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Autore: Jade Tisdale    26/04/2015    2 recensioni
Come era stato previsto, il Pozzo di Lazzaro ha cessato di mantenere in vita la Testa del Demone; Ra's al Ghul è ufficialmente morto.
Ma nessuno è a conoscenza del suo dubbio sulla concessione dell'eredità a Nyssa, sorto quando il Demone ha capito che i sentimenti della figlia nei confronti di Sara sono sinceri -sentimenti che lui non aveva mai provato, e che tanto meno non poteva sopportare fossero dimostrati dalla sua stessa figlia.
Nyssa è l'unica degna erede. Nanda Parbat, è ufficialmente in suo potere.
Quale modo migliore di inaugurare la sua ascesa al trono, se non con un matrimonio?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Wedding, rings and kisses

 

 

 

 

 

Sara osservò con stupore il vestito che le sarte le stavano porgendo: si trattava di un Lehenga, un tradizionale abito da sposa indiano, che Nyssa aveva ordinato di creare solo per lei.
Era completamente nero, compreso il velo, che faceva risaltare i suoi meravigliosi capelli biondi, ed era ricoperto di numerosissime perline bianche.
Quel vestito era unico. E tremendamente bello. Proprio come lei.
Canary si rimirò nello specchio più e più volte, sotto gli sguardi gioiosi e stupiti delle sarte che avevano creato quell'abito con tanta cura.
«Sua altezza, se posso permettermi, lei è... veramente bella» si complimentò una ragazza molto giovane.
La bionda le sorrise dolcemente: «Sapete che non voglio essere chiamata così.»
La giovane sarta arrossì, e cominciò a chiedere innumerevoli volte perdono; il resto del gruppo, di fronte ad una tale reazione, scoppiò in una felice risata, che ben presto contagiò la stessa colpevole di tale atto.
All'improvviso, qualcuno bussò alla porta della stanza; dopo aver ricevuto il permesso di entrare, la soglia si aprì e due mercenari di Nanda Parbat rivolsero la loro attenzione a Canary.
«Ta-er al-Sahfer» esordì uno dei due, abbassando leggermente il capo, in segno di rispetto. «A breve avrà inizio la cerimonia. È pronta, o necessita di qualche minuto in più?»
Sara scosse la testa. «Sono pronta. Possiamo andare.»

 

***

 

Dall'altra parte della fortezza, nella sua stanza, Nyssa osservava ammaliata il suo abito: era color rosso vivo, tempestato di ricami dorati. Molto semplice, ma appariscente. Esattamente come lo desiderava.
Più e più volte aveva sognato quel momento: se lo era immaginato come un giorno lontano e aveva creduto che, per sposarsi con Sara, avrebbe dovuto agire di nascosto dal padre.
Ma non ce ne fu alcun bisogno. Perché Ra's era morto. E la Lega degli Assassini, così come Nanda Parbat, era completamente sua.
Nyssa sorrise raggiante al suo riflesso, attendendo con ansia le guardie che l'avrebbero scortata fino alla sala dove si sarebbe tenuto il ricevimento.
Moriva dalla voglia di vedere Sara col suo abito e non vedeva l'ora di farla diventare ufficialmente sua moglie.
Il suo sogno si stava finalmente avverando. E questa volta, nessuno le avrebbe messo i bastoni fra le ruote.
Al sentir qualcuno bussare alla porta, la nuova Testa del Demone indossò l'anello che confermava tale titolo. Si diresse verso l'uscita col cuore in gola, incredula che quel fatidico momento fosse arrivato.

 

***

 

Quando giunse nella sala della cerimonia, per un attimo a Sara parve quasi come se il fiato le fosse venuto a mancare.
Tutti membri della Lega erano lì dentro, posti in fila indiana ad attenderla. Alcuni stringevano tra le mani una fiaccola, altri si limitavano a osservarla compiaciuti, in attesa di ciò che sarebbe avvenuto di lì a poco.
Nel vederla, Nyssa si alzò dal suo trono, e le regalò un altro dei suoi sorrisi più sinceri e pieni di affetto; da quando era morto Ra's, infatti, la mora era diventata più gentile con tutti, anche con i più umili dei servi, che aveva iniziato a trattare con più rispetto.
La consapevolezza di essere il nuovo capo, l'aveva liberata da tutto quello stress che le aveva causato il padre rinfacciandole la sua relazione con Sara.
Adesso, Nyssa si sentiva più sicura di sé. Sapeva che nessuno l'avrebbe potuta ostacolare. Ed era davvero felice di poter condividere la sua eredità con la donna che amava. E questo la faceva sorridere molto spesso.
Sara mosse qualche passo incerto verso di lei: le tremavano esageratamente le gambe, e il suo cuore aveva iniziato a battere ad un ritmo più che irregolare.
Giunta di fronte a Nyssa, quest'ultima le porse la propria mano, che Canary non esitò ad accettare; quella stretta e quel sorriso, in un certo senso, le diedero la forza necessaria per compiere gli ultimi passi che dividevano lei e la sua futura moglie.
Fu così dato inizio alla cerimonia, che sotto richiesta di Sara, si sarebbe svolta seguendo la tradizione occidentale.
Le due non staccarono gli occhi l'una dall'altra durante tutta la funzione, ognuna immersa nei propri pensieri, ma entrambe ricordando i momenti decisivi che le avevano condotte a quel momento.

 

«Sei sicura che possiamo sposarci? Voglio dire, non è che qualche legge della Lega ce lo vieta?» aveva chiesto Sara, temendo che i loro propositi potessero andare in fumo.
«Sara, mio padre è morto. Dubito che uscirà dalla sua tomba e verrà a punirci. Adesso sono io a dettare legge qui dentro. Andrà tutto bene, te lo prometto.»

 

Canary strinse involontariamente le mani di Nyssa nelle proprie, rendendosi conto che il momento cruciale stava per arrivare.
L'aria iniziò a mancarle dall'emozione, e Nyssa si avvicinò un po' più a lei, arrivando a sfiorarle il naso col proprio. Quel gesto così dolce e infantile, provocò un ulteriore imbarazzo da parte di Sara, che portò nuovamente la Testa del Demone a sorridere.

 

«Sara Lance... mi vuoi sposare?»
La bionda non sembrò per niente stupita davanti a tale richiesta, anzi: corrugò un poco la fronte e sul suo viso andò a formarsi un broncio indefinibile.
Perfetto, adesso mi dirà di no fu il pensiero che invase la mente della mora, che si pentì amaramente della sua avventata richiesta.
«Se me lo chiedi così non ti sposerò mai!» esclamò Canary,facendo confondere ancora di più Nyssa. «Devi dire: Sara Lance, vuoi sposarmi e diventare Sara al Ghul?»
E Nyssa era scoppiata a ridere e a piangere contemporaneamente come non mai, maledicendo mentalmente quella che sarebbe presto divenuta sua moglie.

 

«Nyssa al Ghul, Testa del Demone. Vuole prendere come sua sposa questa donna, dividendo la sua eredità con lei, e giurando fedeltà, amore e protezione?»
La diretta interessata aveva annuito impercettibilmente, con una strana luce negli occhi: «Sì. Lo voglio.»
La stretta sulla mano di Sara aumentò, così come il battito del cuore di quest'ultima.
«Sara Lance, Ta-er al-Sahfer. Vuole prendere come sua sposa questa donna, accettando la parità della divisione dei suoi beni, e giurando fedeltà, amore e protezione?»
Per un attimo, la voce le venne a mancare. Trovarsi davanti centinaia di guerrieri della Lega, ma nemmeno una persona di sua reale conoscenza, le fece provare uno strano vuoto allo stomaco.
Molte volte si era immaginata il suo matrimonio. Suo padre l'avrebbe accompagnata all'altare e fino all'ultimo secondo, le avrebbe chiesto se era sicura di ciò che stava facendo, mentre sua madre sarebbe scoppiata in un mare di lacrime. Oliver le avrebbe fatto da testimone, mentre Roy e Diggle l'avrebbero abbracciata calorosamente. Sin sarebbe stata la damigella d'onore e avrebbe sicuramente preso il bouquet, mentre Felicity, Laurel e Thea sarebbero state le altre damigelle.
E Nyssa sarebbe stata sull'altare ad aspettarla, e da quel giorno per loro sarebbe iniziata una nuova vita, lontana dalla Lega.
Invece, si trovava Nanda Parbat e la mancanza di una di quelle persone, anche se solo per un secondo, la fece esitare. Le sarebbe bastato un sorriso di Laurel, un cenno col capo di John, o semplicemente la presenza di Sin.
Chiunque la riconducesse a Starling City, le avrebbe dato la forza di sposarsi.
Ma osservando gli occhi trepidanti di Nyssa, Sara capì.
La sua vecchia vita non c'era più. Nulla la legava a Starling City ormai, eccetto la sua famiglia o i suoi amici. Ma in realtà, la sua nuova esistenza era a Nanda Parbat.
Lei era Ta-er al-Sahfer, e presto sarebbe divenuta l'altra parte della Testa del Demone. E guardando Nyssa, capì che nessun altro a parte lei -l'amore della sua vita- poteva darle il coraggio di andare avanti.
«Lo voglio.»
In tutta la sala si alzò un lieve brusìo, e Nyssa si trattenne dallo scoppiare a piangere. Mai e poi mai avrebbe immaginato che lei si sarebbe potuta emozionare così tanto, ma quelle due semplici parole, erano riuscite a sciogliere completamente il suo cuore di ghiaccio.
Attirò Sara a sé, stringendole dolcemente la vita; si scambiarono un'occhiata fugace, un ultimo sorriso, prima di unire le loro labbra in quel bacio tanto atteso, che fece rallegrare persino alcune delle guardie più rigide della Lega.
Una di loro estrasse un anello identico a quello di Nyssa da un piccolo scrigno e lo inserì con cautela nell'indice sinistro di Sara.
Canary osservò stupita il simbolo del suo potere, dopodiché rivolse la sua attenzione ai membri della Lega: tutti i guerrieri si inginocchiarono di fronte a lei, compresa Nyssa, il che le fece conoscere una strana emozione di superiorità che non aveva mai provato in vita sua.
«Lunga vita al nuovo Demone! Lunga vita a Sara al Ghul!»
L'urlo di Nyssa arrivò chiaro alle orecchie dei presenti, che imitarono la loro superiore, gridando in coro la stessa frase.

 

***

 

Sara e Nyssa, sedute sui propri troni, osservavano con gioia il procedimento della festa: Ra's non aveva mai concesso ai propri sudditi momenti di svago come quello e tutti i guerrieri parevano davvero spensierati e contenti. L'ascesa al potere di Nyssa fu un vero e proprio cambiamento per Nanda Parbat.
«Laurel mi ucciderà.»
La mora ruotò leggermente la testa alla sua sinistra, inarcando le sopracciglia: «E perché dovrebbe?»
«Perché non l'ho invitata al matrimonio, è ovvio» sbuffò Sara, rigirandosi tra le mani l'anello del Demone.
«Capirà» si limitò a dire Nyssa, sorridendo maliziosamente.
La bionda scosse impercettibilmente la testa, così immersa nei propri pensieri che nemmeno si era accorta della mano di Nyssa che le accarezzava dolcemente il braccio.
«Come stai?» domandò quest'ultima, mutando in fretta la propria espressione da allegra a preoccupata.
«Sto bene» si affrettò a rispondere la moglie, sorridendo dolcemente. «Sono molto felice, dico davvero.»
«Ma hai esitato» la schernì Nyssa. «Cosa c'è che non va?»
Sara si strinse nelle spalle, colta in flagrante. «È solo che... me lo ero immaginata un po' diverso. Il matrimonio, intendo. Con la mia famiglia e i miei amici, lontano dalla Lega. E invece sta andando tutto diversamente.»
L'erede abbassò un poco lo sguardo, sentendosi la causa del malessere di Sara: «Sai quanto vorrei realizzare ogni tuo desiderio, ma non posso lasciare Nanda Parbat in mano a qualcun altro. Non saremmo al sicuro. Se cedessi il potere, i membri della Lega ritornerebbero ad uccidere e nessuno proteggerebbe più questo pianeta. Starling City sarebbe il primo bersaglio, lo sai bene.»
Sara ammiccò un sorriso, sporgendosi verso la nuova moglie: «Lo so, infatti è stato un ripensamento a breve durata. Cambiando l'andamento della Lega, hai realizzato il mio desiderio più grande. E non potrei non amarti per questo.»
Nyssa sentì il cuore esploderle nel petto. Accarezzò amorevolmente la guancia destra della bionda, schioccandole un bacio a fior di labbra.
«Sono sicura che Laurel non si arrabbierà» proseguì la mora, ruotando leggermente la testa di lato. «Piuttosto, che mi dici di tuo padre?»
Sara arricciò un poco il naso: «Quello è un altro problema. Adesso non pensiamoci.»
La distanza che le separava fu eliminata dall'unione delle loro labbra. Le due parti del Demone si erano fuse insieme. E Sara e Nyssa ritrovarono quella parte del proprio cuore che credevano aver perduto, l'una nell'altra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Miei cari, sono sempre io! Quando comincio a scrivere in un fandom, non mi ferma più nessuno :')
Vorrei sottolineare due cosucce:
1- Anche se a Nanda Parbat si segue molto la cultura araba, i vestiti matrimoniali indiani mi piacciono molto e ce li vedo troppo bene indosso a queste due *-*
2- Non voglio che fraintendiate il momento in cui Nyssa dice che Laurel non si arrabbierà ma Quentin potrebbe, non mi riferivo al matrimonio in sé, ma al fatto che Sara non abbia avvisato suo padre -anche perché nella seconda stagione il capitano Lance ha detto chiaramente che non era contrario alla sua relazione con Nyssa. Volevo solo precisare questo, perché rileggendo il testo ho frainteso anch'io quello che ho scritto xD
Mi piacerebbe molto scrivere una long su questa coppia, o magari una raccolta. Ho già qualche idea che mi frulla per la testa, ma forse è meglio che prima porti a termine le storie in corso negli altri fandom.
Un abbraccio a tutti :)

   
 
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