Gli accarezzai la schiena con mani tremanti. "Cos'hai?" mi chiese lui.

"Nulla, tranquillo Niall."

Sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto. Io sapevo, lui no.

"Sei strana Klaudia, non puoi continuare a negare."

"Amore, va tutto bene."

Scesi dal letto e aprii la finestra.

Le forti braccia di Niall mi abbracciarono da dietro. Posai lo sguardo sulle sue mani appoggiate sulla mia pancia.

Era così dolce... Se solo avesse saputo.

Mi girai e gli sorrisi. Stava per replicare, ma per evitare possibili discussioni, annullai la distanza che c'era tra noi con un tenero bacio.

"Sei così bella quando sorridi..." sospirò lui a voce bassa dopo essersi staccato dal bacio.

Scossi la testa.

Si vedeva chiaramente che era stanco. Gli allenamenti di calcio, le lezioni di chitarra, la scuola lo stavano distruggendo.

Ed io, ero una distrazione per lui.

Avevo parlato con sua madre poche ore prima, mi ha praticamente detto che la nostra relazione è deleteria per il futuro di suo figlio. La cosa bella, che poi tanto bella non è, è che la madre ha pienamente ragione. Ecco perché ho preso questa decisione...

"Amore, sei stanco, vatti a fare un bagno caldo e poi ci addormentiamo, ti aspetto." Dissi con voce spezzata. Stavo per piangere, non volevo davvero lasciarlo. Sapevo che in fondo lui aveva bisogno di me, ma sapevo anche che poteva concentrarsi meglio sul suo futuro senza di me.

Lui annuì e prese la tuta con cui dormiva, poi si fiondò in bagno.

Non potevo perdere altro tempo. Dovevo farlo. Dovevo andarmene, e subito.

Lasciai la lettera che avevo scritto per lui sul suo letto, presi il mio cellulare e scesi giù per le scale.

In cucina c'era sua madre.

"Arrivederci signora."

"Klaudia, stai facendo la cosa giusta, sappilo."

Sua madre mi odiava, mi odiava dal primo momento in cui mi ha vista. Quella sera di luglio nella quale Niall mi portò a casa sua, per presentarmi alla sua famiglia.

Aprii la porta senza nemmeno risponderle.

Mi sedetti su una panchina posizionata proprio sotto la camera del ragazzo che mi aveva rapito il cuore. Scoppiai a piangere. E quando piangevo solo una cosa poteva calmarmi, le sue braccia. Tra le sue braccia mi sentivo a sicuro. Per me erano come una casa. Avrei passato tutta la mia vita tra le sue braccia.

Singhiozzavo e non riuscivo a calmarmi.

Dopo poco sentii un urlo. Niall. Doveva aver letto la lettera, senza alcun dubbio. Stavo per scoppiare ancora di più, non riuscivo a saperlo in quello stato per colpa mia e non poter far nulla. L'unica cosa che potevo fare era quella di andarmene definitivamente. Così corsi verso il mio motorino, lo accesi e partii a tutta velocità.

Lo sentii chiamare il mio nome, ma probabilmente era solo frutto della mia immaginazione che ancora non accettava la rottura, e secondo me mai, mai l'avrebbe accettata.

Amavo Niall con tutta me stessa, e lo amerò per sempre.

 

"Amore mio, scusami se ti sto scrivendo questa lettera, credimi, non vorrei davvero. Oggi ho parlato con tua madre, e mi ha fatto capire chiaramente che dovevo uscire dalla tua vita al più presto. Dice che sono una distrazione per te, e forse ha ragione. Ecco perché me ne sto andando, così. Ecco perché ero strana. Ti giuro, non avrei mai voluto lasciarti tramite una lettera. Lo sai vero che ti amerò sempre? Però tu devi scordarti di me. So che è difficile, ma ce la farai. La tua famiglia ti aiuterà. Ti prego non prendertela con tua madre, lei alla fine fa delle scelte che ritiene giuste per te, e se ha scelto di farci allontanare, lo ha fatto solo ed esclusivamente per il tuo bene. Amore, ti amo. Non dimenticherò nulla di te. Mi mancherai. Mi manchi già. Mi mancheranno i tuoi occhi blu. Mi mancherà essere stretta tra le tue braccia. Mi mancheranno i nostri sguardi dolci e gli occhi lucidi mentre facciamo l'amore.

Non cercarmi. Ti prego.

I'll always love you.

Klaudia"