _Shanninah_    24/04/2015    0 recensioni
Mary è una ragazza di 20 anni che parte con la scuola per andare a Mosca. Durante un'uscita d'istruziane mentre ritorna in Hotel con i suoi compagni, in particolare la sua compagna di classe e migliore amica vede un mucchio di ragazze urlarti sul lato opposto della strada e Nikki le fa notare qualcosa di famigliare e Mary riconosce che sono i Thirty Seconds To Mars.
MAry si avviccina e...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiedo chi me l'ha fatto fare di prendere e accettare di venire a questa gita con la scuola, per di più a Mosca dal 16 al 22 di marzo? Chi?...

Sono le 14:00 del pomeriggio e sono già stanca di camminare, per di più mi sto congelando anche le chiappe perché ci saranno almeno 30 gradi sotto zero e noi Italiani non ne siamo abituati.
Non per niente stanotte ha nevicato di nuovo, quindi abbiamo dovuto vestirci peggio degli eschimesi, ma vabbè dettagli, tra poco si torna in hotel a mangiare quindi si torna al caldo. Decido di mettermi le cuffie e ascoltare un po’ di musica, ma sono indecisa tra i miei due gruppi preferiti; 30 Seconds to Mars oppure Fall Out Boy, mentre ci sto pensando la mia attenzione viene catturata da un gruppo di ragazze idiote che urlano a dismisura davanti ad un uomo, così mi avvicino un po’ di più alla mia amica nonché compagna di stanza e le chiedo "Nikki, ma scusa, che hanno le ragazze dall'altra parte da urlare in questo modo?"
"Ma come Mary.. Mi stressi così tanto, 24 ore su 24 su quei.. aspetta come si chiamano? Mars? Ah si i 30 Seconds to Mars e manco ti accorgi che quella persona barbuta laggiù è il loro cantante...deludi proprio le aspettative" dice in modo sarcastico
"Ma taci un attimo" Strabuzzo ancora un po’ di più gli occhi e mi accorgo che Nicole ha sul serio ragione, quello dall'altra parte della strada è proprio Jared Leto in persona "O porca vacca Jared!! Dammi la macchina fotografica!!"
"No e ancora no!" disse Nicole in modo nervoso. Così senza pensarci due volte, per non farmi scappare quest'occasione, la prendo per un braccio e la trascino con me di corsa dalla parte apposta della strada, non curante della prof che ci urla di tornare indietro.
Arriviamo con il fiatone dietro al gruppo, senza perdere tempo spingo un po’ per arrivare da lui, arrivata li lui si gira e mi fissa con una strana espressione in viso, intanto balletto il suo nome presa dalla gioia, mi si smorzano le parole in gola, però lui prende e inizia di nuovo a camminare, come se manco mi avesse vista.
Mi faccio coraggio e con il mio inglese un po’ stupido e le lacrime agli occhi gli dico "Sei un'idiota" e così senza voltarmi o ad aspettare la sua risposta, mi avvio e ritorno per la mia strada.
Mi guardo intorno per vedere dove diavolo è finita Nikki ma non la vedo, grazie a questo vado addosso ad un uomo.
È colmo di vestiti addosso che tra sciarpa, berretto e occhiali da sole non lo riconosco, così parlando sempre inglese gli dico
"Ma sta attendo a dove cammini idiota!!" non l'avessi mai fatto.
Mi ritrovo ad aver già sentito quella voce "Idiota a me? Sta bene attenta a dove vai tu piuttosto, sei tu che mi sei venuta addosso mentre ti guardavi in giro!" detto questo si incammina e ritorna per la sua strada, sorpassandomi mi accorgo del suo tatuaggio dietro all'orecchio. Oddio ho appenda dato dell'idiota a Shannon Leto in persona, quando mi rendo conto che è lui al cento per cento per la sua camminata, dai pantaloni a cavallo basso che portava, gli corro dietro e inizio a chiamarlo "Shannon, Shannon, per favore fermati un secondo!" Appena mi sente si gira di colpo e torna verso di me e mi tappa la bocca con una mano "Ma tu sei proprio ostinata, Che vuoi allora? Faccio quello che vuoi solo se mi prometti di non urlare più il mio nome a voce alta appena tolgo la mano...promesso?" Faccio un cenno, come per dire va bene, non so cosa sia più buffo, Shannon che se la fa sotto oppure da come è conciato; così gli scoppio a ridergli in faccia, "Oddio il mitico e grande Shannon Leto ha paura di una fan" e dopo aver riso come una forsennata ed averlo messo in imbarazzo gli dico il vero motivo per cui gli sono corsa dietro "Volevo, anzi no mi chiedevo se potevi semplicemente fare una foto con me...Visto che con Jared non si può farla oggi" Shannon inizia a ridere e io non ne capivo il motivo "Che ho detto per farti ridere in questo modo?"
"No niente...E' solo che hai fatto una strana espressione quando hai pronunciato il nome di Jared, ed era epica, comunque si va bene per caso hai un telefono o una macchina fotografica?" Imbarazzata gli mostro il mio catorcio di cellulare "ehm.. a quanto pare nessuna delle due, perché quella stronza della mia compagna di stanza, è tornata in hotel con la mia macchina fotografica, e il mio cellulare è un po’ troppo antiquato per avere una fotocamera interna"
"Ho capito tranquilla, useremo il mio Iphone" fatto ciò mi ritrovo ad abbracciare il mio idolo, non riesco a trattenere un mega sorriso per la mia felicità, è da quando ho 14 anni che li ascolto e ora che ne ho 20 non immaginavo di trovarli qui per caso e poterli ringraziarli per tutto... Però poi mi viene in mente una cosa "Shannon?"
"Si?"
"Come farai a darmi la foto?"
"È vero! Non ci avevo pensato... Per caso hai una penna? Così posso darti il mio indirizzo e-mail senza che il mondo intero venga a saperlo"
"Si certo non preoccuparti" Non so che faccia ho fatto, ma dal mancamento che mi è appena venuto lui mi pizzica una mano "Allora hai questa penna?"
"Ehm no, si, no, cioè si volevo dire aspetta che la cerco..." così frugo nella mia borsa e trovo un pennarello indelebile "ehm, ho solo questo.. va bene lo stesso?"
"Si va benissimo, d'altronde in mancanza d'altro bisogna adattarsi no? Su forza dammi la mano" senza aspettare gliela porgo e quel contatto mi provoca dei piccoli brividi, ho le mani che sono un ghiacciolo a confronto le sue che invece indossa i guanti.
Quando finisce di scrivere, volto la mia mano e leggo la sua mail "Mi stai prendendo in giro vero? Dimmi che è così!" faccio un sorriso con una risata
"Perché? Che ho fatto ora per farti ridere "
"Seriamente la tua mail è questa shannonletosl70@gmail.com? cioè fantasia portami via, comunque sgancia qua la mano" gli dico ridendo
"Embè!! quel giorno che l'ho fatta ero abbastanza di fretta e non ho avuto tempo di pensare a qualcosa di chissà che... che vuoi fare scusa?"
"Tutte scuse ragazzo mio... Ti scrivo semplicemente il mio numero di telefono e la mail così se hai problemi a mandare la foto con la mail, provi con il telefono, quando tornerò a casa avrò un nuovo telefono probabilmente."
Senza aggiungere altro, mi porge la mano sinistra e inizio a scrivere il mio numero di cellulare e poi la mail.
La sua pelle è un misto di morbidezza e secchezza che non ho mai visto prima, devo dire che sono fantastiche, anche se troppi grandi a confronto delle mie che sono esili e magre.
Quando finisco di scrivere gli lascio la mano e noto che mi sta fissando in silenzio come se volesse dire qualcosa ma sembra che non voglia sapere la risposta così prende e inizia a guardarsi intorno per vedere se qualcuno l'abbia riconosciuto e poi torna a guardare me "Allora ragazza, dimmi qual è il tuo nome"
Sto per rispondere quando sento Nikki parlare "Eccoti qui porca miseria.. non ti trovavo più, su andiamo che la prof ci sta aspettando!!"
"Sono sempre stata qui, sei tu che sei sparita...hai ragione ora arrivo" così mi giro verso Shannon e sempre in inglese gli dico "Beh, io devo andare, grazie per la foto e per le risate" e così mi avvio assieme a Nikki, lasciandolo Shannon nel dubbio e a bocca asciutta in mezzo al marciapiede.
Poco a poco che mi allontano da lui mi pento della scelta che ho fatto così mi fermo e mi giro verso Nikki "Scusami ma devo tornare indietro.. Non voglio sprecare questa occasione, scusami...Di alla prof che non mi hai trovata.. e che non ti rispondo al telefono... Ci vediamo stasera in hotel"
"Ma.... Con te è inutile parlarne..! Solo una cosa... stai attenta!!"
"Si tranquilla.. Ciao" mi metto a correre per tornare da Shannon.
Quando arrivo 10 minuti dopo è ancora fermo dove l'ho lasciato, l'unico cambiamento è quello che è appoggiato al bordo del ponte dove eravamo poco prima, che fissa la mano dove gli ho scritto il mio numero e la mail.
Così piano e in silenzio mi avvicino e mi metto vicino a lui e lo osservo, quando si accorge della mia presenza mostra un sorriso stupendo, noto che sta per dire qualcosa ma lo batto sul tempo "Se mi offri un caffè forse ti potrei dire come mi chiamo"
"Affare fatto, su forza andiamo, ti porto in un posto dove sono un cliente abituale, ci vado tutte le volte che veniamo qui per via dei concerti."
"Bene, sono curiosa di vedere questo posto"
" Siamo quasi arrivati, comunque dimmi qualcosa di te ragazza dal giubbotto celeste. Finché non mi dirai come ti chiami... io ti chiamerò così"
"Ehi! Non insultare il mio amato Napapijri...e poi è del mio colore preferito, l'unico sfizio che sono riuscita a farmi regalare per Natale... comunque che vorresti sapere di preciso, uomo misterioso?"
"Boh, fai una mini presentazione di te, cosa studi ecc. queste cose."
"Vediamo un po’... ho 20 anni, quasi 21... studio presso un istituto d'arte a Venezia, frequento un corso a parte per fotografia, è un il mio sogno fin da bambina.. il mio Nome è Mary... Mary Smith.. Mio padre è italo-americano e si è trasferito in Italia quando ha conosciuto mia madre."
" Wow... fotografia è stupenda... beh adesso che so come ti chiami il tuo nome rimarrà impresso nella mia mente." dice in un sorriso di timidezza..
Nel frattempo sono passati venti minuti, inizio a sentire ancora più freddo di prima, i denti iniziano a tremare da soli e per ora non si vede sto misterioso bar.
Quando Shannon si accorge che batto i denti, mi prende le mani e se le mette in tasca e mi attira a se dolcemente, abbracciandomi iniziando a muovere su e giù le mani nella mia schiena per scaldarmi.
Restiamo così per un bel po’, l'uno abbracciato all'altra, e posso sentire il suo profumo, è forte ma non troppo, un misto tra acqua di colonia e dopobarba.
Mi chiedevo da sempre che odore avesse il suo profumo, ora lo so.
Ho sempre fantasticato sull'emozioni che si potevano provare ad esser abbracciati, da uno di loro. In questo preciso momento, sono qui, sola con lui e siamo stretti l'uno all'altra e non riesco a pensare ad altro se non solo a questo momento, vorrei non finisse mai.
Sto provando miriadi di emozioni, felicità, gioia, paura che questo sia tutto un sogno, frutto della mia immaginazione, sicurezza dell'essere a casa, protetta e poi provo amore.
Si amore, lui è il mio idolo, l'uomo con cui sono cresciuta in questi anni, lui riusciva sempre a farmi ridere nei momenti peggiori e allo stesso tempo mi faceva fare pianti, ma soprattutto ho tratto insegnamenti da tutte le cose che diceva.
Mi ha dato forza e speranza per continuare con la mia vita.
Ho addirittura le farfalle allo stomaco, tutto questo per me è una cosa nuova che forse mi capiterà solo una volta nella mia vita, così ne assaporo ogni singolo attimo, per poi poterlo tenere impresso nella mia mente come uno dei migliori ricordi.
Dopo un po’ mi sposto e inizio a guardarmi in giro e noto che c'è un bar sul lato opposto della strada "Shannon... ma... ma... per caso è quel bar dal lato opposto della strada?"
"Si è quello... stavi tremando molto e così prima di entrare ho voluto scaldarti un attimo... ora come va? Senti meno freddo?"
"Si grazie, devo dire che il metodo 'ti scaldo io' è buono se devi rimorchiare" gli dico in modo spiritoso, noto subito che a questa battuta si mette a ridere "Si, e fino ad adesso ha sempre funzionato..." così mentre gli faccio una linguaccia attraverso la strada con prudenza e mi fiondo dentro al bar e lui mi segue a ruota perché sta iniziando ad avere freddo anche lui ed è più coperto di me.
Entrando veniamo subito accolti con gentilezza da un ragazzo molto simpatico, che capisce che non siamo di qui perché appena ha detto una parola per accoglierci noi non capiamo e facciamo entrambi una faccia strana, così ci parla in inglese.
Ci fa accomodare in un tavolino un po’ in disparte, per stare in tranquillità e parlare senza interferenze, intanto inizio a togliermi un po’ di cose perché tra il giubbotto, la sciarpa e il berretto non riesco a muovermi.
Noto che Shannon mi sta fissando divertito, mentre lui si toglie il giubbotto “Per caso ti serve una mano con il tuo Napapijri preferito? Perché mi sembri un po’ in difficoltà!”
“Spiritoso proprio… Si è semplicemente incastrata la cerniera laterale” dico in una smorfia, così dopo aver appeso il giubbotto nell’appendiabiti viene a darmi una mano e riesce nel suo intento “Ecco fatto, ora te lo puoi togliere”
“Grazie” e così appendo pure io il mio giubbotto e mi vado a sedere.
Proprio in quel momento arriva il cameriere che ci chiede cosa volevamo ordinare, Shannon ordina una tazza di caffè espresso bollente e io lo stesso.
Solo in quel momento mi accorgo che è senza occhiali da sole e ne approfitto per osservarlo meglio visto che si è messo ad usare il suo cellulare.
Di persona è ancora più splendido, con la sua strana barba, le sue folte sopracciglia, le sue labbra stupende e carnose e i suoi occhi...quegli occhi verdi tendenti al nocciola che ti rapiscono subito e ti mostrano cose mai viste ed emozioni nascoste, ti mostrano il vero Shannon. Quel Shannon che pochi conoscono.
Sono così presa dall’osservarlo che inconsciamente non noto che ha messo via il cellulare e si è messo a fissarmi, in men che non si dica divento immediatamente rossa e nascondo il viso nella sciarpa e sul suo viso spunta un mezzo sorriso “No ti prego, non ti nascondere nella sciarpa. Mi piacciono le tue guance rosse, sono così belle da vedere. Poi i tuoi occhi. I tuoi occhi sono celesti, un celeste che tendono a cambiare colore al sole diventando leggermente grigi; quegli occhi che leggi come se fosse un libro aperto... Ti sanno raccontare ciò che hai provato e che provi, e soprattutto che persona sei.”
Non avrei mai pensato di sentir pronunciare quelle parole da nessuno, tanto meno da lui.
Sono così imbarazzata, ma allo stesso tempo felice che non so nemmeno io cosa dire o fare, so solo che lo sto fissando a bocca aperta, perché a lui, a Shannon Leto, piacciono le mie guance e soprattutto i miei occhi.
Grazie a dio a salvarmi da questo silenzio arriva il cameriere con i nostri caffè, lo ringrazio e mi fiondo a bere il mio caffè bollente.
Da quanto scotta mi brucio la lingua “Ahia, cavolo che male, scotta” credo che in tutta la mia vita non ho mai fatto tante brutte figure in un solo giorno come oggi, per l’ennesima volta Shannon si mette a ridere di gusto “E' normale, l’hanno appena fatto il caffè… Comunque voglio chiederti scusa per poco fa se ti ho messo in imbarazzo per quello che ho detto”
“No no va bene, è solo che non sono abituata a sentirmi fare complimenti del genere, tutto qui..”
“Come? Vuoi dire che nessuno ti ha mai fatto un complimento o cosa del genere?”
“Sono stata insieme per 5 anni con un ragazzo, Michele ha la mia stessa età, ci siamo messi insieme quando avevamo più o meno 15 anni, lui in tutto quel tempo non mi ha mai detto nulla di carino. Forse solo quando doveva farsi perdonare per le cagate che faceva.”
“Scusa non volevo farti star male”
“Ma figurati, anzi, meglio se ne parlo con qualcuno, così evito di starci ancora più male perché almeno mi sfogo”
“Quindi se ne parli in passato vuol dire che tra voi non è andata bene”
“No per niente, infatti ci siamo lasciati quattro mesi fa, dopo che ci siamo resi conto che non provavamo più le stesse cose di una volta.. In sintesi, la nostra relazione era diventata instabile e insana per entrambi.”
“Mi dispiace molto, sul serio, se magari ne vuoi parlare con me puoi farlo.. si nota che le persone con cui ti sei sfogata non ti abbiano dato proprio una mano a superare la cosa oppure non ti hanno ascoltata abbastanza.”
“Si è così, comunque grazie lo terrò a mente…Comunque ti dispiacerebbe dirmi che ore sono?”
“Figurati Mary…Precisamente sono le… Le 17.30”
“O mio dio!! E’ tardissimo, devo tornare in hotel”
“ Va bene, aspetta solo 2 minuti che vado a pagare e poi torniamo indietro e ti accompagno”
“Ok va bene, grazie.. lo apprezzo molto."
Dopo aver pagato, Shannon torna indietro e iniziamo a vestirci; stavo dimenticando la sciarpa sul tavolo ma per fortuna lui me l'ha ricordata e usciamo dal bar.
Finalmente fuori, ci dirigiamo verso la via principale piena di negozi colmi di vestiti e scarpe ed alcune vetrine con dei gioielli.
Improvvisamente, veniamo investiti da un'ondata di vento freddo anzi gelido, mi chiudo ancora di più il giubbotto e metto più stretta la sciarpa per non sentire freddo, Shannon esclama
"Credo che sia meglio muoversi! Tra poco, penso nevicherà e inizia ad essere anche buio.
"Mi hai battuta sul tempo, stavo per dire la stessa cosa."
"Mmm ci capiamo anche al volo, comunque qual è il tuo hotel?" sorridendomi
"A quanto pare sembra di si.. ecco si chiama.. oddio non lo ricordo... ho un vuoto"
"Come fai a non ricordarti il nome dell'Hotel" prendendomi in giro
"Pff... so come si chiama... è il Grand Hotel Palace. Ti stavo solamente prendendo in giro."
"Lo so, ti stavo prendendo in giro anche io... Comunque il tuo hotel non è poi così distante dal mio."
"Simpatico" facendogli la linguaccia e poi continuo "Davvero? Il vostro hotel qual è invece?... intuisco che sei molto curioso"
"Il nostro è l'Iron Hotel poco distante dal tuo"
"Cosa? Stai scherzando spero?! L'altra mattina, ce la siamo fatta a piedi dall'aeroporto fino in hotel e ci siamo passati davanti, pur essendo dal lato opposto della strada."
"Lo so... vedi… è stata li la prima volta che ti ho vista."
"Come scusa?" dico in modo e in un'espressione molto sorpresa
"Si, mentre stavo scendendo dal taxi con le valigie, ti ho vista parlare con una ragazza bionda e alta"
"Oddio, si ero proprio io.. Non ci credo, ti sono passata davanti e nemmeno mi sono accorta che tu eri li.. Comunque, la ragazza bionda è Nicole, la mia compagna di stanza, per precisare era la ragazza con la quale ho avuto quella mini discussione prima."
"Ah ecco, era un viso famigliare e comunque avevo intuito che fosse lei."
Mentre lui parlava, la mia attenzione viene catturata da una gioielleria che in vetrina aveva molti anelli, bracciali, orecchini, orologi e collane e molte altre cose.
Una collana in particolare aveva attirato la mia attenzione, una di quelle semplici, d'argento a forma di nota musicale con una pietrina di Swarovski blu e così mi fermo a fissarla.
E’ così bella che resto lì davanti con lo sguardo fisso per ben cinque minuti; finché Shannon mi prende per una mano e gentilmente mi tira verso la parte opposta del marciapiede “Mary, dobbiamo andare, si sta facendo tardi”
“Si hai ragione, andiamo”
Ancora presi per mano, ci avviamo per tornare al mio hotel.
Lungo la strada, tra risate, battute, scherzi e palle di neve , abbiamo fatto altre foto.
Tra le tante sono riuscita, con mia grande felicità, ad imitare la sua mitica smorfia alla perfezione, lui è rimasto così sorpreso che ha voluto farne altre di foto così stupide.
Cinque minuti più tardi siamo finalmente sotto al mio hotel, ci fermiamo di nuovo però questa volta per salutarci
“Beh Shannon, è arrivato il momento di salutarsi”
“Così sembra, anche se sarei rimasto ancora un po’ in tua compagnia, sei una persona simpatica e con la testa sulle spalle, mi piacciono le persone così.. Quindi, grazie per la giornata”
“Oddio, sono davvero lusingata davvero, grazie a te invece per tutto, soprattutto perché hai sopportato una rompi scatole come me” gli dico ridendo
“Fidati che te non sei così, dovresti stare insieme a Jared anche solo due minuti e poi vedi chi è il rompi palle” facendo una mini risata
“Ma dai povero, non essere così crudele”
“ E’ la verità”
“Povero lo stesso. Vabbè Shan, ora devo proprio andare, grazie ancora per tutto”
Riesco a prendo coraggio e gli do un bacio su una guancia, dopo averlo fatto lo guardo negli occhi notando che sono diversi da prima, come se sul serio fosse dispiaciuto di lasciarmi tornare in hotel.
Quando sono davanti alla porta dell’hotel, prima di entrare, mi giro e gli dico
“Ciao Shannon” lui sorride semplicemente, quel sorriso era così dolce e innocente, non riesco a fare a meno di fare lo stesso. Alla fine si incammina per la sua strada e io varco la porta ed entro finalmente in Hotel.
Una volta in camera, chiudo la porta e mi ci appoggio e inizio a sorridere come un ebete ripensando alla magnifica giornata trascorsa.
Decido prima di scendere a cenare con i miei compagni di classe, di farmi una doccia calda e rilassante, fuori faceva veramente freddo.
Passano 20 minuti ed esco dalla doccia, mi avvolgo l'asciugamano intorno al corpo per asciugarmi ed esco anche dal bagno, mi dirigo in camera per finire di vestirmi; quando sento qualcuno bussa alla porta.
“Si? Chi è?”
“Mary apri sono la professoressa”
Con un po’ di paura e con 32556 pensieri di cosa farà o mi dirà su quello che è successo vado ad aprire
“Buonasera prof, come sta?”
“Fai anche del sarcasmo ora? Ti rendi conto del pericolo che hai rischiato di passare con questa tua bravata?”
“Si prof, lo so, le chiedo veramente scusa...non volevo farla preoccupare, però…” neanche il tempo di dire A che mi blocca e continua lei a parlare
“Però cosa? Anche se hai 20 anni non puoi prendere e fare quello che vuoi e andare con chi vuoi!! Sei sotto la mia responsabilità e se ti capita qualcosa che devo fare io? O soprattutto cosa dovrei dire ai tuoi genitori ?”
“Lo so, infatti, ha ragione. Prometto che non capiterà più una situazione così, perché è stata la prima e ultima volta che ci esco con quell’uomo, quindi può stare tranquilla.”
Non capisco cos’abbia visto nei miei occhi o nella mia espressione, ma tutto d’un tratto si rilassa e la sua espressione prima arrabbiata ora è diventata dolce e comprensiva, dal nulla mi abbraccia dolcemente e mi chiede “Mary? Sei sicura di stare bene? Non è che ne vuoi parlare con me?” mentre sciogliamo l’abbraccio le sorrido e le rispondo “Stia pure tranquilla, è tutto apposto sul serio”
“Come preferisci, sai che se ti serve una mano io ci sono… Comunque, hai mangiato qualcosa? Perché tutti o quasi stanno andando a letto”
“No, non ho mangiato nulla anche perché non ho molta fame, sono solamente stanca e vorrei andare a dormire”
“Va bene” così senza aggiungere altro torna giù dagli altri.
Finita la "discussione" torno in camera, finisco di asciugarmi i capelli e intanto ripenso alla giornata passata con Shannon. Mi rendo conto che era da tempo che non mi divertivo così tanto, negli ultimi mesi le cose a casa sono diventate uno schifo, tra litigi sempre più frequenti, la relazione finita con Michele, non ho avuto tempo per pensare a me stessa.
Senza volerlo scoppio a piangere così violentemente, che la testa mi gira e mi devo sedere nel letto e intanto mi porto il cuscino al petto e lo stringo come fosse una persona, come se potesse rassicurarmi su tutto, sulla mia vita, sul mio futuro. Quando mi rendo conto di aver pianto tutte le lacrime che potevo versare, il mio tablet emette un suono, capisco che è arrivata una mail.
Mi giro nel letto e lo prendo dal comodino, apro e vedo la mail di Shannon.
Mi ha inviato tutte le foto che abbiamo fatto oggi e ha scritto pure un breve messaggio..

 
 
Da: shannonletosl70@gmail.com
A: from_mars_70@gmail.com
Data: 18 marzo 2015 23.45
Oggetto: Foto
Cara Mary,
spero ti siano arrivate tutte quante le foto… sono davvero stupende, soprattutto quelle che ti ho fatto a tradimento nel bar mentre bevevi il tuo caffellatte, spero non te la prenda.
Ti ringrazio ancora per la bellissima giornata, mi sono divertito moltissimo. Se stai già dormendo ti do la buonanotte.
Shannon.
 
 
Dopo averlo letto tre volte, e aver trovato le foto a tradimento, mi spunta un mega sorriso e mi asciugo le lacrime e gli rispondo..
 
 
Da: from_mars_70@gmail.com
A: : shannonletosl70@gmail.com
Data: 18 marzo 2015 23.48
Oggetto: Re: Foto
Caro Shannon,
come hai osato fare delle foto a tradimento a me? No puoi no no..
A parte gli scherzi, grazie mille ,le foto sono bellissime e sono uscite molte bene.
Di solito non sono così portata per farle, perché sono molto timida e quindi mi si deve supplicare taaaanto per farne una. Oggi per puro caso non hanno dovuto supplicare me ma bensì io supplicare qualcuno perché ne facesse una. Per questo ne vado fiera ahahah.
 
◦◦◦
 
Da: shannoletosl70@gmail.com
A: : from_mars_70@gmail.com
Data: 18 marzo 2015 23.54
Oggetto: Re: Foto
A primo impatto pensavo te la fossi presa veramente; ti stavo per fare le mie scuse poi continuando a leggere ho capito che mi stavi prendendo in giro ahahah.
In quelle foto scattate a tradimento, ho colto quel pizzico di timidezza in te che non dai molto a vedere ma che tieni nascosto ,ma questo piccolo dettaglio in una foto esce fuori facendo un semplice sguardo. Devo ammettere però che questo lato mi piace ,lo trovo interessante e misterioso.
Comunque adesso vado a dormire perché domani sarà una giornata piena, tra prove e interviste ecc... Buonanotte Mary.
P.S. spero di vederti ancora, magari chissà al concerto ;)
 
◦◦◦
 
Da: from_mars_70@gmail.com
A: : shannonletosl70@gmail.com
Data: 18 marzo 2015 00.00
Oggetto: Re: Foto
Sono sia sorpresa che lusingata di questa cosa ,non me n'ero mai accorta prima d'ora di questo piccolo dettaglio. Le foto alla fine mostrano il nostro stato d'animo, il mio a quanto pare è la timidezza e la cosa è vera.
Mi piacerebbe esserci al concerto, sarebbe stupendo rivedervi all'opera dopo i concerti del 2010 e 2013 di Milano, soprattutto rivederti all'opera mentre suoni la batteria...ma non penso sia fattibile per via della mia professoressa che continua a fare storie.
Buonanotte Shannon.
P.S. In bocca al lupo per domani visto la valanga d'impegni :)
 
Dopo aver inviato l'ultima mail, spengo o meglio tolgo il sonoro al tablet, lo metto in modalità silenzioso e lo appoggio sul comodino. Poi spengo la luce per riuscire a dormire un po’.
Grazie a dio, Morfeo non tarda ad arrivare e mi addormento pensando alle mail scritte poco fa, al fatto che Shannon vorrebbe rivedermi e alla fine mi addormento con un sorriso sul viso.
La mattina seguente mi sveglio e mi accorgo che sono quasi le 10:30, mi prende un colpo perché pure Nikki sta ancora dormendo così la sveglio in preda al panico "Nikki, svegliati, è tardissimo, la prof si incazzerà di sicuro" lei si alza di scatto saltando sopra al nostro letto matrimoniale, usa il cuscino come scudo urlando "Cosa? Che bomba? Dove?"
Io sentendola non posso fare a meno di non scoppiare a ridere come una scema "Ma quale bomba e bomba! Ho solo detto che è tardi, perché sono le 10:30 e nessuno ci ha svegliate" quando scende dal letto va verso la finestra, tira le tende, tira su la tapparella e infine la apre ed esclama "E' per questo motivo che oggi non andiamo da nessuna parte! Dopo il tuo arrivo in hotel di ieri sera, è arrivata una bufera di neve che a quanto pare è durata fino a qualche ora fa. Sicuramente la prof si sarà dimenticata di dirtelo talmente era incazzata nera."
Senza dare una risposta a Nikki, mi avvio verso la finestra per guardare fuori.
Resto ad osservare la neve che si appoggia e che ricopre tutto, penso a come sarebbe bello se qualcuno o qualcosa ricoprisse tutte le ferite che sono aperte dentro di me, che mi fanno star male e non mi lasciano esser me stessa per paura.
Quella paura di soffrire nuovamente. di avere altre delusioni ma soprattutto di perdere le cose a cui tengo davvero anche più di me stessa.
Assorta dai miei pensieri piuttosto tristi, non mi rendo conto che Nikki mi si è avvicinata con il telefono che stava suonando.
Lo prendo e rispondo senza badare a chi è, automaticamente parlo inglese "Si pronto? Chi è?"
"Heii, Sono Shannon.. come stai? "
"Heii, si avevo capito che eri tu dalla voce, io sto bene tu?"
"Bene grazie, volevo chiederti.. visto che tutti i miei impegni oggi sono saltati.. ehm, mi chiedevo se ti andava di uscire? Potremmo andare al cinema...volendo si potrebbe andare a piedi visto che la bufera è diminuita. E poi so che ti sono mancato" ride a questa sua ultima frase
"Mmm.. oggi pomeriggio non avrei nulla da fare visto che siamo bloccati in Hotel, quindi va bene... Ah e poi per la cronaca non ti direi mai se mi sei mancato o meno" rido
"Fai anche la misteriosa.."
"Eh si.." e ci mettiamo a ridere
"A parte gli scherzi, tra venti minuti sarò al tuo hotel"
"Fai anche 30 ,così ho il tempo di vestirmi"
" Va bene, però questa volta ricordati i guanti.. a tra poco"
"Spiritoso... questa volta non li dimenticherò, a dopo."
Chiusa la chiamata, butto il cellulare sopra al letto e apro l'armadio per trovare qualcosa di decente da mettere, soprattutto per non morire di freddo.
Alla fine dopo aver rovistato tutto; decido di mettermi un maglione di lana pesante beige con un paio di calze e sopra queste dei leggins neri sempre di lana. A questi ci abbino un paio di anfibi della Dottor Martines neri.
Proprio quando mi sto sistemando i capelli, entra Nikki con due caffè e qualche brioches "Ecco qui un bel caffè con qualche brioches, non credo che tu voglia uscire a stomaco vuoto"
"Come diavolo... hai ascoltato vero?"
"Beh qualcosina, più che altro si intuiva, avevi un sorriso diverso ed eri più timida del solito, tutto questo mentre eri al telefono con lui."
"Non stavo sorridendo"
"Oooh invece si tesoro, ti si legge in faccia che sei felice che ti abbia chiamata"
"Si beh.. Forse e dico forse mi fa piacere. Non so ma con lui ieri, sono stata me stessa e soprattutto a mio agio dopo tanto tempo."
Detta questa cosa mi avvicino a lei, prendo il mio caffè, la mia brioches e vado a sedermi sul letto e inizio a mangiare.
Guardo l'ora sul mio cellulare, mi accorgo d'essere in ritardo e corro in bagno a lavarmi i denti, finito torno in camera a recuperare il giubbotto, la sciarpa, il berretto la borsa e stavolta con me porto pure la mia Nikon D610.
Nikki ridendo mi blocca "Non stai dimenticando qualcosa?"
"No perché?" prende e mi lancia addosso i suoi guanti di pelle e la vado subito ad abbracciare.
"Grazie mille... cosa non farei senza te"
"Nulla, su forza ora va, sennò farai aspettare il tuo uomo" in quel momento mi viene un lampo di genio, la prendo e la trascino con me in ascensore
"Te lo faccio conoscere"
"No per carità.. non così.. sono impresentabile"
"Oramai è troppo tardi" le dico scoppiando a ridere.
Arriviamo alla hall, mi guardo in torno per vedere dove fosse Shannon, lo trovo seduto un po’ in disparte in una poltrona intento a guardare il suo cellulare, quando, distoglie lo sguardo da esso per guardarsi in giro.
Non si è ancora accorto che sono li ferma ad osservarlo, appoggiata ad una colonna situata in mezzo della hall. Quando incrocia il mio sguardo si apre in un sorrido stupendo, si alza e viene verso di me e io mi stacco dalla colonna e vado verso di lui.
Siamo l'uno davanti all'altro, e d'istinto ci abbracciamo per salutarci e Shannon mi da un bacio tra i capelli. Involontariamente divento rossa in viso, anche se sono abbracciata a lui mi nascondo ancora di più nella sua spalla.
Lui ne approfitta e mi abbraccia un po’ più forte prima di lasciarmi andare.
Nel frattempo mi accorgo che Nikki ci sta osservando con un sorriso strano in volto, prendo Shannon per un braccio e lo porto da lei "Shannon ti presento la famosa Nikki... Nikki ti presento il famoso Shannon Leto" si stringono la mano e mentre lo fanno Nikki gli dice una cosa "Piacere... Ascolta un po’... se le succede qualcosa, le fai qualcosa, o altro... Io giuro che giro il mondo e quando ti trovo ti taglio sia le mani che le gambe. Intesi?" Lui si fa serio "Mi credi così idiota Nikki? Perché allora non hai capito nulla... Anche perché non, mi conosci.. Comunque si intesi.. Messaggio afferrato!"
"Io ti ho solo avvisato.. Niente di più, non voglio che rimanga delusa per l'ennesima volta.. Comunque è stato un piacere conoscerti." dal nulla se ne va per prendere l'ascensore e tornare in camera.
Io sono molto imbarazzata e rossa come non mai in viso, mi volto verso di lui "Shannon, non sai quanto mi dispiaccia. Mi sento una stupida. Scusami davvero, è molto protettiva nei miei confronti essendo la mia migliore amica oltre che compagna di classe."
"Tranquilla Mary, anch'io avrei fatto lo stesso se ci fosse stato Jared o qualcun'altro"
Proprio in quel momento arriva la professoressa "Mary, che sta succedendo?" Quando la sento mi giro e la saluto
"Buongiorno prof, cercavo proprio lei, devo presentarle una persona" così mi giro di nuovo verso Shannon "Questa è la mia professoressa d'inglese miss Bianchi."
"Lei sarebbe?" nemmeno il tempo di fare rispondere Shannon che glielo presento io, "Prof, lui è il ragazzo no più che altro uomo con cui ho passato la giornata ieri. Shannon Leto" si stringono la mano e si squadrano un po’ troppo, finché la prof non parla per prima
"Quindi è lei il responsabile se Mary ha passato mezza giornata in giro per Mosca senza dire nulla?"
"Si è colpa mia ma, appunto sono qui, per chiederle scusa e anche perché vorrei uscire di nuovo con Mary" lei si gira verso di me e mi fa cenno di seguirla
"Scusaci un momento Shannon" un po’ più in disparte la prof inizia a farsi più seria "Lo sai vero chi è Mary? È un uomo di 45 anni che come lavoro fa il musicista, chissà poi qual è il suo scopo...magari ti vuole portarti solo a letto!" quando lei dice così non ci vedo più dalla rabbia "So chi è.. e so che non è un uomo di quel tipo! E si da il caso che ci sia già uscita con lui ieri, se davvero voleva portarmi a letto, come crede lei, l'avrebbe già fatto. Detto questo se non mi vuole lasciar uscire con lui, ci esco lo stesso."
"Mary datti una calmata... ho sbagliato a dire così, ho giudicato senza prima conoscerlo.. Ma una cosa così mi è successa quando avevo la tua età.. Sto cercando di non metterti nei guai. Non ti sto togliendo il permesso per uscirci. Quindi sei libera di andare" rimango basita da questa confessione che me lo si legge in faccia. "O-odio grazie prof! E comunque non tutti gli uomini sono uguali... e mi scusi se mi permetto, ma questo è stato un emerito Stronzo! E mi dispiace che sia andata a finire così." prendiamo e ritorniamo al punto dove avevamo lasciato Shannon.
La prof stringe di nuovo la mano di Shannon “Mi raccomando, la metto nelle sue mani” lui sorridendo felice “Non si preoccupi e grazie per la fiducia!” così noi due ci avviamo verso l’uscita ancora scrutati dall’occhio vigilie della professoressa.
D'istinto mi blocco davanti alla porta d'uscita “Shannon aspettami fuori, mi sono scordata di una cosa”
“Va bene” mentre lui esce io torno indietro dalla professoressa “Prof! Aspetti un secondo” non le lascio nemmeno il tempo di parlare che l’abbraccio forte “Grazie davvero per lasciarmi quest'opportunità” lei mi sorride e ricambia con un cenno e aggiunge “Stai attenta solo questo! Ora vai sennò lo fai aspettare troppo” ci salutiamo e corro fuori da Shannon.
Una volta arrivata fuori da lui lo prendo a braccetto per rompergli le scatole “Allora… che film guardiamo?”
“Mentre ti aspettavo ho guardato che film ci sono, e proprio oggi esce The Drop.. Mi ispira perché da quello che ho letto parla di polizia, droga, malavita…Un po’ il mio genere di film, ti va di vederlo?”
“Oddio io adoro questo tipi di film, quindi certo che mi va di vederlo”
“Davvero? Beh, allora va più che bene” così gli sorrido.
Una volta arrivati al cinema, prendiamo i biglietti e ci mettiamo in fila per prendere i pop corn.
Questo cinema è davvero stupendo e gigante; ci sono 10 sale di proiezione che, al loro interno possono contenere più di 150 persone e devo dire che è davvero immenso, forse più di tutti quelli che io abbia mai visto.
Una volta preso tutto, ci avviamo in cerca della nostra sala e dopo poco ci siamo davanti e troviamo subito i nostri posti, che neanche farlo apposta sono il 70 e il 71. Quando ci guardiamo scoppiamo a ridere e ci sediamo, visto anche che il film stava iniziando.
 
 
*********
 
A metà film mi rendo conto di essermi addormentata sulla spalla di Shannon, quando lui delicatamente mi sveglia toccandomi una guancia e sussurrando piano “Mary, forza usciamo da qui, questo film è una vera palla” io ancora con la voce assonnata, faccio cenno di si con la testa.
Cercando di non disturbare tutti usciamo dalla sala, gettiamo le scatole dei pop corn, mettiamo la giacca e quant'altro e ci dirigiamo all'uscita.
Finalmente fuori dal cinema, ci incamminiamo finché non arriviamo nello stesso ponte del giorno precedente, così mi siedo sul bordo del parapetto e tiro fuori la macchina fotografica dalla borsa.
Quando Shannon se ne accorge, si avvicina ancora di più tutto incuriosito “Ma quella è una Nikon D610...”
“Ehm.. Si Shan lo è… Perché?”
“Adoro praticamente tutti i modelli della Nikon, a casa ne ho due di D610. Sono praticamente perfette con una grafica eccezionale”
Mentre parla inizio a ridere e sorridere per il modo in cui si esprime, lui mi guarda con una faccia strana e incuriosita
“Come mai ridi?”
“E' per come ti sei espresso, facevi delle facce strane e gesticolavi in modo strano; poi ho solo “scoperto” il tuo secondo amore dopo la musica e la batteria”
“Touché...mi hai scoperto però, ora è il mio turno”
“Vediamo se ci azzecchi eheheh” dico facendo un sorriso.
“Allora.. Tu oltre che amare la musica, la fotografia, il tuo giubbotto blu… Secondo me adori e suoni anche, il pianoforte” scioccata lo guardo a bocca aperta “Ma.. Ma… Come hai fatto a capirlo”
"Trucchi del mestiere” e si apre in un sorriso.
“Non fare il furbo con me... ci deve essere qualcosa di diverso sotto, perché questa non è decisamente una motivazione” “Ti ricordi ieri al bar? Beh ecco ho notato che giocherellavi con le dita sul tavolo e siccome so riconoscere a distanza di chilometri le posizioni delle note di L490, ho capito che suoni il pianoforte e che suoni quella canzone!”
Rimango allibita da questa cosa, non sapevo che cosa fare, rispondere o altro così inizio a scattare delle foto per vedere se la macchina fotografica funzionasse per bene.
Scatto qualche foto qua e là, finché Shannon non mi ruba dalle mani la macchina fotografica e si appoggia di schiena alle mie gambe e prima di scattare la foto lo abbraccio e faccio una linguaccia, lui ridendo scatta la foto.
Dopo aver visto la foto, decidiamo di farne un'altra ma stavolta gli do un bacio su una guancia, essendo dietro di lui mi accorgo che oltre alla guancia le mie labbra hanno leggermente toccato le sue senza accorgermene, lui si gira e mi guarda come se volesse ricambiare, ma rimane lì fermo a fissarmi per qualche minuto.
Io divento rossa in faccia non sapevo cosa dire e inizio a scusarmi con lui che non era mia intenzione, che essendo dietro non me n'ero resa conto, lui risponde semplicemente che è tutto ok di non farmi problemi che questa cosa può succedere a chiunque.
Nel frattempo, scendo dal parapetto e mi ci appoggio coi gomiti e vedo Shannon che si avvina e si mette di fianco a me e mi fa una foto e io lo guardo con una faccia un po’ accecata dal flash "Perché l'hai fatto?"
"Semplicemente... Perché mi andava di fartela e poi eri stupenda!"
Ci avviciniamo sempre di più, quando suona il telefono ma sta volta non era il mio ma ben si quello di Shannon
"Ehm... Shan ti sta suonando il telefono.. è meglio se rispondi"
"Ah.. Non me n'ero nemmeno reso conto"
Così prende il telefono dalla tasca, guarda chi era e trascina il dito sull'icona verde
“Si?.. Ma Jared… Si ho capito, arrivo. Dammi il tempo di tornare in hotel” quando chiude la telefonata capisco che il lavoro lo chiama
“Shan, se devi tornare perché devi provare per domani sera, vai pure. La strada più o meno la ricordo”
“No Mary... Jared può anche aspettare un’altra mezz’ora! Non ti faccio tornare da sola! Poi si sta facendo anche buio!”
“Shannon.. ascoltami bene!! La risposta è NO e resta tale. Ora vai prima che la DivaH smuova mezza Mosca per trovarti e portarti indietro...Quando arrivo in hotel ti scrivo. Ora va”
“Ma.. pff va bene! Sta attenta, per qualsiasi cosa, chiama e torno indietro”
"Ok va bene, ma adesso sul serio vai" e così entrambi prendiamo strade differenti.
Shannon arrivato a metà del ponte, si blocca e torna indietro verso di me urlando
"Mary, Aspetta!" Mi giro e lo vedo che sta tornando verso di me così mi fermo, Shannon è ormai arrivato da me "Che c'è Shannon? Hai per caso dimenticato qualcosa?"
"Si, mi sono dimenticato di darti questo" improvvisamente mi bacia.
All'inizio rimango allibita, non ci posso credere ma poi ricambio quel suo bacio così innocente.
"Perdonami" dice lui..
"Tranquillo"
Prima di prendere le proprie strade, prende e mi bacia di nuovo, questa volta mi lascio andare e le nostre lingue si intrecciano tra loro. Io gli mordo anche il labbro inferiore e lui fa una smorfia per il piccolo dolore che prova... È un bacio dolce e abbastanza romantico... Dopo un po’ ci stacchiamo e lui sussurrandomi all'orecchio
"Questa cosa non finisce qui" io con uno sguardo gli faccio capire che sono determinata e che so quello che può succedere. Una storia di una notte e sono pronta a rischiare e a mettermi in gioco.
Però, quando lo guardo in volto, nei suoi occhi noto un qualcosa che è un misto di rabbia e delusione, perché so già per certo che sia arrabbiato con Jared per averlo chiamato e avergli detto di tornare in hotel.
Quell'emozioni le legge pure lui nei miei occhi, ma solamente che non potrei mai essere arrabbiata con Jared, perché comunque è il loro lavoro e quando chiama devono andare.
Alla fine ci baciamo di nuovo velocemente per l’ultima volta e poi lui si avvia, si gira un’ultima volta e mi saluta “Ciao”
Io sorridendo lo saluto con la mano perché non voglio fargli capire che già mi manca, ed è solamente passato un giorno e mezzo da quando ci siamo incontrati, ma mi è entrato dentro come un uragano e ha stravolto tutto in meglio.
Dopo mesi di inferno in cui ho allontanato molte persone e in cui vedevo solo e sempre tutto nero, lui in meno di due giorni, mi ha fatto sorridere e provare emozioni che nemmeno pensavo di poter provare in vita mia. Sento che mi sto affezionando a lui e credo un po’anche lui. Glielo si leggeva negli occhi, e si sa che gli occhi non mentono mai.
Sono ferma ancora lì da prima, quando cerco le cuffie e quando le trovo e le attacco al telefono inizio ad ascoltare Bright Lights mentre mi avvio per tornare all’ hotel.
Bright Lights
Big city
She dreams of love
Bright Lights
Big City
He lives to run










 
Salve a tutti... dopo mesi che non scrivo e pubblico più nulla  per vari motivi, soprattutto dopo aver perso quella piccola scintilla che mi faceva trovare ispirazione nello scrivere. Beh piano piano sono riuscita a ritrovarla e ora sono tornata a rompere le scatole con questa piccola one shot, spero piaccia come la FF..
Inoltre spero di riuscire a pubblicare presto il settimo capitolo di Dreams become reality...
Vi adoro tutti come sempre, un mega bacio
Lily 
   
 
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