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Autore: NeroNoctis    24/04/2015    2 recensioni
In un conflitto millenario, tra Elisiani, Asmodiani e Balaur, qualcuno ha atteso la libertà. Il Dragon Lord esiliato dai suoi simili, il temibile Nergal, è pronto per tornare in guerra e distruggere tutto ciò che gli si para davanti, che siano Daeva o Balaur. In un Atreia devastata e senza magia, dove i maghi perdono il loro potere e le scorte di etere iniziano ad esaurirsi, indebolendo notevolmente tutti, riusciranno i Daeva a coalizzarsi contro un nemico comune che rischia di distruggere l'intero mondo?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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La luce intensa del portale iniziò a svanire, lasciando spazio ai dettagli della destinazione. Le abitazioni iniziarono a prendere forma, l'aria calda riscaldava tutto, mentre gli Shugo della compagnia Silverinerk pattugliavano la zona. Noctis si guardò intorno, incrociando lo sguardo con Futaba che annuì, come cenno di "sto bene". Il ragazzo fissò la folla che lentamente si raccolse a lui, Elisiani, Asmodiani, Shugo. Tutti sembravano trattenere il fiato, come se fossero in attesa di qualcosa. 
– Mi sa che è tempo che vi spiego cos'è accaduto. – disse lo spiritmaster, facendo un passo avanti. Lo sguardo dei presenti si fece più curioso, anche se qualcuno era comunque diffidente, cosa di cui il ragazzo non si stupì. Cercò di riprendere parola, ma fu interrotto da Lord Kaisinel in persona, che si ergeva maestoso come sempre, sopra un rampa, accanto a Lord Marchutan. Noctis si stupì a vedere quei due insieme, dopotutto i piani era ben diversi inizialmente, ma la cosa lo lasciava con una sensazione piacevole addosso, quasi liberatoria.
– Neronoctis, colui che è stato etichettato come traditore, ha rischiato la sua vita per salvare tutti noi dalla morte certa. Ha lavorato sotto copertura con Nergal per noi, e per non rischiare non ha detto nulla a nessuno, conscio del prezzo che avrebbe pagato. Ma al momento giusto, ha lasciato un messaggio a Silar, un nostro compagno Elisiano. L'ha colpito a morte, dopo avergli consegnato una nuova pietra della risurrezione e un messaggio che descriveva l'attacco a Sanctum, e il piano per distruggere la dredgion per farla collassare su Nergal e Sanctum. Ha creduto nella nostra buona fede... ha chiesto l'evacuazione, ha chiesto delle illusioni per tenere Nergal sul nostro suolo abbastanza a lungo per dar tempo al nucleo di esplodere, me ne ha chieste venti, perchè ha calcolato che quando sarebbe morto l'ultimo, sarebbe esplosa la nave balaur. Mi ha chiesto dei fattucchieri per aprire un portale per Pandarung. Ha calcolato tutto nel minimo dettaglio, in un lasso di tempo minimo. Abbiamo perso tanto... abbiamo perso la nostra città è vero, Nergal l'ha distrutta e noi abbiamo distrutto lui con essa. Ma questa... questa è l'alba di una nuova era! Nergal è stato finalmente sconfitto e tu, Neronoctis, lo hai permesso, così io, Lord Kaisinel, e Lord Marchutan, signore Asmodiano, ti ringraziamo.
I due Lord si inginocchiarono, seguiti a ruota da entrambe le fazioni, lasciando il ragazzo al centro di un cerchio di persone di ogni razza, persone che lo ringraziavano come non si era mai visto prima. Dopo tanto tempo Noctis si sentì... bene. Era da tanto che non veniva guardato con rispetto, seppur con le dovute eccezioni. Era davvero tutto molto bello, sapeva di aver rischiato tanto a fingersi traditore, ma doveva farlo. I rischi del risveglio di un altro Dragon Lord... la perdita del proprio corpo e l'estinzione dei Daeva. 
Tutto era ormai un vecchio ricordo.
Una mano si posò sulla spalla del ragazzo, Noctis ebbe un sussulto, ripensando involontariamente alla cosa che fece Nergal, ma poi vide il volto di Silar, suo complice improvvisato in tutta quella storia. Il mago sorrise a sua volte e ringraziò l'amico per la disponibilità, successivamente vide Erza, salutandola con un cenno da lontano. Tutti ridevano e festeggiavano, anche le legioni più imponenti si lasciarono scappare qualche sorriso liberatorio. Era pace, almeno per quel giorno, chissà se le guerre tra fazioni sarebbero ricominciate, ma non aveva senso pensarci ora, l'unica cosa che contava era che Nergal era morto, inghiottito dall'esplosione. 
– Sei un eroe! – esordì Silar in modo vagamente scherzoso, o forse era serio, era difficile interpretare quella frase con quell'espressione così buffa in volto. Il ragazzo tentò di rispondere ma si bloccò, cadendo a terra improvvisamente esausto. Si tolse i guanti, notando che le sue mani stavano iniziando a  divenire livide, mentre il dolore si impossessava del suo corpo. Tutti tentarono di soccorrerlo, ma furono distratti da un boato e un urlo bestiale, urlo che scandiva il nome di Noctis.
In cielo apparve un essere imponente, alato, di color nero violaceo e malridotto come se... come se fosse stato vittima di un'esplosione.
Quel drago che fluttuava alto nel cielo era Nergal, sopravvissuto in qualche modo.
Era come se tutti avessero visto un fantasma, mentre Noctis veniva lentamente ferito dal potere conferitogli da Nergal, ormai era palese che l'essere suo recipiente non contava più nulla, ma con suo grande stupore, nessuno si lasciò prendere dal panico, ma furono guidati dai due Lord al contrattacco. Intorno a Nergal iniziarono a spiegarsi flotte di draghi, impossibile da contare, mentre altri balaur assaltarono Pandarung da ogni direzione.
– DAEVA! E' TEMPO DI RIACCENDERE LA SPERANZA E NON FARCI RUBARE CIO' CHE E' NOSTRO, IL TEMPO DELLA VERITA' E' GIUNTO! DISTRUGGIAMOLI E RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA!
Era stato Marchutan a parlare, ma il boato che scaturì arrivo anche dagli Elisiani, con il generale della legione Enigma che ordinò le xform, seguito a ruota da Most Wanted e Warmness. Un vero e proprio muro di armature avvolse gli altri, che si prepararono a combattere. I magici non riuscirono a far molto, ma si adeguarono con le poche forze rimasti.
– Sono io... il suo obbiettivo. – sussurrò Noctis, ma non venne ascoltato da nessuno.
– Tu non ti muovi da qua. – ribattè Silar in un tono serissimo. – Nergal si regge a stento, lo abbatteremo. 
– Oppure... – Noctis controllò qualcosa, notando altre due bombe di id. 
– Cosa? – rispose Silar.
– E' arrivato il momento del Nero Requiem.
Silar non riuscì a controbattere che Noctis prese una strana pergamena, in cui vi erano incise molte località, e ne evidenziò una, scomparendo dalla vista di tutti. 
I Balaur attaccarono, respinti dalle legioni e dai singoli Daeva, mentre i Draghi si precipitavano in picchiata verso il luogo della battaglia, respinti però da Marchutan e Kaisinel che ne abbatterono diversi in poco tempo.

Noctis si ritrovò di fronte ad un immenso gruppo di Balaur, nel percorso di Jormungand. Camminò a stento, colpendoli con potentissime magie ad area che lo curavano contemporaneamente. Era una della tecniche sviluppate coi poteri di Nergal, il drain ad area. Invocò uno spirito e ne assorbì il potere, potenziandosi ancora di più, anche se il potere lo stava abbandonando. Era deciso ad arrivare oltre il ponte del percorso di marcia, voleva raggiungere il cannone di Jormungand, anche se era praticamente un suicidio.

– TOP, xformatevi ora e proteggete il fianco destro! – urlò quello che probabilmente era il generale della citata legione, mentre il capo degli Enigma continuava a urlare altri ordini, seppur in modo che poteva apparire calmo. Era come se si sentissero a proprio agio nella battaglia. – Kyan, prendi due di quei draghi atterrati poco fuori. Porta il tuo gruppo con te. Pestilence, tu fai lo stesso dal lato opposto. Motionless ed il mio gruppo ci occuperemo di sfondare la linea nemica.
Tutti ordinarono senza nessuna risposta, mettendosi subito in posizione. I Most Wanted si stavano occupando della parte esterna di Pandarung, dove stavano arrivando altre truppe di draghi, mentre i Warmness iniziarono ad attaccare altri draghi nella parte superiore di Pandarung, con le xform davanti e il resto a dare manforte dietro.
Kaisinel e Marchutan aprirono le ali verso Nergal, che sembrava attenderli con ansia. Iniziò un violentissimo scontro aereo, dove i due signori dell'Empireo sembravano avere la meglio, ma furono subito circondati da alcuni esseri alati che stavano per attaccare, per venire inceneriti poco dopo. Nergal si guardò alle spalle, notando una piccola flotta di navi, navi Reian.
All'interno delle aeronavi, un misteriosamente sopravvissuto Kahrun dava ordini. – A tutte le navi, proteggere i signori dell'Empireo con fuoco di copertura e sbarramento. Truppe di terra, tenetevi pronti in caso di emergenza. 
La battaglia continuava violenta sia in aria che a terra, con caduti da entrambe le parti, anche se i balaur erano in netto svantaggio, l'alleanza Elisiani/Asmodiani/Reian/Shugo era qualcosa di davvero forte, anche se indeboliti dalle forze di Nergal, nonostante anche lui fosse malridotto, forse per questo i due Lord riuscivano a tenergli testa.

Noctis arrivò al cannone di Jormungand, ormai allo stremo delle forze. Il viso era anch'esso livido e pieno di sangue, e si reggeva a stento in piedi. Il cannone era rivolto verso il basso, dopo che era stato neutralizzato dalle forze Elisiane. Alle spalle del ragazzo, un ammasso di corpi straziaiìti dalla magia, anche se quella stessa magia dei draghi lo stava divorando dall'interno.
– Andiamo... – Cercò lo scompartimento per le munizioni, caricando una palla di cannone a cui aveva aggiunto gli ordigni di id, e in qualche modo aveva azionato il dispositivo, notando che l'accensione di sicurezza funzionava ancora, ma il problema era solo uno, il cannone non si muoveva, puntava verso la terra, non verso il cielo, non poteva abbattere nessun drago.
Noctis invocò Kami, lo spirito della tempesta, e tossì sangue per lo sforzo. Ordinò all'invocazione di sollevare il cannone, cosa che lo spiritò provò a fare, ma era troppo pesante anche per lei. Ma sapeva di non potersi arrendere, doveva resistere... prima che la morte avrebbe avuto la meglio su di lui, così ordino a Kami di continuare, potenziandola con ogni suo residuo magico.

Il gruppo di draghi affrontato dai Warmness cadde, seguito dai draghi dell'alleanza Enigma/Motionless. La parte protetta dagli Asmodiani stava ancora combattendo, mentre la parte dei Most Wanted era quella che aveva subito le perdite più drastiche, venendo travolta letteralmente da orde di nemici, anche se successivamente i Soul Tear diedero manforte alla razza "nemica". La battaglia in aria era divenuta meno pesante, con la quasi totalità di draghi abbattuta da i due Lord e dalle truppe Reian, anche se questi avevano perso un paio di navi, che caddero rovinosamente al suolo, uccidendo un drago e qualche Daeva. 
Silar stava curando Futaba che era stata ferita ad un braccio, mentre Erza era impegnata con gli Empyrean Lords, nonostante si tenevano maggiormente sulla difensiva, non avevano la forza per affrontare troppi nemici, così si erano ritirati con le legioni più piccole a difendersi quando necessario.
Nergal riuscì a colpire i due Lords con un poderoso attacco, scagliandoli indietro di parecchi metri, ma si voltò quando sentì dell'energia provenire da non molto lontano, esattamente da Jormungand, dove notò il ragazzo che armeggiava col cannone. 
– Piccolo rifiuto... avrai ciò che ti meriti! – Colpì i due Lords con un ruggito di fuoco, talmente forte che i due caddero sulle abitazioni, mentre lui volava verso Jormungand.

Noctis notò Nergal che stava caricando nella sua direzione, ma il cannone non si muoveva ancora, ma con sua grande sorpresa, uno spirito del magma si posizionò accanto a Kami, aiutandola ad alzare l'arma, Noctis in ginocchio guardò meglio, notando Alnair accanto a lui.
– Insieme! 
– Insieme... 
I due spiriti guidati dagli spiritmaster riuscirono ad alzare il cannone, che finalmente fece fuoco, colpendo Nergal in pieno, e illuminando tutto il Katalam di una luce bianca. Pochi attimi dopo il Dragon Lord era ancora lì, in volo, ma cadde poco dopo, dirigendosi verso i due.
Noctis spinse via Alnair, ma lui venne travolto dal corpo esanime del drago.
La ragazza si alzò a stento, ma del ragazzo non c'era traccia, era ormai sotto quell'ammasso di scaglie e pelle. I due spiriti vennero colpiti anch'essi dal corpo del drago e scomparirono, così la ragazza era di fatto l'unica superstite. Tentò di far qualcosa, ma venne bloccata da Beritra, che la mise fuori combattimento, seppur non uccidendola. Il corpo del Dragon Lord tornò al suo stadio umano, muovendosi ancora e mostrando sotto di se Noctis malridotto, ma stranamente vivo.
– Beritra... aiutami...
Beritra sorrise. – Aiutarti? Tutto è andato secondo i miei piani. Il ragazzo ha fatto quello che volevo, e il futuro che gli ho mostrato ha dato i suoi frutti. Mentre tu e i Daeva eravate impegnati a farvi la guerra io ho gettato le basi per il mio dominio. Atreia starà alle mie regole! Ma c'è un'ultima cosa da fare...
– No... Tu...
Prima che Nergal potesse finire di parlare, Beritra lo colpì, disintegrando il suo corpo e assorbendone il potere magico. Dal corpo di Nergal uscirono quattro sfere luminose, tre di esse andarono nelle direzioni più disparate, mentre una entrò nel corpo di Noctis smaterializzandolo. 
Beritra sembrò non farci troppo caso, si voltò verso la ragazza, sorrise e svanì nel nulla, preparandosi per il suo piano di conquista che sicuramente avrebbe messo in atto a breve.

Passarono diversi giorni. Di Noctis non era stata trovata nessuna traccia, ed era stato dichiarito morto dopo l'azione eroica che aveva svolto, il cosidetto Nero Requiem. Una medaglia al valore fu consegnata ad Alnair per l'aiuto e a tutte le truppe che avevano partecipato alla battaglia. Gli Elisiani si erano mobilitati per la ricostruzione di Sanctum, mentre gli amici di Noctis stavano contemplando una lapide commemorativa situata ad Elian, in cui veniva descritto in modo onorevole. La situazione tra Elisiani e Asmodiani era serena, e si stava seriamente pensando ad un trattato di pace. Beritra era scomparso nel nulla, ma era certo che stava solo pensando alla sua prossima mossa, ora che aveva assorbito il potere di Nergal e sviluppato armi di distruzione di massa, era davvero divenuto una minaccia rilevante. Ma per il momento, tutti si godevano il periodo di pace, anche se tutti sapevano che non sarebbe stata eterna.

L'oscurità avvolgeva tutto, anche se delle ombre si muovevano in quelle terre oscure. – Dove sono? – disse Noctis, che si risvegliò nelle tenebre più totali. Sembrava quasi che stesse soffocando, ed era come se fluttuasse nel vuoto, si sentiva così leggero.
Una figura si materializzò di fronte a lui, era una ragazza snella e dai capelli castani, così come i suoi occhi. Noctis sgranò gli occhi, riuscendo a sussurrare il suo nome. – Kyrie... – dettò ciò, tutto sprofondò nelle tenebre, compreso il ragazzo che venne avvolto da catene nere.

In uno di quei giorni di serenità, un Asmodiano trovò nelle rive di un fiume un'armatura che portava il sigillo di Nergal. La analizzò megliò, notando che una mano si mosse, era chiaro che c'era qualcuno all'interno. – Chi sei? – chiese il giovane Asmodiano.
– Io... io... il mio nome è Erra.
   
 
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