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Autore: Horse_    25/04/2015    3 recensioni
RIPRESA DELLA QUINTA STAGIONE, PRIMA DELLA MORTE DI KATHERINE, POST ROTTURA DELENA.
Damon ha lasciato Elena autonvincendosi di non essere quello giusto per lei e di sapere soltanto metterla in pericolo, non ricordandosi evidentemente di tutte quelle volte che l'ha salvata, da quel pericolo.
Elena è distrutta da ciò, ma non ha tempo per piangersi addosso perchè qualcosa sta cambiando, qualcosa all'interno di lei sta cambiando portandola a diventare più vulnerabile. Nessuno sa quello che le sta accadendo, ma un arrivo inaspettato la porterà ad abbandonare Mystic Falls per salvarsi la vita, seguita da Bonnie e da una Caroline euforica per il nuovo arrivo.
La vita di Elena sarà costantemente in pericolo e anche quando Damon tenterà di salvarla non potrà, perchè è lui la causa di tutto quello che sta passando.
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"Elena, quella stramaledettissima cosa ti ucciderà!"
Damon si avvicinò alla ragazza tentando di farla ragionare, mentre la paura gli inchiodava i piedi al suolo. Elena tremava e scuoteva la testa, non volendo più ascoltare le parole del vampiro.
"E' la mia vita, Damon, e questa è una mia scelta!"
"Perchè vuoi morire?"
"Voglio solo che lui stia bene."
[...]
"Mi hai già persa, Damon."
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I'll save them.

                                                                                                                                              First Chapter.


Elena si sentiva terribilmente stanca quella mattina, come se un tram l’avesse schiacciata più e più volte ed era un pensiero abbastanza ilare visto che era un vampiro e che doveva essere sempre piena di forze.
Aprì prima un occhio e poi l’altro. Si girò automaticamente alla sua destra alla ricerca del suo vampiro e poi non lo trovò. Finalmente si ricordò di quello che era successo la sera precedente e di come lui l’avesse lasciata, sostenendo che lui fosse un mostro e che lei meritava di meglio.
Si ributtò di nuovo contro il cuscino ed iniziò a singhiozzare convulsamente, sperando –pregando– che tutto quel male sparisse, che la lasciasse in pace. Le aveva spezzato il cuore la sera precedente e non aveva voluto sentire ragioni al riguardo.
La ragazza non si accorse nemmeno che la sua amica bionda era entrata all’interno della stanza del dormitorio con un vassoio carico di cibo e varie prelibatezze, tra cui brioche e sacche di sangue.
 

“Elena, hey… Ti ho portato qualcosa nel caso sai… Ti venisse fame…”
 

La bionda esordì così avvicinandosi al letto dell’amica. Sapeva quello che era successo, l’aveva sentita piangere per tutta la notte ma si era sentita così impotente di fronte a quello che era successo.
Damon aveva combinato la cazzata del secolo ed Elena era caduta in un baratro da cui non sarebbe uscita tanto facilmente.
Caroline si sedette sul letto dell’amica e scostò le coperte dal suo viso, poi le accarezzò i capelli sorridendole comprensiva.
Era la sua migliore amica e soffriva nel vederla in quello stato.
Elena guardò prima Caroline e poi il cibo, poi si rigettò di nuovo sul cuscino. Non aveva voglia di alzarsi e non aveva fame –non voleva neppure il sangue umano.
Voleva semplicemente stare lì e piangere per tutto il giorno.
 

“Elena, prendi.” Caroline le porse una sacca di sangue. “Sei leggermente pallida, un po’ di sangue ti farà sicuramente bene, è quello che ti serve.”
 

La bruna afferrò la sacca di sangue e a malavoglia se la portò alla bocca; era un vampiro, il sangue era il suo nutrimento fondamentale, ma quella mattina non ne aveva voglia.
Non appena si portò la sacca alla bocca, ancora prima di addentarla, al solo pensiero di bere del sangue un senso di nausea le attanagliò la gola.
 

“Stai bene?” Le domandò Caroline notando la smorfia dell’amica che teneva la sacca a mezz’aria.
“Si, solo…” La bruna non terminò la frase, non sapeva come continuare.
 

Presa una brioche dal piatto e se la portò alla bocca e la trovò molto più gradevole della sacca di sangue.
La bionda guardò stranita la vampira e continuava a spostare lo sguardo dalla sacca di sangue ad Elena come sotto shock.
Elena addentò la brioche senza preoccuparsi dello sguardo della sua amica –visto che aveva altro a cui pensare, per esempio ad un vampiro dagli occhi color del ghiaccio.
Erano due vampire, trasformate senza tanto tempo di distanza, ma una sembrava umana mentre l’altra vampira.
 

“Sei sicura di stare bene?” Rincarò la dose la bionda.
“Si, sono solo un po’…”
 

No, Elena non stava bene. Le mancava Damon, stava così male per quello che era successo. Avevano affrontato mille ostacoli insieme, perfino la morte non era riuscita a separarli ed ora, per una stupida mania di vendetta da parte del vampiro, tutto era andato in frantumi. Elena lo capiva, poteva sentire quello che il suo ormai ex ragazzo aveva passato, ma lui continuava ad allontanarla e a non farla avvicinare.
Avevano passato quasi ogni notte insieme da quando erano diventati fidanzati e quella notte, almeno per lei, era stata un tormento. Le mancavano le braccia forti di Damon, il suo respiro sulla sua belle, i baci, le risate.
Sembrava una ragazzina, ma non le importava.
 

“Elena, sappi che io ci sono per te e vorrei solamente aiutarmi.” Caroline prese una mano di Elena tra le sue. “Raccontami quello che provi, Elena.”
“Caroline…” Un singhiozzò le fuoriuscì dalle labbra. “Lui mi manca, mi manca Damon.”
 

Caroline lo sapeva, aveva passato quasi una notte intera con Elena tra le braccia mentre la mora le raccontava tutto dell’Augustine, di quello che aveva passato Damon, di quello che le era successo e di quello che Damon aveva fatto dopo, inclusa la sua sete di vendetta.
Ma Elena lo compativa, non glielo avrebbe mai rinfacciato.
 

“Elena, devi andare alla Pensione e chiarire tutto con quel cazzone. Si dice che la notte porti consiglio, avrà sicuramente cambiato idea.” Provò a rincuorarla Caroline.
“Tu non hai visto come era ieri, era così deciso… Non mi vuole più vedere!” Elena si portò entrambe le mani al volto per coprirlo mentre calde lacrime le rigavano –ancora– le guance.
 
 










                                                                            * * *
 












“Cos’è successo?” Domandò il piccolo Gilbert non appena varcò la soglia del Grill.
“Damon ha lasciato Elena.” Rispose circonciso il barista mentre puliva dei bicchieri di cristallo con un panno bianco.
 

Jeremy aggrottò leggermente le sopracciglia e posò lo sguardo sul corpo del vampiro riverso contro il bancone.
E’ sicuramente ubriaco pensò il fratello di Elena.
 

“Che cosa?” Domandò poi.
“Chi combatterebbe per una ragazza per poi lasciarla?” Si domandò Matt, ma era più un banale intento per far ragionare Damon.
“Ti sento, idiota!” Borbottò il vampiro versandosi il deciso (forse era anche l’undicesimo) bicchiere di bourbon.
 

Damon era arrivato circa due ore prima e aveva continuato a bere fino allo sfinimento. Tutti erano a conoscenza che i vampiri avevano un grado di sopportazione molto alto per l’alcol, ma Damon era riuscito ad ubriacarsi, cosa molto strana visto che lui era il vampiro che sopportava le bevande alcoliche più di tutti.
Ma a Damon non importava niente, era distrutto. Aveva allontanato l’amore della sua vita ancora una volta.
Jeremy scosse piano la testa e si infilò il grembiule da lavoro, non prima di aver sottratto la bottiglia, quasi vuota, alle mani del vampiro. Damon emise un grugnito di dissenso, ma non ribatté, non ne aveva la forza.
 

“Dov’è mia sorella?” Domandò il giovane Gilbert leggermente in apprensione per Elena.
“E’ al Whitmore, con Barbie.” Biascicò il vampiro accasciandosi di nuovo contro il bancone.
 

Jeremy continuava a non capire. Perché mai Damon aveva lasciato sua sorella se professava di amarla così tanto?
Insomma, lui l’aveva visto con i propri occhi. Il giovane Gilbert aveva sempre appoggiato Stefan, forse perché era più sicuro per Elena (quando non aveva l’umanità spenta s’intende), ma aveva cominciato a capire Damon e gli si era quasi affezionato. Avevano passato del tempo insieme quando Elena era andata al college e non era niente male come compagno di video-game.
Infondo Elena era felice quando era con Damon –e Jeremy poteva affermare di non aver mai visto la sorella più libera e spensierata di così– e allora perché si erano lasciati?
Che cosa aveva combinato Damon?
 

“Perché l’hai fatto?” Jeremy diede voce ai suoi pensieri.
“Non vado bene per lei.” Rispose picato il vampiro strofinandosi gli occhi.
 

Stava cominciando a vedere doppio e Jeremy che camminava avanti e indietro per il Grill non lo aiutava affatto.
 

“Al mondo nessuno è perfetto, ma… Tu ed Elena vi completate a vicenda, anche se mi costa molto dirlo.” Affermò Jeremy.
Mio fratello lo è.” Rispose prontamente Damon.
“Uno squartatore non può essere perfetto, non fraintendermi.” Intervenne Matt.
 

Jeremy si trovò d’accordo con l’amico ancora una volta. Stefan non era perfetto e nemmeno Damon lo era, ma nessuno al mondo era perfetto.
Il ragazzo pensò a sua sorella. Se Damon era in quelle condizioni com’era lei? Non ubriaca fradicia, certo, solo Damon poteva esserlo, forse era una via di mezzo.
 

“Io e te ora andiamo da Elena.” Ordinò perentorio Jeremy.
“Non posso tornare da lei. DEVO STARE LONTANO DA LEI!” Ringhiò il vampiro.
“Ma ti stai ascoltando?” Domandò Matt stizzito.
 

Il vampiro, con la sua classica velocità, afferrò il barista per il collo e lo bloccò contro il muro più vicino scoprendo i canini.
Matt spalancò la bocca per urlare, ma poi la richiuse. Sapeva che non sarebbe servito a nulla, in quel bar c’erano solo loro tre e nessuno avrebbe potuto sentirli da fuori.
 

“Nessuno di voi due idioti mi dice cosa fare, chiaro?” Ringhiò di nuovo il vampiro a una spanna dal viso di Matt.
 

Matt e Jeremy annuirono spaventati e Damon mollò il primo. Lui non poteva andare da Elena, stava facendo tutto per il suo bene.
Uscì dal bar, dirigendosi verso una meta sconosciuta.
 
 












                                                                      * * *
 












 
“Mi dispiace così tanto, Elena.”
 

Bonnie abbracciò l’amica che le aveva raccontato tutto, senza tralasciare nessun particolare. Qualche volta si era fermata in preda ai singhiozzi, ma era riuscita a terminare il suo discorso alla fine.
Elena sapeva perfettamente che non doveva continuare a piangersi addosso, doveva agire, ma proprio non ce la faceva. Si sentiva la testa pesante e quella vitalità che doveva caratterizzare un qualsiasi vampiro era sparita.
Forse era debole perché non aveva voluto bere del sangue umano, ma questo non l’attraeva, non ne aveva voglia, anzi, la schifava.
 

“Dobbiamo uscire Elena, è inutile piangersi addosso, devi reagire.” Caroline cercò di convincerla ad uscire dal letto.
“Caroline ha ragione Elena, con il tempo si sistemerà tutto, avete tutta l’eternità davanti, no?” Le sorrise Bonnie.
 

Caroline tentò più e più volte di tirare fuori la ragazza dal letto, ma quando vide che stava sprecando solo fiato l’afferrò per un braccio e con la forza che aveva la portò fuori dal letto. Si meravigliò leggermente che Elena non si fosse opposta, ma non ci fece caso.
Non appena però la bruna si trovò in piedi un forte capogiro la fece oscillare e ricadere sul letto. Che cosa le stava succedendo? Possibile che i vampiri soffrissero di mal di testa?
 

“Elena, stai bene?” Le domandò Bonnie mentre Caroline fissava la scena stranita.
“Io… Non lo so…” Elena rispose piano.
“Cosa ti è successo?” Domandò ancora Bonnie.
“Ho avuto un…” Elena si interruppe. “Lasciamo perdere.”
“Care, forse è meglio che Elena non si muova da qui.”
 

La strega aveva intuito che la sua amica era strana, c’era qualcosa che non andava. La vedeva spaesata, più docile, meno spaventosa e non era dovuto al fatto per la rottura con Damon.
Poteva percepirlo questo cambiamento, i suoi sensi –ormai da ex strega– erano ancora attivi e le stavano lanciando continui segnali.
Elena era… Più umana.
Bonnie scacciò subito quel pensiero e trascinò fuori dalla camera una Caroline basita. La vampira bionda non ci stava capendo più nulla. Elena aveva per caso l’influenza vampiresca?
Elena intanto ringraziò Bonnie mentalmente, voleva rimanere da sola e crogiolarsi nel suo dolore. Provò ad alzarsi di nuovo dal letto, ma un secondo giramento di testa la colpì, questa volta più forte. Si sentiva stanca e la testa le pesava.
Era da giorni che le capitava, ma non si era mai sentita così. Non aveva detto nulla a Damon per non farlo preoccupare, ma si sentiva strana. Non aveva più brama di sangue, si sentiva più  normale, sebbene avesse rimosso quella parola dal suo dizionario da troppo tempo.
Proprio mentre rifletteva il suo telefono iniziò a squillare incessantemente.
 

-Pronto?-
-Elena, ciao… Volevo sapere… Si, ecco…-
 

Il ragazzo non sapeva come chiederlo, aveva paura di ferirla.
 

-Come stai?-
-Bene, Jer, davvero.-
 

Elena si morse la lingua. Era stufa di piangere, lo aveva fatto per tutto il giorno e ormai non aveva nemmeno più lacrime da versare.
 

-Non ci credo, ma se non vuoi parlarne a me sta bene, insomma… Ti capisco. Volevo solo sentire la tua voce.-
-Grazie, Jeremy.-
 

Elena finalmente riuscì a sorridere per la prima volta quel giorno. Era lei la più grande tra i due, ma apprezzava come il minore si prendesse cura di lei e l’appoggiasse ogni volta senza fare troppe domande. Jeremy chiuse la chiamata, non prima di averle detto ‘ti voglio bene Lena’ ed Elena appoggiò il cellulare sul letto.
Non fece nemmeno in tempo a formulare un qualche pensiero coerente che venne colpita da una fitta allo stomaco che la fece gemere dal dolore. Le veniva da… Vomitare. Con un balzo fu fuori dal letto e con due falcate si ritrovò in bagno dove vomitò anche l’anima.
Vomitò sangue.
Quando finì di vomitare si accasciò contro la parete fredda del bagno portandosi una mano allo stomaco.
Che diavolo le stava succedendo?
Non vomitava sangue da quando… Da quanto era asservita a Damon.
Che ragioni aveva ora per vomitare sangue?
Quello che sapeva però, anche con certezza,  è che non stava bene, ai vampiri normali non capitavano queste cose e sapeva perfettamente che qui non centrava niente il suo essere doppelganger.
 

“Caroline…” Mormorò disperata la vampira sicura che l’amica –al piano di sotto– potesse sentirla.
 

La vampira bionda infatti entrò poco dopo all’interno della stanza del dormitorio seguita da Bonnie e si diresse subito verso il bagno preoccupata.
Quando aprirono la porta del bagno però lo spettacolo fu raccapricciante.
 












 
                                                                             * * *
 












 
“Ti prego, non continuare la frase!”
 

Damon implorò schifato il fratello allontanandolo con una mano mentre con l’altra si copriva gli occhi.
Suo fratello, Santo Stefan, era andato a letto con Katherine –la stessa Katherine che stava per morire di vecchiaia.
 

“Non serve che termini la frase, l’hai capito da solo.” Rispose il minore dei Salvatore non curante. “Tu, piuttosto, perché hai lasciato Elena?”
Non sono quello giusto per lei.
 

Damon si ripeteva questa frase come una mantra e se ne stava convincendo sempre di più.
 

 
 
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Lo so, lo so... Sono pazza. Ho appena scritto di non avere più tanto tempo, ma oggi non avevo poi così tanti compiti da fare perchè ho già studiato tutto e quindi ho pensato: "Perchè non posto una storia che ho scritto esattamente un anno fa?"
Si, ho scritto questa storia un anno fa e sono già al 19 capitolo, ma ovviamente ho ampliato di più le descrizioni e tutto quello che ne viene a seguito, si intende.
Mi è balzata questa idea l'anno scorso e sebbene l'avessi già pensata prima ho deciso di pubblicarla oggi. Forse perchè la puntata di ieri mi ha distrutta, troppa dolcezza sapendo che tutto questo finirà. Per non parlare dello spoiler della prossima puntata?
Ho deciso... Non guarderò mai più un promo T.T
Veniamo alla storia, allora. Non so come finirà, non so chi l'apprezzerà e quante seguiranno questa pazia, ma ci tengo davvero molto. E' un 'piccolo grande esperimento' e spero vada a buon fine perchè ho fatto così tanti collegamenti, coppie e riesumato personaggi che non vi aspetterete mai, forse :')
Da come avrete capito siamo alla quinta stagione, dopo il POST rottura Delena e ancora prima che Katherine prenda il possesso del corpo di Elena, dopo quindi che Damon ha rivelato ad Elena dell'Augustine. Penso di aver chiarito bene la datazione e sinceramente non ho nient'altro da dire visto che è una specie di primo capitolo/prologo.
Se non dovesse andare a buon fine penso di cancellarla, anche se sono fiduciosa ^^
Alla prossima :')
  
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