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Autore: Kuro96NekoBaskerville    26/04/2015    0 recensioni
La storia parla di un presente alternativo in cui il mondo viene diviso in due popolazioni: I Puri e i Peccatori.
Una razza aliena di nome "Tyrus",creature simili agli umani tranne per alcuni particolari,ovvero,hanno i capelli biancastri,che però riflettono i colori della luce come dei diamanti e gli occhi li hanno o verdi con sfumature fluorescenti di giallo oppure rossi con sfumaute violacee.
Questa popolazione ha spiato la terra per anni e Shrender,il sovrano di questi alieni,aveva suscitato un certo interesse per loro.
Arrivarono sulla terra e divisero appunto il pianeta in due categorie;chiunque provava ad opporsi doveva combattere contro i Tyrus che avevano il potere di far cadere le stelle.
Solo una peccatrice può salvare il mondo da questa Apocalisse,Ceelia,il perchè solo lei può riuscirci dovrete scoprirlo da voi.
buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata come le altre nel villaggio di Yumer,un piccolo paesino composto da peccatori,o almeno era così che venivano definiti dai Tyrus,una popolazione aliena che aveva invaso il loro mondo già da cinque anni ormai.
Il sovrano di questi alieni: Shrender;ogni anno si faceva portare un carico di peccatori dai vari villaggi e nessuno sapeva effettivamente che fine facessero.
La popolazione dei Puri invece era composta da persone importanti,molte corrotte e altre assassini ben celati,i peccatori infatti si chiedevano spesso come mai fossero loro i Puri,ma sopratutto che leggi avessero quegli alieni.
I Peccatori non ne avevano mai visto uno,si sapeva solo che ogni 16 dicembre ,durante la notte,nelle case svanivano più di 500 peccatori,da diversi villaggi o ache dallo stesso,fatto sta che non tornavano mai indietro.

Quel giorno,una peccatrice di nome Ceelia,una ragazza di appena 16 anni dai lunghi capelli azzurri,quell'azzurro però semi trasparente,come erano i suoi occhi;stava girando per il mercato come suo solito.
Gli alieni ogni tot di giorni mandavano delle persone dal rego dei Puri per scaricare il mangime,ovvero quei cibi scartati dai puri perchè troppo inferiori per i loro palati.
Per queste cause e anche altre come per esempio il fatto che se si ammalavano i Peccatori nessuno gli venisse a dare assistenza medica ma anzi venivano segnalati e portati via prima al cospetto del sovrano;poi non avevano abiti puliti,case effettive,dovevano costruirsele da soli,oppure che non avessero una discarica,un impianto di acqua depurata o di acqua pulita per farsi una doccia. Per tutte queste cose in molti coraggiosi uomini erano partiti per spedizioni contro i Puri e contro gli alieni ma nulla,quelle persone non erano mai tornate dalla città che avevano attaccato.

Ceelia era una ragazzina abbastanza furba e anche molto agile;quando veniva il carretto al mercato per dare i viveri al capofamiglia che dichiarava da quante persone era composta la sua famiglia, gli veniva dato un tot di cibo per sfamare tutti.
Ceelia non aveva genitori ma aveva un fratellino più piccolo di circa 12 anni;ogni volta che vi era la distribuzione di cibo la ragazza con la sua agilità ne rubava sempre molto e poi faceva la fila in modo normale per ricevere altro cibo.
Ceelia infatti non era proprio vista di buon occhio dalla gente del paesino;non rubava solo il cibo,ma i vestiti,l'acqua,che tra l'altro era il bene più prezioso,e giochino o piccoli gioielli di bigiotteria con il quale si divertiva sentendosi come una Pura,come una reale.

La ragazzina aveva sentito le trombe,era il momento in cui aprivano le porte della città per far uscire il carretto che portava i viveri,l'unico momento in cui la città era in "pericolo" di invasione da parte dei Peccatori era solo quel lasso di tempo che si ripeteva ogni settimana.
Ihan,il fratellino minore di Ceelia,anche se in realtà non erano veramente fratelli,Ceelia era orfana dalla nascita e circa due anni fa aveva trovato un bambino con cui aveva fatto amicizia: Ihan, per l'appunto, i quali genitori vennero portati via dal sovrano. Ceelia dal quel momento si ripromise di prendersi cura di lui.
Ihan come da routine per il piano di Ceelia per rubare il cibo,doveva stare dietro al carretto e aspettare senza farsi notare invece finì contro il ragazzo che portava il carretto.
Era un ragazzo alto,sul metro e ottanta,con dei grandi occhi color verde che erano cirondati da una patina fluorescente gialla;i capelli erano dello stesso colore di quelli di Ceelia anche se dall'angolazione in cui si metteva variavano,quelli di Ceelia non facevano così invece.
IL ragazzo aveva uno sguardo freddo,quasi irreale,Ihan lo guardò spaventato;loro non avevano mai visto un alieno quindi non potevano immaginare che quel ragazzo fosse proprio uno di loro,pensavano che quelli addetti ai carretti fossero i Puri,magari quelli di più basso rango.
Il ragazzo dopo poco che lo guardava gli rivolse un sorriso,che di sicuro non rasserenò il più piccolo siccome quel sorriso sembrava tutto tranne che sincero.
Ceelia notando che il fratellino ancora non le aveva fatto rapporto uscì dal nascondiglio e si avvicinò al carretto. Appena arrivò vide l'orrore,avevano scoperto Ihan?
Cosa gli avrebbero fatto adesso?
La ragazza si avvicinò a grandi falcate al ragazzo e disse :<>
Ovviamente la domanda era rivolta al ragazzo che però la guardava come incantato.
C'era qualcosa di strano nello sguardo del ragazzo,le faceva paura,le stavano venendo i birividi e si sentì come costretta ad abbassare lo sguardo davanti a lui.
Ihan aveva notato lo strano comportamento della sorella così attaccò il ragazzo a parole.
<> chiese il bimbo prendendo il braccio del ragazzo scuotendolo senza pensarci due volte.
Il ragazzo alzò lo sguardo gelido,così tanto che Ceelia pensò che potesse gelare il fratello solo con quella occhiata.
<< non le ho fatto nulla>> rispose lui con tono calmo e pacato. Alzò il braccio con estrema lentezza e lo tolse dalle grinfie del ragazzino. Ceelia allontanò subito il fratello da quel ragazzo e lo portò lontano chinandosi un poco con la testa.
Non sapeva cosa le era successo,ma non era normale quel che aveva sentito,dentro di sè,il suo cuore si era gelato alla vista del ragazzoe non era riuscita a muovere nemmeno un dito;quella settimana sicuramente non avrebbero mangiato tanto come le altre volte.
   
 
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