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Autore: hummelssmythe    26/04/2015    1 recensioni
All'inizio non era doloroso. Era solo un fastidio durante la notte, qualcosa che una donna dura come Santana Lopez – che non solo era stata educata a risse da corridoio dalla sua coach delle cheerleader durante il liceo, ma che si era fortificata combattendo la battaglia emotiva che era stata costretta a vivere quando era stata temporaneamente respinta dai suoi cari dopo il coming out – avrebbe saputo gestire. Dopo tutto, era sicura che Quinn stessa le avesse rifilato qualche calcio quando lei era alla base della piramide.
Tuttavia, quella sera era molto peggiore.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Traduzione a cura di ManuKaikan
Potete trovare l'originale in inglese, qui

The Sweetest Blow



All'inizio non era doloroso. Era solo un fastidio durante la notte, qualcosa che una donna dura come Santana Lopez – che non solo era stata educata a risse da corridoio dalla sua coach delle cheerleader durante il liceo, ma che si era fortificata combattendo la battaglia emotiva che era stata costretta a vivere quando era stata temporaneamente respinta dai suoi cari dopo il coming out – avrebbe saputo gestire. Dopo tutto, era sicura che Quinn stessa le avesse rifilato qualche calcio quando lei era alla base della piramide.

Tuttavia, quella sera era molto peggiore.

In realtà avrebbe dovuto dire che erano un paio di giorni, inizialmente il bambino era sempre stato calmo. Rachel Berry si era lamentata più volte che la sua gravidanza non era stata affatto “facile” come quella di Santana.

Santana non pensava ci fossero delle gravidanze facili. Insomma, comportavano un certo disagio, sia fisico che psicologico, ma anche emozionale, e riferito a questo Santana non pensava le sarebbe mai accaduto, essendo una stronza senza cuore.

Solo che la bambina aveva iniziato a darle dei calci ed era sicura che non sarebbe riuscita a riposarsi. Cercò di spostarsi, per trovare la giusta angolazione che le avrebbe permesso di far fermare i calci, ma ogni volta che ci provava, non durava più di qualche minuto.

Brittany si mosse dietro di lei, nel sonno, il respiro appena udibile nella stanza

Santana provò a non farlo, ma Brittany aveva reso abbastanza chiaro di voler essere presente ogni volta che ne aveva bisogno. Fu il motivo per il quale, seppure a malincuore, Santana si voltò verso di lei e le afferrò il braccio tirandolo delicatamente. Sperò che Brittany non si svegliasse, ma da quando aspettavano un bambino, era come se Brittany fosse sveglia anche mentre dormiva. Il semplice tocco delle dita di Santana fece aprire di scatto gli occhi di Brittany.

Non dirmelo.” Sibilò Brittany. “Invasione aliena?”

Santana ridacchiò ma l'avvertì di nuovo e questa volta il calcio fu meno dolce di quello precedente e non poté evitarsi di gemere.

“Va tutto bene?” La preoccupazione nella voce di Brittany suonarono come calore nel buio della camera.

“Sta scalciando.” Rispose Santana prima di riuscire a fermarsi.

Immaginò che fosse dovuto alla sua necessità di confidare in Brittany e allo stesso tempo lavare le sue paure.

Brittany esitò. “Solo calci? Voglio dire ... calci normali?” Chiese.

“Sì.” Sospirò Santana. “È più del solito, ma non penso stia succedendo niente di brutto.”

Forse dovrei portarti all'ospedale.” Rispose Brittany, anche al buio si poteva vedere la sua ansia, gli occhi erano lucidi di preoccupazione.

“Britt.” Santana sollevò il braccio e le accarezzò la guancia, sua moglie sembrò calmarsi a quella carezza. “Va tutto bene. Sta soltanto calciando un sacco.”

In pochi secondi il volto di Brittany cambiò espressione, lei inclinò il capo e sorrise, uno di quei sorrisi che faceva sempre fare una capriola al cuore di Santana. Molte volte si era chiesta se essere sposate e stare insieme ogni ora di ogni giorno, l'avrebbe portata a smettere di sentirsi così innamorata di Brittany; ma aveva realizzato che non sarebbe mai venuto il giorno in cui si sarebbe sentita meno innamorata o attratta da lei.

“Beh, forse vuole essere una ballerina.” Disse Brittany.

Santana sorrise, i suoi occhi si inumidirono improvvisamente, lacrime di felicità e beatitudine minacciavano di scenderle. La gravidanza la stava rendendo sempre più emotiva, ma poteva lasciarsi andare, almeno nella privacy della sua casa.

Magari è così.” Accordò Santana. “E se lei prende da te,” mormorò, facendo scorrere la mano fra i suoi capelli, “Non avrà bisogno di molta pratica.”

Non è vero.” Disse Brittany anche se un sorriso le incurvava le labbra. “Una ricerca afferma che il novanta percento dei bambini che aspira a seguire i passi dei propri genitori, ha più probabilità di successo degli altri perché i genitori sono così esperti da dar loro la migliore formazione nel campo.”

Santana sorrise più ampiamente e sospirò felice, fece per aggiungere altro su come la loro bambina sarà sicuramente un genio, quando un altro calcio la fece gemere.

Vieni qui.” Mormorò Brittany, allargando le braccia per accoglierla.

Santana non esitò, era questo il principale motivo per il quale ha svegliato Brittany. Se c'era qualcuno che poteva sempre aiutarla, in qualsiasi situazione, era sua moglie. Si mosse sino ad appoggiare la schiena contro il petto di Brittany, il braccio della moglie l'avvolse immediatamente, la strinse di più e i loro fianchi si unirono. Santana sospirò di sollievo e la sensazione di calore e famigliarità la invase. Era lì che apparteneva ed era lì che si sentiva al sicuro.

Respira dentro e fuori, ricordando il dolore che sentì.” Sussurrò Brittany in un orecchio, il suo respiro accarezzava il collo di Santana. “Così quando calcia, sai già cosa aspettarti.”

Santana non capì cosa volesse dire in un primo momento, non riuscendo a capire come le sarebbe stato d'aiuto, ma si fidava di Brittany, con tutta sé stessa, era sempre stato così, quindi fece come le aveva detto. Questo la cullò verso il sonno, portandola verso uno stato dove la maggior parte dei suoi sensi si acquietarono e tutto ciò che riusciva a sentire era l'abbraccio del suo amore.

Non ci furono calci per un po', così Santana quasi scivolò nel sonno, ma quando la bambina calciò di nuovo, la prese di sorpresa facendola sussultare e gemere.

Non lo stai facendo.” La riproverò Brittany affettuosamente.
Santana cercò di rilassarsi di nuovo, sentendosi così stupida per aver sperato anche solo per un momento che i calci si sarebbero interrotti improvvisamente. Provò a fare quello che le aveva detto Brittany, riportando alla mente il dolore esatto. Non era difficile visto come era accaduto così frequentemente negli ultimi giorni. La sensazione l'avvolse con facilità e pochi minuti dopo, riuscì addirittura a sperimentarlo.

Quando la bambina calciò di nuovo, Santana fu pronta.

Ovviamente non fu come non sentirlo, ma fu meno doloroso e in aggiunta non la prese nemmeno di sorpresa. Sorrise, premendo la guancia contro il cuscino, Brittany era un genio, era più che logico che avrebbe saputo come risolvere quel problema.

Va meglio?” Chiese Brittany, probabilmente notando che i calci non spaventavano più Santana.

Santana si sistemò meglio nella sua stretta e chiuse gli occhi, brividi le percorsero tutto il corpo quando Brittany cominciò a baciarle dolcemente la spalla. Con baci caldi e carezze, fu più semplice per Santana lasciarsi andare. Per lo più riuscì a capire perché era in grado di affrontare tutto, specialmente quando Brittany era con lei. Era come se il dolore scemasse, trasformandosi in solletico.

Quella notte sognò della loro vita con la bambina, sognò di un futuro così vicino che quasi le sembrava di poterlo vivere non appena avrebbe aperto gli occhi il giorno dopo.

Beh, non propriamente il giorno dopo, ma molto presto.

   
 
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