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Autore: sala_samobojcow    26/04/2015    0 recensioni
Inizio a piangere, sbraitare, urlare; me la prendo col cuscino perché so che non capirebbero, se urlassi o piangessi, se chiedessi aiuto a mia madre o mio padre, semplicemente non capirebbero. Perché č andata cosě?
***
Piccola flashfic sui pensieri di Dominik non appena ha scoperto di essere stato fregato alla grande, da chi in teoria si sarebbe aspettato tutt'altro.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Closed world, open wounds.

Questo Judo farŕ la storia.
No, non  č possibile. State scherzando, dai.
Mi viene quasi da ridere, ma in realtŕ uno strano calore inizia a farmi male allo stomaco; alle braccia, il petto, le guance … vergogna.  Non so, dovrei piangere? Dovrei ridere…? Magari stanno solo scherzando, magari esagero io, forse scherzano. Quindi perché mi vergogno?
Ho la nausea. Mi viene da vomitare, sto male, č l’ansia. Lo so, lo so, io so che sarŕ un incubo da adesso in poi; giŕ prima le cose non andavano bene, ma da adesso andare a scuola sarŕ.. e uscire? Non ce la faccio.
Brutti stronzi.
Pensavo fossero miei amici, loro erano miei amici, magari falsi, ma... Ditemi che scherzano, ditemi che č uno scherzo, vi prego, non ce la faccio.
Aleks…
Inizio a piangere, sbraitare, urlare; me la prendo col cuscino perché so che non capirebbero, se urlassi o piangessi, se chiedessi aiuto a mia madre o mio padre, semplicemente non capirebbero.
... mi ascolterebbero? No...
Perché č andata cosě? Se potessi riavvolgere il nastro, io..! Starei piů attento, non lo so, odio Aleks, quel bastardo... lo odio?
Mi formicola la pelle, la sento calda, bollente; respiro male e, con le gambe tremanti, torno al pc: ho sentito un suono, prima, credo si sia aperta una finestra della chat.
Non ce la posso fare, continuo a non connettere; come č finita cosě? E’ stato Aleks. L’ha detto a tutti, quello stronzo… io… non dovevo fidarmi di lui, vorrei non essermi affezionato, vorrei non avesse avuto motivi di scoprire che io… lui… vorrei non vergognarmi cosě tanto.
Non so nemmeno se sentirmi triste, arrabbiato, tradito; ‘sta situazione č tutta un insieme di… cose, che cazzo devo fare?! Non ci pensare, non ci pensare, c’č un messaggio, leggilo; e se fosse qualcuno di loro? No. Mirarmi anche su internet, no, no, no. Mi suiciderei. Aspetta, lo farei?
Dominik, non fare il coglione; respiro.
Mi asciugo gli occhi, non riesco a leggere le piccole lettere sullo schermo, altrimenti.
“Sanguino, vivendo silenziosamente”
Ma che cosa..?
Mi tremano le dita, ma comunque riesco a digitare le lettere sulla tastiera; ecco di nuovo quel senso d’ansia, la nausea. Che devo fare?
“Vivo, sanguinando silenziosamente”
Cosa sto dicendo..?  Ma dai, non ha un cazzo di senso… eppure, proprio ora, al momento giusto e cosě sbagliato allo stesso tempo, sembrano le parole esatte da dire o pensare. E mi distraggono, in un certo senso; sono ferito per la rissa di oggi, sono un coglione, ma credo che domani non andrň a scuola. Non dovrň pensarci per un po’ e con un tempismo da orologio svizzero, mi chiede di raggiungerlo/a. Ma come? Uscire a quest’ora, uscire in questa situazione...
“Come?” rispondo.


 
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Open world, closed wounds.

 


Ciao a tutti. 
E' la prima volta che scrivo in questo fandom (ma non in generale) e devo ammettere di averla scritta anche molto di getto. L'ho ricontrollata poco. So che si tratta dell'esatta descrizione della scena, lo so... ma ho cercato di mettere tutta me stessa in questa FlashFic, ho cercato di esprimere quelli che secondo me sono stati i pensieri di Dominik, per motivi. 
Spero che nonostante questo, almeno ad alcuni sia piaciuta e.. bo, fatemelo sapere attraverso una recensioncina, magari.
Questo fandom deve salire, eh.~
   
 
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