Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: emily_sama    25/04/2015    0 recensioni
E se Selena rimanesse incinta di Justin?
E se non lo dicesse a Justin?
E se il bambino fosse una celebrità?
Cosa succederebbe quando Justin scoprirà di essere padre?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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~~Prendo la borsa firmata Luis Vuitton ed esco dalla mia rilassante camera.
Comincio a percorrere uno dei tanti corridoi, ricoperti di un calmante bianco, che da la sensazione di grandezza, ma adornato di foto,che fanno agitare i ricordi, come una tempesta che fa scontrare violentemente il mare sugli  scogli.
La maggioranza dei momenti che risvegliano queste foto sono gradevoli, per via dei vecchi periodi in cui avevo vecchie e diverse idee, tipo sul amore, ma non escludono la malinconia, come il momento più felice della mia vita: la nascita della mia bimba.
Era successo tutto con calma grazie alla mia scelta, per il bene di molte persone, ho fatto nascere il mio tesoro prematuramente per non avere cicatrici sul ventre e per non far capire al padre che è figlia anche a lui . Il travaglio era stato molto meno doloroso delle aspettative, anche grazie ai farmaci, e ne fui felice, ma...non sentire il pianto assordante del mio pargoletto... provocò un'angoscia insopportabile. Piansi io per entrambe. In più si aggiungeva l'assenza del padre...che non veniva totalmente colmata dalla presenza di sua madre, Pattie.
Un miscuglio di emozioni in cui vinse la felicità quando l'infermiera mi porse un fagottino minuscolo , avvolto nel rosa, che emetteva piccoli versi incomprensibili.
Oltrepasso quella foto scombussolante che rappresenta una me stanca, esausta, sudata ma con un sorriso sulle labbra che guarda la sua troppo calma bambina.
Scoppio quasi a ridere mentre penso che, effettivamente, crescendo si cambia.
Ora la mia bambina ha quasi nove anni ed è un tornado, un tornado famoso peraltro.
È di statura nella media, gambe magre e lunghe, perfette visto il suo successo nel campo della moda e nello sport, capelli fino a metà schiena di un biondino luciccoso, dei profondi occhi che vanno sul caramello ed è fan della persona che mi ha sconvolto la vita.
Svolto l'angolo e la vedo appoggiata alla porta, impaziente.
Appena mi vede ricambia il  sorriso e, prendendo i bordi del suo giubbotto, fa un giro su se stessa.
-stai benissimo, amore-
Mi avvicino alla porta, sorpassando dei mobili tra cui il nuovo divano. Alle mie spalle abbandono i rimbombi del ticchettio delle mie  Jimmy Choo nere con la punta dorata.
Fuori sta l'auto, con i vetri rigorosamente oscurati,  l'autista e i quattro bodyguard pronti per partire.
Io e il mio tesoro andiamo nella macchina,  nei posti anteriori, mentre i bodyguard in un'altra ,dietro di noi.
Dopo essersi toccata la catenina in oro ,con appeso il suo nome, Faith, prende il mio nuovo regalo, un Apple 6 plus dorato, e ci gioca.
Faith Gomez.
La mia piccola monella, la mia grande conseguenza.
Dopo quella notte...cambiò tutto, io per prima. Divenni completamente matura con la notizia della gravidanza. Mia madre... ci rimase delusa...ma non per molto. Lei e Pattie sono state con me in sala parto a rassicurarmi.
Johnny, l'autista,  mete in moto e si avvia fuori dal imponente cancello.
Ero triste, confusa e arrabbiata,  con lui ma soprattutto con me. Ero stata un'ingenua ad essere "disponibile " per Ju...per lui.
Dopo la nascita della mia bambina oltre che matura divenni una vera donna, fiera e sicura di me. Il film che feci quando mia figlia aveva un anno, vinse l'Oscar. Non fui mai così orgogliosa di me, mai tranne quando mia figlia mi chiamò "mamma".
Tutti gli amici e famigliari mi furono costantemente vicini, tutti avevano l'intento di aiutarmi, mi irritavano un po quando tenevano la piccola Faith solo loro in braccio, ma...quando mi salvavano da notti insonni,  fui contenta di avere persone straordinarie intorno a me.
Crescendo, la mia piccola si fece conoscere. Quando aveva compiuto due anni, il mondo la venne a conoscere, ne uscì  uno scandalo sul presunto padre e sul perché solo dopo due anni avevo parlato  di lei.
La sua faccia, tanto bella ma tanto dolorosa a volte, non abbandonava la prima pagina delle riviste,  cosi come anche la mia.
Affrontai il problema e si concluse in meglio quando diedi delle risposte,  anche se vaghe in certi punti.
Il passaggio che riesco a vedere dal finestrino è incomprensibile, vista la velocità, ma non  per me che conosco il posto. Vedo che ci  stiamo allontanando dalla Grande Mela, meta: Coachella. Il più grande festival a cui partecipano tutte, e dico tutte, le celebrità. Spero solo che a questo "tutte" lui non sia compreso.
In questo evento è quasi obbligatorio vestirsi alla hippie. Con questo si spiega il mio pantaloncino in jeans a vita alta e un vestito fino al ginocchio, giallo,completamente in pozzo, e ciò implica il lasciare in bella vista il mio corpo e il mio reggiseno-top.
In cima alla testa ho un chignon disordinato da cui parte una sottile treccia che attraversa la mia fronte, facendo da bandana.
La mia bimba ha i capelli sciolti, poggiati sulle spalle, coperte da una giacchetta senza maniche in pelle blu scuro, e da sotto una semplice maglietta tendente al nero. Anche lei ha dei pantaloncini in jeans, solo che a vita bassa da cui pende una catena ornamentale.
La osservo e non posso far altro che notare il cipiglio di concentrazione sulla sua liscia fronte, caratteristica non presa da me.

Confusione, persone che chiacchierano troppo animamente, gente che urla senza un apparente motivo, celebrità che cercano di camuffarsi e guardie del corpo che cercano di fare al meglio il loro lavoro. Tra queste ultime due categorie rientro anche io. Solo che io non mi preoccupo di non farmi riconoscere, anzi, sono sul punto di sbracciarmi per attirare l'attenzione della mia miglior amica.
Lei, il mio biondo scoglio, forte.
Lei, la mia cozza, possessiva.
Lei, la mia dolce sorella.
Lei, la mia Taylor.
Arriva tutta sorridente preceduta da quel altro tornado con i ricci biondi.
La mia nipotina, neanche lei, così come Faith era in programma.
-Ma ciao splendori!- mi abbasso al livello della piccola Darcy e le stampo un bacio tra i capelli.
Lei mi sorride distarata, intenta a spettegolare con mia figlia.
-Hey, tesoro ti vedo un po in ansia- mi da una carezza sulla guancia e mi scruta con espressione preoccupata.
-Nulla di grave Tay, solo quel fatto- la guardo dritta negli occhi facendole capire il problema che mi fa agitare.
-Se è per quello, anche io divrei essere terrorizzata, ma non mi frega molto, poi, che fa se ci vedono?  Hanno la loro vita più o meno.- sicura di se, pronta a corteggiare gli altri con il suo ottimismo, alcuni dei tanti motivi per cui amo questa persona.
Le faccio un sorriso e uno sguardo sicuro.
Non devo preoccuparmi di nulla.
-Allora andiamo a divertirci! - la prendo a braccetto e andiamo verso la nostra provvisoria casa degna per dei VIP.
Non mi farò scalfire dalla sua presenza.
Ormai sono cambiata, proprio grazie a lui.
ⓐⓝⓖⓞⓛⓞ:
Ragazzi ciao.
Ci ho messo secoli per scrivere questo capitolo.
Sto cercando di rinnovare/migliorare il mio stile di scrittura.
 
   
 
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